Castagnole senza glutine al forno


Castagnole al forno: una ricetta davvero facile e veloce, castagnole friabili al profumo di vaniglia, il mio aroma preferito!
Di ricette da prendere come base ne ho trovate moltissime in rete ma ho scelto di sglutinare questa, di Benedetta Rossi (Fatto in casa da Benedetta).
Farina senza glutine, meno zucchero (rispetto alla ricetta “madre”) e tanta vaniglia: castagnole friabili, croccanti e profumate.
Si mantengono meglio di quelle fritte anche il giorno dopo. Tanto più in là non saprei, avrei dovuto farne un po’ di più ☺️!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE :
senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

200 g di Mix per Dolci Nutrifree
1 uovo
70 g di Mix zucchero e Fibre Eridania (senza glutine)
40 g di olio di semi di girasole
8 g di lievito per dolci**
Estratto di vaniglia in bacca Paneangeli (senza glutine)
Zucchero a velo**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola mescolare l’uovo, lo zucchero, l’olio di semi e l’estratto di vaniglia, (un cucchiaino o più, a piacere).

Aggiungere farina e lievito setacciati insieme, mescolare poi trasferire il composto su un piano di lavoro e lavorare fino ad avere un composto omogeneo.

Dal panetto ricavare tanti filoncini e da questi dei gnocchetti che, arrotolati nel palmo della mano, diventeranno piccole palline.

Mettere le castagnole un po’ distanziate tra loro su una latta foderata di carta da forno.

Cuocere in forno caldo a 170 gradi per 10 minuti.

Una spolverata di zucchero a velo e le castagnole senza glutine al forno sono pronte!

Strauben senza glutine con composta di lamponi


Tra i dolci più conosciuti dell’Alto Adige figurano senza dubbio gli strauben.
Protagonisti di tutte le feste in ogni stagione dell’anno, carnevale compreso, non sono altro che frittelle dagli ingredienti semplici: latte, farina, uova e grappa.
L’impasto degli strauben viene fatto cadere, attraverso il tipico imbuto di ferro dal lungo manico, direttamente nell’olio bollente.
Questo attrezzo può essere sostituito da un comune imbuto, la cui apertura viene bloccata con un dito per far fuoriuscire il contenuto solo al momento opportuno.
Una volta fritti, gli strauben vengono cosparsi di zucchero a velo e accompagnati da confetture o composte, soprattutto di mirtilli rossi o di lamponi.
È proprio dalla loro forma che nasce il nome: straub, tortuoso, scompigliato, quindi, se proprio non si riesce a dargli una perfetta forma a spirale, poco male, quel che conta è che gli strauben siano buoni e….ingarbugliati per bene!
Per cuocere i miei strauben ho usato un dosatore per pastella, che si è rivelato, almeno per me, più pratico dell’imbuto.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

200 g di Fioreglut Caputo, farina per pane, pizza e dolci
250 g di latte
3 uova
20 g di grappa
1 presa di sale (facoltativo)
25 g di zucchero
Zucchero a velo**
Composta di lamponi**
Olio di semi di girasole

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola mescolare farina e latte, incorporare i tre tuorli e la grappa.

Montare a neve gli albumi con lo zucchero e aggiungerli al composto precedente.

Scaldare l’olio in una casseruola dal bordo basso: quando raggiunge la temperatura di circa 170 gradi è pronto per friggere.

Far colare l’impasto attraverso l’imbuto (o attraverso il dosatore) nell’olio bollente e, con movimenti circolari e concentrici iniziando dal centro, cercare di disegnare una spirale (cosa non proprio facile, dal momento che la pastella scivola sull’olio allegra e scomposta).

Dorare gli strauben da entrambi i lati, scolarli con una schiumarola e passarli su carta assorbente per togliere l’olio in eccesso.

Servire gli strauben ancora caldi, cosparsi di zucchero a velo e accompagnati da una deliziosa composta di lamponi.

La mia colomba senza glutine e senza zucchero, veloce, veloce


Diciamo la verità: questa non è la classica colomba, dolce tipico e simbolo della Pasqua.
È, per essere sinceri, un dolce che somiglia più alla torta greca come gusto e consistenza, infornato nello stampo della colomba.
Che questa simil colomba sia buona è indubbio ed è anche profumatissima: nella stanza dove l’ho parcheggiata a raffreddare si è diffuso un profumo così allettante da indurre ad abbreviare l’attesa dell’assaggio!
È una colomba dolcificata con il maltitolo* che sostituisce egregiamente lo zucchero e mette d’accordo chi non vuole e chi non può usare qualsiasi tipo di zucchero.
Per lievitare ha bisogno di una bustina di lievito per dolci e non del lievito di birra, diventato oggetto del desiderio in questo periodaccio in cui ci ha confinato questo nuovo Virus che di reale ha ben poco!
Se ancora non avete provveduto a comperare o a preparare in casa il dolce classico di Pasqua, potete risolvere optando per questa soluzione semplice e veloce, che non teme delusione.
Se manca anche lo stampo a forma di colomba, cosa alquanto verosimile di questi tempi (io ho rispolverato un vecchio, ma molto vecchio stampo a forma di colomba molto carino), ripiegate su una tortiera, magari graziosa tanto da poterla portare in tavola senza dover sformare il dolce: la Pasqua sta nelle azioni, nei sentimenti, nelle emozioni di ognuno di noi e nei nostri pensieri!

*“Il maltitolo è un dolcificante molto usato dall’industria per produrre dolci per diabetici poiché ha un indice glicemico più basso dello zucchero (53% rispetto a 100 del glucosio e 70 del saccarosio), dal quale non differenzia né per gusto né per potere di impasto.
Se paragonato allo zucchero il potere dolcificante del maltitolo è circa del 75% e quello calorico circa del 60%.
Esistono dolcificanti con indice glicemico ancor più basso ma il maltitolo (dal punto di vista medico-sanitario) è più adatto per i soggetti diabetici per il suo indice insulinemico inferiore rispetto al saccarosio”.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la colomba:
3 uova
150 g di Maltitolo
150 g di olio di girasole
200 g di latte
400 g di farina Speciale Dolci Lievitati Molino Dallagiovanna
100 g di farina di mandorle**
Una arancia naturale
1 bustina di lievito**

Per la glassa:
50 g di albume
70 g di Maltitolo
10 g di amido di mais**
30 g di farina di mandorle**

Per completare:
Una manciata di mandorle intere e tagliate a filetto

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola capiente rompere le uova e lavorarle con la frusta elettrica assieme al maltitolo fino ad ottenere un composto soffice.

Unire a filo, incorporando delicatamente, l’olio e il latte.

Setacciare la farina con il lievito ed unire, poco alla volta, al composto precedente; per ultimo aggiungere la farina di mandorle, il succo e la buccia dell’arancia grattugiata.

Lavorare tutti gli ingredienti fin che risulteranno ben amalgamati.

Passare nello stampo un velo di olio, una spolverata di farina poi versarvi il composto, livellandolo con una spatola.

Accendere il forno, statico, alla temperatura di 180 gradi e nell’attesa che arrivi a temperatura preparare la glassa.

In un recipiente lavorare con una frusta gli albumi con il maltitolo, la farina di mandorle e l’amido di mais.

Cuocere la colomba in forno statico per 50 minuti circa.

Dieci minuti prima del termine della cottura versare sulla colomba la glassa, una manciata di filetti di mandorle, qualche mandorla intera e terminare la cottura.

Nel caso la glassa non fosse ben solidificata, proseguire per altri 5 minuti abbassando la temperatura a 150 gradi.

Lasciar raffreddare la colomba prima di toglierla dallo stampo.

Ricciolini, i risulin mantovani, biscottini senza glutine


I risulin, i ricciolini, sono deliziosi, delicati biscottini che si preparano nel mantovano durante il periodo di carnevale.
Il loro nome fa pensare ad un dolce tutto ricci, ma non è così: i biscottini possono essere ritagliati con qualsiasi forma, a patto che contengano il Sassolino, ingrediente indispensabile, senza del quale questi biscottini non avrebbero ragione di essere.
Il Sassolino è un liquore dal caratteristico sapore di anice, aromatizzato con spezie miste, tra cui cumino, cannella e finocchio.
È molto popolare nel mantovano, soprattutto nei tempi passati ma ancora oggi trova largo impiego nella pasticceria di casa, come digestivo o apprezzato correttore del caffè.
Poiché il Sassolino è l’ingrediente indispensabile e insostituibile dei risulin, ricetta mantovanissima, si ritiene che anche il liquore che li aromatizza sia nativo di Mantova.
Ma la vera origine del Sassolino è modenese e risale al 1804, quando alcuni speziali svizzeri, provenienti dal Cantone dei Grigioni, si trasferirono a Sassuolo, in provincia di Modena, dove iniziarono la distillazione dell’anice stellato.
Oltre al Sassolino, al mix di farina bianca e fioretto di mais, altro ingrediente della ricetta è lo strutto che però ho preferito sostituire con la stessa quantità di olio di vinacciolo, estratto dai semi dell’uva, leggero e dal gusto neutro.
Come per tutte le ricette della tradizione ogni famiglia ha la sua versione, da tramandare con i relativi ingredienti più o meno segreti.
Questa è la mia, senza glutine, che tramanderò ai posteri, celiaci e non, senza segreti!

Ps:
-il vino bianco si può sostituire con altrettanto Sassolino per un gusto più intenso dei biscottini;
-i risulin, puciá (intinti, inzuppati, bagnati) nel Sassolino….sono una libidine!

Ringrazio Sandra Fontanesi per avermi fatto conoscere questa “chicca gastronomica della piccola pasticceria mantovana”.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

400 g di farina Speciale per torte e biscotti Molino Dallagiovanna
230 g di farina di mais finissima** + poca per lo spolvero
150 g di zucchero
160 g di olio di vinacciolo
3 uova (3 tuorli + 2 albumi per la frolla, un albume per spennellare i biscotti)
Un limone biologico
50 g di vino bianco
100 g di Sassolino
Un cucchiaino di vaniglia Bourbon in polvere
Una bustina di lievito**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In un contenitore mescolare le farina con lo zucchero, la vaniglia, il lievito e la scorza grattugiata del limone.

A questi unire l’olio, 2 uova intere e un tuorlo, il vino bianco e il liquore.
Mescolare ed amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.

Trasferire l’impasto sulla spianatoia cosparsa di farina di mais, fare qualche giro a mano poi avvolgere nella pellicola e mettere a riposare in frigorifero per una mezz’ora.

Passato questo tempo stendere con il mattarello la pasta ad uno spessore di 1/2 cm, ritagliare i biscottini e sistemarli sulla griglia del forno, ricoperta di carta forno.

Con una forchetta sbattere leggermente l’albume rimasto e spennellare tutti i biscottini.

Cuocere i risulin in forno caldo a 180 gradi per 12-13 minuti.

Sfornare, far raffreddare e gustare i risulin con “an bicerìn da Sassolìn”!

Kugelhupf all’amaretto, senza glutine


Dalla rivista “La Cucina Italiana “, una golosa versione del Kugelhupf, dolce natalizio austriaco.

Il Gugelhupf o Kugelhupf è un dolce classico della cucina austriaca preparato soprattutto durante il periodo di Natale.
Consiste in un soffice impasto lievitato che contiene uvetta, mandorle e in alcune varianti anche frutta candita e noci.
Il Kugelhupf viene cotto in uno speciale stampo ad anello, oggi soprattutto antiaderente, con diverse scanalature; inizialmente lo stampo era di ceramica smaltata.
Deliziosa e un po’ meno tradizionale la variante con gli amaretti proposta dalla rivista “La Cucina Italiana “.
La mia versione è senza glutine e con un po’ di zucchero in meno.

Ps: Al momento di infornare il dolce coprire l’impasto con un foglio di alluminio per non far colorire troppo la base e togliere dopo 20 minuti.
Il dolce si conserva bene anche per più giorni coperto da pellicola.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

200 g di amaretti**
80 g di zucchero (160 nella ricetta originale)
100 g di farina per dolci lievitati Molino Dallagiovanna + poca per lo stampo
70 g di burro (meno una noce per lo stampo)
70 g di fecola**
3 uova 2 tuorli
Lievito per dolci**
Zucchero a velo**
Sale

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Montare con la frusta, in un recipiente immerso in un bagnomaria tiepido, tenuto su fuoco moderatissimo, le uova e i tuorli con lo zucchero semolato e un pizzico di sale.

Quando il composto sarà gonfio e spumoso, toglierlo dal bagnomaria e incorporarvi, con movimenti dal basso verso l’alto, usando una spatola, la farina setacciata con la fecola e un cucchiaino di lievito.

Aggiungere poi gli amaretti sbriciolati e, per ultimo, il burro fuso, freddo.

Imburrare e infarinare uno stampo per Kugelhupf di cm 21 di diametro, versarvi l’impasto e cuocere in forno statico a 180 gradi per 40 minuti circa.
Prima di infornare coprire con un foglio di alluminio e togliere dopo 20 minuti.

Sformare il dolce e lasciarlo raffreddare su una gratella.

Spolverizzare di zucchero a velo prima di servire.

Colomba senza glutine con cioccolato, amaretti e confettura di amarene


Quest’anno festeggiamo la Pasqua con una colomba senza glutine molto golosa, con cioccolato, amaretti e confettura di amarene.
Dalla rivista “Alice Cucina” con piccole ma importanti variazioni alla ricetta: nell’impasto più acqua e meno zucchero e tempi di lievitazione un po’ diversi, ma vediamo come procedere.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di farina Dolci Lievitati Molino Dallagiovanna + poca per spolverizzare
250 g di acqua
100 g di zucchero di canna
2 uova e 2 tuorli
La scorza grattugiata di una arancia non trattata
4 g di sale
100 g di burro
16 g di lievito di birra fresco
50 g di gocce di cioccolato fondente**
10 amaretti bio B&O Italy Biologic and Organic Italian Food (senza glutine)
Confettura di amarene**
Pasta con estratto di vaniglia in bacca**

Per la glassa:
10 g di fecola di patate**
40 g di farina di mandorle**
70 g di zucchero di canna
1 albume
5-6 amaretti bio B&O Italy (senza glutine)
Mandorle pelate
Zucchero a velo**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Nella ciotola della planetaria stemperare il lievito di birra nell’acqua a temperatura ambiente, aggiungere lo zucchero e mescolare.

Versare la farina e iniziare ad impastare con la foglia alla prima velocità.
Unire le uova, i tuorli e continuare a lavorare.

Aggiungere poi la scorza grattugiata dell’arancia, 3 cucchiaini di estratto di vaniglia e il burro in fiocchi.
Salare e lavorare per 10 minuti fino ad ottenere un impasto elastico.

Per ultimo aggiungere le gocce di cioccolato fredde di freezer e gli amaretti, sbriciolati grossolanamente.

Trasferire l’impasto su un piano da lavoro leggermente infarinato e farlo riposare per 15 minuti.

Lavorare l’impasto ripiegandolo su se stesso poi trasferirlo nella ciotola della planetaria.
Coprire con un foglio di pellicola e mettere a lievitare nel forno con la lucina accesa fino al raddoppio del volume iniziale (circa 4 ore).

Trascorso questo tempo, riprendere l’impasto e trasferirlo su un piano da lavoro leggermente infarinato.
Prelevarne 1/3 e allargarlo con i polpastrelli, fino ad ottenere un rettangolo.

Distribuire al centro un po’ di confettura e avvolgere l’impasto su se stesso.

Trasferire il rotolo all’interno dello stampo (da 1 kg) curvandolo nello spazio riservato alle ali.

Allargare l’impasto restante, farcire con la confettura, arrotolare e sistemare nello stampo.
Coprire con un foglio di pellicola e far lievitare nel forno con la lucina accesa finché l’impasto non avrà quasi raggiunto il bordo (circa 2,5 ore).

Nel frattempo preparare la glassa:
Versare in una ciotola l’albume, unire la fecola, lo zucchero e la farina di mandorle e amalgamare fino ad ottenere un composto colloso.

Trasferire la glassa in un sac à poche e distribuire sulla superficie della colomba lievitata.

Livellare con una spatola (delicatamente), cospargere con gli amaretti sbriciolati e le mandorle.

Spolverizzare con lo zucchero a velo e cuocere in forno statico, sul livello più basso, a 170 gradi per 50 minuti.

Sfornare e lasciar raffreddare.

La colomba, ben coperta con pellicola, si conserva buona e morbida per qualche giorno.

Zeppole al forno ai tre cioccolati di Daniele Persegani, ma senza glutine e senza burro

La ricetta di queste zeppole è del simpatico, geniale e creativo chef Daniele Persegani.
Le ho sglutinate usando farine e amidi senza glutine e poiché non sono fritte ma cotte al forno, ho cercato di mantenere una certa…..leggerezza sostituendo nell’impasto il burro con un olio extravergine dal gusto delicato.
Un po’ meno zucchero nella crema pasticciera e la ricetta di Daniele Persegani, adattata ai miei gusti e idonea ai celiaci, è pronta!

Dalla rivista “Alice Cucina ”

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di acqua
70 g di olio extravergine delicato
140 g di farina Pane e Pizza Piaceri Mediterranei oppure Mix per Pane Nutrifree
4 uova

Per la crema pasticciera:
1 litro di latte
8 tuorli
180-200 g di zucchero di canna bianco
50 g di amido di riso**
70 g di amido di mais**
1 bacca di vaniglia

Inoltre:
130 g di cioccolato fondente**
130 g di cioccolato bianco**
130 g di cioccolato gianduia**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Portare a bollore acqua e olio in un pentolino.

Versare a pioggia la farina e mescolare energicamente finché il composto non inizierà a staccarsi dalle pareti del pentolino.

Versare in una ciotola e lasciar intiepidire.

Incorporare le uova, aggiungendone una alla volta.

Raccogliere il composto in un sac à poche munito di bocchetta a stella e formare delle ciambelline di 8 cm di diametro su una teglia foderata di carta forno.
Se la bocchetta è piccola, passare due, tre volte sulla circonferenza della ciambellina per darle un certo spessore.

Infornare a 190 gradi e cuocere per 25 minuti.

Preparare la crema:
Scaldare il latte con i semi della bacca di vaniglia.

Lavorare i tuorli con lo zucchero e quando sono ben gonfi aggiungere gli amidi.

Versare a filo il latte caldo, mettere sul fuoco e far cuocere fino ad addensamento.

Dividere la crema calda in 3 parti uguali e aggiungere a ciascuna un cioccolato diverso, spezzettato.

Mescolare e lasciar raffreddare.

Trascorso il tempo di cottura delle zeppole, sfornarle e farle raffreddare.

Tagliarle a metà e farcirle con 3 spuntoni di creme diverse.

Le frittelle della Lella, quelle del Luna Park, ma senza glutine

Sei di Mantova se…..per Sant’Anselmo, il 18 marzo (o nei giorni vicini), vai “sul Te”, fai qualche giro in giostra (ma anche no) e ti concedi una golosa, calda, zuccherosa trasgressione: la frittella, possibilmente quella che prepara la Lella.
Nel periodo che precede e segue il 18 marzo, Sant’Anselmo, patrono di Mantova, nel piazzale adiacente a Palazzo Te e allo Stadio approda il Luna Park con giostre per tutti, dai più grandi ai più piccini.
Numerose le bancarelle con specialità della tradizione gastronomica non solo locale e quelle dei dolciumi in cui si assiste alla preparazione di zucchero filato, di croccanti e anche di tiramolla, una “caramella” particolare spesso sconosciuta ai più giovani e della quale, fortunatamente, non si è persa la tradizione.
Si tratta di dolci pezzetti color marron scuro arrotolati, profumatissimi, con un vago sentore di liquirizia, a base di zucchero e miele.
Devono il loro nome al movimento che si fa per raffreddare e indurire l’impasto (tira e molla) e la loro ricetta, molto antica, rimane segreta, a conoscenza solo di poche famiglie e tramandata da madre a figlia.
Nell’aria del Luna Park si mescolano molti profumi, ma ce n’è uno inconfondibile: è il profumo delle frittelle.
Le migliori, quelle dove devi metterti in fila se non vuoi accontentare solo l’olfatto, sono state riconosciute all’unanimità le frittelle della Lella: il suo gradito ritorno è atteso ogni anno, per Sant’Anselmo. Un dolce annuncio di primavera.
Per trovare lo stand della Lella basta seguire il profumo e ….l’immancabile capannello di gente!
Allora, frittelle per tutti? Non proprio, almeno non ancora: i celiaci sono esclusi da questa piacevole trasgressione 🙁
…e quindi? A loro non resta che farsi guidare dallo stesso invitante profumo e passare da casa mia: qui le frittelle del Luna Park si fanno solo senza glutine.
Se l’accesso alla mia via dovesse risultare abbastanza complicato (ed in effetti è così), a chi è sprovvisto di navigatore suggerisco di provare la ricetta, è molto facile!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di preparato Pane e Pizza Grano Zero Molino Pasini
20 g di lievito di birra fresco
50 g di olio extravergine di oliva delicato
300 g di acqua tiepida
8 g di sale
3 cucchiaini di estratto di vaniglia in bacca
Olio di semi di arachide per friggere
Zucchero semolato

PROCEDIMENTO RICETTA:

Nella ciotola del robot mescolare l’acqua con il lievito sbriciolato e lasciar riposare per qualche minuto.

Aggiungere la farina setacciata, l’estratto di vaniglia, l’olio, mescolare per amalgamare gli ingredienti e per ultimo aggiungere il sale.

Impastare fino ad avere un composto liscio ed omogeneo, trasferirlo sul piano di lavoro e formare una palla.

Ungere una ciotola e mettervi l’impasto.
Passare un filo di olio sulla superficie dell’impasto e lasciar lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore).

Versare l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e formare un filone.

Ricavare tanti pezzetti di pasta di circa 100 g e fare delle palline rotolando la pasta sulla spianatoia, senza pressare troppo.

Mettere le palline in un contenitore rivestito di carta forno, coprire e lasciar lievitare per un’oretta.

Allargare le palline lievitate fino ad un diametro di circa 15 cm, schiacciandole al centro, lasciando il bordo un po’ più spesso.

Friggere le frittelle in olio caldo (non troppo caldo per non bruciarle ma nemmeno troppo poco caldo per non impregnarle di olio) una alla volta, rigirandole spesso.

Scolarle direttamente sulla pentola poi passarle nello zucchero semolato preparato in un foglio di carta forno, avendo l’accortezza di usare poco zucchero alla volta: è facile che si impregni di olio, meglio cambiarlo spesso.

Come ogni fritto, anche le frittelle del Luna Park sono ottime mangiate calde.