Tatin di pomodori farciti con briciole, pomodori secchi e aromi, senza glutine

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Una bella ricetta per inaugurare la nuovissima, fiammante Tatin in ghisa LeCreuset, ideale per torte dolci e salate, per piatti gratinati, pizze o appunto per la classica Tarte Tatin”, una delle preparazioni più note della cucina francese.
La Tarte Tatin è una torta di mele capovolta, nata per uno sbaglio da una sorella Tatin che, dopo aver caramellato le mele, si dimenticò di foderare la base della torta con la pasta brisé.
Accortasi, rimediò appoggiando la pasta sopra lo strato di mele e rovesciandola nel piatto di portata solo dopo averla cotta: ebbe uno strepitoso successo!
Ma la Tarte Tatin si presta anche alle versioni salate come questa, con pomodori ripieni.
La tortiera che mi sono da poco regalata è di 28 cm, ha il fondo leggermente incurvato, l’interno liscio e resistente ai tagli.
I bordi arrotondati permettono di rimuovere con facilità le torta grazie anche ai manici laterali che consentono una grande maneggevolezza.
È piuttosto pesante (d’altronde è in ghisa!), ma ci si abitua facilmente in cambio delle sue prestazioni.
In mancanza di questo tipo di tortiera è possibile realizzare la Tatin utilizzando una padella o un tegame adatto alla cottura sia sul fuoco che in forno.
La base per la mia Tatin è la pasta sfoglia Buitoni, senza glutine e senza lattosio.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Una confezione di Pasta Sfoglia Buitoni, senza glutine e senza lattosio
Pomodori ramati
Pomodori secchi
Pane senza glutine
Un limone bio
Prezzemolo
Aglio
Sale e pepe
Olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Frullare molto grossolanamente il pane nel mixer e soffriggerlo brevemente con qualche cucchiaio di olio.

Mescolare le briciole croccanti con l’aglio (spremuto è meglio), il prezzemolo e i pomodori secchi lavati, asciugati con un panno carta e frullati.

Salare, pepare il composto e mescolare.

Tagliare la calotta ai pomodori, svuotarli e riempirli con la farcia.

Ungere la Tatin con un filo di olio, adagiarvi i pomodori con il ripieno verso l’alto e cuocere sul gas, a fuoco dolce, per 10 minuti.

Adagiare la pasta sfoglia sui pomodori, avendo cura di ripiegare bene i bordi toccando il fondo della della tortiera e abbracciando i pomodori esterni.

Punzecchiare la sfoglia con uno spiedino di legno e cuocere in forno ventilato a 180 gradi per circa 40 minuti.

Togliere dal forno e, dopo qualche minuto di riposo, rovesciare su un piatto: la Tatin di pomodori è pronta!

Buona Pasqua con le mini pastiere senza glutine al cappuccino

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La pastiera è un dolce antico partenopeo la cui ricetta originale non prevede crema pasticciera, ma molti chef, compreso il grande Sal de Riso, in alcune versioni usano questa crema per rendere la pastiera ancor più morbida.
Per personalizzare la mia ricetta quest’anno ho fatto delle monoporzioni che, oltre ad essere ovviamente senza glutine, hanno nel ripieno una crema pasticciera leggera e gocce di cioccolato, mentre la frolla, senza burro, profuma di cappuccino.

La versione più classica, con canditi e al profumo di arancia:
http://stellasenzaglutine.com/2013/03/29/la-mia-pastiera-di-riso-senza-glutine/

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la frolla:

700 g di farina senza glutine per Pasta Frolla Mulino Dallagiovanna
150 g di zucchero di canna integrale (mascobado)
4 uova
150 g di olio di mais bio spremuto a freddo
Un pizzico di sale
Un cucchiaino di lievito per dolci**
I semi di una bacca di vaniglia
Una bustina di cappuccino solubile NESCAFÉ (senza glutine)
70-80 g di latte

Per il ripieno:

200 g di riso Originario
700 g di latte
400 g di ricotta (per me di mucca, ben scolata dal siero)
100 g di zucchero di canna integrale (mascobado)
150 g di gocce di cioccolato**
3 uova
150-200 g di crema pasticciera

Per la crema pasticciera:
1 tuorlo
1 cucchiaio di zucchero di canna integrale (mascobado)
1 cucchiaio di fecola**
250 ml di latte

Zucchero a velo** (facoltativo)

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare la frolla:

Sciogliere la bustina di cappuccino nel latte tiepido.
Mettere tutti gli ingredienti nel robot eccetto l’olio, che si verserà a filo mentre l’impasto viene lavorato.
Versare il composto su di un piano leggermente infarinato, lavorarlo brevemente, avvolgerlo nella pellicola e metterlo al fresco per un’oretta.

Preparare la crema pasticciera:

Scaldare il latte finché non accenna il bollore.
Montare il tuorlo con lo zucchero poi aggiungere la fecola.
Versare il latte caldo sulla crema, mescolando con una frusta.
Mettere sul fuoco molto basso e mescolare fin che non comincia ad addensare (meno di un minuto).
Togliere dal fuoco e versare in una ciotola.
Tenere mescolato affinché non si formi la pellicola in superficie.

Preparare il ripieno:

Mettere il latte in una casseruola con la bacca di vaniglia privata dei semi e, quando comincia a bollire, versare il riso.
Mescolare e cuocere per circa 20 minuti.
Togliere la bacca di vaniglia e lasciar raffreddare.
(Sciacquare molto bene la bacca di vaniglia sotto l’acqua corrente, asciugare e farla essiccare. Servirà per aromatizzare lo zucchero a velo home made).
Aggiungere al riso raffreddato lo zucchero di canna, la ricotta, la crema pasticciera, le uova e mescolare.
Per un ripieno più omogeneo, ridurre in crema con un frullatore ad immersione.
(Se si preferisce il chicco di riso più intero, trascurare questo passaggio).
Per ultimo aggiungere le gocce di cioccolato.
Mescolare e mettere in frigorifero fino al momento di utilizzare.

Stendere la pasta frolla ad uno spessore di circa 1/2 cm, ritagliare dei cerchi e rivestire gli stampi (8 stampi di 12 cm di diametro).
Bucherellare la pasta frolla e riempire con la farcia.

Con una rotella tagliapasta ricavare dalla frolla rimasta delle strisce e sovrapporle incrociandole sulla farcia come decorazione tradizionale.

Infornare a 160-170 gradi per 35-40 minuti.

Una spolverata di zucchero a velo prima di portare in tavola.

Colombine di pane senza glutine allo yogurt

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Un pane particolare da portare in tavola il giorno di Pasqua, ma anche nel cesto del picnic del lunedì Dell’ Angelo: colombine allo yogurt profumate alla vaniglia di Giovanni Gandino, ma senza glutine, da abbinare a formaggi freschi o stagionati.
Dalla rivista “Alice Cucina”.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uovo, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di farina senza glutine Pane e Pizza Grano Zero Molino Pasini
150 ml di latte
150 g di yogurt intero alla vaniglia**
10 g di lievito di birra fresco
40 g di olio di Mais Bio spremuto a freddo (oppure 50 g di burro morbido)
12 g di sale

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sciogliere il lievito di birra nel latte.

Impastare la farina con il lievito sciolto, aggiungere lo yogurt e, appena la farina avrà assorbito tutti i liquidi, aggiungere a filo l’olio ed infine il sale.

Lavorare fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo.

Formare una palla, metterla in una ciotola, coprire con la pellicola e lasciar riposare per 40-50 minuti a temperatura ambiente.

Trascorso il tempo di riposo, dividere l’impasto in parti uguali, pesare ogni pezzetto per avere la giusta dose per ogni colombina.

Per le ali stendere, con le mani umide, un bastoncino lungo e dargli la forma a ferro di cavallo e disporlo sulla carta forno.

Per il corpo, sempre con le mani umide, lavorare la pallina di impasto sempre a bastoncino, lasciando la parte centrale leggermente più gonfia.

Mettere uno dei due incavi sulle ali e sagomare la coda, schiacciando leggermente la parte finale.

Una volta esaurito tutto l’impasto, lasciar lievitare le colombine fino al raddoppio del volume iniziale (circa 2 ore e 1/2).

Infornare le colombine a 180 gradi, con forno ventilato, per circa 12 minuti.

Trascorso il tempo di cottura, togliere dal forno e lasciar raffreddare.

Colomba senza glutine con miele, ananas e mandorle

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Pasqua è ormai vicina, proviamo un dolce che si possa fare velocemente ma che sia sfizioso e originale al quale dare la tradizionale forma di colomba, simbolo di pace.
Lo spunto dalla rivista “Cucinare Bene” ma con qualche sostituzione: niente burro, niente zucchero, solo miele di arancio.
La ricetta suggerisce di usare il succo dell’ananas per ammorbidire l’impasto, oppure del latte freddo. Io ho usato quest’ultimo, il mio ananas non ha dato abbastanza succo ma in compenso ha trasmesso un gusto piacevolmente fresco alla colomba.
Le dosi della mia ricetta sono per uno stampo da 500 g.
L’occhio della colomba? Un chicco di uva passa.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Qualche fetta di ananas fresco
270 g di farina senza glutine Dolci Lievitati Molino Dallagiovanna
10 g di lievito per dolci**
160 g di miele di arancio + 2-3 cucchiai
3 uova
Un limone naturale
4-5 cucchiai di latte freddo
60 g di mandorle (circa)
Granella di zucchero**(facoltativo)

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Pulire l’ananas, ricavare delle fette e tagliarle a metà.

In una ciotola sbattere le uova con il miele fino a renderle spumose.

Aggiungere, poco alla volta, la farina setacciata con il lievito, la buccia del limone grattugiata alternando al latte freddo, fino ad ottenere un impasto morbido.

Versare l’impasto nello stampo in carta da forno per colomba, distribuendolo bene su tutta la superficie.

Sistemare le mezze fette di ananas (dopo aver tolto la parte centrale legnosa) sulla superficie nella medesima direzione, partendo dalle ali, da sinistra e da destra verso il centro, così nella coda e nella testa.

Distribuire sulla superficie alcune mandorle intere, alcune spezzettate e cospargere con 2-3 cucchiai di miele passato qualche secondo nel microonde per renderlo liquido.

Terminare con un po’ di granella di zucchero.

Cuocere in forno statico a 170 gradi per circa 40-45 minuti.

Sfornare, lasciar raffreddare, togliere lo stampo di carta e trasferire su un piatto da portata.

La torta al formaggio di Anna Moroni, ma senza glutine

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La torta al formaggio, chiamata anche pizza o torta di Pasqua, è un prodotto da forno tipico di molte zone del centro Italia.
Viene soprattutto servita a colazione la mattina di Pasqua ma si apprezza anche come antipasto, accompagnata da salumi o da uova sode.
Buona comunque in ogni periodo dell’anno.
Ho “sglutinato” la ricetta che Anna Moroni ha presentato durante la trasmissione televisiva “la Prova del Cuoco”, ho tolto completamente il burro (sostituito con solo olio extravergine di oliva) e diminuito anche la quantità di lievito di birra.
La torta rimane comunque golosa, soffice e profumatissima.
Si mantiene morbida per parecchi giorni se conservata in un sacchetto per alimenti…..sempre che glielo permettiamo!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

2 uova intere
2 tuorli
Un pizzico di sale
Un pizzico di zucchero
40 g di olio extravergine di oliva
400 g di farina Pane e Pizza Grano Zero Molino Pasini
100 g di grana grattugiato
100 g di pecorino grattugiato
80 g di emmental
190 g di latte
40 g di lievito di birra
1/2 bustina di lievito per dolci**

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola, mettere le uova e i tuorli; unire il sale, lo zucchero e montare con le fruste elettriche.

Aggiungere l’olio extravergine d’oliva e continuare a montare per un composto spumoso.

Sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido.

In una ciotola, mescolare la farina con i formaggi grattugiati e 1/2 bustina di lievito per dolci.

Unire la miscela di uova, il latte con il lievito sciolto e impastare.

Ungere lo stampo e riempirlo a metà con l’impasto, distribuire l’emmental tagliato a cubetti poi ricoprire con il resto dell’impasto.

Accendere il forno a 50 gradi e mettere la torta a lievitare per circa 30-35 minuti.

Togliere dal forno la torta lievitata, portare il forno a 180-200 gradi e, quando è a temperatura, infornare e cuocere per circa 30 minuti.

Lasciar raffreddare prima di sformare e di tagliare la torta.

Cantucci di farina di castagne, senza glutine

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I cantucci, chiamati anche biscotti di Prato, sono biscotti secchi alle mandorle, ottenuti tagliando a fette il filoncino di impasto ancora caldo. Accoppiati al Vin Santo, fanno parte dei più tipici dessert della tradizione culinaria toscana.

Dal libro “I love toscana” una versione particolare, molto gradita soprattutto a chi ama il profumo e il sapore della farina di castagne.

Ps: Le mie variazioni: ho diminuito lo zucchero, sostituito la farina di avena integrale con farina di riso integrale e il latte con il Vin Santo

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

3 uova
150 g di zucchero integrale di canna (mascobado)
150 g di farina di riso integrale**
200 g di farina di castagne**
1 cucchiaino di lievito**
100 g di gocce di cioccolato fondente**
3-4 cucchiai di Vin Santo
100 g di mandorle

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Rompere le uova in una ciotola e montarle con lo zucchero di canna.

Quando lo zucchero si è sciolto, aggiungere le farine setacciate con il lievito e il Vin Santo.

Mescolare fino ad ottenere un impasto omogeneo poi incorporare le mandorle e le gocce di cioccolato.

Avvolgere il composto in un foglio di carta da forno e mettere a riposare per una mezz’ora in un luogo fresco.

Dividere l’impasto, formare dei filoncini, trasferirli su un foglio di carta da forno, tenendoli ben separati e cuocere a 170 gradi per circa 20 minuti.

Toglierli dal forno, tagliarli a fette di circa 2 cm di spessore in senso obliquo e rimettere in forno appoggiati su un lato per altri 5 minuti, fin che sono biscottati.

Lasciar raffreddare su una gratella e riporli in una scatola di latta per conservarli.

I Rabatòn dello chef Beppe Sardi, ma senza glutine

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La forza di un video: tutto è nato da lì!

I Rabatòn sono un grande piatto della cucina povera piemontese, più precisamente alessandrina.
Sono degli gnocchi abbastanza simili agli strozzapreti toscani ma a differenza di questi vengono cotti in un buon brodo e passati al forno.
Ho saputo della loro esistenza da un video su YouTube che spiega perfettamente dosi ed esecuzione, messo in rete dal ristorante “Il Grappolo” del famoso chef piemontese Beppe Sardi.
Questa ricetta è tra le sue specialità.
Molto stuzzicanti questi Rabatòn, non ho saputo resistere e siccome difficilmente potrò andare di persona a gustarli (ancor più difficilmente senza glutine), non ho trovato altra soluzione che prepararli nella mia cucina.
Ho seguito alla lettera il procedimento, ho “sglutinato” gli ingredienti, ma ho anche sostituito il burro con olio extravergine di oliva.
Non me ne vogliano gli alessandrini e nemmeno lo chef, ma devo pensare alle nostre arterie non più tanto giovani….
Grazie a Beppe Sardi e al suo invitante video, ora anche noi possiamo dire: conosciamo i Rabatòn, li abbiamo gustati e apprezzati anche senza glutine!!

Ps: se rimane dell’impasto si posso fare delle polpette. Passate nella farina di riso, saltate in padella con olio e salvia e servite con una insalata di radicchio rosso e cavolo cuore di bue* sono un ottimo secondo piatto.

*Il cavolo “cuore di bue” è una varietà di cavolo cappuccio riconoscibile da un’originale forma conica e compatta. Si consuma preferibilmente crudo per non alterare le sue molteplici proprietà nutritive. E’ ricco, infatti, di vitamine del gruppo A-B-C e contiene calcio, potassio e fosforo.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

400 g di ricotta
1 kg di coste o biete
Maggiorana in foglie (oppure10 g di maggiorana fresca)
20 g di prezzemolo
1 spicchio d’aglio
150 g di parmigiano grattugiato
2 uova
Salvia
Noce moscata, pepe, sale
Pangrattato senza glutine
Farina di riso**
Olio extravergine di oliva
Brodo (per la cottura)

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lessare le biete in acqua leggermente salata, strizzarle e tritarle con un coltello.

Aggiungere prezzemolo, maggiorana e aglio, la ricotta, una grattugiata di noce moscata, il parmigiano, due uova, una macinata di sale e pepe e pangrattato abbastanza da ottenere un composto omogeneo e compatto, che si possa lavorare con le mani.

Prelevare un po’ di impasto e formare dei cilindretti lunghi un dito e rotolarli (rabattare) nella farina di riso.

Tuffarli nel brodo bollente pochi alla volta e appena vengono a galla scolarli con la schiumarola e appoggiarli su un piatto.

Trasferirli in una pirofila oliata (o imburrata), uno accanto all’altro, spolverizzarli con il parmigiano, aromatizzarli con foglie di salvia e un giro di olio (o fiocchetti di burro).

Passarli in forno caldo a 180 gradi per 10-15 minuti.
Portarli in tavola e servirli belli caldi.

Se resta dell’impasto, polpette!

I Baci di Alassio, senza glutine

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I Baci di Alassio: uno tira l’altro ma niente paura, questi sono senza glutine, senza burro e con meno zucchero!

“La tradizione fa risalire la creazione del primo Bacio di Alassio a Rinaldo Balzola, pasticcere della Real Casa Savoia. È proprio grazie al Caffè Pasticceria Balzola, locale storico d’Italia, che questo prodotto, sin dai tempi di D’Annunzio e della Duse, si è inserito nella gloriosa tradizione dolciaria italiana. La produzione si diffonde nelle più importanti pasticcerie di Alassio alla fine degli anni ’50 e dal secondo dopoguerra il Bacio di Alassio si trova citato in tutte le pubblicazioni che riguardano la città”

I Baci di Alassio sono dei dolcetti molto semplici, il cuore è una crema ganache al cioccolato e burro.
La mia crema ganache, se ancora si può chiamare così, è invece leggermente più leggera perché realizzata con yogurt e cioccolato fondente. Ottima scelta il cioccolato al caffè.
I biscotti, tolti dal forno e raffreddati, sono croccanti ma il ripieno che li unisce li trasforma in baci morbidissimi.

Ps: i Baci non passano mai di moda: ricetta originale dalla rivista “Sale e Pepe” del febbraio 2010

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di nocciole
150 g di zucchero
2 albumi (70 g)
25 g di miele
70 g di cioccolato fondente al caffè**
80 g di yogurt

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tritare le nocciole molto fini insieme allo zucchero nel mixer elettrico.

Trasferirle in una ciotola, unire il miele, il cacao setacciato e amalgamare bene il composto.

Montare gli albumi a neve ferma e incorporarli delicatamente, poco alla volta, al mix di nocciole e cacao.

Mettere l’impasto in una tasca da pasticcere con bocchetta larga a stella (la mia purtroppo non è molto larga, né molto rigata), distribuirlo su una placca foderata con carta da forno, formando tante roselline distanziate tra loro.

Cuocere in forno statico a 180 gradi per circa 15 minuti.

Togliere i biscottini dal forno e lasciarli raffreddare completamente prima di staccarli dal foglio di carta.

Fondere il cioccolato, aggiungere lo yogurt, mescolare bene e lasciar raffreddare per due ore circa.

Quando la crema sarà diventata densa, spalmarne un po’ sul fondo di metà dei biscotti, accoppiarli con quelli che restano e far asciugare.

Zuppa di porri, patate e speck, senza glutine

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Da “La Grande Cucina Italiana – Le zuppe e le minestre” un’ altra zuppa molto stimolante, dove il riso “finisce la sua vita”, annegato in un brodo vegetale insaporito da rondelle di porro e gustosi dadini di speck.
(Non è mia la citazione “il riso che nasce dall’acqua e finisce la sua vita annegato nel brodo” e nemmeno so a chi attribuirla, ma mi piace!)
Leggermente diversa la mia ricetta da quella originale:
ho aggiunto la curcuma, una spezia molto nota per le sue proprietà che vengono potenziate se abbinata al pepe nero;
ho sostituito il lardo con lo speck, per un sapore più deciso.

Ps: La cottura dei miei risi, sia in brodo che asciutti, è sempre inferiore a quella indicata sulle confezioni. Suggerisco di assaggiare e regolarsi a proprio gradimento.
Il riso in cottura non deve mai restare scoperto, aggiungere se opportuno altro brodo caldo, poco alla volta.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

200 g di riso Roma
2 patate
1 porro
2 fette di speck senza glutine (ho usato speck Segata*)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Brodo vegetale
Sale, pepe nero e curcuma

*I salumi Segata hanno ottenuto il riconoscimento di garanzia dell’Associazione Italiana Celiachia (A.I.C) e per questo motivo le referenze principali sono riportate sul “prontuario alimenti in commercio consentiti ai celiaci”.

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tagliare il porro a rondelle sottili e stufarlo in una casseruola con l’olio e poca acqua per qualche minuto.

Tagliare lo speck a dadini e aggiungerlo al soffritto di porro.

Pelare e tagliare le patate a fette spesse poi a dadini e unirle al porro.

Insaporire con una macinata di pepe nero e una spolverata di curcuma.

Rosolare il tutto per 2 o 3 minuti poi versare il riso.

Coprire con il brodo caldo e cuocere per 13-14 minuti.

Aggiustare di sale e servire la zuppa ben calda.

Delizie di mele senza glutine al Calvados, per festeggiare

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8 marzo, da tre anni a questa parte doppia festa per me: la nascita del mio blog StellaSenzaGlutine cade proprio nella ricorrenza della giornata internazionale della donna, più semplicemente festa della donna.
Una coincidenza che mi permette di non dimenticare questa data, ma d’altronde, come potrei?
Non sto a ricordare che il tempo vola (purtroppo è così), né a sottolineare il piacere e le soddisfazioni che mi danno le mie “interpretazioni” in cucina, tantomeno i “voli” nei tanti paesi lontani in cui approdano le mie ricette “sglutinate”……e allora, che mi resta da dire?
Solamente e semplicemente grazie per gli apprezzamenti, per la comprensione e per la gioia che provo quando vedo quanti siete e da dove venite a sfogliare le mie ricette.
Sono e resto una di voi, che sperimenta, che esulta e si entusiasma ad ogni ricetta ben riuscita, “sglutinata” con successo.
Il mio desiderio sarebbe di pubblicare immediatamente ogni ricetta preparata, per condividere subito sapori, profumi ma anche gli applausi che voi riceverete nel riproporla: le mie sono sempre ricette facili, alla portata di tutti e con le spiegazioni e le fotografie spero lo siano ancor di più.
Ma purtroppo non sempre l’immediatezza è possibile, la vita richiede impegno anche per altre cose e così le ricette si accumulano.
Tante già sperimentate sono in attesa e molte altre stanno aspettando di vedere la luce: ecco il perché dei tanti segnalibri nelle riviste di cucina, nei libri sparsi ovunque in casa, senza dimenticare le ricette accumulate sull’iPad, quelle avute dalle amiche e tanto altro.
Non passa settimana che sulla mia tavola arrivi qualcosa di nuovo, per la gioia (o forse no, questo sarebbe da chiedere…) dei miei cari.
La ricetta che ho scelto per festeggiare l’8 marzo di quest’anno, è di una delicatezza tutta femminile: morbidi bocconcini di pasta profumata dalle mele Pink Lady, addolciti dal miele e sostenuti dal Calvados, distillato di sidro di mela molto appropriato in questi tortini!

Ps: al posto del miele di acacia va bene anche lo sciroppo di agave, gusto e risultato rimangono uguali mentre con l’aggiunta del succo di mela, non previsto nella ricetta originale, l’impasto diventa più morbido.

Da “Il Cucchiaio d’Argento” Dolci in mezz’ora

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di farina Dolci Lievitati Molino Dallagiovanna
250 g di yogurt naturale
200 g di mele Pink Lady
50 g di miele di acacia o di sciroppo di agave +1 cucchiaio per le mele
80 ml di olio di mais bio spremuto a freddo
2 uova
1/2 bustina di lievito per dolci**
1 bicchierino di Calvados
1/2 limone
8 cucchiai di succo di mela
Zucchero a velo**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sbucciare le mele e tagliarle a piccoli pezzetti; irrorarli con il succo di 1/2 limone e sistemarli in un pentolino con il Calvados e un cucchiaio di miele.

Porre sul fuoco e appena il liquido è evaporato ritirare e mettere le mele a scolare, raccogliendo il poco liquido rimasto in una ciotola.

Nella ciotola del robot montare uova e miele, aggiungere l’olio a filo poi la farina, il lievito, lo yogurt e il liquido delle mele e azionare a velocità bassa fino ad ottenere un composto omogeneo.

Versare negli stampi (se di silicone non serve imburrare) un po’di composto, (con un sac à poche risulta più facile), sopra versare un po’di dadolata di mele e coprire con il restante composto.

Cuocere in forno caldo a 180 gradi per 12-15 minuti.

Ritirare e servire tiepidi o a temperatura ambiente, dopo averli sformati, con una generosa spolverata di zucchero a velo.