Fermarsi??…..mai!!

Prossimamente su questo piccolo blog gluten free un dolce….a tre mani: la mia, quella che posso usare, e le preziose mani del mio capitano!
L’ho convinto ad aiutarmi…veramente non ho fatto molta fatica: cosa non si fa per amore!!
Un dolcetto me lo sono meritata no?
Va bene, rimbocchiamoci le maniche…
Cerchiamone uno che soddisfi entrambi…e sglutiniamolo!!!
A presto

Tagliatelle con l’anatra senza glutine (foiade col nedar senza glutine)

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Non avrei mai pensato di scrivere questa ricetta in ospedale, in attesa di un intervento al tunnel carpale, ma così è.
Non che io sia particolarmente tesa, affatto, so cosa mi attende: è la quarta volta che affronto questo mio problema. Due interventi diciamo….semplici e due un po’ più complessi e questo di oggi fa parte dell’ultima categoria.
E meno male che abbiamo solo due mani!! Tutte le volte che ho pensato: avessi una mano in più!! Eh non eh! Due bastano!! Altrimenti dovrei monopolizzare un ospedale!!!!
Ho il conforto di essere seguita da un bravo medico chirurgo, amico e compagno di tennis sia del mio capitano che di nostro figlio e l’assistenza di uno staff di grande competenza, disponibilità e cortesia, il che non guasta affatto!
E questa cortesia non è solo per chi è amico dell’amico o del primario…..è per tutti, come ho avuto modo piacevolmente di constatare: bianchi, neri, gialli, intra ed extramuros.
Ma l’attesa è attesa e quello che sto facendo mi permette almeno di ingannare piacevolmente il tempo che manca …
Partiamo dal sughetto col quale condire queste tagliatelle: proviene da una trattoria di Mantova, l’ “Antica Trattoria Goldoni”, ormai scomparsa e Lucio è il figlio che mi ha passato senza problemi le conoscenze di questa cucina casalinga nostrana dei suoi avi.
Conto di avere altre ricette….speriamo.
Mi piace interpretare le tradizioni della cucina, renderle apprezzabili anche per i nostri amati celiaci ed ecco allora le “foiade col nedar” senza glutine…
Tagliatelle, in dialetto mantovano “foiade”: il procedimento lo trovate descritto in una precedente ricetta:

Facciamo le tagliatelle senza glutine

Rendo noto che mai, né io né il mio capitano, avevamo assaggiato ragù di selvaggina né di pennuti da cortile diversi da galline o faraone, anzi, al pensiero abbiamo storto il naso…quindi ho deciso di provare la ricetta sulla fiducia, poiché Lucio ha assicurato la bontà di questo sugo.
Gli abbiamo dato ragione: un primo di tutto rispetto, non aggiungo altro!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Tagliatelle senza glutine
Anatre (io ne avevo 2 gentilmente offerte da Lucio)
Sedano
Carota
Cipolla
Finocchio
Alloro
Rosmarino
Salvia
Bacche di ginepro
Noci intere
Dado granulare di pollo Knorr (in prontuario AIC Associazione Italiana Celiachia) nella ricetta originale viene usato il dado Well classico che non conosco)
Vino rosso “generoso”

PROCEDIMENTO RICETTA:

Trascrivo fedelmente la ricetta del ragù.
Tra parentesi le mie variazioni perché sia senza glutine, adatta ai celiaci.

“”””Ricetta ragù selvaggina “oca, anatra, folaga”

Togliete dal congelatore la selvaggina e a scongelamento avvenuto levate pelle e piume assieme, pulite bene l’interno gettando via tutti gli organi interni, collo, testa, ali e zampe.

Stesso procedimento per carni fresche.

Tagliate in due parti il tronco, lavate e mettete a riposo in una pentola capiente aggiungendo: una costa di sedano, una carota, mezza gamba di finocchio, tre foglie di alloro, un rametto di rosmarino, sette foglie di salvia, ½ cipolla, qualche bacca di ginepro, un litro di vino rosso generoso e cinque noci intere, un cucchiaio di polvere da brodo Well classico (io ho usato il dado granulare di pollo Knorr – in prontuario AIC Associazione Italiana Celiachia)

Lasciate riposare tutta la notte, poi a fuoco lento fate bollire per tre ore circa.

Raffreddate, togliete la carne e gettate tutto il resto, spolpatela e rimettete la sola carne di nuovo in pentola con: una costa di sedano, un paio di carote, ½ gamba di finocchio, alloro, salvia, rosmarino, e un litro di vino rosso, sei noci e un cucchiaio di polvere da brodo Well classico (io dado granulare di pollo Knorr – in prontuario AIC associazione Italiana Celiachia).
Bollite a fuoco lento per altre due ore.

Passate il tutto, meno le noci e l’alloro, nel macina carne, mescolate bene e date un’ultima scottata a fuoco lento.

NB: le noci sono importanti perché sono l’unico provvedimento valido per togliere il selvatico alla carne e tutti i cattivi odori.”””””

Una volta pronto il ragù non resta che procedere alla cottura delle tagliatelle preparate passando nella trafila nr.8 del Kenwood, ma può andare anche la nr.7
I numeri di questa trafila vanno dall’1 al 9.

Scolare le tagliatelle ancora al dente e finire la cottura nel tegame in cui si è scaldato il sugo.
Notare come queste meravigliose “foiade” gluten free non si rompano!!!
Un filo di olio crudo (Lucio consiglia una noce di burro) e sono pronte da impiattare.
Una spolverata di grana grattugiato solo a chi lo desidera, un buon lambrusco invece per tutti!!

Facciamo le tagliatelle senza glutine

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Fare la pasta in casa è di grande soddisfazione….farla bene è senza dubbio importante e anche senza glutine si possono ottenere risultati fantastici.
Meglio cominciare con la più semplice delle paste fresche, la tagliatella.
Ricordo ancora quando mangiammo le mie prime tagliatelle gluten free: due uova di pasta fatta e tirata tutta a mano! Allora potevo….oggi è meglio che non carichi troppo le mie mani e così mi faccio aiutare dal robot, ma il risultato è sempre perfetto!!
Di prevalenza uso le farine naturalmente senza glutine e precisamente il Mix di Bette Hagman o quello modificato di Felix e Cappera.
Prossimamente elencherò meglio tutti i vari Mix (non solo per la pasta fresca) proposti da Felix e Cappera, un binomio indissolubile che tanto bene hanno fatto e continuano a fare per l’alimentazione senza glutine.
Con questo impasto si possono fare non solo fettuccine, tagliolini, pappardelle, spaghetti, lasagne, cannelloni….qualsiasi pasta all’uovo, ma anche paste ripiene.
L’importante è lasciare alla pasta un po’ di umidità in più per poterla richiudere in varie forme e sigillare all’interno il ripieno.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

4 uova
300 g di farina Mix **per paste fresche naturalmente senza glutine di Felix
Farina di riso Nutri Free (in prontuario AIC Associazione Italiana Celiachia)
Un cucchiaio di olio evo
(Io non metto mai sale, non lo trovo indispensabile e quando si può è meglio farne a meno, più salutare!!)

Queste dosi sono per 4 persone, ma ovviamente sono soggettive.

** Mix per pasta all’uovo naturalmente senza glutine:

250 g di amido di mais
100 g di farina di tapioca
150 g di fecola di patate
100 g di farina di riso glutinoso
10 g di xantano)

oppure anche:

100 g di farina di riso
250 g di amido di mais
250 g di fecola di patate
10 g di Xantano

Dal totale del Mix si preleva la quantità necessaria.

Poiché tutte queste farine sono a rischio contaminazione per il celiaco è necessario controllare che sulla confezione del prodotto ci sia l’indicazione “senza glutine”, controllare le diciture e gli ingredienti elencati, oppure che queste farine siano presenti sul prontuario AIC, Associazione Italiana Celiachia.

PROCEDIMENTO RICETTA:

Come sempre per gli impasti mi faccio aiutare dal mio valido Kenwood, ma niente vieta di fare a mano.
Se le mani non hanno problemi, e non è il caso delle mie, e il tempo a disposizione non stringe, è di grande soddisfazione e relax, altrimenti mettere nella ciotola del robot la farina, le uova e l’olio e far andare fin che l’impasto si arrotola sul gancio.
A questo punto l’impasto è pronto.

Prendere la pasta e fare qualche giro a mano sulla spianatoia di legno (indispensabile per dare rugosità alla pasta) cosparsa di farina.
Usare lo stesso Mix o anche farina di riso.
Fare un cilindro, avvolgerlo nella pellicola e mettere a riposare per una mezz’oretta.

Riprendere la pasta , tagliare e infarinare una parte, spianarla leggermente col mattarello.
Sono solita fare questo passaggio prima di usare la sfogliatrice, per dare forma e favorire la stesura della sfoglia.

Infilare la pasta nella sfogliatrice partendo dalla tacca più bassa, la numero uno, procedendo fino al numero che si preferisce, dipende dallo spessore che vogliamo ottenere.
Se necessario infarinare con farina di riso.

Arrotolare la sfoglia, eliminare le parti irregolari* e tagliare le tagliatelle della dimensione voluta.
Questo passaggio preferisco farlo a mano, mi ricorda la nonna e la sua “coltellina”, la stessa che si vede nella foto e che uso regolarmente.

*Non buttare gli scarti della pasta, tritarli con la coltellina. Cotti in un buon brodo sono un’ottima pasta ” trida”, chiamata così in dialetto mantovano.
Pasta trita è la versione in italiano.

Quiche senza glutine con pomodorini e asparagi

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Ieri sono passata al Supermercato Famila per una spesa veloce e come al solito mi sono portata a casa il giornalino che pubblica ogni mese con notizie varie, tra cui anche qualche ricetta.
Mi piace, ho preso parecchi spunti dalle ricette pubblicate e anche questa volta ho trovato qualcosa che mi andava di provare senza glutine.
Ce ne sarebbe anche un’altra veloce veloce e molto carina da presentare….vedrò se il tempo mi permetterà di realizzarla.
Per il momento ho “sglutinato” questa ricettina di origine francese, per niente complicata e molto appetitosa.
Al posto della panna, per renderla un pochino più leggera, ho usato il latte e lo scalogno l’ho sostituito con la cipolla rossa di Cannara, che trovo altrettanto delicata se non di più.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

1 scalogno (sostituito con la cipolla rossa di Cannara)
500 g di asparagi
3 tuorli d’uovo
300 ml di panna da cucina (sostituito con altrettanto latte)
200 g di pomodorini (ho usato quelli di Pachino, saporitissimi)
1 rotolo di pasta sfoglia DS (in prontuario AIC-Associazione Italiana Celiachia)
Parmigiano (per me grana padano giovane, più delicato)
Olio extra vergine di oliva
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tagliare agli asparagi un pezzetto di gambo, il più legnoso e col pelapatate togliere la pelle al gambo rimanente, restando sempre sulla parte bianca.
Metterli in ammollo in acqua 10/15 minuti per togliere eventuale terra depositata sulle punte.

Sciacquare sotto l’acqua corrente con delicatezza, cercando di non rompere le cime.

Legare gli asparagi con uno spago o con appositi elastici e cuocerli in posizione verticale, immergendo solo una parte di gambo, lasciando che le punte cuociano a vapore.
Sulla mia asparagera c’è scritto “pasta” ma a suo tempo, quando la comperai, mi era piaciuto più che altro il pentolino anche se non è dotato di cestello per estrarre gli asparagi e questo sarebbe molto comodo una volta cotti!!

Lessare gli asparagi per non più di 7/8 minuti, scolarli, tagliare le punte e metterle da parte.

Soffriggere in poco olio i gambi e la cipolla tagliando tutto abbastanza sottile.

In una ciotola unire il latte, i tuorli, il grana, mescolare e aggiungere il soffritto precedente.

Stendere la pasta sfoglia e rivestire le formelle che si vogliono usare.

Aggiungere all’interno la crema, decorare ogni formella con le punte di asparago e i pomodorini interi col picciolo, già lavati, asciugati e incisi.

Cuocere in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti.

Lasciare che si raffreddino un po’ e togliere dalle formelle.

PS: non gettate i ritagli di pasta sfoglia, “riattaccateli” a formare un rettangolo, riempite con fettine di mela e cuocete in forno anche con la quiche….ottima merendina per i bimbi ma anche per il mio capitano che ha molto gradito!!

Maccheroni alla chitarra senza glutine con pesce spada

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Per provare i miei primi maccheroni alla chitarra ci voleva un sugo importante.
Mi sono ricordata di alcune ricette che avevo letto nella sala di attesa di un dentista, una lettura che mi aveva distratto piacevolmente, nonostante il luogo.
Per non dimenticarle avevo preso qualche appunto su un foglietto -allora non avevo ancora il mio prezioso IPhone per scriverci ogni cosa- ma di trovare quegli appunti non c’è stato verso.
Ho cercato di ricostruire questa ricetta e credo proprio di esserci riuscita o almeno il risultato è veramente ottimo.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Maccheroni alla chitarra senza glutine (http://stellasenzaglutine.com/2013/04/12/maccheroni-alla-chitarra-senza-glutine/)
Pesce spada
Pomodorini pachino
Porro
Cognac
Olio evo
Sale

Ingrediente dell’ultimo momento il timo fresco. Mentre la pasta cuoceva ho innaffiato le piante aromatiche sul davanzale della cucina: basilico, origano e timo. Ho pensato che timo e pesce sono un’accoppiata perfetta!

PROCEDIMENTO RICETTA:

Togliere la pelle al pesce spada e tagliarlo a cubetti.

Tagliare il porro a fettine sottili, sciacquarlo sotto l’ acqua corrente e asciugarlo con una carta assorbente.

Lavare, asciugare i pomodorini e tagliarli a metà.

In un tegame mettere l’olio evo, il porro e i cubetti di pesce.
Rosolare e sfumare con il cognac.
Aggiungere i pomodorini, salare e cuocere il tutto per 10 minuti.

Prima di spegnere aggiungere le foglioline di timo fresco.

Nel frattempo mettere a bollire in una pentola capiente molta acqua e quando bolle versarvi i maccheroni alla chitarra gluten free
Salare e cuocere qualche minuto da quando riprende il bollore.

Scolarli ancora al dente e finire la cottura nel tegame del sugo.

Maccheroni alla chitarra senza glutine

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Se mi si chiede se preferisco fare shopping in una boutique di abbigliamento o in una “boutique” di casalinghi….non ho un attimo di esitazione: la seconda è la mia preferita in assoluto!!
Quando posso, tempo e finanze permettendo, mi sollevo il morale e mi lustro la vista (si perché tutto non si può avere!!) passando dal Toscano, un centro casalinghi appena fuori Mantova, che non è proprio niente male.
Cerco sempre di andare da sola….è meglio, gli uomini non capiscono la necessità di certi attrezzi da cucina, e poi si può indugiare senza troppa fretta e sensi di colpa.
Ma qualche giorno fa è successo proprio il contrario….siamo passati davanti a questo centro casalinghi e il capitano si è offerto di fare una sosta: si era ricordato il mio desiderio di comprare questo attrezzo.
Ovviamente non mi sono limitata alla chitarra…ma non si è lamentato, anzi…fosse stato per lui avrei potuto aggiungere altre cose nel carrello..

Per dare una spiegazione esauriente e chiara riguardo a questo attrezzo e alla relativa pasta, riporto esattamente quanto dice Wikipedia:

“”Gli spaghetti alla chitarra, detti anche tonnarelli o maccheroni alla chitarra (dal dialetto maccarunə) in Abruzzo, sono una varietà di pasta all’uovo tipica della cucina italiana.
La larghezza del taglio (circa 2-3 mm) è identica a quella dei tagliolini, ma lo spessore è decisamente maggiore. Visti in sezione, si presentano “quadrati”; questo sta a significare che lo spessore è anch’esso di 2-3 mm.
L’attrezzo (detto appunto chitarra) conferisce alla pasta uno spessore squadrato e una consistenza porosa che consente al sugo con cui verrà condita di aderire completamente, con grande soddisfazione del palato.
Per la pasta viene utilizzata …..e qui viene il bello!!….mica possiamo usare farina di semola di grano duro!! Noi useremo il Mix per Pasta all’uovo che uso da sempre, quello di Olga/Felix, composto da farine naturalmente senza glutine.
(Prossimamente elencherò più ampiamente i Mix proposti da Felix e Cappera (Olga Scalisi e Emanuela Ghinazzi) che sono alla base di moltissime, collaudatissime ricette, frutto del loro prezioso lavoro).
Viene lavorata a lungo e dopo il riposo al fresco viene tirata a sfoglia con il matterello (per me mattarello).
Successivamente si pone la sfoglia sulla chitarra e ci si fa scorrere sopra il matterello (mattarello) in modo che i fili della chitarra penetrino nella sfoglia tagliandola a striscioline.
Le donne abruzzesi finiscono il lavoro passando un dito sulla sfoglia tagliata alla base della chitarra come dovessero suonare (io questo giuro che non lo sapevo ma ci sono arrivata da sola!! la pasta non si staccava e allora ho passato un dito sulle corde e….meraviglia!! sono scesi questi meravigliosi fili !!!).
È una pasta che richiede rigorosa cottura al dente e si sposa bene con condimenti ricchi e sughi importanti””.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI:

Oltre alla “Chitarra per spaghetti abruzzesi”:

4 uova
300 g farina Mix per Pasta all’uovo naturalmente senza glutine di Felix**
Un filo di olio evo
Poco sale (io non lo metto)

** Mix per pasta all’uovo naturalmente senza glutine:

250 g amido di mais
100 g farina di tapioca
150 g fecola di patate
100 g farina di riso glutinoso
10 g di xantano)

oppure anche:

100 g farina di riso
250 g amido di mais
250 g fecola di patate
10gr di Xantano

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere nel robot (io non posso più farne a meno, i miei polsi reclamerebbero troppo) la farina, le uova e l’olio e fare andare fin che l’impasto si arrotola sul gancio. A quel punto può dirsi pronto.

Togliere la pasta dal gancio, mettere su una spianatoia di legno cosparsa di farina (usare lo stesso Mix) e dare qualche giro a mano.
Fare un cilindro e ricoprirlo con la carta pellicola. Mettere a riposare.

Riprendere la pasta , dal rotolo tagliare un pezzetto e stenderlo sulla spianatoia col mattarello, ad uno spessore di circa 3 millimetri aiutandosi con poca farina se occorre.

Appoggiare la sfoglia sulla chitarra, premere col mattarello e passare sulle corde un dito fin che non sono scesi tutti i fili di pasta.

A questo punto non resta che mettere i maccheroni su un canovaccio e pensare ad un sugo degno di una pasta così stupenda!

Io ci ho già pensato: ho del pesce spada che mi aspetta….a domani….

PS: dimenticavo di dire che la pasta può essere di 2 dimensioni e io, facendo quella più sottile, tipo tagliolini, ho fatto saltare alcune corde, ma ho potuto portare a termine ugualmente la mia opera.

Rifacciamo i ricciarelli senza glutine di Ambra Romani

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Questa è una ricetta di Ambra Romani, chef alla Prova Del Cuoco.
Quante volte l’ho rifatta? …ho perso il conto. E tutto in pochi mesi da che l’ho vista in TV, mi sembra poco prima di Natale.
Non ho sbagliato un colpo, sempre riusciti alla perfezione!
Sicuramente non per merito mio ma delle dosi esatte e di come Ambra ha spiegato bene la ricetta.
La prima volta li ho “sglutinati” in occasione di una cena tra amici ed è stato un vero successo. A fine pasto con un buon Passito dei Colli sono finiti in un attimo!!
L’occasione di rifarli questa volta è per ringraziare una persona molto gentile, disponibile a passarmi ricette della famiglia che gestiva un’antica trattoria a Mantova.
Veramente oltre alle ricette mi ha anche fatto omaggio di un ingrediente indispensabile che non si trova facilmente…ma questa è un’altra storia che racconterò appena avrò il tempo di realizzare la ricetta.
Tornando ai miei ricciarelli senza glutine direi che sono stati molto apprezzati anche dalle amiche durante un ritrovo pomeridiano con caffè e infuso alla frutta ma confesso che c’è stato chi -e non faccio nomi- ha preferito il Passito, tanto non doveva guidare per rientrare a casa!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

4 albumi (circa g 140)
200 g di farina di mandorle* (vedi prontuario AIC-Associazione Italiana Celiachia) aumentato a 300 g perché non trovo le mandorle amare
180 g di zucchero di canna (si può diminuire a 130)
100 g di mandorle amare spellate (sostituito con aroma di mandorla amara della Rebecchi-senza glutine)
un cucchiaino di lievito per dolci (vedi prontuario AIC-Associazione Italiana Celiachia)
La buccia grattugiata di 1 limone
zucchero a velo (se non è home made come il mio, vedi prontuario AIC-Associaz. Italiana Celiachia)

Per i ricciarelli al cioccolato:
Cioccolato fondente 75% e 1/2 bicchierino di Amaretto Disaronno**, quello consentito

Suggerimenti: * se vogliamo fare la farina di mandorle in casa frullare le mandorle intere, con o senza buccia, con un cucchiaio di amido di mais consentito, affinché non caccino olio nel macinarle.
**per il liquore Amaretto controllare che sia il “Disaronno” originale: questo non contiene glutine. In commercio ne esistono anche non adatti ai celiaci, ottenuti dagli amaretti!!
Per sapere di più sull’Amaretto Disaronno:

Pesche senza glutine affogate all’amaretto con crema di yogurt

PROCEDIMENTO RICETTA:

Montare a neve gli albumi.

Amalgamare la farina di mandorle con lo zucchero di canna, il lievito, la scorza di limone grattugiata e alcune gocce di aroma di mandorla amara.

Unire delicatamente gli albumi, formare con il composto ottenuto delle quenelles, spolverarle con abbondante zucchero a velo.

Cuocere in forno statico a 200 gradi per 10-12 minuti.
Raffreddare.

Per avere i ricciarelli al cioccolato intingere una parte di dolcetto nel cioccolato fatto fondere a bagnomaria (o nel microonde) con l’aggiunta di un bicchierino di Amaretto Disaronno e lasciare asciugare su carta forno.
Questa è una variante che vorrei suggerire ad Ambra perché aumenta la bontà del dolce.
Quanto mi piacerebbe farglieli assaggiare e avere il suo giudizio!!

Scorze di arancia candite home made senza glutine…le ultime della stagione

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Da quanto tempo le preparo? …da quando ho visto Monica Bianchessi e Stefano
Fagioli proporle in un programma su AliceTV…fu un amore a prima vista..
Seguo anche questo canale quando ho l’occasione, alcuni chef mi piacciono più di altri, ma quello che cattura la mia attenzione è sicuramente la ricetta che penso già di realizzare guardando le loro mani esperte all’opera…e poi il risultato finale ..già sogno la mia interpretazione!!
Premetto che i canditi non mi piacciono, anzi, non mi piacevano fino a quando ho provato a farli: sono buonissimi, danno un tocco in più alle ricette in cui vengono impiegati -e vi assicuro sono più di quelle che si pensa- ma anche così, “nudi”o rivestiti di cioccolato, sono irresistibili!! e poi profumano di arancia….vera!
La mia produzione comincia quando le arance sono al meglio, in novembre e termina in primavera, in aprile.
In freezer si conservano molto bene soprattutto se si tengono morbide (le mie preferite) e non perdono nulla del loro sapore/profumo.
Se invece si fanno asciugare molto bene si possono mettere in un vaso di vetro o in una scatola di latta.
Ricoperte di cioccolato sono un invito irresistibile per molti….provare per credere!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

10 grosse arance (io uso navel e tarocco di Sicilia, naturali)
Acqua 1,5 litri
800 g di zucchero semolato
Zucchero a velo (se non è home made come il mio consultare il prontuario AIC-Associazione Italiana Celiachia)
Cioccolato per la copertura (vedere prontuario AIC-Associazione Italiana Celiachia)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare e pelare a vivo le arance lasciando un po’ di polpa e tagliare la scorza ottenuta a listarelle.

Riempire 3 casseruole di acqua e quando cominciano a bollire tuffarvi le scorze di arancia passandole da una casseruola all’altra ogni volta che, immerse, l’acqua riprende a bollire.

In un’altra casseruola sciogliere lo zucchero con 1,5 litri di acqua, far bollire per 10/15 minuti poi mettere le scorze sbianchite dall’ultima bollitura ben sgocciolate.

Portare nuovamente ad ebollizione e lasciare cuocere a fuoco dolce fin che lo zucchero diventa sciropposo e le scorze belle lucide.
Se si preferisce, coprire con un coperchio paraspruzzi (non si sporca il piano cottura e l’acqua evapora lo stesso).

Scolare dal liquido (ne rimane pochissimo, meglio se niente) e far raffreddare su un foglio di carta forno.
Una spolverata di zucchero a velo accelera l’asciugatura.

Nel frattempo la casa è invasa da un intenso profumo di arancia e per un pò dimenticatevi i deodoranti artificiali e beatevi di questo aroma afrodisiaco.

Una volta asciugate (basta una notte) si possono intingere nel cioccolato fuso a bagnomaria o nel microonde e mettere ad asciugare su carta forno ( molto molto buone!!! ) o cospargere di zucchero semolato o a velo.

Merendine all’ananas senza glutine

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Se c’è una cosa ancora gradevole in questi giorni è accendere il forno nonostante sia primavera e la temperatura dovrebbe essere più mite.
Questa pioggia continua, l’umidità che entra nelle ossa….accendere il forno è in piacere e se facciamo un dolcetto il piacere è doppio, almeno per me.
Qualcosa di semplice, da “sglutinare” senza tanti problemi e che non ci appesantisca troppo..
Biscotti?….. muffin?….. cupcake?….merendine!! Merendine?? Così le chiama Anna Moroni…
Deciso, vediamo di renderle senza glutine, gradevoli e meno dolci del necessario, come in tutti i miei dolci gluten free.
Ci è voluto veramente poco a prepararle, la sorpresa l’ho avuta quando hanno cominciato a lievitare nel forno….da vedere nelle foto!
Poco male, solo che la ricetta dice di rovesciarle con la fetta di ananas in vista…
Non mi sento di “tranciarle” per dare più stabilità e siano più presentabili…..mi sembrerebbe di offendere questa bellezza di rigonfiamento di pasta…è invitante!!
Allora lasciamole così!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza lattosio, senza crostacei.

INGREDIENTI RICETTA:

150 g di Farina senza glutine per dolci (qui ho usato Mix C Schär)
3 uova
6 fette di ananas sciroppato
120 g di yogurt bianco
1/2 bustina di lievito per dolci senza glutine (vedere Prontuario AIC-Associazione Italiana Celiachia)
4 cucchiai di olio di semi di mais
25 g di zucchero di canna (nella ricetta originale 40 g di zucchero semolato)
Zucchero a velo q.b (consultare il prontuario AIC se non é home made come il mio)
Cannella q.b. (qui Cannamela, nel prontuario AIC-Associazione Italiana Celiachia)
Poca farina di riso (qui farina di riso finissima Nutri Free)
1 pizzico di sale
Una noce di burro

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tagliare a cubetti 2 fette d’ananas e disporre le altre sul fondo di 4 cocottine imburrate e infarinate con la farina di riso.

Rompere le uova in una ciotola, unire lo zucchero e amalgamare con la frusta.

Aggiungere l’olio, la farina, lo yogurt, il lievito, la cannella, un pizzico di sale, amalgamare con la frusta e per ultimo incorporare con un cucchiaio di legno i cubetti d’ananas.

Versare il composto nelle cocottine e cuocere in forno a 175 gradi per circa 30 minuti.

Sfornare, lasciare raffreddare e sformare le merendine gluten free rovesciandole con la fetta d’ananas a vista.
Una passata di zucchero a velo (se si gradisce) e sono pronte.

Uova ripiene, ricetta vegetariana senza glutine

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Una ricetta veloce, senza glutine, adatta anche ai vegetariani.
Antipasto ottimo per la stagione estiva, che quest’anno tarda ad arrivare, ma può essere anche un secondo gradevole dopo un passato di verdure per una cena leggera, accompagnato da una fresca insalatina.
Ho visto in TV lo chef Sergio Barzetti che preparava una ricetta simile, la mia è più semplice.
Ricordo che mamma Rita preparava queste uova in primavera inoltrata, quando nell’orto il prezzemolo abbondava.
Le uova ripiene e la salsa per il lesso (sempre col prezzemolo) non le ho più dimenticate e quando le preparo (meno spesso di quanto le faceva lei) ritorno col pensiero a quei tempi..
Il prezzemolo nel mio orto/giardino è esaurito, devo aspettare la ricrescita e conto sulla primavera e sulla gentilezza delle lumache, che trovano molto ospitale il pezzetto di terra che sta davanti alla mia casa.
Non riesco a “sloggiarle” ! Io le butto nel giardino della casa di fronte (disabitata…) ma immancabilmente me le ritrovo a divorare i miei germogli..
Ho un bel dirgli che ” l’erba del vicino è sempre la più verde” !! ma evidentemente non la pensano così!
Mi è stato suggerito qualche metodo più drastico ma non posso….nemmeno con le mosche! Ormai non ce ne sono fortunatamente molte in giro, ma se ne entra una in casa la prendo anche al volo (mi ha insegnato papà Luigi), la accompagno chiusa delicatamente nel palmo della mano fuori dalla finestra, la libero e….lei rientra dall’altra finestra!
Torniamo alla ricetta, senza glutine e adatta anche a mia cognata Roby, vegetariana, che apprezza molto la cucina ma non ama cucinare.
In compenso è una prof amatissima.
Questa è una ricetta che dedico a te Roby. Ciao!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza lattosio, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Uova
Prezzemolo fresco
Erba cipollina o se si preferisce uno spicchio di aglio
Acciughe sott’olio
2/3 cucchiai di aceto di mele
Poco olio evo

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere le uova partendo dall’acqua fredda e dopo 3 minuti da quando inizia a bollire, spegnere e lasciarle raffreddare nella stessa acqua.
Così si ottengono uova sode perfette, dice lo chef Sergio Barzetti. Sarà, ma io ho sempre qualche difficoltà a sgusciarle.

Sgusciare le uova, dividerle a metà, togliere il tuorlo e schiacciarlo con una forchetta.

Tritare il prezzemolo, le acciughe e l’erba cipollina (o spremere l’aglio-si ripropone meno)

In una ciotola riunire i tuorli schiacciati, il trito prezzemolo/acciughe/erba cipollina e aggiungervi 2/3 cucchiai di aceto di mele (più delicato dell’aceto di vino) e un filo di olio evo.
Mescolare.

Adagiare i bianchi delle uova su un letto di verdurine fresche e riempirli con la salsina ottenuta.
Se vogliamo complicarci un po’ la vita riempiamo un sac a poche munito di bocchetta dentellata e farciamo le nostre uova.
Io ho fatto così, si riempiono più velocemente.