Risotto di capodanno con lenticchie, cotechino e castagne

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La tradizione vuole che nel menù di capodanno non manchino cotechino e lenticchie:  un abbinamento che pare porti bene!
Questa sera, allo scoccare della mezzanotte, il mio risotto con cotechino, lenticchie e castagne deve essere pronto, così la tradizione verrà rispettata!
Quindi, ancora non posso postare alcuna foto, ma il procedimento sì e anche alcuni ingredienti che sono in attesa di essere usati.
Allora, se mai qualcuno volesse iniziare il nuovo anno con questo beneaugurante e invitante risotto, ecco la spiegazione.
Per le fotografie….rimando all’anno nuovo.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

300 g di riso carnaroli o vialone nano
1 bicchiere di vino rosso corposo (ho usato un buon lambrusco)
80 g di lenticchie
100 g di cotechino cotto e tritato (perfetto anche precotto, vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Un mazzetto di erbe aromatiche (prezzemolo, timo e maggiorana: ho usato prezzemolo fresco, timo e maggiorana essicati)
150 g di castagne arrosto tritate
1 scalogno
Brodo di carne q.b.(ho usato brodo di cappone)
Grana padano grattugiato (non l’ho messo, per me non ci vuole)
Sale
Olio extra vergine di oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere le lenticchie in acqua salata per mezz’ora e scolarle.

Soffriggere lo scalogno con un filo d’olio, calare il riso, tostare e sfumare con il vino rosso.
Una volta evaporato il vino bagnare con il brodo (per me brodo di cappone, residuo del Natale).

A 3/4 di cottura unire le castagne , il trito di cotechino e le lenticchie.

Terminare la cottura, aggiustare di sale, un filo di olio, aggiungere le erbe aromatiche e mantecare.

…..e che l’anno nuovo sia meglio di quello che sta per finire, per tutti!!

————-

Eccomi qui, la sera dopo, con le foto, un po’ più di tempo a disposizione e un attimo di relax.
L’idea del risotto l’ho presa da una ricetta di “Alice cucina” e credo che anche senza il capodanno da festeggiare sia da ripetere.
Il sapore dolce e la consistenza delle castagne si accompagnano molto bene sia al cotechino, che appena si nota, sia alle lenticchie.
Il lambrusco, il vino corposo che ho usato per sfumare il riso, non ha lasciato traccia alcolica, come è giusto che sia, ma ha rafforzato solo il sapore.
Niente grana sul risotto: a mio parere è perfetto così.
Insomma un insieme di sapori ben amalgamati che ci hanno offerto un primo piatto degno della serata.

Fudge senza glutine al pistacchio

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Chocolate pistachio fudge ovvero il fudge al cioccolato e pistacchio di Nigella Lawson.
Il merito (o la colpa?) è tutto di Simona che mi ha fatto conoscere questo cioccolatino delizioso che si scioglie in bocca ed è da catalogare tra quelle goloserie che….una tira l’altra!
Facili e veloci da fare, si possono preparare nel periodo natalizio per qualche “non regalo” (termine coniato sempre da Simona), avvolti in sacchettini e chiusi da brillanti fiocchi oppure offerti durante un tè alle amiche ….non curanti delle diete!
Quest’anno (figuriamoci se ho rinunciato a farli!) ho aggiunto del caffè liofilizzato e, per attenuare i sensi di colpa, al posto di 30 g di burro ho messo 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva.
Ottima scelta, sia per il caffè che per l’olio: spariscono ancora più in fretta!!
E con questi golosi cioccolatini auguro un sereno anno nuovo a chi si trova a passare di qui….grazie a tutti!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

350 g di cioccolato fondente al 70% (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Una lattina di latte condensato (circa 390 g: ho usato il Nestlè, in prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
150 g di pistacchi
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaio di caffè solubile in polvere (ho usato Nescafè, in prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
1 pizzico di sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Fondere a bagnomaria o nel microonde il cioccolato con il latte condensato e un pizzico di sale.

Aggiungere il cucchiaio di olio, i pistacchi e il caffè liofilizzato.

Versare il composto in una pirofila ricoperta di carta forno bagnata e strizzata e lisciare la superficie con una spatola.

Mettere al fresco, meglio se per una notte, poi tagliare a quadrotti.

Tartare di tonno ai pistacchi

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Questa ricetta, dello chef Omar Allievi, pubblicata su Saporie.com, si prepara in meno di mezz’ora e per chi apprezza il pesce crudo è davvero speciale!
La cena di Santo Stefano con i miei ragazzi era già pronta.
Un attimo di relax prima di prepararmi a riceverli….un passaggio su FB e vedo questa invitante ricetta: le verdure ci sono, il tonno fresco prudentemente abbattuto anche….mi catapulto in cucina e in poco tempo ecco la mia tartare pronta: un antipastino che sarà molto apprezzato dagli uomini di casa.
La dedico al gentilissimo Mario a cui si è aggiunta recentemente una spumeggiante Angela: sono loro i miei fornitori ufficiali di pesce…e che pesce!! Se la materia prima non è più che valida, hai voglia di cucinare bene!
Nella ricetta originale non ci sono i topinambur, che ho pensato di mettere al posto del finocchio e ci andrebbero anche cubetti di pan carré saltati in padella, di cetriolo e di pomodoro che non ho messo per velocizzare la preparazione e non farmi trovare in cucina con le mani ….in pasta!
Anche se a cena sono solo i miei ragazzi e non devo formalizzarmi troppo, voglio essere pronta ad abbracciarli appena entrano e non urlare dalla cucina “arrivo subito”!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Una fetta di tonno fresco
Una carota
Una costa di sedano
Una zucchina
Un paio di topinambur
Pistacchi tostati non salati
Olio extravergine d’oliva
Salsa di soia (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
Qualche foglia di basilico

PREPARAZIONE RICETTA:

Tagliare tutte le verdure a cubetti e scottarle in acqua salata per 3-4 minuti: devono restare croccanti.

Scolare le verdure, unire i pistacchi, il basilico tagliato a julienne e condire con un filo di olio e una spruzzata di salsa di soia.

Tritare il tonno a coltello e condire con olio e salsa di soia.

In entrambe le preparazioni non ho messo né sale né pepe come prevede la ricetta; per me la salsa di soia provvede a insaporire sufficientemente.
Più salsa di soia si mette, più il tonno si insaporisce e prende un colore scuro.

Sul piatto di servizio posizionare un coppapasta, riempirlo per metà con le verdure, pressare con un cucchiaio e ricoprire con la tartare di tonno.
Compattare il tutto con l’aiuto di un cucchiaio o con l’apposito pressino.

Togliere molto delicatamente lo stampo e decorare con un ciuffetto di basilico e qualche pistacchio.

Pesce spada al cartoccio

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Una ricetta veloce, leggera e appetitosa che ho voluto arricchire con il sale nero di Cipro, particolarmente ricco di carbone attivo da cui deriva la sua colorazione.
Da quando l’ho scoperto lo uso anche sulle insalate: il suo sapore mi ha letteralmente conquistata.
Tenendo presente che il sale va usato sempre con moderazione, è interessante scoprire le caratteristiche dei diversi tipi che si possono trovare in commercio.
In questa ricetta ho usato il sale nero di Cipro, particolarmente adatto a condire pesce bianco, patate, uova e zuppe.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Pesce spada a fette
Olive nere denocciolate
Pomodorini datterino
Spicchi di aglio
Prezzemolo
Origano secco
Olio extravergine di oliva
Pepe nero di Cipro

PROCEDIMENTO RICETTA:

Ricoprire l’interno di un tegame con abbondante carta forno bagnata e strizzata.

Tagliare i pomodorini a metà, le olive a rondelle e mettere tutto nel tegame, sopra la carta forno.

Aggiungere qualche spicchio di aglio intero e foglie di prezzemolo.

Condire con una macinata di sale nero di Cipro.

Lavare e asciugare le fette di pesce spada, privarle della pelle e adagiarle sui pomodorini.

Condire con origano secco, un filo di olio e una macinata di sale nero.

Richiudere il cartoccio e coprire il tegame con il coperchio.

Cuocere a fiamma media per 15/20 minuti.

Togliere il pesce dal tegame, adagiarlo sul piatto con i pomodorini e le olive e condirlo con un filo di olio crudo.

Tronchetto di Natale senza glutine

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Tronchetto di Natale, più propriamente “Bûche de Noël” trattandosi di un dolce tipico della tradizione natalizia francese, inventato da un pasticcere nel 1945.
Riprende nella forma il ceppo di legno che, nella tradizione di molti paesi del nord europa, veniva estratto dalla parte più grossa dell’albero e conservato in attesa della vigilia di Natale, quando si accendeva e si lasciava ardere fino a capodanno.
Per questo motivo il legno usato proveniva da alberi come la quercia o il castagno, che assicurano una lunga combustione.
Con le sue ceneri si facevano riti propiziatori per proteggere i raccolti e la famiglia.
Manteniamo viva simbolicamente questa tradizione gustandoci un pezzetto di tronco….un pezzetto di Bûche de Noël, il nostro rito propiziatorio per proteggere tutti i nostri cari!

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per il pan di spagna:

4 uova
90 g di zucchero
100 g di fecola di patate (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
100 g di farina FibrePast Farmo
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito per dolci (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
1 vanillina consentita o i semini di una bacca di vaniglia

Per il ripieno:

150 g di marron glacés (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
100 g di nocciole
100 g di mandorle
2 cucchiai di Crema di marroni (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
1/2 bicchiere di marsala secco

Per la finitura: 

200 g di cioccolato fondente
1 cucchiaio di olio
Il succo di una arancia
Zucchero a velo (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Montare a neve gli albumi con metà dose di zucchero.

Sbattere i tuorli con la rimanente parte di zucchero, aggiungere il latte e le farine setacciate con la vanillina e il lievito.

Unire delicatamente a questo composto gli albumi.

Foderare una teglia con carta forno e distribuirvi il composto.

Cuocere in forno statico a 160 gradi per 18 minuti.

Togliere dalla teglia e appoggiare il Pds con la sua carta forno su un canovaccio umido per 4/5 minuti.

Ritagliare una carta forno più grande del Pds, appoggiarla sullo stesso, capovolgere e togliere delicatamente la carta della cottura.

Arrotolare di nuovo e lasciar raffreddare.

Tritare i marron glacés, le nocciole, le mandorle, aggiungere la crema di marroni e il marsala. 

Distendere il Pds, ricoprirlo con la farcia preparata e arrotolare aiutandosi con la carta forno.
Mettere in frigorifero per una mezz’ora.

Nel frattempo sciogliere a bagnomaria o nel microonde il cioccolato con il succo di arancia.

Attendere che la crema si raffreddi un poco.

Togliere dal frigorifero il tronchetto e tagliare le estremità in maniera obliqua.
Trasferire il dolce sul piatto di portata.

Applicare i pezzetti di dolce tolti dalle estremità per simulare dei rami.
A me è rimasto un solo ramo: qualcuno ha pensato che era il caso di fare un primo assaggio….

Coprire con il cioccolato fuso e incidere delle striature usando una forchetta per imitare il tronco.

Una spolverata di zucchero a velo per simulare la neve e….buon Natale a tutti!!

Panettoncini senza glutine

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Qualche panettoncino per gli amici celiaci che passano a trovarmi e per quelli che celiaci non sono perché possano verificare personalmente le cose buone (molto buone!!) che si possono fare senza glutine.
La notte scorsa non riuscivo a dormire, forse perché inconsciamente pensavo agli stampi di panettoncino appena acquistati e a come usarli.
Dopo aver tranquillizzato il capitano che andava tutto bene, mi sono alzata e nella tranquillità della notte ho fatto il primo impasto.
Già provata gli anni scorsi, questa ricetta di Tizyan mi ha sempre dato ottimi risultati.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI:

Per il pre-impasto:

200 g di Farmo Fibrepast
200 g di latte
1 bustina di lievito liofilizzato (ho usato quella che si trova nel pacco di farina Schär, altrimenti consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)

Per il secondo impasto:

100 g di farina Glutafin
50 g di burro
1 uovo + 1 tuorlo
20 g di miele d’acacia
1 bustina di vanillina (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia) o i semini di una bacca di vaniglia
80 g di uvetta
100 g di canditi (io ho usato le mie scorze di arancia candite)*

*Scorze di arancia candite
http://stellasenzaglutine.com/2013/04/10/scorze-di-arancia-candite-home-made-senza-glutine-le-ultime-della-stagione/

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mescolare gli ingredienti del pre-impasto e mettere a lievitare fin che è raddoppiato, in una ciotola coperta da pellicola. Ci vorranno circa 3 ore (io nel frattempo mi ero addormentata ed è lievitato troppo ma non ne ha risentito).

A lievitazione avvenuta unire al pre-impasto la farina e la vanillina setacciate, il burro a pezzetti, le uova, il miele e lavorare con le fruste elettriche per almeno 5 minuti.
Aggiungere l’uvetta ammollata, asciugata e infarinata con farina di riso (togliere la farina in eccesso), i canditi e mescolare fino a che tutto risulti ben amalgamato.

Versare l’impasto nei piccoli contenitori (oppure in uno stampo da 750 g) e mettere a lievitare nel forno con lucina accesa.
Ogni contenitore contiene circa 130 g e ne ho riempiti 6.
Quando i panettoncini hanno raddoppiato il volume (ci vogliono circa 2 ore), accendere il forno statico a 160 gradi e cuocere, senza toglierli dal forno, per 40 minuti.
I panettoncini crescono anche durante la cottura.

A differenza del panettone grande, questi panettoncini si possono raffreddare senza capovolgerli: la cupolina rimane tale e quale.
Io, nell’incertezza, ho preferito raffreddarli tutti a testa in giù meno uno, per vedere come si comportava e poiché non ha perso assolutamente in altezza, la prossima volta non li sottoporrò al supplizio di fare yoga infilzati in un’ago.

Questi panettoncini sono straordinariamente morbidi e buoni; il capitano, che non ama molto i dolci, ne ha finito uno in un batter d’occhio….si è prestato per un assaggio…..

*****************

Ho rifatto i panettoncini cambiando il peso di ogni uno: 100 g invece di 130 e così me ne sono venuti 8 al posto di 6.
A me piacciono di più, sono più rotondetti e poi….ne ho qualcuno in più da offrire.
Per fortuna sono riuscita a trovare altri stampini, questa mattina mi sono catapultata al super e ne ho fatto incetta: ho in programma altre produzioni…
Di questo passo sforno più panettoncini io di una pasticceria!!

Buon Natale a tutti!!

Tortelli di zucca mantovani senza glutine

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Che Natale sarebbe senza i tortelli di zucca?
Per i mantovani non esiste una vigilia di Natale senza i tortelli di zucca e io le tradizioni le rispetto.
In questo caso anche molto volentieri.
Li ho preparati in anticipo, come sempre, così possiamo assaggiarli e giudicare se sono degni di questa festa.
Si possono benissimo congelare e cuocere al momento, non cambia assolutamente niente, già collaudato tante volte.
Generalmente li preparo in due versioni: alla salvia e al pomodoro.
I tortelli alla salvia sono i miei preferiti perché esaltano di più il sapore della zucca.
Sono conditi con un sugo di olio (burro se si preferisce), salvia, dado granulare e una spolverata di cannella prima di servirli.
Apro una breve parentesi sul mio sughetto light: sono anni che lo uso, mi sono inventata questo trucco per evitare di abbondare con il burro nella mia cucina e tempo fa ho sentito uno chef, di un certo “peso”, che insegnava proprio lo stesso mio procedimento, tale e quale, e ne elogiava il sapore e la leggerezza e quanto sia vantaggioso per la nostra salute. Sono lusingata….
I tortelli al pomodoro li condisco con un sugo fatto con i pelati in scatola, scalogno, olio e sale, semplice semplice.
Ovviamente non manca una abbondante spolverata di parmigiano per entrambi i condimenti.
Se ne rimangono, e io cerco sempre che questo accada, sono fantastici riscaldati alla piastra: quella crosticina croccante…..
Quest’anno mi sono superata: sono i migliori tortelli che abbia mai fatto!
La pasta è fantastica (grazie Felix!!) e il ripieno non è da meno, merito anche di una mostarda di mele, garantita senza glutine dall’azienda, che ha quel giusto piccantino dato da una sapiente dose di senape.

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la pasta fresca:

http://stellasenzaglutine.com/2013/04/18/facciamo-le-tagliatelle-senza-glutine/

Per il ripieno:

800/900 g di zucca cotta al forno e pulita
200 g di mostarda di mele (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
100 g di amaretti (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia
200 g di grana grattugiato
1 limone
Noce moscata q.b.

Per i condimenti:

Alla salvia: una manciata di foglie di salvia, dado granulare (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia), olio extravergine di oliva, poca acqua e cannella in polvere (vedere Prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)

Al pomodoro: scalogno, olio extravergine di oliva, una scatola di pelati e sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare e tagliare la zucca, togliere i semi e i filamenti interni.
Tagliare a fette e cuocere in forno, coperta con carta argentata, a 160 gradi per circa 45/50 minuti.
Verificare con una forchetta che la polpa sia morbida.

Togliere dal forno e, con un cucchiaio, dividere la polpa dalla buccia.
(Io non la butto, me la mangio come snack, buonissima e fa bene!!)

Schiacciare la polpa con una forchetta, pestare gli amaretti con un batticarne, tritare la mostarda.
Mettere tutto in una ciotola, aggiungere il grana, la buccia grattugiata del limone e una generosa grattugiata di noce moscata.

Amalgamare e se il composto dovesse essere troppo morbido, aggiungere altro grana.
Andrebbe bene anche il pane grattugiato, ovviamente senza glutine, ma in questo caso il tortello perderebbe molto in sapore.

Se possibile preparare in anticipo il pesto perché si insaporisca bene.
Io lo lascio almeno un paio di giorni in frigorifero prima di usarlo.

Preparare la sfoglia: una prima spianata con il mattarello, poi la sfogliatrice (uso quella del Kenwood e arrivo al n.8 di spessore; il massimo è 9, ma lo ritengo troppo sottile) e fare i tortelli come si vede nelle foto.
(Con i ritagli si fanno ottimi maltagliati).

Nel frattempo preparare i sughi per il condimento:

Per il condimento alla salvia:
In un tegame riunire la salvia, il dado granulare e poca acqua.
Far andare lentamente per almeno 15 minuti, aggiungere l’olio e il sugo è pronto.

Per il condimento al pomodoro:
Mettere in un tegame lo scalogno tritato, l’olio e scaldare brevemente, senza soffriggere, poi aggiungere i pelati, salare e far andare per 15/20 minuti.

Cuocere i tortelli in abbondante acqua salata (un paio di minuti da quando vengono a galla), scolarli e condirli: prima con una spolverata di grana, poi con il sugo e infine con un’altra spolverata di grana.
Per quelli col sugo alla salvia non dimenticare una spolverata di cannella: provare….buonissimi!!

Seppie e patate al forno, senza glutine

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Questa ricetta è il mio asso nella manica quando sono a corto di idee (preciso che, fortunatamente, non capita spesso).
Una cenetta veloce e molto appetitosa, l’ideale per non appesantirsi troppo in vista delle feste.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Seppie bianche
Patate
Pangrattato senza glutine
Grana grattugiato
Prezzemolo, rosmarino, aglio, fior di sale
Olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare, asciugare, tagliare le seppie e metterle in una ciotola.

Mescolare il pangrattato con un paio di cucchiai di grana grattugiato, il prezzemolo e il rosmarino tritati, l’aglio spremuto.
Versarne una parte sulle seppie, mescolare e lasciare insaporire per una mezz’oretta.

Lavare le patate, metterle in una pentola, ricoprirle di acqua fredda e cuocerle per una decina di minuti (calcolare da quando l’acqua inizia a bollire).
Scolarle, togliere la buccia e tagliarle a cubetti.

Insaporire le patate con il rimanente mix di pangrattato, grana, prezzemolo e aglio.

Ricoprire una teglia con carta forno e distribuire prima le seppie poi le patate.
Condire con un filo di olio, del fior di sale e infornare a 220 gradi per 30 minuti circa.

Qualche foglia di insalata fresca e la cena è perfetta!

Il babà dell’Artusi si fa alberello……senza glutine!

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Tutto è partito da uno stampo….quello ad alberello, trovato ad Arco di Trento la settimana scorsa.
Siamo andati al mercatino di Natale, come facciamo ogni anno.
Non è molto lontano da casa nostra e lungo la strada ci fermiamo a salutare StellaMaris, a controllare che il suo riposo proceda indisturbato.
Ad Arco siamo accolti da un’atmosfera natalizia che solo i paesi di montagna, anche se qui vera montagna non è, sanno trasmettere.
L’aria che si respira, la musica che invade le vie, il profumo di caldarroste e di vin brulè, le bancarelle ….mi piace questo intermezzo che ci siamo concessi alla nostra quotidianità.
Senza tralasciare che la giornata ci offre uno splendido sole e la nebbia che abbiamo lasciato alle spalle, per qualche ora è solo un ricordo.
Il sole cala alla svelta e lascia spazio alle luci che arricchiscono ancora di più questa atmosfera.
È tempo di rientrare, non posso permettermi di stare troppo al freddo, ma va bene così….sono contenta e soddisfatta dei miei acquisti!
Trovo sempre qualcosa che mi manca, come questo stampo ad alberello e qualche altra cosettina che avrò occasione di usare….
Il viaggio di ritorno, prima di calarci nella nostra nebbia, ci regala un bellissimo tramonto sul lago.
Ma tornando allo stampo, l’ho immediatamente associato al babà dell’Artusi, senza un motivo particolare, solo mi andava l’idea di legare questa sua splendida ricetta alla tradizione natalizia.
Insomma una fusione che spero non faccia rivoltare il grande Maestro.
Se così fosse, lo invito a manifestare la sua idea, sono disponibile ad un accordo.
Per il suo babà consiglia: “la forma migliore di stampo, per questo dolce, è quella di rame a costole”…che potrei anche avere, pur non essendo di rame ma….ho fatto di testa mia, vediamo come…

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di farina Molino Dalla Giovanna, preparato per dolci lievitati + il necessario per lo stampo
18 g di lievito di birra fresco (così suddiviso: 3 g + 15 g)
35 g di latte + 1 dl di latte (o panna come suggerisce l’Artusi)
60 g di burro + il necessario per imburrare lo stampo
2 uova e un tuorlo
Un cucchiaio di marsala, un cucchiaio di rhum
50 g di zucchero a velo (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
80 g di uva sultanina (la mia è ammollata nel rhum e ne ho messo 100 g)
I semini di una bacca di vaniglia (odore di vainiglia, nella ricetta originale)
Un pizzico di sale
Cedro candito a pezzetti (che io non ho messo)

PROCEDIMENTO RICETTA:

La sera precedente: impastare in una ciotola 50 g di farina, 3 g di lievito e 35 g di latte tiepido.

La mattina successiva: montare i 50 g di zucchero a velo con le 2 uova e il tuorlo, aggiungere il resto della farina, il pizzico di sale, la farina lievitata della sera precedente, i 15 g di lievito di birra sciolti in 1 dl di latte tiepido, i 50 g di burro “sciolto e tiepido” , il cucchiaio di marsala e di rhum e
“lavorarlo molto col mestolo (io con l’impastatrice) finché il composto non si stacchi dalla catinella (ciotola dell’impastatrice). Per ultimo gettateci l’uva e mettete a lievitare”.
Ad ogni aggiunta è meglio fare qualche giro di impasto per amalgamare meglio.

Coprire la ciotola con pellicola e mettere in forno a lievitare con la lucina accesa.

“Quando avrà rigonfiato (ci vorranno circa 2 ore e 1/2) rimuovetelo un poco col mestolo e versatelo in uno stampo unto col burro e spolverizzato di zucchero a velo misto a farina”.

Dargli una sistematina senza lavorarlo troppo, usando una forchetta per allargare l’impasto e
“tirate a cuocerlo, avvertendo che nel frattempo non prenda aria”.
Seguendo il suo consiglio, mettere lo stampo di nuovo nel forno con la lucina accesa e, senza toglierlo dal forno, quando si vedrà abbastanza lievitato (cresce ancora di un buon centimetro) accendere il forno statico a 150 gradi e cuocere per 50 minuti …”il babà deve avere il colore della corteccia del pane”.

Una volta cotto “Lasciatelo ancora a prosciugare in forno, a discreto calore”…
spegnere il forno, socchiudere la porta e lasciare che il dolce si raffreddi lentamente al suo interno.

Lasciar raffreddare completamente, sformarlo e spolverizzarlo di abbondante zucchero a velo…..

Buon Natale!!

Stellina di Natale senza glutine, semplice semplice

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All’insegna della semplicità e della facilità, a portata di tutti e anche light…cosa cercare di più?
Non tralasciamo che questa stella è semplicemente deliziosa di gusto e di presentazione.
Per la ghiaccia reale mi sono affidata a Sal de Riso e per le decorazioni di cioccolato….non ricordo a chi devo dare la paternità, so che l’ho visto fare e ho imparato.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza burro

INGREDIENTI RICETTA:

Per la stella:

5 uova
120 g di zucchero
Un pizzico di sale
90 g di farina Biaglut per dolci
90 g di fecola (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
I semini di 1/2 baccello di vaniglia oppure una bustina di vanillina (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)

Per la ghiaccia reale (ricetta di Sal de Riso):

35 g di albume
150 g di zucchero a velo
Qualche goccia di succo di limone

Per le foglie di cioccolato:

50 g di cioccolato fondente (vedi prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Rompere le uova e separarle dagli albumi.
Mettere i tuorli in una ciotola con lo zucchero e lavorarli fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.

Versare gli albumi in un’altra ciotola, unire il sale e frullare a neve ben ferma.

Incorporare una parte degli albumi al composto di tuorlo e zucchero, mescolare poi aggiungere delicatamente, mescolando dall’alto verso il basso, il rimanente.

Mescolare la farina, la fecola, la vanillina e setacciarli sul composto, amalgamando delicatamente fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea.

Versare il tutto nello stampo (se è di carta come quello che uso non è necessario imburrarlo e infarinarlo) e cuocere in forno statico a 150 gradi per 30 minuti.

Preparare nel frattempo la ghiaccia reale montando l’albume con lo zucchero e le gocce di limone.
Metterlo in un sac a poche in attesa di essere usato.

Fondere nel microonde o a bagnomaria il cioccolato.
Passare un pennello di silicone nel cioccolato fuso e dare qualche pennellata su un foglio di carta forno.
Mettere in frigorifero a raffreddare.

Sformare il dolce, metterlo su una gratella e quando è freddo ricoprirlo con la ghiaccia reale, dopo aver tagliato il fondo del sac a poche.

Togliere la carta forno dal frigorifero, staccare delicatamente le pennellate di cioccolata e posizionarle sulla stella.

Una spolverata di zucchero a velo e il dolce di Natale è pronto.

Si può anche congelare, basta toglierlo dal freezer qualche ora prima di essere consumato.