È arrivato l’autunno, il periodo ideale per zuppe e minestre che scaldano il cuore, ottimo comfort food per contrastare la malinconia delle giornate che si accorciano, il cambiamento di intensità della luce, per non abbandonarsi a quella sensazione di qualcosa di finito che accompagna la fine dell’estate.
Dalla rivista “Facile Con Gusto” la “Zuppa di lenticchie dell’isola di Ponza”, piacevolmente gustosa, corroborante come ogni zuppa deve essere, soprattutto questa, di famosa tradizione.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
300 g di lenticchie
200 g di patate
100 g di pomodorini
2 spicchi di aglio
Basilico, prezzemolo
Olio extravergine d’oliva
Sale
PROCEDIMENTO RICETTA:
Lavare le lenticchie, metterle in un tegame e ricoprirle di acqua fredda.
Sbucciare le patate, lavarle, tagliarle a cubetti e aggiungerle alle lenticchie quindi cuocere, coperte, a fiamma bassa.
In un tegame versare un giro di olio, aggiungere l’aglio a pezzetti, i pomodorini tagliati in quattro, cuocere per 4-5 minuti poi regolare di sapore.
Quando le lenticchie saranno quasi cotte, aggiungere i pomodorini, salare e portare a cottura.
Unire anche il trito di basilico e prezzemolo, ancora un filo di olio e lasciar riposare per almeno 15 minuti prima di servire.
Vincenza Gentile, a proposito di susine, in un articolo comparso sulla testata giornalistica on-line ProDiGus, ha ricordato la ricetta che si fa a Trieste con questo frutto: “i gnochi de susini”. Gli ingredienti: gnocchi di patate, prugne Stanley (o prugne agostane), pangrattato, del buon burro, zucchero e cannella.
Se avessi ripassato in padella gli gnocchi con il pangrattato brunito nel burro, avrei detto che la tradizione Triestina, ricordata da Vincenza, era stata rispettata, ma, ahimè, questo passaggio l’ho dimenticato e quindi i miei sono semplicemente gnocchi con una gustosissima sorpresa all’interno: una mezza prugna agostana condita con un cucchiaino di zucchero, profumata con cannella e ammorbidita per qualche minuto nel microonde.
Per condire i miei gnocchi ho scelto olio aromatizzato alla salvia, metodo dello chef Fabio Campoli: tegame stretto, olio extravergine, aromi, fuoco al minimo, coprire e, appena comincia a soffriggere, spegnere.
Per cuocere le patate ho usato un sacchetto che mantiene quello che promette: 5 minuti nel microonde alla massima potenza e le patate sono pronte.
Di minuti ne sono passati un paio in più, forse perché ho riempito troppo il sacchetto.
“I gnochi de susini”, nella versione personale o in quella originale triestina, sono un primo particolare e molto gustoso, da provare fin che questo tipo di prugne sono di stagione.
Se avanzano delle prugne usate per il ripieno, non è per niente una cattiva idea servirle con gli gnocchi dopo averle ripassate un attimo sul fuoco.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Per gli gnocchi:
1 kg di patate (da cuocere)
140 g di Farina Mix It Schär
Prugne Stanley (prugne agostane)
Cannella in polvere
Sale
Per il condimento
Olio extravergine d’oliva
Salvia
PROCEDIMENTO RICETTA:
Cuocere le patate, passarle con lo schiacciapatate, aggiungere la farina, un pizzico di sale e lavorare fino ad avere un composto omogeneo.
Dividere e togliere il nocciolo alle prugne, metterle in una ciotola, condirle con un cucchiaino di zucchero, una spolverata generosa di cannella e passarle qualche minuto nel microonde: devono risultare abbastanza morbide ma non troppo!
Prendere un po’ di impasto di patate, fare una pallina, al centro di ognuna inserite una mezza prugna e chiudere con cura in modo che in cottura gli gnocchi non si aprano.
Portare a bollore una pentola d’acqua leggermente salata e cuocere gli gnocchi.
Quando vengono a galla scolarli, versarli in un tegame e insaporirli nell’olio aromatizzato alla salvia.
Ho degli stampini molto carini, adatti al periodo pasquale e ho pensato di sfornare un po’ di biscotti di pasta frolla vegana, ottima alternativa alla classica frolla con burro e uova.
Questa frolla vegana, delicata, friabile e gustosa, al profumo di vaniglia, altre volte di limone, è perfetta per preparare biscotti, ma anche per crostate e crostatine, come ho fatto con un po’ di ritagli che ho rimpastato.
L’impasto non si sbriciola, si stende facilmente ed è subito pronto, non ha bisogno di riposo al freddo.
Si può sia congelare che tenere per qualche giorno in frigorifero.
I biscotti si mantengono friabili a lungo, basta prepararne molti 😉☺️!
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
360 g di Preparato per Dolci Pasta di Venezia
10 g di lievito**
80 g di Mix zucchero e fibre Eridania, senza glutine
100 g di olio di semi di girasole
100 g di latte di mandorla**
Estratto di vaniglia in bacca Paneangeli, senza glutine
** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia
PROCEDIMENTO RICETTA:
Nella ciotola impastatrice (ma si può lavorare anche a mano), sbattere con la frusta lo zucchero e il latte di mandorla.
Aggiungere, lavorando sempre con la frusta, l’olio, l’estratto di vaniglia e la farina setacciata con il lievito.
Mettere l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e lavorare brevemente a mano poi stendere con mattarello una sfoglia di 2-3 millimetri di spessore.
Tagliare l’impasto con i tagliabiscotti e trasferirli sulla leccarda o sulla griglia rivestita con carta forno.
Cuocere in forno preriscaldato ventilato a 160 gradi x 12 minuti.
Da un po’ di tempo mi frullava in testa l’idea di realizzare uno strudel con un ripieno simile ai tortelli mantovani, ma mi mancava un ingrediente essenziale: una buona mostarda senza glutine e senapata al punto giusto!
Così, con la mia fedele Smart, sfidando la nebbia della campagna mantovana, mi sono decisa e, navigatore alla mano, mi sono fatta portare in quel di Buscoldo (ben 11 km da casa 😳! ☺️).
Qui si trova la fonte del mio ingrediente speciale e, dopo aver fatto un buon rifornimento di Mostarde (con la M maiuscola!!) che accompagneranno i prossimi pranzi gluten free festivi e non, ho preso la strada di casa. Soddisfatta dei miei acquisti, ho messo il pilota automatico e, senza ricorrere al navigatore 😉, sono ritornata all’ovile!
È arrivato il momento di usare zucca e mostarda mantovana per preparare il dolce tipico del trentino: lo strudel.
Ps: con le dosi sotto elencate ho fatto 2 strudel, spariti in brevissimo tempo 😏.
Ovviamente per prepararne uno dimezzare le dosi.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Pasta sfoglia senza glutine
Una zucca delica (pulita circa 700 g)
Amaretti senza glutine (circa 200 g)
Mostarde, per me Pantani, senza glutine:
– di mele campanine (200 g)
– di amarene e di mela rossa
Pinoli e uvetta
Cannella in polvere
Un tuorlo
Zucchero a velo senza glutine
PROCEDIMENTO RICETTA:
Preparare il ripieno:
Tagliare la zucca a pezzetti dopo aver tolto semi, filamenti e buccia e metterla in una casseruola con un fondo spesso, senza aggiungere acqua.
Coprire e mettere a cuocere sul fuoco bassissimo per circa 40-50 minuti, senza mai mescolare: il tempo di cottura dipende dalla quantità e dalla dimensione dei pezzetti di zucca.
Quando la polpa risulta morbida, schiacciarla con una forchetta.
Tritare circa 200 g di mostarda di mele campanine e aggiungerla alla zucca, assieme ad una manciata di pinoli e una di uvetta.
Profumare con la cannella macinata, mescolare e amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Se il composto dovesse risultare un po’ asciutto, aggiungere qualche cucchiaio di liquido della mostarda.
Srotolare la pasta sfoglia e cospargerla di amaretti sbriciolati; farcire con il composto di zucca e su questo, a piacere, distribuire la mostarda di amarene e di mela rossa.
Bagnare leggermente il contorno della pasta con acqua poi, aiutandosi con la carta forno, arrotolare e sigillare lo strudel.
Spennellare la superficie dello strudel con l’uovo sbattuto poi cuocere in forno caldo a 190-200 gradi per 30-35 minuti.
Sfornare, lasciar raffreddare e spolverare di zucchero a velo.
Dalla Rivista “Facile con Gusto” una ricetta “facile, con tanto gusto” e alla portata di tutti: una pagnotta colorata da pomodorini rossi e olive nere e profumata da ciuffetti di rosmarino.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
500 g di Miscela Pane Le Farine dei nostri Sacchi
12 g di lievito di birra fresco
350 g di acqua
8 g di sale
50 g di olio extravergine d’oliva
100 g di pomodorini
50 g di olive nere denocciolate
PROCEDIMENTO RICETTA:
Mettere nella planetaria 300 g di acqua, il lievito sbriciolato, la farina e lavorare; poco dopo aggiungere il sale, i restanti 50 g di acqua e lavorare l’impasto finché risulterà incordato.
Nel frattempo lavare i pomodorini e tagliarli a metà.
Aggiungere all’impasto 50 g di olio, farlo incorporare e in ultimo aggiungere olive e pomodorini.
Togliere l’impasto dalla planetaria, versarlo su un piano di lavoro leggermente infarinato, lavorarlo brevemente, infarinarlo e metterlo in una ciotola.
Coprire e lasciar riposare a temperatura ambiente fino al raddoppio (circa 2 ore).
Con l’impasto lievitato realizzare due pagnotte, disporle sulla griglia del forno ricoperta di carta forno, spruzzarle di olio, guarnire con qualche pomodorino, ciuffetti di rosmarino e lasciar lievitare ancora per una mezz’ora.
Cuocere in forno preriscaldato a 190 gradi per 30 minuti circa.
Dalla testata giornalistica on line di ProDiGus (Promotori Di Gusto), lo chef Fabio Campoli propone una originale ricetta con la pasta secca, adagiata su un letto di datterini, avvolta amorevolmente da un manto colorato e cotta in forno: un vero trionfo di sapori e di profumi!
La ricetta è realizzata con la percentuale di tre parti di pomodorini colorati, una di pasta e 70 ml di acqua: un risultato perfetto anche con la pasta senza glutine!
Questa è una di quelle ricette semplici, di facile esecuzione e di unanime consenso, da tenere in evidenza, molto in evidenza!
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
250 g di Pasta (tipo tubettini) senza glutine
750 g di pomodorini colorati
1 cucchiaio di origano
2 spicchi di aglio
Foglie di basilico
70 ml di acqua
Olio extravergine d’oliva
Sale fino
PROCEDIMENTO RICETTA:
Con un coltellino a sega tagliare i pomodorini in quattro parti, possibilmente poco prima di usarli.
Condirli, nell’ordine, con: una manciata di origano, sale, basilico “strappato”, un trito di aglio, olio (un buon olio italiano fruttato) e mescolare.
In una ciotola condire i tubettini con qualche cucchiaio di olio per impedire che in cottura si attacchino.
Versare in una pirofila da forno: 250 g di pomodorini, 70 g di acqua poi, su questo letto, tutti i tubettini, ben distribuiti anche sui lati ed infine ricoprire con i rimanenti pomodorini.
Bagnare un foglio di carta da forno, coprire la pirofila e sigillare legando con uno spago da cucina, ottenendo così una pentola al vapore.
Cuocere in forno caldo a 200 gradi per 35 minuti.
Dopo la cottura in forno lasciar riposare per 5 minuti poi mescolare e servire!
Gradevolissimi in ogni stagione, gli spätzle occupano un posto privilegiato nella top ten dei miei primi piatti preferiti, in ogni versione e con ogni condimento!
A riprova di quello che dico, nel mio blog di versioni di “gnocchetti tirolesi” ce ne sono molte e tante altre, tempo permettendo, ne andrò a pubblicare: non mi mancano certo le idee, anche se questo caldo le ottenebra un po’ 😅!
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Per gli spätzle:
300 g di Preparato Pasta Fresca Pasta di Venezia
4 uova
280 g di acqua
Noce moscata
Sale (facoltativo)
Per il condimento:
500 g di latte
30 g di farina Schär Mix it
200 g di Grana grattugiato
Pepe nero
PROCEDIMENTO RICETTA:
Riunire in una ciotola la farina, le uova, una grattugiata di noce moscata e l’acqua; mescolare con una frusta per amalgamare gli ingredienti e ottenere un composto liscio e senza grumi.
Coprire e far riposare per una mezz’ora.
Nel frattempo preparare la crema al formaggio Grana.
Scaldare il latte direttamente nel tegame dove verranno conditi gli spätzle e, poco prima che raggiunga il bollore, versare la farina, una grattugiata di noce moscata e mescolare.
A fuoco basso, continuare a mescolare con una frusta per poco meno di un minuto.
Spegnere il fuoco, aggiungere il Grana grattugiato e mescolare con una frusta per sciogliere bene il formaggio, fino ad ottenere una crema liscia, senza grumi.
In una pentola portare a bollore l’acqua salata per cuocere gli spätzle e posizionare sulla stessa l’apposito attrezzo: lo spätzlehobel.
Mettere un po’ di pastella nel contenitore scorrevole dello spätzlehobel e farla scendere, spostandolo avanti e indietro, direttamente nell’acqua.
Si formano dei piccoli gnocchetti, pronti appena riaffiorano in superficie.
Scolare gli spätzle con una schiumarola e versarli direttamente nel tegame del condimento, scaldato con l’aggiunta di un giro di olio.
Mescolare, insaporire bene tutti gli gnocchetti con la crema al Grana, spadellare (solo chi è in grado di farlo 😉) e servire con una macinata di pepe nero.
Due cose mi hanno incuriosito di questa ricetta: il metodo di cottura delle patate e quello degli gnocchi, passati dalla spianatoia alla padella!
Per verificare la praticità e attendibilità del metodo non mi resta che provare la ricetta di Chloé sia con il condimento da lei suggerito ma anche, perché no, con il più classico dei sughi per gli gnocchi, quello di pomodoro.
Per preparare il sugo di pomodoro generalmente uso una scatola di pelati ma quando i pomodori perini sono di stagione, li faccio cuocere con cipolla, aglio, un po’ di sale e, quando il sugo è abbastanza ristretto, lo passo con il frullatore ad immersione.
Semplice, veloce, pratico e pronto da usare per la pasta: messo in frigorifero ci aspetta per qualche giorno 😉!
Riccardo Facchini (avevo apprezzato moltissimo la sua presenza a “La Prova del Cuoco”, degna di nota la sua Pasta alla Carbonara con Carciofi), chef transgender, new entry Chloè nella trasmissione “È sempre mezzogiorno”, propone ricette eseguite con tecniche innovative come questi gnocchi, promossi a pieni voti!
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Per gli gnocchi
1 kg di patate pasta gialla
1 kg di sale grosso
4 l di acqua
80 g di Mix It Schär
Per il condimento di Chloé:
250 g di funghi champignon
125 ml di panna acida
2 rametti di timo (per me timo essiccato)
1 spicchio d’aglio
burro (per me olio extravergine d’oliva)
PROCEDIMENTO RICETTA:
Lavare accuratamente le patate sotto acqua fredda verificando che la buccia sia intatta e non presenti delle crepe.
In una pentola versare 4 litri di acqua fredda e un kg di sale grosso, immergervi le patate e far cuocere per 50 minuti: saranno cotte quando galleggiano e sono coperte da una crosticina di sale.
Sciacquare le patate sotto acqua tiepida per eliminare il sale, sbucciarle e schiacciarle in una ciotola con lo schiacciapatate.
Impastare rapidamente con la farina e formare gli gnocchi su una spianatoia.
In una casseruola portare a bollore dell’acqua leggermente acidulata e sbollentare i funghi precedentemente mondati e tagliati.
In una padella saltare i funghi con un giro di olio, timo secco e un pizzico di sale (per Chloé con una noce di burro e un mazzetto di timo fresco).
Unire gli gnocchi e rosolarli per qualche minuto girandoli delicatamente.
(Io ho saltato un passaggio: Chloé, prima di versare gli gnocchi nel condimento, li rosola in un tegame con una noce di burro).
Servire gli gnocchi su un piatto disponendo la panna acida sul fondo.
Per gli gnocchi al sugo: versare gli gnocchi dalla spianatoia direttamente nel sugo di pomodoro caldo e, mescolandoli delicatamente, insaporirli per bene per qualche minuto.
Servirli con una spolverata di formaggio grana.
In entrambi i casi direi che l’esperimento è riuscito alla grande 😉!
Grazie Chloé!
Mai come in questo caso è proprio l’unione che fa la forza o, per meglio dire, la bontà.
È da residui di vari sacchetti di farine che ho ricavato l’impasto di questa schiacciata.
Dallo Chef Fabio Campoli ho imparato ad aromatizzare l’olio e, con lo stesso metodo, ho aromatizzato quello che serve per impastare la schiacciata: tegame stretto, olio, aromi, fuoco al minimo, coprire e, appena comincia a soffriggere, spegnere.
Conservato in una bottiglietta di vetro questo olio profumato è pronto all’uso per diversi giorni.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
85 g Miscela Pane Le Farine dei nostri Sacchi
72 g Mix Integrale Nutrifree
217 g Revolution Mix Pane Pizza
228 g Mix Pane Nutrifree
550 g di acqua
12 g di lievito di birra fresco
50 g di olio extravergine d’oliva al rosmarino
Salvia, rosmarino, aglio
8 g di sale
PROCEDIMENTO RICETTA:
In un tegame riunire l’olio, la salvia, il rosmarino e qualche spicchio di aglio; coprire il tegame, mettere a scaldare sul fuoco e, appena raggiunge il bollore, spegnere e lasciare coperto a raffreddare.
Mettere l’acqua nella ciotola dell’impastatrice, il lievito sbriciolato, le farine, fare qualche giro di impasto, poi aggiungere l’olio e continuare a lavorare.
Per ultimo aggiungere il sale ed impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio.
Trasferire l’impasto in una ciotola oliata, coprire e lasciar lievitare fino al raddoppio a temperatura ambiente (circa 2 ore).
Ungere una teglia da forno, versare il composto lievitato e, con le dita bagnate in un mix di olio e acqua, distribuirlo fino a ricoprire tutta la superficie della teglia (cm 25×37).
Lasciar riposare per una mezz’ora poi cuocere in forno caldo a 200 gradi per circa 35-40 minuti.
Pizzottelle: pizzette cicciottelle!
Una volta cotte e sfornate, è venuto tutto da sé: ecco le pizzottelle!
Il nome è proprio uscito dal forno assieme alle pizzette: morbide, sofficiose e invitanti, oltre che profumate e dal gusto straordinario (ho usato una delle farine senza glutine che preferisco).
Da sottolineare infine che, oltre ad essere senza glutine, le mie pizzottelle sono anche senza lievito!
A lievitare l’impasto ci pensa il Kefir di latte, filtrato dai granuli e usato con il suo siero.
Ci vuole un po’ di pazienza per la lievitazione, ogni Kefir preparato in casa ha la sua personalità ed il suo tempo per far crescere l’impasto ma l’attesa giustifica il risultato ed è quello che penso ogni volta che uso il Kefir per i miei lievitati.
Una parola per la passata di Datterini: io la preparo in casa e la uso per le mie spaghettate e altro ma, per velocizzare, vanno bene anche quelle pronte, magari controllando che non contengano zuccheri: con i Datterini non ce n’è proprio bisogno!
Kefir e intolleranza:
Come sempre quando preparo ricette con il Kefir mi trovo il problema della intolleranza al lattosio.
Il Kefir è un latte fermentato e i batteri in esso contenuti metabolizzano il lattosio, trasformandolo in un prodotto praticamente delattosato.
Un articolo scientifico inglese pubblica che un prodotto lattiero-caseario fermentato con il Kefir migliora la digestione del lattosio.
Ritengo che, nonostante il Kefir sia il latticino più consigliato per chi ha problemi di mal digestione e intolleranza del lattosio, sia comunque sempre bene sincerarsene personalmente.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
200 g di Kefir di latte
600 g di farina Le Farine dei nostri Sacchi
5 g di miele
380 g di acqua
15 g di olio extravergine d’oliva
8 g di sale
Per la passata di Datterini di Pachino:
700 g di Datterini di Pachino
Una cipolla piccola
Uno spicchio di aglio
Olio extravergine d’oliva
Sale
PROCEDIMENTO RICETTA:
Preparare il lievitino la sera precedente:
In una ciotola mescolare 200 g di Kefir di latte (non separato dal siero), 100 g di farina e 5 g di miele.
Mescolare, coprire e tenere a temperatura ambiente fino a quando è raddoppiato (per me dalle 9 di sera alle 11 del giorno successivo).
Il giorno seguente mettere nella ciotola del robot (o lavorare a mano):
350 g di acqua, il lievitino, 500 g di farina e fare qualche giro di impasto.
Aggiungere poi il sale e la restante acqua (g 30), di nuovo fare qualche giro di impasto e per ultimo aggiungere l’olio.
(Metodo di impasto del Maestro Panettiere Fulvio Marino: ad ognuno il suo merito 😉 👍).
Lavorare fino ad avere un composto omogeneo.
Versare l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato, lavorare brevemente, formare un salsicciotto e suddividerlo in palline di ugual peso e metterle a lievitare fino al raddoppio in un contenitore coperto.
(Io ho usato una cassetta per lievitazione ed ha impiegato 6 ore).
Nel frattempo preparare la passata di Datterini:
In un tegame scaldare, con un giro di olio, la cipolla tagliata a rondelle e lo spicchio di aglio.
Aggiungere i Datterini tagliati a metà, salare e cuocere a fuoco moderato.
Una volta addensata, passare la salsa con il frullatore ad immersione e tenere da parte.
Quando le palline sono lievitate, metterle su un foglio di carta da forno, allargarle delicatamente con le dita infarinate e appiattirle al centro in modo che possano ospitare un cucchiaio abbondante di passata.
Spennellare delicatamente i bordi con un po’ di olio e distribuire sulla passata un pizzico di origano secco.
Cuocere in forno caldo a 230-240 gradi per circa 15-18 minuti.