One Pot con Mafalde senza glutine Massimo Zero, datterini di Pachino e basilico


Pensate di dover preparare un piatto di pasta mentre il vento gonfia le vele e la barca scivola silenziosamente sull’acqua…. che visione rilassante!
Ma come fare per non sprecare tempo in cabina, usare troppe pentole e non consumare troppo acqua per cucinare il nostro irrinunciabile primo?
Ci viene in aiuto un espediente in uso soprattutto nelle traversate in barca: “One Pot”, tutto in pentola, un modo semplice, veloce ed economico per preparare, in questo caso, un buon piatto di pasta: economia di acqua, di energia e di pentole, da prendere in considerazione anche se invece di navigare siamo con i piedi ancorati (😉) alla nostra cucina: si dimezzano i tempi di cottura, si risparmia sulla bolletta del gas (o della luce), si ottengono sapori molto più intensi e una pasta corposa.
La tecnica di cottura One Pot significa letteralmente “una pentola” e consiste nel mettere tutti gli ingredienti in un’unica ampia pentola, di cuocerli insieme e si ottiene un piatto legato, dal gusto spiccato e, nel caso della pasta, con una consistenza cremosa senza bisogno di mantecatura.
Con questi accorgimenti si è sicuri del risultato:
– l’acqua aggiunta agli ingredienti dovrà essere a temperatura ambiente;
– nel corso nella cottura, se dovesse asciugare troppo, si può aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda;
– indicativamente, per 350 g di pasta, si dovrà aggiungere 240 g di acqua. La dose dell’acqua è da regolare a seconda del condimento, perché in caso di un sugo di verdure ne servirà un po’ meno;
– la pentola per la cottura one pot dovrà essere dotata di un coperchio ed essere abbastanza grande da accogliere comodamente tutti gli ingredienti, avere un buon fondo e antiaderente oppure di ghisa, come la mia cocotte di cm 20×10.
Si può preparare con qualsiasi condimento; io ne ho scelto uno semplice come suggerito nella ricetta che si trova sul sito “Le Creuset”, con qualche modifica alle dosi, soprattutto dell’acqua, per ottenere un risultato perfetto.
Per realizzare questa ricetta ho usato le “Mafalde Corte” di Massimo Zero, ottima pasta senza glutine, ma il risultato è identico usando altro formato con le stesse dosi (eventualmente in proporzione) come ad esempio con le “Penne Rigate” o le “Mezze Penne”: già provato!
Devo ammettere che questa tecnica….mi piace 😉!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

360 g di Mafalde Corte
240 g di acqua
500 g di pomodorini datterini di Pachino
2 cucchiai di passata di pomodorini datterini
1 scalogno
Basilico
Grana grattugiato
Olio extravergine di oliva

PREPARAZIONE RICETTA:

Versare nella cocotte qualche cucchiaio di olio e rosolare per qualche minuto a fuoco vivo lo scalogno tagliato a rondelle, i datterini tagliati a metà e la passata di pomodorini.

Aggiungere la pasta, mescolare bene poi versare l’acqua (a temperatura ambiente) e mescolare nuovamente.

Portare a bollore, coprire con il coperchio e cuocere per il tempo indicato sulla confezione della pasta (9 minuti) a partire da quando inizia a bollire.

A cottura ultimata aggiungere un giro di olio, il basilico spezzettato e qualche cucchiaio di formaggio grana grattugiato.

Mescolare e servire.

Pasticcio senza glutine con sedano rapa e Lasagne Massimo Zero

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Il sedano rapa è una radice dalla polpa bianca.
Noto anche come sedano di Verona è coltivato soprattutto nelle regioni settentrionali e praticamente sconosciuto al sud d’Italia.
Poco utilizzato nella cucina italiana rappresenta invece un alimento importante nella tradizione gastronomica dei paesi del Nord-Europa.
A questo ortaggio vengono attribuite importanti proprietà, molte delle quali in comune al più conosciuto sedano da costa: è utile contro i reumatismi, i calcoli renali, le affezioni polmonari e l’insufficienza epatica.
Come il sedano comune, questa varietà fornisce pochissime calorie ed è ricca di vitamine e sali minerali (ferro, potassio e manganese) che svolgono un’azione remineralizzante e antiossidante.
Le radici di questa pianta si raccolgono in autunno quando sono sode e croccanti.
Prima di cucinarlo o consumarlo a crudo, la radice del sedano rapa deve essere sbucciata come una patata.
A crudo si presta alla preparazione di fresche e ricche insalate (le mie preferite), ma diventa anche un ottimo contorno se cucinato in vari modi.
Da provare questa variante che lo vede protagonista di un invitante pasticcio.
Per chi ha fretta e poco tempo a disposizione c’è la pasta per lasagne pronta da infornare senza cottura, proprio come la glutinosa: è la “Lasagne” Massimo Zero.
Gli ingredienti delle sfoglie di lasagne Massimo Zero: farina di riso, farina di mais, acqua e niente uova!
Essenziale è ricoprire queste lasagne con una besciamella piuttosto morbida che ne permetta la cottura.
Quella che ho preparato oltre ad essere morbida è anche leggera, insaporita dal grana ma senza burro.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Una confezione di Lasagne Massimo Zero
Un sedano rapa
150 g di prosciutto cotto**
Un litro di latte
100 g di farina di riso**
100 g di parmigiano grattugiato
Noce moscata
Aceto
Olio extravergine di oliva
Sale

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Pulire il sedano rapa, tagliarlo a fettine e sbollentarlo per cinque minuti in acqua acidulata con l’aceto.

Per la besciamella: stemperare la farina di riso in poco latte freddo e mettere a scaldare il rimanente.
Prima che cominci a bollire unire la farina stemperata, mescolare con una frusta e far addensare, ma non troppo: deve risultare abbastanza morbida.

Togliere dal fuoco e aggiungere 80 g di parmigiano grattugiato.

Ungere con olio una pirofila da forno, velare con qualche cucchiaio di besciamella e iniziare con gli strati: prima la pasta, ricoprire con la besciamella, poi le fette di sedano rapa, ancora besciamella, il prosciutto cotto e così via. Sulla besciamella sempre una spolverata di noce moscata.

Chiudere con uno strato di besciamella, una spolverata di parmigiano e una grattugiata di noce moscata.

Cuocere in forno caldo a 200 gradi per circa 30 minuti.

Togliere dal forno e far riposare qualche minuto prima di servire.