Straccetti senza glutine di salmone o di calamari



Straccetti solo di carne? Niente affatto: di pesce o di molluschi, nel caso dei calamari, sono molto più leggeri, ma altrettanto saporiti e gustosi.
Gli straccetti di salmone o di calamari sono un secondo piatto tra i miei preferiti: veloci e semplici da preparare, non appesantiscono e, accompagnati da una verdura fresca, risolvono una cena senza rinunciare al gusto.
Marinati con qualche cucchiaio di olio (ne basta poco), aromi freschi, un pizzico di sale, una macinata di pepe (solo se gradito), saltati in padella per pochi minuti e, voilà, eccoli pronti per essere portati in tavola!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE: senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Olio extravergine d’oliva
Qualche foglia di salvia, di lauro e di menta
Rametti di rosmarino
Uno spicchio di aglio
Sale e pepe nero
Un filetto di salmone
Calamari puliti e privati della pelle

PROCEDIMENTO RICETTA:

Per il salmone:
Tagliare a striscioline il filetto di salmone dopo averlo privato della pelle.

Mettere le striscioline di salmone in una ciotola, condire con un giro di olio, i profumi, un po’ di sale e una macinata di pepe.

Mescolare, coprire e lasciar marinare il pesce per qualche ora.

Scaldare una padella antiaderente, versare tutto il contenuto della ciotola e saltare a fuoco medio per 5-6 minuti.

Stesso procedimento per i calamari.

Cozze alla tarantina o alla livornese? Comunque…gluten free!

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Non so a chi posso attribuire questa ricetta, se a Taranto o a Livorno, diciamo che è un mix oppure che è qualcosa che ho adattato ai nostri gusti.
Da sempre la faccio così, mi riesce bene, ci piace e…..ricetta vincente non si cambia!
Certo che la riuscita perfetta è determinata dalle cozze: devono essere freschissime e garantite.
Ieri sono andata a fare rifornimento di pesce e c’era pure il capitano…mi ha voluto accompagnare.
Non che gli piaccia fare la spesa o andare per negozi o supermercati, è una cosa che non lo diverte per niente, direi che è tutto l’opposto, ma dovendo andare da quelle parti si è offerto di accompagnarmi.
Al reparto pescheria, superfornito al giovedì, ho pensato di chiedergli se desiderasse fare una scorpacciata di cozze…sai col pomodoro?…. quella zuppetta che ti piace tanto?
…no, lascia stare, un’altra volta…Ho capito, meglio non chiedere e fare come mi pare…
Perché avevo visto delle cozze….quelle di Taranto, che anche il pescivendolo (non di Mantova..) mi ha consigliato: “anch’io le porto a casa questa sera-mi ha detto-e meno male che non sono attaccate al grappolo come gli altri anni, tremendo pulirle!”
Aggiudicate! Sono mie, già le vedo in tavola!
“Vuole che le passi nella macchina per pulirle?” Cosaaaaa? ma vuole rovinarmele!
“Ma bene-mi dice-almeno c’è chi lo capisce che non va fatto questo passaggio!”
Quanto l’ho pensato a casa mentre pulivo le mie cozze con la paglietta di ferro, una ad una …..lavoro interminabile! Povera la mia manicure…non uso i guanti…
Ma ne è valsa la pena: che mangiata! Che profumo!
E il capitano? Muto, silenzioso, impenetrabile ….solo alla fine un bellissimo, fantastico, impagabile: che buone!!…..e il capitano ha sempre ragione…(vero Mariuccia?**)

**Mariuccia mi ha messa al corrente del bellissimo detto, immortalato nella foto più sotto e anche nella maglietta che il mio capitano farà sfoggio alla prossima uscita con StellaMaris!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Una rete di cozze (circa 1 kg)
Una scatola di pelati
Una piccola cipolla
Aglio
Peperoncino
1/2 bicchiere di vino bianco secco
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare le cozze: togliere con una forbice i barbigli attaccati al guscio.
Lavarle e rilavarle sotto l’acqua corrente usando una paglietta di ferro per eliminare tutti i residui dal guscio (io faccio così ed è un buon metodo).
Metterle in un colapasta a scolare.

Preparare il sughetto: in un largo tegame (ho usato il mio ormai indispensabile tegame della Fonderia*), soffriggere la cipolla affettata sottilmente e l’aglio spremuto.
Unire i pelati, una macinata di peperoncino, salare (poco) e cuocere per 10-15 minuti.
Aggiungere le cozze, rigirarle, bagnarle col vino bianco, lasciare evaporare, alzare la fiamma e coprire il tegame con il coperchio.
Dopo circa 10 minuti, il tempo che le cozze si aprano, la zuppetta è pronta.

Non ho dovuto chiamare il capitano per dirgli che la cena era in tavola: è arrivato attirato dall’invitante profumo!!

PS: le cozze che non si aprono vanno scartate! Per fortuna non ne ho trovate, dispiace sempre …

http://stellasenzaglutine.com/2013/04/21/alla-scoperta-di-una-fonderia/