Strudel senza glutine con zucca, mostarda e amaretti


Da un po’ di tempo mi frullava in testa l’idea di realizzare uno strudel con un ripieno simile ai tortelli mantovani, ma mi mancava un ingrediente essenziale: una buona mostarda senza glutine e senapata al punto giusto!
Così, con la mia fedele Smart, sfidando la nebbia della campagna mantovana, mi sono decisa e, navigatore alla mano, mi sono fatta portare in quel di Buscoldo (ben 11 km da casa 😳! ☺️).
Qui si trova la fonte del mio ingrediente speciale e, dopo aver fatto un buon rifornimento di Mostarde (con la M maiuscola!!) che accompagneranno i prossimi pranzi gluten free festivi e non, ho preso la strada di casa. Soddisfatta dei miei acquisti, ho messo il pilota automatico e, senza ricorrere al navigatore 😉, sono ritornata all’ovile!
È arrivato il momento di usare zucca e mostarda mantovana per preparare il dolce tipico del trentino: lo strudel.

Ps: con le dosi sotto elencate ho fatto 2 strudel, spariti in brevissimo tempo 😏.
Ovviamente per prepararne uno dimezzare le dosi.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Pasta sfoglia senza glutine
Una zucca delica (pulita circa 700 g)
Amaretti senza glutine (circa 200 g)
Mostarde, per me Pantani, senza glutine:
– di mele campanine (200 g)
– di amarene e di mela rossa
Pinoli e uvetta
Cannella in polvere
Un tuorlo
Zucchero a velo senza glutine

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare il ripieno:
Tagliare la zucca a pezzetti dopo aver tolto semi, filamenti e buccia e metterla in una casseruola con un fondo spesso, senza aggiungere acqua.

Coprire e mettere a cuocere sul fuoco bassissimo per circa 40-50 minuti, senza mai mescolare: il tempo di cottura dipende dalla quantità e dalla dimensione dei pezzetti di zucca.
Quando la polpa risulta morbida, schiacciarla con una forchetta.

Tritare circa 200 g di mostarda di mele campanine e aggiungerla alla zucca, assieme ad una manciata di pinoli e una di uvetta.

Profumare con la cannella macinata, mescolare e amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Se il composto dovesse risultare un po’ asciutto, aggiungere qualche cucchiaio di liquido della mostarda.

Srotolare la pasta sfoglia e cospargerla di amaretti sbriciolati; farcire con il composto di zucca e su questo, a piacere, distribuire la mostarda di amarene e di mela rossa.

Bagnare leggermente il contorno della pasta con acqua poi, aiutandosi con la carta forno, arrotolare e sigillare lo strudel.

Spennellare la superficie dello strudel con l’uovo sbattuto poi cuocere in forno caldo a 190-200 gradi per 30-35 minuti.

Sfornare, lasciar raffreddare e spolverare di zucchero a velo.

La pissaladière di Fulvio Marino anche senza glutine:


“La pissaladière è una ricetta tipica della Costa Azzurra, Nizza in particolare. È una focaccia ricca di cipolle, acciughe e olive nere, molto diffusa in Provenza, tanto che la si può trovare in tutte le boulangerie del sud della Francia e, per vicinanza, anche nelle coste liguri dove prende il nome di pissalandrea.
Il nome di questo piatto deriva da pissalat, abbreviazione di “pesce salato” nel dialetto nizzardo e si riferisce ad una crema a base di acciughe con cui veniva condita la versione più antica della pissaladière. Oggi le alici vengono disposte per intero in un modo tutto particolare, molto artistico.
La pissaladière è una focaccia francese a base di acciughe che ha tutti i sapori del Mediterraneo”.
Fulvio Marino ha stuzzicato la mia curiosità con la sua invitante pissaladière e ho deciso di sglutinarla per avere la possibilità di portarla alla mia tavola.
Ho farcito la mia pissaladière con una cipolla francese, la “Oignon de Roscoff”, una cipolla rosa che va via via scomparendo, della quale avevo sentito parlare, trovata provvidenzialmente qualche giorno prima in un supermercato della mia città.
Quale miglior occasione di usare la “Oignon de Roscoff” per preparare una sfiziosa ricetta francese, versione gluten free, seguendo gli insegnamenti di Fulvio Marino?

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di Miscela Pane Le Farine Dei Nostri Sacchi
430 g di acqua
6 g di di lievito di birra fresco
35 g di olio extravergine d’oliva
12 g di sale
300 g di cipolle
Filetti di acciughe
Spicchi di aglio
Olive nere
Olio extravergine d’oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola, o in planetaria, mettere la farina, il lievito di birra sbriciolato e gran parte dell’acqua.

Mescolare e, ad impasto formato, mettere il sale e l’acqua rimanente.

Impastare per qualche minuto, fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.

Aggiungere, infine, l’olio e lavorare fino a farlo assorbire completamente all’impasto.

Spennellare di olio una ciotola, trasferirvi l’impasto e lasciar riposare per 2 ore a temperatura ambiente.

Ungere una teglia con abbondante olio, versarvi l’impasto e allargarlo con le mani ma senza raggiungere i bordi.

Mettere la teglia nel forno spento a riposare per 30/40 minuti.

Nel frattempo tagliare sottilmente le cipolle, metterle in una ciotola e condirle solamente con qualche cucchiaio di olio, senza sale!

Trascorso il tempo di riposo l’impasto, avrà raggiunto i bordi.
Distribuirvi le cipolle, i filetti di acciughe disposti a scacchiera, gli spicchi di aglio in camicia e qualche oliva denocciolata.

Cuocere in forno caldo e statico a 250 gradi per 20 minuti.

Petto di pollo alla Gonzaga, la mia ricetta senza glutine


“La cucina dei Gonzaga, al pari delle cucine dei grandi Signori italiani del Rinascimento, si segnalò per raffinatezza e magnificenza soprattutto tra il Cinquecento e il Seicento, i secoli che videro il massimo splendore di questa casata.
Le consuetudini delle tradizioni gastronomico-culinarie della Corte dei Gonzaga cominciarono ad essere codificate, secondo regole precise, solo nel tardo Seicento ad opera del cuoco ducale Bartolomeo Stefani”.
Il momento giusto per la condivisione del “Petto di pollo alla Gonzaga” è proprio questo prenatalizio, per gli ingredienti che lo compongono e che si trovano anche nei tortelli di zucca, primo già presente alla corte dei Gonzaga e al quale, soprattutto la Vigilia di Natale, molti mantovani non sapranno rinunciare.
La relazione tra questa mia ricetta e la tradizione gastronomico-culinaria della Corte gonzaghesca, dal momento che il “Petto di pollo alla Gonzaga” non proviene dal ricettario del grande Bartolomeo Stefani, ma è frutto di un riuscito ed apprezzato esperimento personale, è data semplicemente dagli ingredienti, sfociati nella ricetta alla quale ho voluto dare un nome altisonante!
Oso pensare che se fossi vissuta in quel tempo in cui i Signori coltivavano la nobile arte della cucina e dell’accoglienza, radunando alla loro corte i migliori cuochi dell’epoca, forse avrei potuto dare il mio contributo molto, molto modesto 😌 con questa ricetta che ha riscosso il plauso dei miei commensali.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE: senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Filettini di petto di pollo
Zucca delica a cubetti
Uvetta
Pinoli
Cannella in polvere
Marsala secco
Olio extravergine d’oliva (o burro)
Sale e pepe
Mostarda di mele campanine (per me mostarda La Pantanina, senza glutine)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Riunire in un tegame la zucca privata della buccia e dei semi e tagliata a cubetti, l’uvetta, i pinoli, un paio di giri di olio e cuocere il tutto fino a perfetta rosolatura.

In un altro tegame saltare con un giro di olio, una macinata di pepe e una spolverata di cannella i filettini di pollo tagliati a pezzetti.

Sfumare con il Marsala, lasciare che il vino evapori poi aggiungere la zucca saltata in precedenza.

Mescolare e lasciare sul fuoco vivace per qualche minuto.

Servire il “Petto di pollo alla Gonzaga” con una ottima mostarda di mele campanine!