La mia interpretazione di corona pasquale senza glutine


La ricetta della corona pasquale, dolce tipico del Trentino Alto Adige, è custodita gelosamente da ogni famiglia e varia, come tutte le ricette della tradizione, da casa a casa e da paese a paese.
È un dolce a forma di corona, intrecciato e decorato con uova sode colorate.
Io non ho né intrecciato né decorato con uova la mia corona pasquale, l’ho semplicemente arrotondata e farcita con un ripieno tipicamente altoatesino: mele, uvetta, fichi, noci e cannella, come il più conosciuto dei dolci trentini, lo strudel.
La mia corona pasquale è alquanto spartana per la sua forma e per l’impasto non molto dolce ma con un tripudio di profumi e sapori che stupiscono!

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per l’impasto:
15 g di lievito di birra fresco
300 g di farina Farmo Fibrepan
200 g di Mix per Pane Nutrifree + 50 g per impasto a mano
250 g di latte intero
110 g di acqua
80 g di miele
1 uovo
60 g di olio extravergine d’oliva
4 g di sale
1 limone naturale

Per il ripieno:
2 mele Golden
80 g di gherigli di noci
50 g di uvetta
4 fichi secchi (non infarinati!!)
Cannella in polvere

Per finire la corona:
1 uovo
1 cucchiaio di latte
Lamelle di mandorle

PROCEDIMENTO RICETTA:

Nella ciotola del robot sciogliere il lievito e il miele in acqua e latte tiepidi, unire le farine e mescolare.

Aggiungere, mescolando con la foglia, l’uovo, l’olio, a filo, la buccia del limone grattugiata e per ultimo il sale.
Lavorare l’impasto per 10 minuti.

Trasferire l’impasto su un piano di lavoro infarinato e lavorare con le mani per altri 5 minuti, aggiungendo farina ad ogni giro (circa 50 g).

Alla fine fare un panetto ben infarinato e metterlo in una ciotola a lievitare per un paio d’ore, coperto con pellicola.

Nel frattempo preparare il ripieno: sbucciare e tagliare le mele a cubetti, mescolarle alle noci spezzettate, all’uvetta e ai fichi ammollati, scolati e asciugati con carta assorbente.

Versare l’impasto lievitato sulla spianatoia infarinata, lavorarlo brevemente fino a formare un rotolo.

Con l’aiuto di un mattarello spianarlo, allungarlo quanto possibile e appiattirlo fino ad ottenere un rettangolo.

Mettere al centro il mix di frutta preparato e spolverare con un po’ di cannella macinata.

Chiudere bene i lembi, arrotondare sulla spianatoia infarinata e chiudere a corona.

Trasferire la corona sulla placca del forno rivestita di carta e mettere a lievitare in un posto caldo fino al raddoppio.

Prima di infornare spennellare la superficie della corona con un mix di uovo e latte e decorare con lamelle di mandorle.

Cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 30 minuti.

Se preparata in anticipo, un minuto nel microonde o una passata nel forno a 160 gradi la corona pasquale senza glutine riacquista morbidezza e profumo come appena sfornata.

Canederli in brodo senza glutine al prezzemolo


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Canederli in brodo per Pasqua?
Perché no, è un primo facile, veloce, che piace a tutti e che si può preparare in anticipo: non toglie tempo a baci, abbracci e auguri.
È anche un piatto vegetariano e nel caso avessimo ospiti che seguono questo stile di vita, basta preparare un buon brodo con timo, prezzemolo, alloro, bacche di ginepro, grani di pepe e tante verdure (cipolla, sedano, carota….) ricordando di non togliere la buccia alla cipolla bionda per avere più colore e profumo.
Lasciar sobbollire per almeno un’ora, salare, filtrare ed avremo accontentato anche i nostri ospiti vegetariani.
I miei canederli invece li ho tuffati in un delicato brodo di cappone: dalle mie parti è sempre stato presente nei banchetti rinascimentali, re delle tradizioni più antiche, oggetto di ricette e sinonimo di festa.
Non è un caso se preferisco il brodo di cappone per i miei canederli: sono da sempre stata contagiata dai gusti del grande Pellegrino Artusi:

” Questa minestra (scrive il maestro della cucina italiana riferendosi ai cappelletti) per rendersi più grata al gusto richiede il brodo di cappone; di quel rimminchionito animale che per sua bontà si offre nella solennità di Natale in olocausto agli uomini”

…e anche se i canederli si possono ritenere “parenti poveri” dei cappelletti (per noi mantovani agnolini), il brodo di cappone li nobilita (ammesso che ce ne sia bisogno) e li trasforma in un primo piatto delle feste!

Ps: per sgrassare il brodo di cappone, tenerlo in frigorifero, dopo averlo filtrato, per qualche ora poi, con un mestolo forato, togliere lo strato di grasso che si è formato in superficie.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

300 g di pane senza glutine grattugiato
200 g di prezzemolo
Uno spicchio di aglio
150 g di grana grattugiato
1 uovo e 1 tuorlo
2 cucchiai di farina Miscela Pasta Fresca Le Farine dei Nostri Sacchi
Brodo q.b.

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola riunire il pane grattugiato, il grana, il prezzemolo tritato, lo spicchio di aglio spremuto (lo preferisco, si ripropone meno di quello tritato), l’uovo intero, il tuorlo e due cucchiai di farina.

Mescolare e bagnare con il brodo caldo in quantità sufficiente ad ottenere un impasto non troppo morbido (circa 150 g, ma dipende da quanto assorbe il pane usato).
Se necessario regolare di sale.

Amalgamare bene tutti gli ingredienti e mettere a riposare per una mezz’ora.
Con le mani inumidite formare i canederli, non troppo grossi ma nemmeno troppo piccoli, all’incirca delle dimensioni di un mandarancio.

A questo punto si possono fare i canederli e conservarli in frigorifero, coperti con un canovaccio oppure cuocere nel brodo bollente per 5-6 minuti poi servire.