Caldi Dolci senza glutine con la cioccolata perfetta di Sergio Maria Teutonico

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Festeggiare il compleanno con Caldi Dolci e cioccolata….non ha prezzo!!
Così mi sono coccolata oggi, 3 novembre, “anniversario” della mia nascita….
Mi piacciono i Caldi Dolci, hanno il profumo della mia infanzia e in questo periodo, solo in questo periodo, non me li faccio mancare (ovviamente senza glutine!!).
….e non mi sono fatta mancare neppure la cioccolata perfetta, quella di Sergio Maria Teutonico, lo chef che dispensa ricette facili, accompagnate da semplici spiegazioni.
Lo seguo sulla rivista “Alice cucina”, in Alice tv, con il suo programma “Colto e Mangiato”, ma anche su FB, dove posta ricette che si trovano sul suo sito, CiboVino.
Per la cioccolata ho mantenuto le stesse dosi della ricetta, aumentando solo la quantità di latte.
Ed ecco la cioccolata (“al ciocolatà” in dialetto mantovano), perfetta per….intingere (“puciar”) i miei Caldi Dolci: il rito del the delle cinque, versione mantovana….

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per i Caldi Dolci, qui la ricetta:

I miei Caldi Dolci senza glutine

Per la cioccolata:

30 g di farina di riso finissima Nutri Free
100 g di cacao amaro (ho usato cacao Lindt, senza glutine)
100 g di cioccolato al 72% (ho usato Novi, senza glutine)
400 g di latte fresco (270 nella ricetta originale)
Cannella macinata (ho usato Cannamela, senza glutine)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mescolare il cacao, la farina di riso e la cannella, aggiungere al latte freddo e mescolare con cura, sciogliendo ogni eventuale grumo.

Aggiungere il cioccolato sminuzzato.

Mettere tutto in cottura a fuoco dolcissimo (oppure a bagnomaria) e portate a bollore il latte senza mai smettere di mescolare.

Appena la cioccolata si addensa si può togliere dal fuoco (io ho lasciato cuocere per più di 5 minuti).

Nota dello chef Sergio Maria:
Se si preferisce la nota amara del cacao non aggiungere zucchero, altrimenti zuccherare a piacere.

Non ho aggiunto zucchero, ma una spolverata di cannella sulla cioccolata…. sì!!

Garganelli senza glutine all’aceto balsamico fichi e parmigiano da una idea di Umberto Vezzoli

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Lo strumento apposito per fare i garganelli è il “pettine”, un telaietto in legno e bambù, ma siccome non è facile da trovare può essere sostituito da un rigagnocchi reperibile in ogni negozio di casalinghi.
La ricetta è di Umberto Vezzoli, lo chef che con la sua calma e pacatezza esegue piatti invitanti e appetitosi nel programma televisivo “Dolce e Salato” di Alice TV.
Quanto siano invitanti le proposte culinarie di questo chef lo dimostra il fatto che, appena vista la trasmissione, mi sono data da fare per avere tutti gli ingredienti, compreso un rigagnocchi per fare i garganelli senza glutine.
La difficoltà, nonostante sia la stagione adatta, l’ho avuta con i fichi: irreperibili, almeno nei 4 (quattro!!!) supermercati che frequento.
Il caso ha voluto che una provvidenziale pianta di fico confinante con il giardino di un amico mi venisse in soccorso…..e fu così che anche questa ricetta andò a buon fine!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza lattosio, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per i garganelli:

250 g di farina Speciale Pasta Fresca Molino Dallagiovanna
3 uova grandi
Un cucchiaio di olio extravergine di oliva

Per il sugo

Fichi maturi
Aceto balsamico*
Pomodori freschi
Cipolla
Aglio
Olio extravergine di oliva
Parmigiano a scaglie
Sale e pepe

*per i celiaci sono idonei (per la denominazione “aceto balsamico” prevista dalla legge): aceto balsamico tradizionale DOP di Modena, aceto balsamico tradizionale DOP di Reggio Emilia e aceto balsamico di Modena IGP

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare i garganelli:

Nella ciotola della planetaria mettere tutti gli ingredienti e impastare fino ad ottenere un composto sodo e omogeneo.
Coprire e far riposare per 10/15 minuti.

Cospargere di farina il piano di lavoro e stendere con il mattarello una sfoglia abbastanza sottile.

Ritagliare la pasta a quadrati, infarinare leggermente il bastoncino di legno e la tavoletta rigata, prendere un quadrato di pasta per una punta e tenerlo in diagonale rispetto al pettine.
Avvolgere la pasta sul bastoncino ruotandolo sulla tavoletta e facendo una lieve pressione.

Procedere così fino ad esaurire tutta la pasta sfoglia.
Far riposare i garganelli.

Preparare il sugo:

Togliere la buccia ai fichi, schiacciarli con una forchetta e metterli a marinare per 15/20 minuti con aglio e cipolla, tagliati sottilmente, in una emulsione di olio e aceto balsamico.
Salare e pepare.

Preparare i pomodori concassè: scottarli rapidamente in acqua bollente, passarli in acqua fredda ed eliminare la buccia che in questo modo si toglie facilmente.

Privare i pomodori dei semi e tagliare la polpa a pezzetti.

Fare un soffritto con cipolla tritata e olio, unire i pezzetti di pomodoro, saltare per un paio di minuti, salare e pepare.

In un tegame scaldare qualche cucchiaiata di salsa, aggiungere i pomodori, i garganelli lessati e scolati e mantecare.
Servire con scaglie di grana.

Da provare prima che la stagione dei buonissimi fichi italiani finisca!!

Sbriciolona senza glutine di pesche, amaretti e cioccolato, da una idea di Daniele Persegani

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Vedere la ricetta, innamorarsene, prendere nota e pensare di realizzarla il giorno dopo per me è abbastanza normale.
Se poi, mentre la prepari accendi la TV e nel programma “Casa Alice” stanno trasmettendo la replica della puntata con la ricetta in questione…..beh…cosa posso chiedere di più?
Che dire dello chef Daniele Persegani? Un “mi piace” può bastare?
Il suo buonumore è contagioso, la sua simpatia è innegabile e della sua bravura ….non si discute nemmeno!
Spiega con semplicità e mentre prepara la ricetta dispensa consigli: adoro gli chef che lo fanno!!
Qualche consiglio raccolto in questa puntata:
-aggiungere alla pasta frolla un pizzico di lievito se non si ha il tempo di farla riposare, altrimenti si può farne a meno e può stare in frigorifero per diversi giorni, magari mettendo nell’impasto un liquore o un vino liquoroso;
-le pesche scottate e sbucciate si possono mettere in una pirofila con sciroppo di menta, qualche foglia di menta e un poco di zucchero. Tenute per un giorno in frigorifero diventano verdi come mele; oppure con sciroppo di granatina diventano rosse e con il liquido rimasto si possono fare i dolci…
Grazie chef, alla prossima!!
Ps: ho aggiunto il cioccolato al ripieno. Persegani non lo ha messo ma ha ricordato che ci sta bene…e io non ho nemmeno dubitato!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la frolla:
300 g di farina Nutri Free Mix per Dolci
80 g di olio di semi di girasole biologico (nella ricetta originale 150 g di burro)
100 g di zucchero (130 nella ricetta originale)
2 tuorli + 1 uovo intero
1 cucchiaino di vaniglia in polvere Rapunzel
Un pizzico di lievito per dolci (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Succo e scorza di 1/2 limone

Per il ripieno:
3 pesche
100 g di amaretti (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
50 g di cioccolato 90% (ho usato Lindt, in prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare la pasta frolla:
Mettere tutti gli ingredienti nel robot e impastare velocemente per evitare che la frolla si “bruci”.
Avvolgere la pasta in una pellicola e mettere in frigorifero il tempo di preparare il ripieno.

Scottare le pesche per qualche minuto in acqua bollente, pelarle e tagliarle a pezzetti.

Schiacciare gli amaretti, tagliare il cioccolato a scaglie e mescolare il tutto ai pezzetti di pesca.

Stendere 2/3 di pasta tra due fogli di carta forno e ricavare un cerchio della dimensione della tortiera (26 cm) + 2 centimetri per il bordo.

Trasferire il disco di pasta frolla, compreso la carta che sta sotto, nella tortiera precedentemente unta con poco olio (serve a cuocere meglio la frolla).

Aggiustare i bordi della frolla tagliando le parti in eccesso, bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e riempire con il ripieno.

Mettere il rimanente di pasta frolla in uno schiacciapatate, pressare e distribuire sul ripieno.

Cuocere in forno ventilato a 170 gradi per 45 minuti circa.

Servita fredda o tiepida è in ogni caso superlativa!!

Zuppa di pesce vista mare di Gianluca Nosari

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Ricetta dal format Vista Mare di Alice tv, con gli chef Gianluca e Cristiano Nosari.
Seguo Gianluca da tanti anni, le sue ricette con il pesce sono state le fondamenta della mia cucina marinara.
In questa ricetta ho fatto qualche personale, necessaria variazione.
Innanzitutto niente crostacei all’infuori di qualche cannocchia messa solo all’ultimo e dopo aver tolto la mia parte (sono allergica ai crostacei).
In secondo luogo (a richiesta) niente pesci con le lische: non avevo tempo di sfilettare e mi sono accontentata della coda di rospo o rana pescatrice che ha una sola lisca centrale molto più simile ad un osso.
Si toglie facilmente e serve, in mancanza di altri scarti, per fare il fumetto.
Ho fatto una zuppa molto veloce, con pochi pesci ma non per questo meno gustosa.
Nella zuppa ci piace tuffare i crostini di pane, ovviamente gluten free, tostati in padella o al forno, ragion per cui non la tengo mai troppo asciutta e il fumetto di pesce lo uso tutto.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE :
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI:

Per il fumetto di pesce:
Mezza patata
Una carota
Mezza cipolla
Una costa di sedano
Scarti del pesce a disposizione nella ricetta
Uno spicchio di aglio
Un litro di acqua

Per la zuppa:
Rana pescatrice o coda di rospo (la mia senza testa)
Seppie, calamari, totani
(Cannocchie: solo per i non allergici ai crostacei)
Cozze, vongole e fasolari
Olio extravergine di oliva
Aglio, peperoncino
Un bicchiere di vino bianco secco
Pomodori pelati
Sale

Per i crostini:
Tagliare a cubetti delle fette di pane senza glutine, ottimo il pancarrè

Facciamo il pancarrè senza glutine con la macchina del pane

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare e tagliare seppie, calamari e totani.

Pulire la coda di rospo, lavarla, privarla della lisca centrale e tagliare la polpa a pezzetti.

Preparare il fumetto di pesce con acqua, tutte le verdure e gli scarti del pesce a disposizione, in questo caso solo la lisca della coda di rospo e far bollire per 15/20 minuti.

In un tegame preparare il fondo di olio, aglio e peperoncino e scaldare per dare sapore all’olio.

Togliere aglio e peperoncino, aggiungere i pesci, rosolare a fuoco vivace e sfumare con il vino bianco.

Quando il vino è evaporato aggiungere i pelati e un mestolo di fumetto caldo.
Regolare di sale, abbassare la fiamma e proseguire la cottura.

Se la zuppa dovesse asciugare troppo, aggiungere del fumetto.

Per chi non ha problemi di allergia, lavare le cannocchie e metterle nella zuppa 5 minuti prima del termine della cottura.

Lavare i molluschi in acqua corrente, scolare e mettere in un tegame con un filo di olio e due spicchi di aglio.
Coprire e farli aprire a fuoco vivace.

A questo punto i molluschi andrebbero aggiunti e mescolati alla zuppa di pesce.
Io preferisco portarli in tavola separatamente ed ognuno aggiunge a piacere.

Accompagnare la zuppa con cubetti di pane tostato.

Crema di porri senza glutine con maltagliati al sesamo e pepe nero

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La ricetta è della maestra di cucina Cristina Lunardini e si può trovare, non “sglutinata”, sulla rivista “Alice cucina”.
Questa brava e simpatica chef che seguo spesso anche in tv, è romagnola, una garanzia di golosità dei suoi piatti.
I porri, grande fonte di vitamine e minerali, sono ancora di stagione e quindi approfittiamo di questa crema delicata, gustosa e salutare per il nostro organismo.
Particolari i maltagliati: il sesamo, che ho tostato affinché sprigioni meglio il suo sapore, si sente gradevolmente e ci sta bene pure il pepe, anche se non sono molto amante di questa spezia.
Nella ricetta Cristina suggerisce di usare il sesamo nero, che non ho trovato.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per i maltagliati:

200 g di farina Mix per pasta all’uovo*
2 uova grandi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di semi di sesamo
Una macinata di pepe nero

*Mix per pasta fresca naturalmente senza glutine

Facciamo le tagliatelle senza glutine

Per la crema di porri:

400 g di porri
2 patate
Uno scalogno
1 litro di brodo di carne (io di cappone)
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe nero

PROCEDIMENTO RICETTA:

Per la crema di porri: in una padella dai bordi alti rosolare lo scalogno a fettine sottili con un filo di olio, aggiungere le patate sbucciate e tagliate a dadini e i porri a rondelle.

Coprire con il brodo e cuocere per un’ora a fuoco dolce.

Salare, pepare e passare la crema col passaverdure o col frullatore ad immersione.

Per i maltagliati: tostare i semi di sesamo e metterli con tutti gli altri ingredienti nella ciotola impastatrice fino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo.
Se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto aggiungere 1/2 uovo oppure poca acqua.

Coprire la pasta con una ciotola e far riposare per una mezz’ora.

Tirare sottilmente la sfoglia (ho usato il mattarello, si stende benissimo), ricavare i maltagliati e lessarli in acqua leggermente salata.

Distribuire la crema di porri calda nei piatti da portata, scolare i maltagliati e metterli al centro del piatto.

Una macinata di pepe nero e….pronto in tavola!!

Lasagne con il cardo senza glutine e senza pre-cottura

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Questa lasagna ai cardi è un piatto vegetariano da provare!
Il sapore amarognolo del cardo ben contrasta con quello dolce e delicato della besciamella: così afferma lo chef Sergio Maria Teutonico durante la presentazione della ricetta nel programma “colto e mangiato” di Alice tv.
Ho seguito attentamente le sue spiegazioni, ho messo in pratica suggerimenti e consigli e ne è uscita una lasagna davvero speciale.
L’idea di non dover lessare la sfoglia prima di usarla a strati nella pirofila, come si fa di solito, permette di rendere più veloce la preparazione.
Mi rimane da verificare se funziona anche con la sfoglia fatta con farina senza glutine, uova e latte; se può essere lavorata e stesa così sottile da evitare la precottura….
La mia besciamella è leggera e delicata: solo latte e farina di riso e dovendo aggiungere grana grattugiato, ho evitato il sale.

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per il brodo vegetale:

Sedano, carota, cipolla, gambi di prezzemolo, pomodoro

Per la pasta:

300 g di farina senza glutine Mix per pasta l’Altro Gusto
3 uova
150 g di latte
Una grattugiata di noce moscata

Per la besciamella:

1 litro di latte
100 g di farina di riso finissima Nutri free (in prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
80 g di grana grattugiato

1 cardo, poco latte e rosmarino
Formaggio a fette (ho usato tilsiter)
Olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare la pasta:

Nella ciotola del robot mettere tutti gli ingredienti e lavorare fin che l’impasto si avvolge tutto intorno al gancio.

Fare una palla con l’impasto e coprire con una ciotola: a riposo per una mezz’ora.

Preparare nel frattempo il brodo vegetale con le verdure e far sobbollire per almeno dieci minuti.

Pulire il cardo:

Togliere tutti i filamenti dalle coste del cardo, tagliare a pezzetti, lavare e mettere di mano in mano in acqua e latte perché non annerisca.
Lessare nel brodo vegetale a cui si aggiunge un rametto di rosmarino.
Scolare e mettere da parte.

Preparare la besciamella:

Stemperare la farina di riso in poco latte freddo e mettere a scaldare il rimanente.
Prima che cominci a bollire unire la farina stemperata, mescolare con una frusta e addensare.

Togliere dal fuoco, lasciar intiepidire e unire il grana grattugiato.

Stendere la pasta sulla spianatoia e fare una sfoglia sottile.
Ho steso a mano col mattarello per fare dei rettangoli piuttosto grandi: la pasta è morbida e molto lavorabile (è un piacere lavorarla!! mi fa sentire una “Spisni”… la sfoglina romagnola per eccellenza, grande maestra di cucina!!)

Ungere una pirofila da forno con un filo di olio, velare con poca besciamella e fare gli strati:
iniziare con la sfoglia, mettere il cardo, le fettine di formaggio, la sfoglia, la besciamella, il cardo e così via fino all’ultimo strato di besciamella.

Infornare a 180 gradi per 30/35 minuti.
Prima di servire far riposare per almeno 10 minuti.

L’esperimento è riuscitissimo: lasagna strepitosa!!

Ravioli di polenta senza glutine con porcini e parmigiano, da una idea di Daniele Persegani

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Mi piace lo chef Daniele Persegani, propone sempre ricette molto particolari e ripetibili anche nelle nostre cucine.
Questa ricetta l’ha eseguita in tv, nel programma Alice Cucina e mi è piaciuto sia il ripieno che la preparazione dei ravioli.
Se avanza della polenta è un modo fantastico per riciclarla e piuttosto veloce preparare i ravioli come insegna lo chef.
Non è stagione di funghi porcini freschi, ma nel mio freezer qualche sacchetto congelato al momento opportuno c’è sempre.
Preferisco quelli che congelo io: se non sono perfettamente sani….scarto e sono sicura di quello che mangio: pochi ma buoni!
Ho aggiunto dei porcini secchi per rafforzare il sapore del condimento mentre invece ho eliminato la fonduta di panna e parmigiano, presente nella ricetta originale: ho pensato che il sugo dei porcini era più che sufficiente.

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la pasta fresca:

Facciamo le tagliatelle senza glutine

Per la farcia:
300 g di polenta fredda
100 g di parmigiano
1 uovo
Noce moscata

Per il condimento:
Funghi porcini
Prezzemolo
Aglio
Olio extravergine d’oliva
Sale

Per finire il piatto:
Scaglie di parmigiano

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare la farcia:
Frullare la polenta con il parmigiano, l’uovo e una grattugiata di noce moscata, fino a ottenere un composto omogeneo e trasferire tutto in un sac à poche.

Per fare i ravioli:
Lavorare la farina con le uova per un impasto sodo ed elastico e fare delle strisce di sfoglia sottile.
Io uso il Kenwood e con la sfogliatrice arrivo alla tacca nr. 8.

Con il sac à poche stendere una striscia di ripieno vicino al bordo della sfoglia per tutta la sua lunghezza.

Arrotolare la pasta attorno al ripieno e formare un lungo cilindro.

Schiacciare il cilindro a distanza regolare in modo da dividere il ripieno in tanti pezzetti.

Tagliare con una rotella la pasta in eccesso e sigillare i lati.

Tagliare il cilindro tra un ripieno e l’altro con una rotella dentata (ho usato una rotella che sigilla i bordi).

Preparare il condimento:
Ammollare, lavare e asciugare i funghi porcini secchi.

Tagliare a pezzetti i porcini congelati.

Scaldare un filo di olio in una padella con l’aglio schiacciato.
Eliminare l’aglio e aggiungere tutti i funghi.

Poco prima del termine della cottura salare e profumare con un po’ di prezzemolo tritato.

Lessare i ravioli in abbondante acqua salata, scolarli, condirli con il sugo di porcini e qualche scaglia di parmigiano.

Questo è un primo da tenere in considerazione: è fantastico, anche senza glutine e sfido chiunque a trovare la differenza!!

Panforte senza glutine di Cristina Lunardini

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Il panforte è una ricetta dalle origini molto antiche, tipica del periodo natalizio, da servire durante un pomeriggio tra amici o a fine pranzo, da sbocconcellare con un buon vino dolce.
La ricetta è di Cristina Lunardini, chef che seguo sempre molto volentieri sui programmi di Alice TV e Arturo.
È il secondo anno che lo preparo: è una buona risorsa per le visite improvvise, specie nel periodo natalizio.
Mi piace stupire gli amici con un panforte home made, anche se ormai per i soliti amici non è più una novità, ma qualcuno di nuovo può sempre aggiungersi…
Si conserva molto bene in una scatola di latta, il più è dimenticarsene..
Il panforte che si acquista è racchiuso in una cialda sottilissima, un’ostia che l’anno scorso ho cercato di fare in casa ma, siccome il risultato è stato molto deludente e non ho trovato un prodotto già pronto senza glutine, ho deciso di bypassare il problema e snellire la ricetta.
Il risultato credo che si possa vedere…
PS: le scorze di arance candite home made hanno sempre una marcia in più rispetto a quelle che si comprano (ammesso di trovarle abbastanza buone e senza glutine!) e danno una nota di profumo speciale a qualsiasi preparazione.
I chiodi di garofano e la cannella, perché sprigionino tutto il loro profumo, meglio tritarli interi con qualche mandorla; per la noce moscata grattugiare quella intera e il pepe nero meglio macinato al momento, così tutti gli aromi sono al meglio.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di mandorle
160 g di nocciole
500 g di frutta candita (ho usato le mie scorze di arancia candite*)
Una generosa macinata di cannella, chiodi di garofano, noce moscata, pepe nero
1 baccello di vaniglia
125 g di miele di acacia
80 g di zucchero (di canna)
50 g di farina Fibrepast Farmo
Zucchero a velo q.b. (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)

* scorze di arancia candite

Scorze di arancia candite home made senza glutine…le ultime della stagione

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tostare le mandorle e le nocciole in un tegame antiaderente.

Tritarle grossolanamente lasciandone anche di intere.

Riunire in una ciotola: le mandorle, le nocciole, la farina, i canditi tagliati a pezzetti, le spezie, i semini della bacca di vaniglia, il miele e lo zucchero precedentemente sciolto a fuoco dolce.

Mescolare bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo e trasferirlo in una pirofila ricoperta di carta forno bagnata e strizzata.

Compattare il composto con le mani bagnate e cuocere in forno a 160 gradi per 25/30 minuti.

Lasciar raffreddare il panforte, togliere la carta, cospargere di abbondante zucchero a velo sia sopra che sotto e tagliare.

Assaggiare, compiacersi del risultato e cercare di conservare il panforte in una scatola di latta in attesa degli amici…

Pesche in panure di nocciole, senza glutine

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Si, lo so, mi sto ripetendo con le nocciole, ma nulla vieta di sostituirle con le mandorle, o con le noci o altro tipo di frutta secca, dipende dai gusti e da quello che ci si ritrova in dispensa.
Dal programma televisivo “Uno in cucina” di Alice, durante l’esecuzione di una ricetta, lo chef Gianluca Pistilli ha improvvisato un dessert veloce con le pesche noci.
Non ha dato una vera e propria ricetta, ma ha proposto una semplice soluzione per un veloce dessert, da un’idea che gli è venuta sul momento.
Mi piacciono queste idee estemporanee, è quello che io faccio molto spesso in cucina.
Dalle improvvisazioni a volte escono delle ricette niente male!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

4 Pesche noci
100 g di nocciole (ho usato quelle di Giffoni, le mie preferite)
Miele di arancio o di acacia o succo di agave (che non ho usato)
Un cucchiaio di zucchero di canna
Un bicchiere di Vin Santo o Passito

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare, asciugare le pesche noci e tagliarle a spicchi.
Tritare grossolanamente le nocciole.

Per la salsa: in un tegame sciogliere lo zucchero con il Vin Santo, rosolare alcune fette di pesca e frullarle.
(Lo zucchero serve per caramellare meglio la frutta, spiega lo chef)

In altro tegame: sciogliere appena il miele di arancio (se si usa il miele di acacia o il succo di agave si omette questo passaggio perché sono già liquidi).
Passare le rimanenti fette di pesca nel miele e successivamente nelle nocciole tritate.
Io non ho usato il miele ma ho passato velocemente sulla griglia calda le fette di pesca e le ho girate direttamente nel trito di nocciole: non volevo addolcire troppo il mio dessert.

Adagiare le pesche in panure su un letto di salsa e gustarle: grazie Gianluca Pistilli!

Antipasto “cacio e pere” di Luisanna Messeri, naturalmente senza glutine

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Questo è nato come antipasto ma lo si può benissimo presentare anche come un secondo leggero, vegetariano, accompagnato da una fresca insalatina.
È in ogni caso un piatto fresco per questa estate che sta esplodendo.
L’idea l’ho avuta da una ricetta che la simpatica Luisanna Messeri, con l’amica Francesca, ha presentato in una delle trasmissioni televisive di Alice TV, “il club delle cuoche”.
Luisanna lo ha chiamato antipasto “cacio e pere” che si rifà al noto detto: al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere!!….. sinceramente non ho mai capito il perché…
L’ho proposto recentemente ad una cena tutta vegetariana col fratellino, la Roby, Andrea e la Fede.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

6 pere
Una fetta di verde piccante (nella ricetta originale formaggio Roquefort)
6 fettine di Taleggio
300-350 g di robiola fresca
Miele di acacia (nella ricetta originale miele di castagno)
La scorza di un limone
Grappa alla pera (nella ricetta originale vodka)
Noci per decorare

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere le pere per 5-6 minuti in acqua con la buccia di un limone e mezzo bicchiere di grappa alla pera.
Toglierle dal liquido di cottura e lasciare raffreddare.

Foderare 6 stampi che possano contenere il frutto (io ho usato dei bicchieri di vetro) con della pellicola.

Mettere sul fondo del contenitore un pezzetto di verde e spalmare i bordi con la robiola.
Tagliare alla pera la parte superiore, compreso il picciolo, un pezzetto anche della base e inserirla nel contenitore capovolta.

Premere leggermente, ricoprire con una fetta di Taleggio e sigillare tutto con la pellicola che fuoriesce dal contenitore.
Mettere in frigorifero per qualche ora.

Togliere dal frigorifero, aprire la pellicola, appoggiare la base della pera sul piatto, adornare con una noce e cospargere con qualche cucchiaio di miele.

Antipasto insolito, deliziosamente gradevole!