Strudel senza glutine con fichi freschi, mele e noci


Strudel senza glutine con fichi freschi, mele e noci.
Lo scrigno di pasta sottile che racchiude questo ripieno è la croccante pasta matta, la vera pasta con cui nel Trentino si prepara lo strudel.
La ricetta della pasta matta, che ho sglutinato e usato più volte con successo, appartiene a Cristian Bertol, anzi alla nonna, come ricorda con tanto orgoglio lo chef.
Una pasta molto semplice, fatta con farina, acqua, olio e aceto di mele.
Con questo dolce amato da tutti ma dal ripieno leggermente diverso dallo strudel classico, ho esaurito le mie scorte di fichi freschi ma non le ricette che avrei voluto realizzare.
Sarà per la prossima stagione!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la pasta (dose per realizzare 2 strudel):
250 g di Mix Pane Nutrifree
12,5 ml di acqua
50 g di olio di germe di mais
1 cucchiaio di aceto di mele

Per il ripieno:
300 g di fichi freschi
1 mela
50 g di pane senza glutine
150 g di noci
Un limone naturale

Per finire:
1 uovo
Cannella macinata
Zucchero a velo**

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare la pasta:

Riunire tutti gli ingredienti in una ciotola, lavorare fino ad ottenere un impasto liscio, morbido e omogeneo.
Avvolgere l’impasto nella pellicola e lasciar riposare.

Preparare il ripieno:

Tagliare i fichi in quattro parti; con il robot frullare il pane con 50 g di noci; affettare la mela privata del torsolo e della buccia.

Riprendere l’impasto, dividerlo in 2 parti e, con l’aiuto di un mattarello, stenderlo tra due fogli di carta forno il più sottile possibile.

Distribuire al centro della pasta in questo ordine una metà di tutto e un ingrediente sopra il precedente: il mix di pane e noci, i fichi tagliati, la buccia di limone grattugiata, le fettine di mela e i gherigli di noci.

Bagnare leggermente il contorno della pasta con acqua poi, aiutandosi con la carta forno, arrotolare e sigillare lo strudel sui lati.

Spennellare la superficie dello strudel con l’uovo sbattuto e distribuire un po’ di polvere di cannella.

Cuocere in forno caldo a 190-200 gradi per 30-35 minuti.

Togliere dal forno, lasciar riposare qualche minuto, affettare e servire con una spolverata di zucchero a velo.

Spätzle bicolori senza glutine con funghi porcini e speck


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I funghi porcini sono legati al ricordo di un goloso primo piatto, gustato anni or sono a Dro, un paese dell’alto Garda, vicino ad Arco.
Qui ho conosciuto gli spätzle, gnocchetti originari della Germania e molto diffusi in Tirolo, nell’Alto Adige e nel Trentino.
A quella prima volta ne sono seguite moltissime altre.
Andavamo lì dopo ogni scorribanda sul lago di Garda proprio per loro, gli spätzle, conditi con panna, speck e funghi porcini, serviti in grandi padelloni di ferro, che mantenevano il calore fino all’ultimo gnocchetto.
Venivano servite porzioni talmente maxi che lo trasformavano in un appagante piatto unico, seguito al massimo da un dessert, per chiudere la cena in dolcezza.
Ovviamente con “l’avvento” della celiachia non abbiamo più potuto permetterci scorpacciate di spätzle in quel locale (né altrove veramente!), ma a questo ho provveduto molto presto sglutinando la ricetta.
Spätzle, funghi e speck (ho eliminato la panna) è diventato uno dei miei piatti forti, con il quale mi piace sorprendere gli amici (che ormai non si sorprendono più perché ovviamente hanno imparato a conoscerli e ad apprezzarli).
Da quando ho visto lo chef Cristian Bertol fare gli spätzle bicolori, spesso li faccio così anch’io: il piatto diventa ancor più invitante.
Quando inizia la stagione dei porcini, mi ricordo di questo primo piatto “della memoria”, cerco funghi freschi e sodi e ne faccio incetta: alcuni li uso subito, quelli che restano li congelo per le volte successive.

Ps: se non si possiede lo spätzlehobel, l’apposito attrezzo che consente di ottenere con facilità questi gnocchetti, si può usare lo schiacciapatate con i fori più grandi.
Per rafforzare il profumo e il sapore dei porcini freschi si può aggiungere un cucchiaio di funghi porcini secchi frullati, parola dello chef Andrea Mainardi.
In mancanza di funghi freschi vanno bene anche quelli surgelati e soprattutto in questo caso, viene a puntino il consiglio precedente.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

300 g di farina Speciale Pasta Fresca Molino Dallagiovanna
4 uova
220 g di latte + 10-15 g per l’impasto senza spinaci
150 g di spinaci, cotti e strizzati
Noce moscata
Sale

Per il condimento:
Scalogno
Funghi porcini freschi
Speck Segata (senza glutine)
Vino bianco secco
Olio extravergine di oliva
Funghi porcini secchi frullati (facoltativo)
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Pulire, lavare gli spinaci, metterli in una pentola solo con l’acqua trattenuta dal lavaggio, scottarli brevemente e tritarli.

In una ciotola riunire la farina, le uova, una grattugiata di noce moscata, un pizzico di sale, il latte e mescolare con una frusta per amalgamare gli ingredienti e ottenere un composto liscio e senza grumi.

Suddividere la pastella in due parti uguali: ad una aggiungere gli spinaci tritati e all’altra 10-15 g di latte.
Mescolare e mettere a riposo per una mezz’ora.

Pulire i funghi, lavarli velocemente sotto l’acqua corrente e tagliarli a pezzetti.

Mettere in un tegame qualche cucchiaio di olio, lo scalogno tagliato a rondelle e rosolare solo per qualche secondo.

Aggiungere i funghi e far evaporare un po’ della loro umidità a fiamma vivace.

Aggiungere lo speck tagliato a striscioline, un cucchiaio di funghi porcini secchi e frullati, un pizzico di sale, mescolare, ridurre il calore, coprire e cuocere per dieci minuti.

Portare a bollore l’acqua salata per cuocere gli spätzle e posizionare sulla pentola l’apposito attrezzo.

Mettere la pastella chiara nel contenitore scorrevole dello spätzlehobel e farla scendere, spostandolo avanti e indietro, direttamente nell’acqua; fare lo stesso con la pastella verde.

Appena gli gnocchietti riaffiorano in superficie sono pronti.

Scolare gli spätzle con una schiumarola, versarli nel tegame del condimento e spadellare per insaporirli.

Servire immediatamente!

Galletto al miele con mele caramellate al Calvados, senza glutine

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Sulle orme degli insegnamenti dello chef Cristian Bertol*, ho preparato questo gustosissimo galletto con le mele.
Senape, mele e miele, tre ingredienti che caratterizzano questo chef, tra i più amati in Italia.
Il Calvados è un distillato di sidro di mele della Normandia.
Mi piace usarlo in cucina per il suo aroma fruttato e in questa ricetta fa la sua parte.
Un secondo piatto semplice ma di grande effetto, una ricetta da provare!

Per sapere di Cristian Bertol:
http://stellasenzaglutine.com/?s=Cristian+Bertol&submit=Cerca

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

1 galletto
Miele di acacia
Senape**
Due mele Golden
Il succo di un limone
Liquore Calvados
Olio extravergine di oliva

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Togliere la pelle al galletto e “massaggiarlo” con la senape.

Mettere in un tegame un filo di olio e rosolare il galletto da entrambe le parti.

Sfumare con il calvados, far evaporare, coprire e proseguire la cottura.

Quando è quasi cotto, laccare il galletto con un cucchiaio di miele e, a fiamma vivace, rosolarlo da ambo le parti. Alla fine deve risultare ben caramellato, di un bel color nocciola.

Lavare le mele, tagliarle a spicchi e passarle nel succo di limone per impedire che anneriscano.

Dorare gli spicchi di mela in un tegame con qualche cucchiaio di olio, sfumare con il calvados, aggiungere a filo un cucchiaio di miele e rosolare a fiamma vivace.

Servire il galletto accompagnato dalle mele caramellate.

Strudel della baita senza glutine, da una idea di Cristian Bertol

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Strudel con speck, caciotta e funghi champignon per Cristian Bertol.
Strudel con speck, formaggio Rosa Camuna e funghi porcini (surgelati in stagione, gentile regalo di un amico) per me; sempre sua la ricetta.
Della bontà del suo strudel sono assolutamente sicura, peccato che Cristian Bertol, lo chef che ispira buona parte della mia cucina
(http://stellasenzaglutine.com/?s=Cristian+Bertol&submit=Cerca)
non possa assaggiare il mio, senza glutine: buonissimo!!

Ps: della pasta di pane, preparata con le dosi elencate più sotto, ne ho usato 300 g per lo strudel e con il resto ho fatto delle riccioline mini, molto cicciottelle e parecchio buone, anche il giorno dopo, senza bisogno di essere riscaldate.
Le ho chiamate abbracci, questo mi ha suggerito la loro forma.
Domani, di seguito a questo post ….

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la pasta di pane: (ne servono 300 g)
500 g di Preparato per pizza senza glutine Il Pane di Anna
350 g di acqua
5 g di lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Un pizzico di sale

Per il ripieno:
200 g di speck (ho usato Segata, senza glutine)
200 g di formaggio Rosa Camuna
Funghi porcini
Uno spicchio di aglio
Prezzemolo
Un tuorlo
Passata di pomodoro
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

La sera precedente preparare l’impasto della pasta di pane:
Nella ciotola del robot sciogliere il lievito nell’acqua, dopo 5 minuti aggiungere la farina, l’olio e il sale e impastare per 7-8 minuti.

Trasferire la pasta su una spianatoia cosparsa di farina di riso, lavorare e formare una palla.

Mettere in una ciotola, coprire con la pellicola e tenere in frigorifero per una notte.

Il mattino seguente togliere dal frigorifero l’impasto (che nel frattempo, nonostante il freddo, sarà lievitato), metterlo di nuovo sulla spianatoia cosparsa di farina di riso e lavorare con le mani.

Spianare la pasta di pane con il mattarello e dare la forma di un rettangolo.

Ricoprire la pasta con fettine di speck, di formaggio e su questi distribuire i funghi porcini passati in padella con olio, aglio, qualche foglia di prezzemolo e sale.

Arrotolare la pasta, spennellare con il tuorlo e fare qualche incisione in superficie.

Mettere a lievitare il tempo che il forno arrivi a temperatura poi cuocere a 180 gradi per 20 minuti.

Nel frattempo scaldare la passata di pomodoro con un filo di olio extravergine e regolare di sale.

Togliere lo strudel dal forno, tagliare a fette e servire sopra la passata di pomodoro.

Frittelle di mele senza glutine con salsa alla frutta, da una idea di Cristian Bertol

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Per finire in bellezza il periodo carnevalesco frittelle di mele con la ricetta del mio idolo in cucina: Cristian Bertol.
Per leggere di lui e alcune delle sue ricette che ho “sglutinato”:
http://stellasenzaglutine.com/?s=Cristian+bertol&submit=Cerca

In questa ricetta la pastella che avvolge le mele è semplice, senza uova e senza grassi.
La salsa alla frutta non è la stessa che accompagna le frittelle di Cristian, ma è sempre ….farina del suo sacco: ho preso alcune sue idee, le ho mescolate, agitate e frullate…e ne è uscita una salsa buonissima, da tenere in considerazione anche per altre occasioni.
La mia marmellata per la salsa è home made, preparata quest’estate quando le fragole erano al massimo di profumo e sapore.
Sfizioso dessert o golosa merenda da fare e rifare anche quando il carnevale sarà passato.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

3 mele renetta
Un pizzico di lievito per dolci**
40 g di farina Molino Dallagiovanna per Dolci lievitati
150 g di latte
olio di semi di arachide
Zucchero a velo** (facoltativo)

Per la salsa:
Una mela renetta
Succo di un limone
Marmellata di fragole**
Foglie di menta fresca

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il Prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sbucciare le mele.
Togliere il torsolo con l’aiuto di un levatorsoli e tagliare le mele orizzontalmente creando dei dischi alti 1 cm.

Fare una pastella lavorando con una frusta la farina, il latte e un pizzico di lievito per dolci.

Tuffare le rondelle di mela nella pastella, friggerle in olio di semi ben caldo, scolarle e passarle su carta assorbente.

Per la salsa:
Sbucciare e grattugiare la mela, bagnarla con il succo del limone, mescolarla alla marmellata e passare tutto con il frullatore ad immersione.

Servire le frittelle con la deliziosa salsa e guarnire con foglioline di menta.

Una spolverata di zucchero a velo (se si desidera) e…le frittelle di mele sono pronte!

Arrosto morto, senza glutine…. a modo mio

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Il nome non è invitante, lo riconosco, ma il piatto lo è e molto!
Anche nel famoso libro dell’Artusi si trova una tal ricetta “coll’odore dell’aglio e del ramerino”.
Si tratta di una preparazione semplice e molto saporita.
La mia ricetta è un insieme di varie idee di cucina: quella di Pellegrino Artusi (gastronomo e autore di uno dei libri più famosi della cucina italiana); quella di Cristian Bertol (chef stellato della Val di Non, uno tra i migliori in Italia, che mi piace particolarmente) e quella dell’ amica Alfea, che mi ha fatto conoscere questo piatto.
Da Cristian Bertol l’idea di spalmare la carne con la senape (chi non conosce questa sua consuetudine di insaporire le carni?); dall’Artusi “l’odore di aglio e ramerino” con cui sigillo la carne e dalla mia amica il trito di verdure dove il mio arrosto finisce la cottura.
Ne è uscito un arrosto superbo!
Questo arrosto l’ho fatto con il “cappello del prete”, un taglio di carne particolarmente tenero e saporito e per avere fette tutte uguali mi sono servita di un attrezzo molto vecchio, ma utilissimo.
Dovrebbe chiamarsi “Pinza molla per arrosto”, ma lo uso anche per affettare l’ananas e altro.
Era di una mia vecchia zia, quindi…direi che ha all’incirca 50 anni, ma li porta bene, a patto di non metterlo in lavastoviglie…
Patate semplicemente lessate e schiacciate e cuori di carciofo sono l’ideale per accompagnare questo goloso piatto di carne.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Cappello del prete
Rosmarino, salvia e aglio
Carota, sedano, cipolla e alloro
Olio extravergine di oliva
Senape (ho usato senape Orco, senza glutine)
Vino bianco secco
Sale e pepe

PROCEDIMENTO RICETTA:

Fare un trito con le foglie di salvia, gli aghi di rosmarino e uno spicchio di aglio.

Spalmare la carne con la senape e passarla nel trito di profumi.

Mettere qualche cucchiaio di olio in un tegame e soffriggere brevemente sedano, carota e cipolla tagliati a pezzetti.

Aggiungere la carne, rosolarla a fuoco vivace da tutti i lati poi sfumare con il vino bianco.

Lasciar evaporare, salare, coprire il tegame e cuocere a fuoco molto dolce per circa 2 ore.
Se necessario aggiungere poco brodo (o acqua) caldo.

A fine cottura, togliere dal fuoco e lasciar riposare la carne prima di affettarla.

Passare il sugo con il frullatore ad immersione.

Servire l’arrosto con il suo sugo e con il contorno preferito.

Strudel di mele con pasta matta e torrone….senza glutine, da una idea di Cristian Bertol

imageUn ripieno insolito con il torrone, la immancabile e profumata mela Golden Melinda, simbolo della Val di Non, il tutto avvolto in uno scrigno di pasta croccante, la pasta matta, la vera pasta per lo strudel: questo lo strudel di mele al torrone!
Lo strudel, un dolce tipicamente invernale e quando si parla di strudel per me è inevitabile pensare a Cristian Bertol, uno degli chef più apprezzati della televisione italiana.
“Lo strudel di mele con la pasta matta mi identifica molto e la pasta matta è una pasta della nonna molto semplice, fatta con farina, acqua, olio e aceto di mele” così in una intervista rilasciata dallo chef che con il gemello Renzo ” fa meraviglie tra pentole, piatti e bottiglie” nel loro Hotel (stella Michelin) nel cuore del Trentino e della Val di Non.
Con questa premessa se avessi fallito con la preparazione della mia pasta matta “sglutinata”, avrei messo a rischio su FB l’amicizia dei gemelli Cristian e Renzo.
Quindi…inutile dire che mi è andata bene.
Ho rispettato le dosi dello chef e anche la mia pasta matta senza glutine è perfetta: consistenza e lavorabilità ottime, non si straccia quando si stende e molto buona una volta cotta: ne sono veramente entusiasta!
Con queste dosi di pasta ho ottenuto 2 strudel e per non farli uguali ho variato un solo ingrediente del ripieno: in uno ho messo i pinoli e nell’altro le noci.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la pasta:

250 g di farina Pane e Pizza Molino Dallagiovanna
12,5 cl di acqua
50 g di olio di semi di mais
1 cucchiaio di aceto di mele

Per il ripieno di uno strudel:

2 mele Golden Melinda
200 g di torrone alle mandorle (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
40 g di pinoli (oppure noci)
40 g di uvetta
Cannella in polvere (ho usato Cannamela, senza glutine)

Un uovo per spennellare
Zucchero a velo (se non è home made vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Fare la pasta matta: mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e (a mano o con il robot) amalgamare fino ad ottenere un impasto liscio, morbido e omogeneo.

Avvolgere l’impasto nella pellicola e mettere a riposare (io l’ho messo in frigorifero per una notte).

In una ciotola riunire e mescolare: il torrone tritato (o pestato con un batticarne), le mele sbucciate e tagliate a dadini, l’uvetta ammollata, lavata e asciugata, i pinoli (o le noci) e un cucchiaio di cannella macinata.

Riprendere l’impasto, lavorarlo con le mani per renderlo più morbido e dividerlo in due parti.

Mettere sulla spianatoia un foglio di carta da forno e, con il mattarello, stendere la pasta il più sottile possibile.

Distribuire sulla pasta stesa il ripieno e arrotolare, aiutandosi con la carta da forno.

Sigillare bene i bordi, trasferire lo strudel su una teglia o sulla griglia del forno ricoperta di carta da forno e spennellare la pasta con un uovo sbattuto.

Cuocere in forno caldo a 200 gradi per 20 minuti.

Lasciar intiepidire (lo strudel si apprezza meglio se tiepido), spolverizzare con lo zucchero a velo e servire: che buonoooo!!!

Arista di maiale senza glutine al latte

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L’arista al latte è un secondo piatto con cui andare sul sicuro: semplice, gustoso e anche raffinato….e nemmeno tanto caro…di questi tempi da tenere in considerazione!!
La marcia in più è data dalla senape, che conferisce all’arista un sapore molto gradevole.
Questo accorgimento l’ho imparato dallo chef Cristian Bertol, mio grande idolo in cucina.
Una ricetta assolutamente da provare!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

700/800 g di arista di maiale
Salvia e rosmarino
Cetrioli sott’aceto
Aglio
Senape (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
1 cucchiaio di fecola di patate (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
1/2 litro di latte
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Togliere dall’arista l’eventuale grasso in eccesso.

Fare dei buchi con un coltello o con l’apposito utensile e inserire rametti di rosmarino e qualche cetriolo.

Legare la carne e spennellare con la senape.

Scaldare in una casseruola foglie di salvia, uno spicchio di aglio in camicia schiacciato e qualche cucchiaio di olio.

Aggiungere l’ arista e rosolare da tutti i lati.

Bagnare con il latte caldo, salare e cuocere a fuoco basso per 1 ora e 1/2.

Lasciar raffreddare la carne nel suo sugo.

Una volta raffreddata togliere dal sugo, mettere su un tagliere e affettare.

Sciogliere la fecola in poca acqua, aggiungere al sugo e ridurre a fuoco medio per 5 minuti.

Filtrare la salsa oppure frullare con un minipimer e servirla, calda, con l’arista affettata.

Strudel di mele senza glutine con panettone e crema al passito di Cristian Bertol

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Questo strudel è stato presentato dallo chef Cristian Bertol durante il programma televisivo ” la Prova del Cuoco”, mentre la ricetta della crema l’ho presa dal suo libro “La prova del cuore”, una delle mie Bibbie in cucina.
L’ abbinamento mi è sembrato perfetto, come d’altronde perfetto anche lo zabaione che accompagnava il suo strudel in quella trasmissione.
E il panettone? Un piccolo panettoncino* salvato e conservato per una occasione come questa.
Veramente lo avevo tenuto da parte per fare un budino, provato l’anno scorso, che ci era piaciuto ma questa ricetta è senza dubbio meglio e poi…suggerita da Cristian ha tutto un altro sapore, e che sapore!!

* panettoncino
http://stellasenzaglutine.com/2013/12/21/panettoncini-senza-glutine/

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Due fette di panettone
Pasta sfoglia senza glutine (ho usato 2 cerchi di Pasta sfoglia surgelata Pane di Anna, in prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
3 mele renette
1 tuorlo

Per la crema:

25 cl di latte
3 tuorli
70 g di zucchero
20 g di farina Farmo Fibrepan
1/2 stecca di vaniglia
5 cl di Passito

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tagliare le fette di panettone a pezzetti.

Aggiungere le mele sbucciate e a pezzetti (Cristian suggerisce: perfetta la mela renetta) e , aiutandoci con le mani, amalgamare molto bene.

Ho aggiunto sulle mele una generosa spolverata di cannella macinata: non me ne voglia Cristian, ma non posso pensare ad uno strudel senza profumo di cannella.
Mi perdonerà per questo?

Appoggiare un cerchio di pasta sfoglia sulla spianatoia ricoperta di carta forno.
Con un mattarello appiattire e allargare leggermente il cerchio.

Farcire con metà del ripieno e arrotolare lo strudel.
Ho fatto altrettanto con l’altro cerchio di pasta sfoglia.

Spennellare gli strudel con un tuorlo sbattuto.

Mettere in forno ventilato per 15/18 minuti a 200 gradi.

Nel frattempo preparare la crema.
Scaldare il latte con la mezza stecca di vaniglia.

Sbattere i 3 tuorli con lo zucchero, unire la farina e poi il passito.

Aggiungere il composto al latte tiepido e portare a cottura senza arrivare al bollore.

Quando la crema inizia a rapprendere, toglierla dal fuoco e farla raffreddare in una coppa di vetro.

Se si preferisce una crema particolarmente liscia, passarla al setaccio o col frullatore ad immersione.
Ricordo che lo aveva fatto nella presentazione di un’altra crema.

Servire lo strudel con la crema al passito e…mandare un pensiero più che positivo al grande Cristian!!

Gnocchi di patate senza glutine con zucca e Monteveronese di Cristian Bertol

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Giovedì gnocchi.
A casa mia, quando ero piccola, era una consuetudine pranzare con gli gnocchi il giovedì, come era una cosa scontata che a mangiarli con noi ci fosse Luciana, la prima, grande e forse unica amica della mia infanzia.
Buonissimi, morbidi e filanti di grana, erano rigorosamente conditi con un sugo di pomodoro che espandeva il suo profumo oltre i confini di casa mia.
Ricordi…..
Cambiamo giorno (oggi è venerdì e il nostro pranzo sono stati questi gnocchi) e cambiamo anche il condimento: proviamo la ricetta di Cristian Bertol, il mio mito in cucina, chef a “La Prova del Cuoco” dove ha proposto questo interessante e gustoso primo piatto di gnocchi di patate conditi con zucca e formaggio Monteveronese.
In aggiunta al condimento Cristian presenta gli gnocchi con croccanti fettine di pancetta.
Ho preferito omettere questo ingrediente: dopo le cene e i pranzi delle recenti festività un minimo di dieta non fa male!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

600 g di patate lessate
130 g di farina Glutafin (in prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
Noce moscata
400 g di zucca
Sale q.b.

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare le patate e cuocerle in acqua fredda.

Una volta cotte, tagliarle in due e schiacciarle con lo schiacciapatate, senza bisogno di togliere la buccia che resterà nello schiacciapatate mentre la purea uscirà dai fori.
In questo modo si velocizza molto il passaggio.

Lasciar raffreddare poi unire la farina, il sale e una macinata di noce moscata.
Se si unisce la farina alla purea di patate bollente, questa, per compattare, richiederà maggior farina. Gli gnocchi risulteranno particolarmente sodi e il sapore della patata si perderà nella farina.

Amalgamare e mettere il composto su una spianatoia cosparsa di poca farina.
Fare dei bastoncini, tagliare gli gnocchi e rigarli con una forchetta, affinché assorbano meglio il condimento.

Togliere la buccia alla zucca, tagliarla a dadini e rosolarla in padella con poco olio.
Regolare di sale.

Grattugiare il formaggio Monteveronese.

Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata e, appena risalgono a galla, scolarli con una schiumarola e saltarli in padella con la zucca.

Servire gli gnocchi con una abbondante spolverata di Monteveronese.

Sono squisiti!!
Ringrazio ancora una volta il grande Cristian: le sue ricette non sbagliano mai!