Panini senza glutine lievitati con siero di kefir di latte


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Per preparare questi panini bisogna armarsi di molta pazienza: l’attesa per la lievitazione è un po’ lunga, ma ne vale la pena!
Senza lievito, piano piano tutto l’impasto, tenuto ad una temperatura ambiente che oscilla tra i 18 e i 20 gradi, prende volume con l’aiuto del siero, il liquido che si ottiene dalla colatura del kefir.
Il kefir di latte solitamente non provoca fastidi in persone intolleranti al lattosio e, di conseguenza, anche il siero, ma non ho certezze in merito: provare è una decisione personale.

Ps: non avendo una cassetta di lievitazione, ho usato un contenitore di plastica e un canovaccio lavato con sapone e sciacquato senza ammorbidente.
Il kefir colato, quello che rimane dopo aver tolto il siero, può essere usato come lo yogurt, addolcito con il miele, arricchito con frutta fresca o secca, oppure può essere usato come formaggio spalmabile, condito a piacere con peperoncino, erba cipollina, basilico, origano, pomodori secchi….

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

380 g di siero di kefir di latte
500 g di Miscela Pane e Pizza Piaceri Mediterranei + poca per lo spolvero
20 g di olio extravergine di oliva
10 g di sale
10 g di miele

PROCEDIMENTO RICETTA:

Riunire tutti gli ingredienti (meno il sale) nella ciotola del robot, mescolare con il gancio, aggiungere il sale e lavorare a velocità sostenuta per qualche minuto.
(Questa lavorazione si può fare anche a mano, lavorando a lungo l’impasto).

Trasferire l’impasto sulla spianatoia cosparsa di pochissima farina, lavorare brevemente e dividere in sei parti.

Fare delle palline e metterle a lievitare a temperatura non troppo calda (circa 18-20 gradi) in una cassetta, avvolti in un canovaccio per circa 40 ore, comunque fino al raddoppio.

Se a metà lievitazione la superficie dei panini dovesse risultare un po’ asciutta, spruzzare un po’ di acqua il canovaccio di copertura.

A lievitazione completata, trasferire i panini su un foglio di carta forno.

Cuocere a 230 gradi sulla latta del forno capovolta (oppure sulla refrattaria) per circa 20 minuti.

Torta di mele con confettura e caprino di Sergio Barzetti, ma senza glutine


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Una deliziosa variante della torta di mele questa proposta dal simpaticissimo Mr. Alloro, alias Sergio Barzetti, alla trasmissione televisiva “La Prova del Cuoco”.
Questa torta conquista non solo per le mele ma anche per la confettura che va a colmare quell’avvallamento che si forma in cottura intorno agli spicchi di frutta.
Per Sergio Barzetti una confettura di albicocche, per me una fresca confettura bio di kiwi e mela B&O Italy; per lo chef burro, per me olio e un po’ meno di zucchero.
Il caprino conferisce una piacevole morbidezza alla torta; il Calvados, acquavite di sidro di mela…..non poteva capitare di meglio all’impasto!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

2 mele golden
2 uova
60 g di olio di mais bio (oppure 90 g di burro) + poco per la tortiera
180 g di caprino
100 g (135 g) di zucchero di canna + un cucchiaio
80 g di farina di mandorle**
100 g di farina Nutri Free Mix Dolci + 1/2 cucchiaio
50 g di amido di mais**
La scorza di un limone non trattato
3 cucchiai di Calvados
Sale
6 g di lievito per dolci**
Un cucchiaio di pane grattugiato senza glutine

Per decorare:
250 g di confettura di kiwi e mela B&O Italy, senza glutine
Zucchero a velo**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola montare lo zucchero di canna con i tuorli; aggiungere a filo l’olio e profumare con la scorza grattugiata di un limone.

Quando il composto è ben montato, unire la farina Mix per Dolci, la farina di mandorle, l’amido di mais e il Calvados.
Mescolare con le fruste e per ultimo aggiungere il caprino e il lievito per dolci.

Montare gli albumi a neve con un pizzico di sale e incorporarli delicatamente al composto.

Ungere e infarinare con una miscela di pangrattato, farina e zucchero una tortiera, versarvi il composto e livellare la superficie.

Sbucciare e tagliare le mele a spicchi, disporle sulla superficie della torta.

Distribuire sul dolce un cucchiaio di zucchero di canna.

Cuocere in forno caldo a 170 gradi per 40 minuti.

Togliere la torta dal forno e lasciar raffreddare prima di sformare.

Spolverare la torta con zucchero a velo, disporre sulle mele un cucchiaio di confettura e servire.

Linguine senza glutine ai canestrelli


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Indimenticabili linguine ai canestrelli: come ho scoperto questi molluschi dal sapore molto delicato, tendente al dolce, che ricorda vagamente quello dei crostacei che purtroppo, causa allergia, ho dovuto cancellare dalla mia tavola .
Come sono arrivati i canestrelli (ma non solo quelli) nella mia cucina, poco prima di Natale, è una storia che devo raccontare.
Avere un fratello regista ha molti vantaggi: attraverso i suoi racconti che allietano le fugaci visite alla “sorellina” (è uno straordinario, piacevole e divertente narratore) e i suoi eccellenti, interessanti documentari, posso viaggiare restando comodamente seduta in poltrona.
A questo vantaggio se ne è aggiunto un altro, molto recente, meno prosaico ma assai gradito, frutto di un documentario sulla pesca con Emanuele, il pescatore poeta che solca il mare di Caorle dall’alba al tramonto, in cerca di pesce, poesia e libertà:
“Il mare non ha confini e non ha orizzonti…..ecco perché un pescatore sarà sempre uno spirito libero”.
Dopo tanta poesia il pesce che finisce nelle reti di Emanuele non può che essere speciale!
Pescato e consegnato direttamente alla sorellina.
….e fu così che, per merito di Italo e di Emanuele, ho imparato a conoscere, a pulire (perché anche questo ho imparato) e ad apprezzare i canestrelli, questi squisiti molluschi che mai avevo assaggiato prima.

Ps: per i canestrelli ho pensato ad una ricetta semplice semplice, che metta in risalto tutto il gusto di questo mollusco….e ci sono riuscita!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Canestrelli, sgusciati e puliti
Aglio
Peperoncino
Prezzemolo
Pepe nero
Vino bianco secco
Olio extravergine d’oliva
Linguine senza glutine

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere in un tegame qualche cucchiaio di olio, due spicchi di aglio, un peperoncino fresco, i canestrelli e rosolare brevemente.

Sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco e, quando è evaporato, togliere aglio e peperoncino.

Cuocere le linguine in abbondante acqua salata, scolarle e versarle nel tegame .

Aggiungere una manciata di prezzemolo tritato, una macinata di pepe nero, mescolare, saltare brevemente e servire subito.

Pinza bianca senza glutine con cachi mela e Recioto Bianco


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L’Epifania è passata e non avete fatto in tempo a preparare la Pinza, il dolce veneto preferito dalla Befana?
Non corrucciatevi, si può sempre rimediare, anche il giorno dopo o nei seguenti magari con questa Pinza bianca, frutto di una mia fantasia in cucina.
Siamo a gennaio e ancora si trovano i cachi (o kaki) mela, un frutto meno dolce dei comuni cachi, dalla polpa soda che lo rende molto versatile in cucina, dall’antipasto al dolce.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

1 litro di latte di mandorla**
200 g di farina bianca di mais per polenta**
40 g di olio di mais + poco per la pirofila
80 g di miele di sulla + un cucchiaio
80 g di preparato per dolci senza glutine Barilla
80 g di uvetta
Un bicchiere di Recioto Bianco
Noci
2 Cachi mela
1/2 bustina di lievito per dolci**
Un pizzico di sale

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare l’uvetta sotto l’acqua corrente, tamponarla con carta assorbente e metterla in ammollo nel Recioto Bianco.

Con la farina di mais e il latte di mandorla preparare una polenta non troppo densa: 20 minuti di cottura sono sufficienti.

Togliere dal fuoco e aggiungere l’olio, il miele, un pizzico di sale, l’uvetta e anche il Recioto nel quale è stata ammollata.
Mescolare bene.

Setacciare la farina per dolci con il lievito e unirli al composto precedente.

Oliare una pirofila di 25 cm di diametro, versarvi il composto e livellarlo con un cucchiaio bagnato nel Recioto.

Lavare i cachi mela, tagliarli a rondelle e disporli sulla superficie della Pinza assieme a qualche gheriglio di noce.

Pennellare ogni rondella e le noci con un po’ di miele leggermente scaldato per renderlo fluido.

Cuocere in forno caldo, ventilato per 50-60 minuti.

Togliere dal forno e lasciar raffreddare prima di sformare.

Panettone tutto miele, senza glutine e senza burro


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Il Natale è passato ma niente vieta di festeggiare la ricorrenza della Befana portando in tavola un panettone.
Se giochiamo d’anticipo, possiamo considerare di conservare un po’ del nostro panettone fino al 3 febbraio, San Biagio, ma in questo caso è opportuno aprire una parentesi per dare voce ad una tradizione popolare che sta purtroppo lentamente sparendo e che è stata per parecchi decenni nel cuore dei milanesi.
Io sono una mantovana doc e meneghina d’adozione (per i miei trascorsi d’infanzia) e di questa tradizione ho un vago ricordo.
Il panettone avanzato a Natale si conserva e si mangia a colazione la mattina del 3 febbraio, giorno in cui cade la commemorazione di San Biagio.
La credenza popolare vuole che il “panetùn” benedetto e mangiato in questo giorno serva ad allontanare i malanni di stagione, per questo motivo San Biagio è ricordato come il protettore della gola.
Il nome di San Biagio è legato in particolar modo alla città di Milano: una sua statua è presente anche sul Duomo di Milano.

San Biagio, medico e vescovo armeno, visse tra il III e il IV secolo dopo Cristo.
Narra la leggenda che una madre disperata si rivolse a lui perché il suo bambino stava soffocando a causa di una lisca di pesce conficcatasi nella gola.
San Biagio benedisse un pezzo di pane, lo fece mangiare al bimbo e lo salvò.
La mollica aveva smosso la lisca del pesce liberando la gola.
Purtroppo però Il prefetto dell’imperatore Diocleziano, per evitare che la gente gridasse al miracolo e lo proclamasse santo, lo fece decapitare e Biagio divenne così santo e martire.
Da diversi secoli il 3 febbraio la Chiesa rinnova il rito della benedizione della gola, utilizzando due candele incrociate, benedette il 2 febbraio, giorno della Candelora.

Per tutti i milanesi con il 3 febbraio si chiude definitivamente il tempo legato al Natale e ai panettoni ed è per questo che ho ricordato con molto anticipo la ricorrenza di San Biagio e il motivo per cui ho preparato il mio ultimo panettone delle feste natalizie: intendo conservarne un po’ (nel freezer) per rispettare la tradizione.

Sono partita da una ricetta di Anna Moroni e ho preparato il mio ultimo panettone con qualche variazione: ovviamente senza glutine ma anche senza burro (sostituito dall’olio di mais), senza latte vaccino (sostituito dal latte di mandorla), senza zucchero (sostituito dal miele), senza gocce di cioccolato, solo una buona dose di uvetta (dalle molteplici proprietà)….insomma, un panettone a modo mio, ma sempre molto facile e delizioso.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI:
600 g di Farina senza glutine Miscela Brioches Le Farine dei Nostri Sacchi
420 g di latte di mandorle**
20 g di lievito di birra fresco
2 tuorli (un albume serve per la glassa)
50 g di olio di mais
50 g di miele di sulla
Un pizzico di sale
200 g di uvetta
Una arancia non trattata
Un cucchiaino di vaniglia Bourbon in polvere

Per la glassa:
Un albume
Un cucchiaio di farina di mandorle**
Un cucchiaio di fecola**
Un cucchiaio scarso di miele

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare il lievitino con:
170 g di latte di mandorla tiepido
20 g di lievito di birra
150 g di farina

In una ciotola stemperare il lievito con il latte di mandorla tiepido, aggiungere la farina e mescolare.
Coprire e far riposare per un’ora.

Preparare l’impasto:
Nella ciotola impastatrice stemperare il lievitino con il rimanente latte di mandorla tiepido (250 g), il miele, i tuorli leggermente sbattuti, la farina rimasta (g 450), la vaniglia, la buccia dell’arancia grattugiata, l’olio e per ultimo, dopo qualche giro di impasto, un pizzico di sale.

Lavorare l’impasto con la frusta per almeno 5 minuti a velocità sostenuta poi aggiungere l’uvetta ammollata e asciugata, incorporandola delicatamente, per non spezzarla.

Versare l’impasto sulla spianatoia cosparsa di farina, impastare poi versare nello stampo per panettone da 750 g.

Coprire con un sacchetto per alimenti (aiuta la lievitazione e a non asciugarsi in superficie) e mettere in forno con la lucina accesa a lievitare fino a raggiungere il bordo dello stampo. (Circa 3 ore).

Togliere il sacchetto e lasciare asciugare per una mezz’ora in modo che si formi una pellicina che si dovrebbe incidere a croce. (Io non l’ho fatto e ho solo glassato la superficie).

Nel frattempo preparare la glassa.
Sbattere con una frusta l’albume con la farina di mandorle, la fecola e il miele e distribuire con un cucchiaino sul panettone lievitato.

Cuocere in forno caldo, statico a 170 gradi per 50-60 minuti.
Se la superficie del panettone dovesse prendere troppo colore, coprire con un foglio di alluminio.
(Io ho coperto dopo 35 minuti e proseguito la cottura per altri 25 minuti).

Una volta cotto, sfornare il panettone e infilzarlo a un paio di centimetri dalla base con due ferri da maglia abbastanza sottili o con il ferro apposito e farlo raffreddare.

Trascorso questo tempo, eliminare i ferri e conservare il panettone in un sacchetto per alimenti.

Dolcetti senza glutine al cappuccino


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Il Natale è passato. Prima di riporre stampi e stampini e metterli a riposo fino alle prossime festività natalizie, usiamoli per preparare dei deliziosi dolcetti al cappuccino.
Sono ideali per la colazione del mattino e la loro forma mantiene vivo ancora per qualche giorno lo spirito natalizio.
Non dobbiamo aggiungere lievito o zucchero, sono compresi nella farina; anche le bustine di Nescafé sono zuccherate.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di farina per dolci Farmo FibrePast
150 g di olio di mais
1 cucchiaino di Nescafé Gran Aroma (senza glutine)
3 bustine di Nescafé Cappuccino (senza glutine)
100 g di gocce di cioccolato fondente Zaini (senza glutine)
Qualche cucchiaio di latte
Zucchero a velo**

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Riunire in una ciotola la farina, un cucchiaino di Nescafé, il contenuto di tre bustine di cappuccino e mescolare.

Aggiungere l’olio, qualche cucchiaio di latte e amalgamare bene il composto mescolando con una spatola.

Per ultimo incorporare le gocce di cioccolato poi distribuire il composto negli stampini di silicone.

Cuocere in forno caldo a 170 gradi per 30 minuti.

Lasciar raffreddare, sformare e spolverare con lo zucchero a velo.