Maccheroni alla chitarra senza glutine

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Se mi si chiede se preferisco fare shopping in una boutique di abbigliamento o in una “boutique” di casalinghi….non ho un attimo di esitazione: la seconda è la mia preferita in assoluto!!
Quando posso, tempo e finanze permettendo, mi sollevo il morale e mi lustro la vista (si perché tutto non si può avere!!) passando dal Toscano, un centro casalinghi appena fuori Mantova, che non è proprio niente male.
Cerco sempre di andare da sola….è meglio, gli uomini non capiscono la necessità di certi attrezzi da cucina, e poi si può indugiare senza troppa fretta e sensi di colpa.
Ma qualche giorno fa è successo proprio il contrario….siamo passati davanti a questo centro casalinghi e il capitano si è offerto di fare una sosta: si era ricordato il mio desiderio di comprare questo attrezzo.
Ovviamente non mi sono limitata alla chitarra…ma non si è lamentato, anzi…fosse stato per lui avrei potuto aggiungere altre cose nel carrello..

Per dare una spiegazione esauriente e chiara riguardo a questo attrezzo e alla relativa pasta, riporto esattamente quanto dice Wikipedia:

“”Gli spaghetti alla chitarra, detti anche tonnarelli o maccheroni alla chitarra (dal dialetto maccarunə) in Abruzzo, sono una varietà di pasta all’uovo tipica della cucina italiana.
La larghezza del taglio (circa 2-3 mm) è identica a quella dei tagliolini, ma lo spessore è decisamente maggiore. Visti in sezione, si presentano “quadrati”; questo sta a significare che lo spessore è anch’esso di 2-3 mm.
L’attrezzo (detto appunto chitarra) conferisce alla pasta uno spessore squadrato e una consistenza porosa che consente al sugo con cui verrà condita di aderire completamente, con grande soddisfazione del palato.
Per la pasta viene utilizzata …..e qui viene il bello!!….mica possiamo usare farina di semola di grano duro!! Noi useremo il Mix per Pasta all’uovo che uso da sempre, quello di Olga/Felix, composto da farine naturalmente senza glutine.
(Prossimamente elencherò più ampiamente i Mix proposti da Felix e Cappera (Olga Scalisi e Emanuela Ghinazzi) che sono alla base di moltissime, collaudatissime ricette, frutto del loro prezioso lavoro).
Viene lavorata a lungo e dopo il riposo al fresco viene tirata a sfoglia con il matterello (per me mattarello).
Successivamente si pone la sfoglia sulla chitarra e ci si fa scorrere sopra il matterello (mattarello) in modo che i fili della chitarra penetrino nella sfoglia tagliandola a striscioline.
Le donne abruzzesi finiscono il lavoro passando un dito sulla sfoglia tagliata alla base della chitarra come dovessero suonare (io questo giuro che non lo sapevo ma ci sono arrivata da sola!! la pasta non si staccava e allora ho passato un dito sulle corde e….meraviglia!! sono scesi questi meravigliosi fili !!!).
È una pasta che richiede rigorosa cottura al dente e si sposa bene con condimenti ricchi e sughi importanti””.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI:

Oltre alla “Chitarra per spaghetti abruzzesi”:

4 uova
300 g farina Mix per Pasta all’uovo naturalmente senza glutine di Felix**
Un filo di olio evo
Poco sale (io non lo metto)

** Mix per pasta all’uovo naturalmente senza glutine:

250 g amido di mais
100 g farina di tapioca
150 g fecola di patate
100 g farina di riso glutinoso
10 g di xantano)

oppure anche:

100 g farina di riso
250 g amido di mais
250 g fecola di patate
10gr di Xantano

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere nel robot (io non posso più farne a meno, i miei polsi reclamerebbero troppo) la farina, le uova e l’olio e fare andare fin che l’impasto si arrotola sul gancio. A quel punto può dirsi pronto.

Togliere la pasta dal gancio, mettere su una spianatoia di legno cosparsa di farina (usare lo stesso Mix) e dare qualche giro a mano.
Fare un cilindro e ricoprirlo con la carta pellicola. Mettere a riposare.

Riprendere la pasta , dal rotolo tagliare un pezzetto e stenderlo sulla spianatoia col mattarello, ad uno spessore di circa 3 millimetri aiutandosi con poca farina se occorre.

Appoggiare la sfoglia sulla chitarra, premere col mattarello e passare sulle corde un dito fin che non sono scesi tutti i fili di pasta.

A questo punto non resta che mettere i maccheroni su un canovaccio e pensare ad un sugo degno di una pasta così stupenda!

Io ci ho già pensato: ho del pesce spada che mi aspetta….a domani….

PS: dimenticavo di dire che la pasta può essere di 2 dimensioni e io, facendo quella più sottile, tipo tagliolini, ho fatto saltare alcune corde, ma ho potuto portare a termine ugualmente la mia opera.

Scrippelle senza glutine in brodo di Anna Moroni

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Io adoro le crêpes, dolci o salate che siano.
Ricordo di averle mangiate la prima volta, molti molti anni fa, da una signora in occasione di una cena speciale. Erano cotte in un brodo delicatissimo e lei le aveva chiamate celestine ed erano fili di tagliatelle.
Le scrippelle sono un tipico piatto abruzzese, più precisamente di origine teramano e si dice che da queste hanno avuto origine le più famose crêpes francesi.
Ma per altre fonti è esattamente il contrario.
In questa ricetta, proposta da Anna Moroni alla Prova Del Cuoco – trasmissione che quando posso seguo molto volentieri (non si finisce mai di imparare) – non sono esattamente una pastella cotta poco per volta nel padellino a formare la classica crespella ma un unico impasto cotto nel forno.
La cosa mi ha incuriosita, anche perché è piuttosto veloce da preparare e al giorno d’oggi anche il tempo si deve risparmiare!!

DIFFICOLTA’: facile

INTOLLERANZE: senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei.

INGREDIENTI RICETTA:

4 uova
4 cucchiai di farina di riso consentita (vedere prontuario AIC Associazione Italiana Celiachia)
8 cucchiai di grana
prezzemolo
sale
noce moscata
5/6 cucchiai di brodo di gallina (lo stesso che verrà usato per cuocere le scrippelle)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Montare gli albumi.

In una ciotola riunire farina, grana, noce moscata e mescolare, allungare con qualche
cucchiaio di brodo che nella ricetta originale non è previsto ma per me l’impasto lo
richiede, forse la causa è la nostra farina senza glutine.

Aggiungere il prezzemolo tritato (ho azzerato la scarsa produzione del mio giardino).
Incorporare gli albumi montati a neve.

Coprire una teglia con carta da forno (perché la carta non si muova bagnate
leggermente la teglia prima di appoggiare la carta).

Versarvi il composto ottenuto e cuocere in forno a 160 gradi per 20 minuti.

Togliere dal forno e tagliare a quadretti con la rotella.

Tuffare i dadini in un buon brodo di pollo (io uso il cappone, mi piace la sua carne e il
brodo è delicatissimo).

Trovo che non starebbe male l’erba cipollina al posto del prezzemolo….proverò la prossima volta, quando nel mio giardino spunteranno i primi delicati fili.