Questa è una ricetta che ha origini antiche …e già questo basta per conquistarmi!
“Il Tiesto non è un piatto famoso né conosciuto da tutte le famiglie di Formia, era più usato dai contadini e probabilmente nemmeno conosciuto dalle famiglie che invece basavano la loro alimentazione sul pescato”.
Così ci informa Gabriella Natale nel suo blog, da cui ho preso la ricetta. Neppure la sua mamma, nativa di Formia, lo conosceva.
È un tripudio di colori e profumi mediterranei in cui la pasta trova il suo degno rifugio.
Potevo non “sglutinare” questa invitante ricetta per il mio capitano? Confesso che la curiosità era anche mia: quando mi può capitare di assaggiare questo piatto se non lo preparo nella mia cucina?
Bene, cerchiamo una pasta degna del Tiesto e procediamo.
Ho usato il parmigiano ma, come dice Gabriella, può andar bene anche il pecorino o il cacioricotta, e assieme al cipollotto ho messo qualche rondella di porro.
Ho sostituito l’origano fresco, che non avevo in casa, con quello secco.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Pasta senza glutine (ho usato i paccheri di mais e riso “Le italiane” in prontuario AIC associaz. Italiana Celiachia)
3 patate
2 melanzane lunghe viola
1/2 kg di pomodori freschi (pomodorini di Pachino tagliati a metà)
Parmigiano reggiano grattugiato
Foglie di basilico
Origano secco
Cipollotto
Porro
1 spicchio d’aglio
Sale
Olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO RICETTA:
Sbucciare le patate e tagliarle a fette sottili.
Sul fondo di un tegame antiaderente versare l’olio, una macinata di sale, porro e cipollotto affettati.
Su questo condimento disporre uno strato di fettine sottili di patate crude, coprendo tutta la superficie, poi un po’ di pezzetti di pomodoro e foglie di basilico.Condire con parmigiano grattugiato e un filo d’olio.
Adagiare tanta pasta cruda a coprire tutta la superficie.
Condire con sale, parmigiano, altri pomodori, basilico e un filo di olio.
Sbucciare le melanzane e tagliarle a fettine sottili. Disporle sulla pasta, senza lasciare spazi vuoti. Condire con sale, aglio (io l’ho spremuto), origano, abbondante parmigiano, pomodori e un filo d’olio.
Aggiungere delicatamente, da un lato, dell’acqua, fino a sfiorare lo strato di pasta, non di più. Coprire con carta d’alluminio ed infornare a 200° sul ripiano più basso del forno. Lasciar cuocere per 20 minuti. Scoprire e spostare la teglia su un ripiano più alto. Lasciar asciugare e gratinare fino a doratura (per me circa 30 minuti).
Dopo un riposo di circa un’ora si può tagliare e servire.
La scelta della pasta si è rivelata perfetta e ha contribuito alla riuscita di questo ottimo primo.
Ricetta da tenere in considerazione se si hanno ospiti: si può preparare in anticipo e offrire un piatto speciale della tradizione laziale.
E’ davvero un grande onore ritrovare il mio piatto “sglutinato”. Spero du cuore possa essere conosciuto, gustato ed apprezzato da tutti coloro che altrimenti non avrebbero mai potuto nemmeno sentirne il profumo!
Non posso che ringraziarti e sperare tu possa trasformare tanti altri dei miei piatti ….
Mi unisco alla schiera dei grati.
A presto, Gabriella
Gabriella…..il piacere è stato tutto nostro….te lo possiamo garantire!
Grazie!