Giuggetti senza glutine con i fagioli

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Mi aveva incuriosito questa ricetta vista in TV, nel programma “la vespa Teresa” di Alice cucina, in cui si parla di ricette della tradizione tramandate a voce da madre a figlia.
Praticamente i “giuggetti” altro non sono che maltagliati, almeno nella forma.
Ho preso solo qualche appunto, sperando di trovare successivamente notizie più dettagliate della ricetta, come succede solitamente, ma di questa proprio non sono riuscita a sapere di più e quindi mi sono rifatta alle mie note e alla mia memoria.
È un primo povero dei tempi passati, quando era un lusso cucinare con la farina bianca.
Infatti la pasta, senza uova, viene fatta con pari peso di farina bianca e farina gialla, quella che si usa per fare la polenta.
Si preparava nei giorni di festa, spesso anche la Vigilia di Natale.
La farina bianca che ho usato è il Mix per pasta “l’altro Gusto”, di cui ho sentito parlare molto bene; una delle poche, che io sappia l’unica, adatta ad impasti senza uova.
Infatti il problema poteva presentarsi nello stendere la sfoglia, anche se in questo caso non deve essere particolarmente sottile.
Io comunque molto spessa non l’ho tenuta e avrei potuto tirarla ancora più sottile tanto era elastica la sfoglia.
È una ricetta che non deve essere dimenticata: facile, semplice, una ricetta che fa tanto “casa” e spero che, avendola piacevolmente “sglutinata”, possa essere provata ed apprezzata anche dai celiaci.
A noi è piaciuta…

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per il brodo: carota, sedano, cipolla, aglio, prezzemolo

Fagioli secchi oppure freschi, se in stagione e un paio di foglie di alloro

Per la pasta:

200 g di Mix per pasta L’altro Gusto (certificato senza glutine dal Ministero della Salute)
200 g di farina per polenta (ho usato la Nutri Free in prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
200 g circa di acqua molto calda

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare un brodo vegetale con tutte le verdure, senza salare.

Cuocere i fagioli, precedentemente ammollati per una notte (oppure freschi), con due foglie di alloro, in abbondante acqua per circa 40 minuti.

Impastare le farine con l’acqua molto calda; se dovesse servire aggiungere altra acqua fino ad ottenere un panetto elastico. A me è bastata questa quantità.

Stendere col mattarello una sfoglia non troppo sottile, sulla spianatoia infarinata.

Arrotolare la pasta e tagliare con il coltello (quello della foto è un reperto storico, appartenuto alla mia nonna) delle striscioline irregolari.
Questi sono i giuggetti pronti per essere cotti.

Passare tutte le verdure e una parte di fagioli lessati con il passaverdure (o col minipimer) e aggiungere il brodo rimasto.
Aggiustare di sale.
Rimettere sul fuoco e appena arriva a bollore cuocere i giuggetti per 15/20 minuti.

Spegnere e lasciar riposare per 10 minuti prima di servire.
La minestra deve essere particolarmente densa, esattamente come nella foto.

Torta monferrina: il mio dolce di Halloween gluten free

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Il disegno sicuramente non prende la sufficienza ma il dolce è veramente buono!!
Quella specie di ragnatela che copre la torta farebbe inorridire qualsiasi ragno, se poi ci mettiamo quei mostriciattoli ai quali ho dato il nome di ragni…ma forse assomigliano più a pipistrelli…
Va bene, avrei dovuto umilmente cedere la matita, anzi la sac a poche, a chi dà del tu al disegno, cioè al mio capitano. Magari la prossima volta se riuscirò a convincerlo…
Halloween: pipistrelli, ragni, streghe…ma la vera protagonista è la zucca.
La mia preferita è la Delica, dolce e soda, buonissima anche nelle insalate, tagliata a julienne.
Questa ricetta è una delle tante varianti della torta monferrina e ho trovato la cottura della zucca nel moscato semplicemente fantastica!
Con il cioccolato fuso rimasto e un sacchetto di riso soffiato che riposava in dispensa, ho pensato di fare i “ciocorì”: chi non ha mai sgranocchiato questo snack gustoso?

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

600 g di zucca
300 g di amaretti (vedi prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
150 g di vino moscato
60 g di zucchero
4 uova
1 cucchiaio di cacao amaro (vedi prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
1 bustina di lievito per dolci (vedi prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Sale

Per la decorazione e per i “ciocori”:

Cioccolato bianco e cioccolato nero (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Riso soffiato (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Pulire la zucca, sbucciarla, lavarla, tagliarla a fette, metterla in una padella con il moscato e cuocerla a fuoco dolce fino ad ottenere una purea. Lasciarla raffreddare.

Sbriciolare gli amaretti e aggiungerli alla purea di zucca.

Montare le uova con lo zucchero, aggiungere il cacao e il lievito.
Unire il composto alla purea, aggiungere un pizzico di sale e amalgamare delicatamente.

Rivestire una tortiera di 23 cm con carta forno bagnata e strizzata (così si evita di imburrare) e versarvi il composto.

Cuocere in forno a 170 gradi per 35/40 minuti.

Per la decorazione:

Fondere il cioccolato bianco a bagnomaria o più velocemente nel microonde.
Lasciar raffreddare un attimo poi versarlo in un sac a poche o in una siringa con il beccuccio sottile.
Disegnare un piccolo cerchio al centro della torta e poi altri cerchi concentrici a partire dal centro verso l’esterno.
Con uno stecchino tirare delle righe a partire dal centro verso l’esterno, tenendo la punta dello stecchino pulita prima di ogni riga.

Per i ragni di cioccolato (o mostriciattoli non ben definiti nel mio caso) procedere nello stesso modo cercando di disegnare direttamente sulla torta o sulla carta forno.
In questo ultimo caso aspettare che il cioccolato solidifichi e poi appoggiare “il mostro” sul dolce.

Con il cioccolato bianco e quello nero che mi è rimasto ho fatto delle barrette con il riso soffiato, i mai scordati “ciocorì”, mescolando semplicemente il riso soffiato al cioccolato fuso.
Versare poi su un foglio di carta forno, livellare e dare una forma rettangolare.
Raffreddare in frigorifero e poi tagliare le barrette.
Conservarle in un contenitore in frigorifero e…..cercare di dimenticarle, se possibile!!

Il Tiesto Formiano senza glutine

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Questa è una ricetta che ha origini antiche …e già questo basta per conquistarmi!
“Il Tiesto non è un piatto famoso né conosciuto da tutte le famiglie di Formia, era più usato dai contadini e probabilmente nemmeno conosciuto dalle famiglie che invece basavano la loro alimentazione sul pescato”.
Così ci informa Gabriella Natale nel suo blog, da cui ho preso la ricetta. Neppure la sua mamma, nativa di Formia, lo conosceva.
È un tripudio di colori e profumi mediterranei in cui la pasta trova il suo degno rifugio.
Potevo non “sglutinare” questa invitante ricetta per il mio capitano? Confesso che la curiosità era anche mia: quando mi può capitare di assaggiare questo piatto se non lo preparo nella mia cucina?
Bene, cerchiamo una pasta degna del Tiesto e procediamo.
Ho usato il parmigiano ma, come dice Gabriella, può andar bene anche il pecorino o il cacioricotta, e assieme al cipollotto ho messo qualche rondella di porro.
Ho sostituito l’origano fresco, che non avevo in casa, con quello secco.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Pasta senza glutine (ho usato i paccheri di mais e riso “Le italiane” in prontuario AIC associaz. Italiana Celiachia)
3 patate
2 melanzane lunghe viola
1/2 kg di pomodori freschi (pomodorini di Pachino tagliati a metà)
Parmigiano reggiano grattugiato
Foglie di basilico
Origano secco
Cipollotto
Porro
1 spicchio d’aglio
Sale
Olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sbucciare le patate e tagliarle a fette sottili.
Sul fondo di un tegame antiaderente versare l’olio, una macinata di sale, porro e cipollotto affettati.

Su questo condimento disporre uno strato di fettine sottili di patate crude, coprendo tutta la superficie, poi un po’ di pezzetti di pomodoro e foglie di basilico.Condire con parmigiano grattugiato e un filo d’olio.

Adagiare tanta pasta cruda a coprire tutta la superficie.
Condire con sale, parmigiano, altri pomodori, basilico e un filo di olio.

Sbucciare le melanzane e tagliarle a fettine sottili. Disporle sulla pasta, senza lasciare spazi vuoti. Condire con sale, aglio (io l’ho spremuto), origano, abbondante parmigiano, pomodori e un filo d’olio.

Aggiungere delicatamente, da un lato, dell’acqua, fino a sfiorare lo strato di pasta, non di più. Coprire con carta d’alluminio ed infornare a 200° sul ripiano più basso del forno. Lasciar cuocere per 20 minuti. Scoprire e spostare la teglia su un ripiano più alto. Lasciar asciugare e gratinare fino a doratura (per me circa 30 minuti).

Dopo un riposo di circa un’ora si può tagliare e servire.

La scelta della pasta si è rivelata perfetta e ha contribuito alla riuscita di questo ottimo primo.
Ricetta da tenere in considerazione se si hanno ospiti: si può preparare in anticipo e offrire un piatto speciale della tradizione laziale.

Biscotti senza glutine alle nocciole e amarene sciroppate

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Straordinariamente buoni, questi biscotti hanno un solo difetto: spariscono velocemente!!
Si può proprio dire che uno tira l’altro, senza esagerare.
Li ho scoperti aprendo a caso il mio “Libro d’oro dei biscotti”, una fortuna se si pensa che ha ben 700 pagine con quasi altrettante ricette!
Cercavo qualcosa di sfizioso, diverso dai soliti biscotti, da offrire a una cara amica che sarebbe passata a trovarmi.
Nella ricetta originale questi biscotti hanno al centro una ciliegia candita che ho sostituito con una sciroppata perché, a mio parere, si abbinava meglio.
Visti i risultati e gli apprezzamenti direi che ho avuto un buon intuito.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di nocciole tritate
1 uovo
120 g di zucchero Mascobado
1 cucchiaio di liquore all’arancia
1/2 cucchiaino di essenza di vaniglia
1 cucchiaio di succo di limone
Un pizzico di sale
Amarene sciroppate (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tritare le nocciole.

Amalgamare nocciole, uovo, zucchero, liquore, succo di limone, vaniglia e un pizzico di sale fino a formare una pasta consistente.

Suddividere in palline grandi come noci e distribuirle su una latta ricoperta di carta da forno.

Decorarle con le amarene e cuocere in forno a 180 gradi per 15/20 minuti.

Trasferire i biscotti su una griglia e lasciar raffreddare.

Squisiti!!

In una scatola di latta si mantengono bene per molto tempo, cosa che non ho potuto verificare: è indispensabile farne diverse infornate!

Dolcetti senza glutine alle noci, con pinoli e limone

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Questi gustosi dolcetti della Provenza possono essere un pretesto per smaltire gli albumi.
Molto semplici ma di riuscita straordinaria, sono un buon accompagnamento ad una macedonia, ad un gelato alla crema e perfetti anche come spezza fame con il tè del pomeriggio o come merenda per i bambini.
La ricetta originale prevede mandorle e burro che ho sostituito con noci e olio extravergine di oliva per renderli più leggeri.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

75 g di noci tritate (mandorle nella ricetta originale)
50 g di pinoli
1 limone
4 albumi
50 g di olio (100 g di burro nella ricetta originale)
70 g di zucchero di canna
50 g di farina per dolci Fibrepast Farmo (in prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
50 g di fecola di patate (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Un pizzico di sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Versare i pinoli in una padella antiaderente e tostarli a fuoco moderato, mescolando di tanto in tanto.

Grattugiare la scorza di un limone.
In una ciotola lavorare l’olio con le noci tritate e aggiungere la scorza del limone.

Montare a neve i 4 albumi con un pizzico di sale; a metà lavorazione aggiungere lo zucchero di canna.

Con una spatola incorporare gli albumi al contenuto della ciotola.

Setacciare la farina e la fecola di patate, incorporarle lentamente al composto precedente e trasferire il tutto in un un sac a poche.

Riempire gli stampini (se sono in silicone non è indispensabile ungerli), adagiare delicatamente sulla superficie i pinoli tostati* e cuocere in forno statico a 180 gradi per 20/25 minuti.
*nella ricetta originale i pinoli vengono incorporati al composto come ultimo passaggio, io ho preferito distribuirli negli stampini per dividerli equamente.

I pinoli tostati e le noci regalano un profumo speciale a questi invitanti dolcetti.

Rose del deserto senza glutine

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Questi croccanti bocconcini al cioccolato sono particolarmente graditi ai bambini, dice la scheda di presentazione, ma ho constatato che sono molto apprezzati anche dagli adulti.
Le mie modifiche agli ingredienti della ricetta: al cioccolato fuso si dovrebbero aggiungere 50 g di burro, sostituito con 25 g di olio extra vergine di oliva (che rende le rose particolarmente lucide) e 25 grammi di zucchero a velo, che ho omesso completamente.
Ho invece aggiunto ai corn flakes delle noci spezzettate. Gli intolleranti alla frutta secca o chi non le ha a disposizione in dispensa, niente paura, si possono benissimo non mettere, è stata una mia scelta.
Suggerimento: non mettere le rose a raffreddare in frigorifero, diventerebbero opache, secche e fragili mentre con l’olio sono particolarmente lucide.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

180 g di cioccolato fondente almeno al 60% di cacao (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
100 g di Corn Flakes non zuccherati (ho usato quelli bio della Cereal Vit, particolarmente croccanti, in prontuario AIC)
50 g di noci sgusciate
25 g di olio evo
2 cucchiai di miele di acacia
2 cucchiai di olio per ungere la carta

PROCEDIMENTO RICETTA :

Spezzettare il cioccolato, metterlo in una ciotola e fondere a bagnomaria o nel microonde.

Aggiungere 30 g di corn flakes sbriciolati, 25 g di olio e 2 cucchiai di miele.

Versare il composto sui rimanenti corn flakes e le noci spezzettate e mescolare delicatamente per rivestire i fiocchi senza romperli.

Stendere un foglio di carta da forno e ungerlo di olio con un pennello da pasticcere.
Aiutandosi con due cucchiai, fare dei mucchietti del composto e disporli sul foglio.

Mettere in luogo fresco, ma non in frigorifero e lasciare indurire per almeno un paio di ore.
Staccare delicatamente le rose con una spatola cercando di non romperle.

Procedere all’assaggio per constatare il risultato……e ricordarsi che ne basta uno….

Le mie crescentine, senza glutine e molto light

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A chi non piacciono le crescentine?
Quelle che ci propone la maestra di cucina Alessandra Spisni sono uno spettacolo, ma le mie non sono da meno (ogni tanto incensarsi…..poco poco, per il morale…per alimentare l’ autostima spesso in ribasso…).
Circa un paio di anni fa, proprio in questo periodo, la brava sfoglina aveva dato la sua ricetta durante una puntata televisiva della “Prova del Cuoco”, con latte e panna tra gli ingredienti e successivamente fritte nello strutto. Indubbiamente appetitose!
Ho preso spunto dalla sua ricetta ma ho alleggerito tutto e ho ottenuto delle magnifiche crescentine light gluten free, che si possono mangiare senza sensi di colpa.
La ricetta è supercollaudata: sono due anni che le faccio e rifaccio….a gentile richiesta!
Ottime riscaldate anche il giorno dopo….magari a colazione, quelle piccole con la nutella, con un fumante cappuccino….

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

400 g Mix B Schär oppure 300 Mix B e 100 Agluten
100 g di latte
250 g di acqua
12 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di malto di riso o di miele
Un pizzico di sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sbriciolare il lievito di birra in una tazzina, coprire con poca acqua tiepida (tolta dalle dosi indicate), aggiungere il malto di riso e lasciare riposare per 5 minuti.
Mettere tutti gli ingredienti, il sale per ultimo, nella ciotola del robot, compreso il lievito che nel frattempo si è sciolto e ha fatto una leggera schiumetta e far lavorare l’impastatrice a velocità sostenuta per qualche minuto.

Coprire con una pellicola e mettere in forno con la lucina accesa a lievitare.

Dopo un’ora, tanto è servito per raddoppiare di volume, mettere l’impasto sulla spianatoia di legno cosparsa di farina, lavorarlo brevemente e stenderlo con il mattarello ad uno spessore di un centimetro circa.

Con un coppapasta ricavare dei cerchi e metterli nuovamente a lievitare per un’oretta.

Scaldare un tegame antiaderente e cuocere le crescentine qualche minuto per parte o comunque fin che saranno dorate.
Durante la cottura si gonfieranno leggermente.

Tagliare le crescentine a metà e farcire con prosciutto crudo, stracchino….o con la Nutella, perché no!

World bread day 2013: “mantovane” gluten free

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Il 16 ottobre è la Giornata Mondiale del Pane e, come ogni anno dal 2006, i blogger (o forse solo le blogger? spero di no…) di tutto il mondo, per onorare l’evento, sfornano un pane per questo giorno speciale e ne condividono la ricetta.
Gli anni passati, pur non facendo parte del mondo dei blogger, ho sempre partecipato sfornando dei pani particolari.
Quest’anno, seppur in ritardo con la pubblicazione ma non con il consumo (e quindi fa fede questo e invito a tenerne conto), partecipo interpretando un pane del mio territorio, le “mantovane”, panini dalla forma caratteristica, con un bell’impasto denso e spugnoso a base di strutto, con la crosta un po’ dura (meglio direi croccante).
Io li ho fatti sia con lo strutto che con l’olio extravergine di oliva.
Noi abbiamo preferito questi ultimi, anche se per la precisione devo dire che il sapore era in entrambi i casi eccellente: nessun retrogusto e una buona consistenza, per non parlare del profumo!
Come base per le mantovane all’olio sono partita da questa ricetta, frutto del lavoro di Olga/Felix

http://stellasenzaglutine.com/2013/07/19/facciamo-il-pancarre-senza-glutine-con-la-macchina-del-pane/

solo qualche piccola modifica sulla quantità dei liquidi, mentre per le mantovane allo strutto ho usato altre farine e metto di seguito gli ingredienti.
In ogni caso il risultato è molto, molto buono: sono soddisfatta!
Ho fatto dei piccoli panini ma ora che la procedura mi è familiare, proverò con copie più grandi: i “bauli” che fanno bella mostra in tutte le panetterie mantovane.

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per le “mantovane” all’olio:

500 g di farina Mix per pane e focacce*
200 g di latte tiepido (sostituibile con altrettanta acqua se intolleranti)
200 g di acqua tiepida
Un pizzico di zucchero
8 g di sale
25 g di olio extravergine di oliva
8 g di lievito secco o 15 fresco

*Mix pane e focacce:
http://stellasenzaglutine.com/2013/04/25/i-mix-di-farine-senza-glutine

Per le “mantovane” allo strutto:

200 g di farina Mix B Schär
100 g di Farmo
100 g di Pandea
300 g di acqua tiepida
30 g di strutto
8 g di sale
Un pizzico di zucchero
8 g di lievito secco o 15 fresco

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere tutti gli ingredienti, tranne il sale, nel robot e far lavorare l’impastatrice per qualche giro, aggiungere il sale e lasciar lavorare per almeno 5 minuti (faccio parte della corrente che sostiene che anche gli impasti gluten free inglobano aria e lievitano meglio se lavorati a lungo).

Coprire la ciotola con pellicola e mettere a lievitare in forno con la lucina accesa.

Quando l’impasto è raddoppiato, rovesciarlo sul piano lavoro infarinato e tagliare dei pezzi di circa 100 g.
Da ogni pezzo ricavare con il mattarello delle strisce che vanno poi piegate a libro.
Arrotolarle su se stesse formando delle girelle. (Seguendo le fotografie si capisce bene come si deve procedere).

Disporre i panini su una placca ricoperta di carta forno, metterli a lievitare fino al raddoppio.

Per l’incisione sui panini, da fare con un coltello ben affilato:

1) nei panini allo strutto ho inciso prima della lievitazione
2) nei panini all’olio dopo la lievitazione
e direi che è indifferente, l’importante è non fare una incisione troppo profonda come ho fatto in alcuni.
Cuocere in forno statico a 220 gradi per circa 25 minuti o comunque fin che sono dorati.

Buoni, in particolare quelli all’olio si possono mangiare il giorno dopo (cioè oggi) anche senza doverli riscaldare.
Per i pochi rimasti allo strutto ho in mente un ….caldo utilizzo serale….

Crêpes alla farina di castagne, senza glutine

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Il sapore rustico di queste crêpes abbinato alla confettura di lamponi

http://stellasenzaglutine.com/2013/10/14/confettura-di-lamponi-velocissima/

ci ha offerto un break pomeridiano niente male!
Per addolcire l’impasto ho usato il Mascobado, uno zucchero di canna integrale che proviene dalle Filippine.
Si tratta del succo addensato e cristallizzato della canna da zucchero.
Diversamente dallo zucchero raffinato (generalmente di barbabietola), prodotto industrialmente, il Mascobado contiene ancora tutti i sali minerali originari: saccarosio (75-80%), fruttosio e glucosio. Lo zucchero industriale contiene invece soltanto saccarosio come anche lo zucchero bruno che si differenzia da quello raffinato solo per il procedimento produttivo e non per il contenuto.
Il Mascobado ha un colore ambrato e un gusto caratteristico molto gradevole, come se fosse caramellato, con un leggero aroma di liquirizia.
Quando lo si usa bisogna tenere conto della sua personalità: ha un aroma, cosa che lo zucchero raffinato non ha, e tende a scurire le preparazioni in cui viene adoperato.
Nel caso di questa ricetta è perfetto: ha trasferito tutto il suo aroma e rafforzato il colore della farina di castagne. Non poteva esserci scelta migliore!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

150 g di farina di castagne (vedere Prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
100 g di Farina Farmo per dolci
3 uova
Mezzo litro di latte
2 cucchiai di rhum
2 cucchiai di zucchero Mascobado
1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva + poco per ungere la padella per le crêpes

Per farcire: confettura di lamponi home made

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola mescolare le 2 farine, lo zucchero, il sale.

Incorporare uno alla volta le 3 uova e successivamente il latte.
Mescolare con cura fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Filtrare il tutto con un passino fine, profumarlo con 2 cucchiai di rhum, aggiungere 1 cucchiaio di olio e lasciarlo riposare a temperatura ambiente, coperto con un canovaccio, per 4 ore.

Trascorso il tempo, mescolare l’impasto per ridargli omogeneità.

Scaldare una padella per crêpes leggermente unta con olio e versarvi un mestolo di impasto.
Cuocere fin che la crêpe è dorata poi rivoltarla e cuocere anche dall’altro lato.

Ho fatto le crêpes di 2 dimensioni per presentarle in modo diverso: le piccole le ho farcite all’interno e piegate in due, mentre le grandi le ho piegate in quattro e appoggiate sulla confettura di lamponi.

Il profumo era fantastico ma il gusto lo era molto di più!!

Confettura di lamponi velocissima

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In casa ho pochi lamponi ma possono bastare per quello che ho in mente…
Riprendo il metodo Montersino x preparare una buona confettura, quello che ho usato con le albicocche:

http://stellasenzaglutine.com/2013/05/30/una-confettura-di-albicocche-superveloce-e-strabuona/

Rispolvero le mie nozioni matematiche, molto utili anche tra i fornelli: confronto il peso delle albicocche con quello dei lamponi e, con una superveloce equazione (calcoli a mano, ogni tanto è meglio!!) ricavo l’esatto peso di zucchero per la mia quantità di frutta….diminuisco di 10 grammi perché non voglio una confettura troppo dolce e desidero che il profumo, il colore e il sapore dei miei bellissimi lamponi resti intatto.
Ho usato uno zucchero extra fine ma va bene anche il semolato solito.
Ho diminuito il tempo di cottura nel microonde, rispetto a quello delle albicocche: il lampone è un frutto più delicato e la quantità che ho usato è minore.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

350 g di lamponi
40 g di zucchero
il succo di 1/2 limone

PROCEDIMENTO RICETTA:


Lavare i lamponi, scolarli e metterli in un contenitore per microonde, con lo zucchero e il succo di limone.

Coprire con una pellicola da microonde (ma va bene anche quella normale) e cuocere alla potenza di 750 watt per 7 minuti.
Togliere la pellicola (facendo molta attenzione a non scottarsi col vapore), mescolare e rimettere a cuocere per altri 5 minuti, senza la pellicola, alla stessa potenza.

Togliere di nuovo dal forno, mescolare e controllare se la confettura può andare come consistenza, altrimenti rimettere a cuocere ancora per qualche minuto.

Una volta pronta passarla col frullatore ad immersione oppure tenere la frutta intera se si preferisce.

Buonissima!!
Cosa ci faccio con questa confettura? Per il momento è in frigorifero a raffreddare e poi…troppo scontato spalmarla sul pane!!
Domani la seconda parte, più tardi invece per noi, in questo uggioso lunedì di metà ottobre, un invitante spuntino pomeridiano….