Quando mi fu regalata la tajine non sapevo come e per cosa usarla, adesso non posso più farne a meno!
All’ inizio, appena entrata a far parte della mia cucina, si limitava ad essere un soprammobile.
La guardavo con un certo timore: mi sembrava….fragile e complicata, non la capivo bene…parlava un’altra lingua…
Impiegai un po’ di tempo prima di metterla all’opera e con la “tajine di frutta” ruppi il ghiaccio ed è con questo dessert (degno anche di ospiti esigenti!) che voglio presentare la mia straordinaria, insostituibile tajine!
“La tajine, pentola magrebina di terracotta, può essere utilizzata soprattutto per preparazioni che necessitano di una lunga cottura e permette di esaltare il sapore della pietanza (il tajine).
La tajine, spesso smaltata o decorata, è composta da due parti: una parte inferiore piatta e circolare con i bordi bassi, ed una parte conica superiore che viene appoggiata sul piatto durante la cottura.
La forma del coperchio è pensata per facilitare il ritorno della condensa verso il basso e presenta sulla sommità un pomello che ne facilita la presa.
La parte inferiore viene usata per servire il piatto in tavola.
Il metodo di cottura della tajine proviene dalla cultura gastronomica del Sud del Mediterraneo.
Grazie a questo sistema, l’aroma del cibo viene potenziato al massimo e riesce a conferire al piatto un gusto decisamente più intenso”.
PS riguardo agli ingredienti di questa ricetta:
Quando si usano i fichi secchi, prestare attenzione e vedere che non siano infarinati. Difficilmente si tratta di farina senza glutine, quindi non sono adatti ai celiaci!!!
I chiodi di garofano meglio macinarli e ridurli in polvere, non è per niente gradevole masticarli interi. Non sempre si riesce ad individuarli tra la frutta e non è elegante costringere l’ospite a toglierli dalla bocca o ad ingoiarli interi.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Arance non trattate
Mele, pere
Prugne secche
Fichi secchi (non infarinati!)
Albicocche disidratate
Datteri
Qualche gheriglio di noce
Chiodi di garofano macinati
Una stecca di cannella
Zenzero fresco
Zenzero e cannella in polvere (uso Cannamela, senza glutine)
Bacche di anice stellato e di cardamomo
Un cucchiaio di zucchero mascobado (facoltativo)
Succo di limone
PROCEDIMENTO RICETTA:
Lavare arance, mele e pere con molta cura, poiché si usano con la buccia.
(Lavare la frutta con bicarbonato sciolto in acqua è un ottimo sistema, oppure in acqua, aceto di mele e sale è una alternativa efficace).
Tagliare le arance a fette sottili e disporle sul fondo e sui lati della tajine, rivestendola completamente.
Tagliare a spicchi le mele, togliere il torsolo e disporle ordinatamente sopra le arance.
Aggiungere su queste le prugne, i fichi tagliati in due, i datteri privati del nocciolo, le albicocche secche (queste ultime le lavo sempre, anche se brevemente, sotto l’acqua corrente) e qualche pezzetto di zenzero.
Mettere la stecca di cannella, le bacche di anice stellato e di cardamomo (questa volta l’ho dimenticato!).
Tagliare le pere a spicchi, privarle del torsolo e disporre anche queste ordinatamente.
Cospargere la frutta con i chiodi di garofano macinati, una spolverata di cannella e zenzero macinati e qualche gheriglio di noce.
Bagnare con il succo di un limone e terminare con poco zucchero mascobado, ma di questo si può fare a meno, tutta la frutta provvede ad addolcire più che sufficientemente.
Coprire con il coperchio e mettere sul fuoco fin che inizia a bollire poi trasferire in forno preriscaldato a 170 gradi per 35-40 minuti.
Servito tiepido o a temperatura ambiente è sempre un dessert profumatissimo!