Daniele Persegani: gnocchi di ricotta con ragù di porri e zafferano, anche senza glutine

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Stupenda ricetta dello chef Daniele Persegani, vista in TV, nel programma Alice Cucina e ritrovata poi nella rivista omonima.
Ho seguito i suggerimenti dello chef: impasto in frigorifero per due o tre ore e gnocchetti non rigati, che risparmiano tempo e danno lo stesso risultato.
Per me niente burro per soffriggere i porri, ma olio extravergine di oliva, né panna per finire il condimento, sostituita da latte fresco.
Non ho trovato i pistilli di zafferano, sarà per la prossima volta, perché questa ricetta è tra quelle che si fanno e rifanno con grande piacere.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per gli gnocchi:
500 g di ricotta asciutta
280 g di farina Mix Pane e Pizza Grano Zero Molino Pasini
3 uova
150 g di parmigiano grattugiato
Noce moscata
Sale (si può omettere)

Per il ragù:
2-3 porri
Olio extravergine di oliva
2 bustine di zafferano
Un bicchiere di latte
Sale e pepe

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare gli gnocchi:
Impastare la ricotta con le uova, la farina, il parmigiano e una grattugiata di noce moscata, fino ad ottenere un impasto morbido ma consistente.

Trasferire in una ciotola, coprire e mettere in frigorifero per due o tre ore.

Su una spianatoia infarinata dividere l’impasto in pezzi e formare tanti cordoncini lunghi e tagliarli a tocchetti con un tarocco.

Preparare il ragù:
Tagliare i porri a julienne e farli soffriggere in un tegame con qualche cucchiaio di olio.

Salare, pepare, aggiungere il latte e lo zafferano e cuocere fino ad ottenere una salsa dalla consistenza cremosa.

Lessare gli gnocchi in acqua bollente e leggermente salata; appena vengono a galla scolarli e trasferirli in padella con la salsa.

Unire il parmigiano e mantecare per un minuto.

Pepare, portare in tavola e servire.

San Valentino senza glutine: Cuore al nocino di Daniele Persegani

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“Basta usare amaretti e cioccolato gluten free e la torta al nocino è anche per celiaci”, informa da “Casa Alice”, il seguitissimo format di Alice tv, lo chef Daniele Persegani mentre prepara questa golosa torta.
Raccolgo il suo suggerimento e decido di promuovere questa torta come dolce per il nostro San Valentino: la ritengo adatta, anzi adattissima a questa ricorrenza.
Chi non ha in casa un nocino home made? È uno dei liquori più interpretati, tramandati e condivisi.
Io, per esempio, ho l’ ultima bottiglia di nocino preparato e custodito gelosamente, del 1979!! che non intendo usare (conto di lasciarla in eredità…), mentre quelle più “recenti” (2006) si vanno via via esaurendo…..
Non sono frutto della stessa ricetta, non saprei quale è stata usata per ogni una, ma tutte hanno dato un nocino fantasticamente aromatico e corposo!
Preparare questa torta al nocino è molto semplice e seguo le indicazioni dello chef di tritare con il mixer amaretti e mandorle, proseguendo poi la lavorazione in una ciotola.
Alleggerisco la mia torta con miele e olio di mais al posto di zucchero e burro: il dolce non ne risente affatto e anche in questo caso, come dice Daniele Persegani “Il risultato è un dolce che conquisterà tutti, parola di chef” …per questo l’ho “adottato” per il mio San Valentino….

Ps: con queste dosi ho fatto un cuore e tanti cuoricini…..
Quelli piccoli servono per un primo assaggio, quello grande per il 14, giorno di San Valentino!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI: (tra parentesi gli ingredienti di Daniele Persegani)

6 uova
70 g di olio di mais (100 g di burro)
300 g di mandorle pelate
200 g di amaretti **
120 g di miele (200 g di zucchero)
100 g di cioccolato fondente **
1/2 bicchiere di nocino
I semi di una bacca di vaniglia
Zucchero a velo **

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Frullare nel mixer amaretti e mandorle, trasferire in una ciotola, bagnare con il nocino, aggiungere il cioccolato spezzettato e i semi della bacca di vaniglia.
(riutilizzare la bacca di vaniglia usata per aromatizzare lo zucchero oppure per fare lo zucchero a velo vanigliato home made)

Dividere i tuorli dagli albumi.
Montare gli albumi con un cucchiaio di miele, così risulteranno leggermente meringati e i tuorli con il miele rimasto.

Nella ciotola aggiungere i tuorli montati, l’olio, amalgamare bene poi incorporare anche gli albumi, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

Trasferire il composto in una tortiera di silicone (si evita di imburrare) e cuocere in forno statico a 170 gradi per circa 40 minuti.

Lasciar raffreddare prima di cospargere con lo zucchero a velo e…Buon San Valentino!!

Caldi Dolci senza glutine con la cioccolata perfetta di Sergio Maria Teutonico

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Festeggiare il compleanno con Caldi Dolci e cioccolata….non ha prezzo!!
Così mi sono coccolata oggi, 3 novembre, “anniversario” della mia nascita….
Mi piacciono i Caldi Dolci, hanno il profumo della mia infanzia e in questo periodo, solo in questo periodo, non me li faccio mancare (ovviamente senza glutine!!).
….e non mi sono fatta mancare neppure la cioccolata perfetta, quella di Sergio Maria Teutonico, lo chef che dispensa ricette facili, accompagnate da semplici spiegazioni.
Lo seguo sulla rivista “Alice cucina”, in Alice tv, con il suo programma “Colto e Mangiato”, ma anche su FB, dove posta ricette che si trovano sul suo sito, CiboVino.
Per la cioccolata ho mantenuto le stesse dosi della ricetta, aumentando solo la quantità di latte.
Ed ecco la cioccolata (“al ciocolatà” in dialetto mantovano), perfetta per….intingere (“puciar”) i miei Caldi Dolci: il rito del the delle cinque, versione mantovana….

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per i Caldi Dolci, qui la ricetta:

http://stellasenzaglutine.com/2013/11/02/i-miei-caldi-dolci-senza-glutine/

Per la cioccolata:

30 g di farina di riso finissima Nutri Free
100 g di cacao amaro (ho usato cacao Lindt, senza glutine)
100 g di cioccolato al 72% (ho usato Novi, senza glutine)
400 g di latte fresco (270 nella ricetta originale)
Cannella macinata (ho usato Cannamela, senza glutine)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mescolare il cacao, la farina di riso e la cannella, aggiungere al latte freddo e mescolare con cura, sciogliendo ogni eventuale grumo.

Aggiungere il cioccolato sminuzzato.

Mettere tutto in cottura a fuoco dolcissimo (oppure a bagnomaria) e portate a bollore il latte senza mai smettere di mescolare.

Appena la cioccolata si addensa si può togliere dal fuoco (io ho lasciato cuocere per più di 5 minuti).

Nota dello chef Sergio Maria:
Se si preferisce la nota amara del cacao non aggiungere zucchero, altrimenti zuccherare a piacere.

Non ho aggiunto zucchero, ma una spolverata di cannella sulla cioccolata…. sì!!

Crema di porri senza glutine con maltagliati al sesamo e pepe nero

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La ricetta è della maestra di cucina Cristina Lunardini e si può trovare, non “sglutinata”, sulla rivista “Alice cucina”.
Questa brava e simpatica chef che seguo spesso anche in tv, è romagnola, una garanzia di golosità dei suoi piatti.
I porri, grande fonte di vitamine e minerali, sono ancora di stagione e quindi approfittiamo di questa crema delicata, gustosa e salutare per il nostro organismo.
Particolari i maltagliati: il sesamo, che ho tostato affinché sprigioni meglio il suo sapore, si sente gradevolmente e ci sta bene pure il pepe, anche se non sono molto amante di questa spezia.
Nella ricetta Cristina suggerisce di usare il sesamo nero, che non ho trovato.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per i maltagliati:

200 g di farina Mix per pasta all’uovo*
2 uova grandi
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di semi di sesamo
Una macinata di pepe nero

*Mix per pasta fresca naturalmente senza glutine
http://stellasenzaglutine.com/2013/04/18/facciamo-le-tagliatelle-senza-glutine/

Per la crema di porri:

400 g di porri
2 patate
Uno scalogno
1 litro di brodo di carne (io di cappone)
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe nero

PROCEDIMENTO RICETTA:

Per la crema di porri: in una padella dai bordi alti rosolare lo scalogno a fettine sottili con un filo di olio, aggiungere le patate sbucciate e tagliate a dadini e i porri a rondelle.

Coprire con il brodo e cuocere per un’ora a fuoco dolce.

Salare, pepare e passare la crema col passaverdure o col frullatore ad immersione.

Per i maltagliati: tostare i semi di sesamo e metterli con tutti gli altri ingredienti nella ciotola impastatrice fino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo.
Se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto aggiungere 1/2 uovo oppure poca acqua.

Coprire la pasta con una ciotola e far riposare per una mezz’ora.

Tirare sottilmente la sfoglia (ho usato il mattarello, si stende benissimo), ricavare i maltagliati e lessarli in acqua leggermente salata.

Distribuire la crema di porri calda nei piatti da portata, scolare i maltagliati e metterli al centro del piatto.

Una macinata di pepe nero e….pronto in tavola!!

Ravioli di polenta senza glutine con porcini e parmigiano, da una idea di Daniele Persegani

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Mi piace lo chef Daniele Persegani, propone sempre ricette molto particolari e ripetibili anche nelle nostre cucine.
Questa ricetta l’ha eseguita in tv, nel programma Alice Cucina e mi è piaciuto sia il ripieno che la preparazione dei ravioli.
Se avanza della polenta è un modo fantastico per riciclarla e piuttosto veloce preparare i ravioli come insegna lo chef.
Non è stagione di funghi porcini freschi, ma nel mio freezer qualche sacchetto congelato al momento opportuno c’è sempre.
Preferisco quelli che congelo io: se non sono perfettamente sani….scarto e sono sicura di quello che mangio: pochi ma buoni!
Ho aggiunto dei porcini secchi per rafforzare il sapore del condimento mentre invece ho eliminato la fonduta di panna e parmigiano, presente nella ricetta originale: ho pensato che il sugo dei porcini era più che sufficiente.

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la pasta fresca:
http://stellasenzaglutine.com/2013/04/18/facciamo-le-tagliatelle-senza-glutine/

Per la farcia:
300 g di polenta fredda
100 g di parmigiano
1 uovo
Noce moscata

Per il condimento:
Funghi porcini
Prezzemolo
Aglio
Olio extravergine d’oliva
Sale

Per finire il piatto:
Scaglie di parmigiano

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare la farcia:
Frullare la polenta con il parmigiano, l’uovo e una grattugiata di noce moscata, fino a ottenere un composto omogeneo e trasferire tutto in un sac à poche.

Per fare i ravioli:
Lavorare la farina con le uova per un impasto sodo ed elastico e fare delle strisce di sfoglia sottile.
Io uso il Kenwood e con la sfogliatrice arrivo alla tacca nr. 8.

Con il sac à poche stendere una striscia di ripieno vicino al bordo della sfoglia per tutta la sua lunghezza.

Arrotolare la pasta attorno al ripieno e formare un lungo cilindro.

Schiacciare il cilindro a distanza regolare in modo da dividere il ripieno in tanti pezzetti.

Tagliare con una rotella la pasta in eccesso e sigillare i lati.

Tagliare il cilindro tra un ripieno e l’altro con una rotella dentata (ho usato una rotella che sigilla i bordi).

Preparare il condimento:
Ammollare, lavare e asciugare i funghi porcini secchi.

Tagliare a pezzetti i porcini congelati.

Scaldare un filo di olio in una padella con l’aglio schiacciato.
Eliminare l’aglio e aggiungere tutti i funghi.

Poco prima del termine della cottura salare e profumare con un po’ di prezzemolo tritato.

Lessare i ravioli in abbondante acqua salata, scolarli, condirli con il sugo di porcini e qualche scaglia di parmigiano.

Questo è un primo da tenere in considerazione: è fantastico, anche senza glutine e sfido chiunque a trovare la differenza!!

Risotto di capodanno con lenticchie, cotechino e castagne

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La tradizione vuole che nel menù di capodanno non manchino cotechino e lenticchie:  un abbinamento che pare porti bene!
Questa sera, allo scoccare della mezzanotte, il mio risotto con cotechino, lenticchie e castagne deve essere pronto, così la tradizione verrà rispettata!
Quindi, ancora non posso postare alcuna foto, ma il procedimento sì e anche alcuni ingredienti che sono in attesa di essere usati.
Allora, se mai qualcuno volesse iniziare il nuovo anno con questo beneaugurante e invitante risotto, ecco la spiegazione.
Per le fotografie….rimando all’anno nuovo.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

300 g di riso carnaroli o vialone nano
1 bicchiere di vino rosso corposo (ho usato un buon lambrusco)
80 g di lenticchie
100 g di cotechino cotto e tritato (perfetto anche precotto, vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Un mazzetto di erbe aromatiche (prezzemolo, timo e maggiorana: ho usato prezzemolo fresco, timo e maggiorana essicati)
150 g di castagne arrosto tritate
1 scalogno
Brodo di carne q.b.(ho usato brodo di cappone)
Grana padano grattugiato (non l’ho messo, per me non ci vuole)
Sale
Olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere le lenticchie in acqua salata per mezz’ora e scolarle.

Soffriggere lo scalogno con un filo d’olio, calare il riso, tostare e sfumare con il vino rosso.
Una volta evaporato il vino bagnare con il brodo (per me brodo di cappone, residuo del Natale).

A 3/4 di cottura unire le castagne , il trito di cotechino e le lenticchie.

Terminare la cottura, aggiustare di sale, un filo di olio, aggiungere le erbe aromatiche e mantecare.

…..e che l’anno nuovo sia meglio di quello che sta per finire, per tutti!!

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Eccomi qui, la sera dopo, con le foto, un po’ più di tempo a disposizione e un attimo di relax.
L’idea del risotto l’ho presa da una ricetta di “Alice cucina” e credo che anche senza il capodanno da festeggiare sia da ripetere.
Il sapore dolce e la consistenza delle castagne si accompagnano molto bene sia al cotechino, che appena si nota, sia alle lenticchie.
Il lambrusco, il vino corposo che ho usato per sfumare il riso, non ha lasciato traccia alcolica, come è giusto che sia, ma ha rafforzato solo il sapore.
Niente grana sul risotto: a mio parere è perfetto così.
Insomma un insieme di sapori ben amalgamati che ci hanno offerto un primo piatto degno della serata.

Crema di zucca con semi speziati di Csaba

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Questa crema di zucca non è la solita crema o vellutata di zucca, ha una marcia in più!
Ho visto la ricetta nella trasmissione televisiva di Alice TV “il mondo di Csaba”, condotta dalla elegante food writer italiana Csaba dalla Zorza che, con i suoi modi pacati, realizza invitanti ricette e insegna il modo per ricevere con stile.
Csaba, diplomata chef a Parigi, parla un italiano ricco e raffinato e fa vivere le nostre fantasie spesso irraggiungibili: servizi d’argento difficilmente fanno parte del nostro vivere quotidiano e no.
Comunque sia, una tavola ben apparecchiata, un piccolo fiore, una candela accesa e un invitante profumino….anche se e soprattutto solo per due, sono la mia filosofia di vita.
Per questo tanti consigli fanno già parte del mio bagaglio ma altri si possono aggiungere, non si finisce mai di imparare!
Per tornare alla crema, da sottolineare la nota fresca, data dallo zenzero, e la nota croccante dei semi di zucca che, speziati, risultano molto, molto gradevoli.
Csaba propone in alternativa, da servire con la crema, una quenelle di crème fraîche, o panna acida (io la preparo in casa con 100 g di panna fresca, 100 g di yogurt e un cucchiaio di succo di limone, mescolato e lasciato riposare per un’ oretta).
Mi intrigavano di più i semi di zucca, ma la prossima volta proverò con la crème fraîche, tanto so già che devo rifarla: ci è piaciuta veramente tanto!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la crema di zucca:

2 cucchiai di olio extravergine di oliva (burro nella ricetta originale)
1cipolla piccola tagliata a pezzetti
5 cm. di zenzero fresco sbucciato e tagliato a pezzetti
2 spicchi d’aglio
800 g di zucca sbucciata, privata dei semi e tagliata a cubetti
60 ml di succo d’arancia fresco
fior di sale e pepe macinato fresco

Per i semi di zucca speziati:

125 g di semi di zucca verdi al naturale
1 cucchiaino di peperoncino in polvere
1 cucchiaino di pepe di Caienna
1 cucchiaino di fior di sale
2 cucchiai di succo di limone (lime nella ricetta originale)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere in una casseruola un paio di cucchiai di olio e insaporire la cipolla.

Aggiungere lo zenzero, l’aglio e la zucca e cuocere mescolando per 6-8 minuti, quindi versare 1 litro di acqua e portare a ebollizione.

Abbassare il fuoco e lasciare sobbollire per 20 minuti circa, finché la zucca risulterà tenera.

Passare tutto in un frullatore sino ad ottenere una crema, aggiungere il succo di arancia e aggiustare di sale.

Semi di zucca speziati:

In una terrina unire tutti gli ingredienti, mescolare, distribuire su una teglia bassa e cuocere in forno a 180 gradi per 10 minuti circa, fino a quando i semi di zucca saranno gonfi e dorati.

Servire la crema di zucca con una manciata di semi speziati.

Giuggetti senza glutine con i fagioli

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Mi aveva incuriosito questa ricetta vista in TV, nel programma “la vespa Teresa” di Alice cucina, in cui si parla di ricette della tradizione tramandate a voce da madre a figlia.
Praticamente i “giuggetti” altro non sono che maltagliati, almeno nella forma.
Ho preso solo qualche appunto, sperando di trovare successivamente notizie più dettagliate della ricetta, come succede solitamente, ma di questa proprio non sono riuscita a sapere di più e quindi mi sono rifatta alle mie note e alla mia memoria.
È un primo povero dei tempi passati, quando era un lusso cucinare con la farina bianca.
Infatti la pasta, senza uova, viene fatta con pari peso di farina bianca e farina gialla, quella che si usa per fare la polenta.
Si preparava nei giorni di festa, spesso anche la Vigilia di Natale.
La farina bianca che ho usato è il Mix per pasta “l’altro Gusto”, di cui ho sentito parlare molto bene; una delle poche, che io sappia l’unica, adatta ad impasti senza uova.
Infatti il problema poteva presentarsi nello stendere la sfoglia, anche se in questo caso non deve essere particolarmente sottile.
Io comunque molto spessa non l’ho tenuta e avrei potuto tirarla ancora più sottile tanto era elastica la sfoglia.
È una ricetta che non deve essere dimenticata: facile, semplice, una ricetta che fa tanto “casa” e spero che, avendola piacevolmente “sglutinata”, possa essere provata ed apprezzata anche dai celiaci.
A noi è piaciuta…

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per il brodo: carota, sedano, cipolla, aglio, prezzemolo

Fagioli secchi oppure freschi, se in stagione e un paio di foglie di alloro

Per la pasta:

200 g di Mix per pasta L’altro Gusto (certificato senza glutine dal Ministero della Salute)
200 g di farina per polenta (ho usato la Nutri Free in prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
200 g circa di acqua molto calda

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare un brodo vegetale con tutte le verdure, senza salare.

Cuocere i fagioli, precedentemente ammollati per una notte (oppure freschi), con due foglie di alloro, in abbondante acqua per circa 40 minuti.

Impastare le farine con l’acqua molto calda; se dovesse servire aggiungere altra acqua fino ad ottenere un panetto elastico. A me è bastata questa quantità.

Stendere col mattarello una sfoglia non troppo sottile, sulla spianatoia infarinata.

Arrotolare la pasta e tagliare con il coltello (quello della foto è un reperto storico, appartenuto alla mia nonna) delle striscioline irregolari.
Questi sono i giuggetti pronti per essere cotti.

Passare tutte le verdure e una parte di fagioli lessati con il passaverdure (o col minipimer) e aggiungere il brodo rimasto.
Aggiustare di sale.
Rimettere sul fuoco e appena arriva a bollore cuocere i giuggetti per 15/20 minuti.

Spegnere e lasciar riposare per 10 minuti prima di servire.
La minestra deve essere particolarmente densa, esattamente come nella foto.

Budino di latte di mandorle, senza glutine, con salsa ai cachi

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Voglia di dolce senza troppi sensi di colpa? Perfetto questo budino accompagnato dai primi cachi della stagione.
Dalla rivista “Alice Cucina”, alleggerito della panna che ho sostituito con il latte scremato: il risultato è un dessert fresco e gradevole e …si può fare il bis senza dover prolungare la seduta in palestra!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:

senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

450 g di latte di mandorle
250 g di latte scremato (nella ricetta originale 100 g di panna liquida e 150 g di latte)
7 fogli di colla di pesce* (ho usato la Decorì Lo Conte in prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
20 g di zucchero semolato

(*i numeri di fogli di colla di pesce vengono suggeriti sulla confezione. Questi sono più piccoli rispetto ad altre produzioni)

Per la salsa:

3 cachi maturi
il succo di mezzo limone
1 cucchiaio di zucchero a velo (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una casseruola scaldare il latte scremato e il latte di mandorle.

Sciogliere lo zucchero e unire la colla di pesce, ammollata in precedenza in acqua fredda e ben strizzata.

Versare la crema negli stampini e riporre in frigorifero a raffreddare per almeno 2 ore.

Prima di servire il budino preparare la salsa frullando gli ingredienti indicati (togliere la pelle ai cachi); stenderla a specchio e disporre i budini sformati al centro.

Patate in agrodolce, senza glutine

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Un contorno veloce da eseguire e gradevole da mangiare, sia caldo che freddo.
Visto sulla rivista “Alice cucina”, annotato e fatto.
Ho diminuito le dosi di olive nere: mi sembravano esageratamente troppe.
Per i capperi non viene specificato se sott’aceto o sotto sale. Ho preferito usare quelli sott’aceto per il gusto agrodolce della ricetta.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

1 kg di patate a pasta gialla
100 g di olive nere snocciolate (250 nella ricetta originale)
1 cipolla
4 cucchiai di capperi
4 cucchiai di aceto di vino bianco
4 cucchiai di zucchero
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe (io non l’ho messo)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sbucciare le patate, sciacquarle e tagliarle a dadini.

Sciacquare i capperi sotto l’acqua corrente fredda.

Affettare la cipolla e rosolarla in padella con un filo di olio, aggiungere i capperi, le olive e le patate.
Regolare di sale ed eventuale pepe.

Bagnare con un bicchiere di acqua e cuocere a fuoco lento fino a che l’acqua non verrà assorbita.

Quando le patate sono cotte, aggiungere l’aceto e lo zucchero, mescolare e far cuocere per altri 5 minuti.

Questo contorno è ottimo anche il giorno dopo, a temperatura ambiente.