“Tondi gusci di sapore “galleggianti” in un ricco brodo dorato….grazie ad un vecchio gatto senza denti!”.
”In una divertente poesia di Alfredo Zerbini (1895-1955), scritta in dialetto parmigiano, s’immagina che questo piatto, tra i più caratteristici della cucina parmigiana, sia nato chissà quando grazie ad un vecchio gatto sdentato! Il suo padrone, molto affezionato all’animale, era solito masticargli il cibo per permettergli di mangiare. Il giorno di Natale, per consentire anche a lui di fare festa, pensò di preparargli qualcosa di speciale mescolando stracotto di carne, pangrattato, pepe e Parmigiano; ma mentre masticava questi ingredienti, si accorse che l’insieme era particolarmente gustoso e disse alla moglie di provare a fare una sfoglia e riempirla con l’impasto: aveva inventato gli anolini!
Ma ci sono anche gli anolini di magro, preparati con un ripieno di solo pane, formaggio e uovo”.
Mi piace immaginare che questo gustosissimo primo abbia avuto origine proprio così, dall’amore per un gatto: adoro questi felini, sornioni, curiosi, intelligenti, giocherelloni ma soprattutto sensibili.
I gatti, i miei gatti, mi hanno rubato il cuore!
La ricetta da “I colori della Cucina”-Pasta Fresca Lunga Corta Ripiena, della Rivista Alice Cucina.
I miei anolini di magro sono cotti in un delicatissimo brodo di cappone, come vuole la tradizione.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Per la sfoglia:
500 g di Farina per Pasta Revolution
6 uova (350 g)
10 g di olio
Per il ripieno:
200 g di Parmigiano grattugiato
40 g di pangrattato senza glutine
1 uovo
Noce moscata
PROCEDIMENTO RICETTA:
Con gli ingredienti preparare, a mano o con la planetaria, un impasto sodo e omogeneo; avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare per una mezz’ora.
Intanto preparare il ripieno.
In una ciotola raccogliere il parmigiano grattugiato e il pangrattato, bagnare con un po’ di brodo bollente, mescolare, aggiungere l’uovo, profumare con una generosa grattugiata di noce moscata e amalgamare.
Stendere l’impasto in una sfoglia sottile, tagliarla a strisce larghe circa 10 cm.
Distribuire tante noci di ripieno su metà delle strisce, a 5-6 cm di distanza l’una dall’altra.
Coprire con le altre strisce, premere leggermente tra una noce di ripieno e l’altra e ritagliare gli anolini con l’apposito stampo (per me uno stampo nuovo di zecca e il procedimento si vede dalle fotografie).
Cuocere gli anolini nel brodo bollente e servirli ben caldi.