Panello con uva fragola senza glutine, da una idea di Paolo Tizzanini


Il panello con uva è una ricetta tipica della toscana che segna il tempo della vendemmia.
È una focaccia non molto dolce con una generosa dose di uva.
L’uva Canaiolo, con piccoli acini neri tondi, utilizzata nella produzione del Chianti, è quella che usavano i contadini raccogliendo i grappoli rimasti dopo la vendemmia ed è quella che meglio si presta per questo tipo di focaccia; ma, poiché non è facile trovarla, si può sostituire con l’uva fragola, che rilascerà alla focaccia il suo caratteristico e gradevolissimo aroma.
Ho visto l’invitante panello realizzato da Paolo Tizzanini con l’uva fragola e non ho resistito alla tentazione di sglutinare questo dolce autunnale toscano.
Un grazie di ❤️ a Paolo Tizzanini che mi ha fatto conoscere la ricetta del panello toscano, povera ma di gran gusto!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

630 g di Fioreglut Caputo
600 g di acqua
10 g di lievito di birra fresco
25 g di olio extravergine d’oliva+poco x la teglia
5 g di sale
2 cucchiai di zucchero di canna
Qualche rametto di rosmarino

PROCEDIMENTO RICETTA:

Scaldare l’olio con il rosmarino e lasciarlo raffreddare.

Preparare l’impasto mettendo nella ciotola dell’impastatrice nell’ordine:
l’acqua e il lievito di birra; mescolare poi incorporare la farina con qualche giro con il gancio.

Versare l’olio al rosmarino raffreddato e filtrato, di nuovo qualche giro e per ultimo mettere il sale.

Lavorare l’impasto e quando risulta ben amalgamato, versarlo sul piano di lavoro leggermente infarinato e fare diverse pieghe aiutandosi con il tarocco.

Arrotondare l’impasto infarinato, trasferirlo in una ciotola, coprire e mettere in un luogo caldo fino al raddoppio.

Oliare una teglia da forno (cm 40×30) e stendere la pasta con le dita bagnate in un mix di acqua e olio.

Disporre sulla pasta i chicchi d’uva fragola lavati, pressandoli leggermente e spolverizzare con lo zucchero di canna.

Cuocere in forno caldo a 230 gradi per circa 20-25 minuti.

Lasciar raffreddare e poi gustare il profumatissimo panello senza glutine con l’uva fragola!

Risotto senza glutine con mango, noci e robiola 


La ricetta che propongo è un risotto insolito, dove il protagonista è senza dubbio il mango maturo e morbido al tatto, consegnato direttamente a casa da Ellisio il mio Personal Shopper online di frutta e ortaggi. Il mango è caratterizzato da proprietà nutrienti e antiossidanti, che lo rendono un ingrediente perfetto per la preparazione di piatti sani e gustosi.
Per esaltarne il sapore, ho deciso di utilizzare un Olio Extravergine di Oliva del Garda DOP Le Prandinedi altissima qualità, dalle note fruttate e dal profumo intenso di olive, che si sposa alla perfezione con le note dolci del mango. Per dare un tocco di equilibrio al piatto, ho scelto di aggiungere porro e robiola, per un sapore delicato e armonioso. Siete pronti a gustare un piatto unico e straordinario, che unisce sapori esotici e tradizionali, in una esplosione di gusto e bontà? Allora, accendete i fornelli e seguitemi nella preparazione del risotto al mango!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

280 g di riso Carnaroli
Un mango (dal mio Personal Schopper Ellisio)
80 g di robiola
Mezzo bicchiere di Prosecco
Un porro
50 g di noci sgusciate
Pepe nero
Sale
Acqua q.b.
Olio Extravergine di Oliva del Garda DOP Le Prandine

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una casseruola mettere il porro tagliato a rondelle e appassirlo in un giro di olio.

Aggiungere il riso, tostarlo fino a renderlo quasi trasparente.

Sfumare con il Prosecco, fare evaporare poi aggiungere il mango tagliato a cubetti.
Tenere da parte qualche cubetto per il piatto finale.

Mescolare e ricoprire di acqua bollente.

Proseguire la cottura del riso a fuoco dolce, mescolando di tanto in tanto, aggiungendo acqua bollente, tenuta a disposizione sul fuoco, poco alla volta, mano a mano che la precedente è stata assorbita.

A cottura ultimata (deve risultare abbastanza morbido), spegnere il fuoco, mantecare con la robiola, una macinata di pepe nero e regolare di sale: sincerarsi che sia necessario, la robiola potrebbe bastare ad insaporire sufficientemente (per me è così).

Coprire e lasciar riposare per qualche minuto.

Servire il risotto senza glutine al mango, robiola e porro con una manciata di noci spezzettate e qualche cubetto di mango fresco.

 

di altissima qualità, dalle note fruttate e dal profumo intenso di olive, che si sposa alla perfezione con le note dolci del mango. Per dare un tocco di equilibrio al piatto, ho scelto di aggiungere porro e robiola, per un sapore delicato e armonioso. Siete pronti a gustare un piatto unico e straordinario, che unisce sapori esotici e tradizionali, in un’esplosione di gusto e bontà? Allora, accendete i fornelli e seguitemi nella preparazione del risotto al mango!

Facile con Gusto: plumcake con gorgonzola piccante e uva, anche senza glutine


“Il gusto della buona tavola è racchiuso anche negli acini di uva, siano essi bianchi o neri, invitanti, da aggiungere negli impasti…..”
Dalla rivista “Facile con Gusto” questo autunnale plumcake, anche con farina di riso integrale, una farina naturalmente senza glutine.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

180 g di farina di riso integrale**
150 g di gorgonzola piccante
120 g di acini di uva bianca
120 g di acini di uva nera
100 ml di latte
3 uova
100 ml di olio extravergine d’oliva
50 g di Parmigiano grattugiato
Un cucchiaio di mandorle
Una bustina di lievito per torte salate**
Sale e pepe

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare l’uva, asciugarla e tagliare gli acini a metà, eliminando gli eventuali semi interni.
Mettere da parte.

In un recipiente lavorare le uova con olio e latte e aggiungere sale e pepe.

Unire la farina setacciata, il lievito, il parmigiano e continuare a lavorare.

Incorporare il gorgonzola tagliato a cubetti, gli acini d’uva (tenerne qualcuno per la decorazione) mescolando con molta delicatezza.

Versare il composto in uno stampo da plumcake rivestito da carta forno.

Distribuire sulla superficie gli acini tenuti da parte e le mandorle tagliate a lamelle.

Infornare a 180 gradi per 50 minuti.

Lasciar raffreddare e servire.

I biscotti facili alle mele di zia Cri, anche senza glutine


La ricetta di questi squisiti e facili biscotti è della maestra di cucina Cristina Lunardini, zia Cri per le “Cricette”, sue appassionate seguaci e per i suoi numerosi fan.
Per provare e godere di questi dolcetti come al solito ho dovuto sglutinare la ricetta: hanno un gusto delicato, si sciolgono in bocca e sono molto buoni, anche in versione gluten free!
Non serve spolverarli con lo zucchero a velo, sono così accattivanti al naturale che “imbellettarli” sarebbe un’eresia!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

2 mele Golden
Un cucchiaio di zucchero di canna
20 g di olio di cocco (burro per zia Cri)
Il succo di una arancia
2 uova
70 g di zucchero di canna (100 per zia Cri)
80 g di olio di cocco (100 di burro per zia Cri)
230 g di farina Pasta di Venezia per Dolci + 70 g di farina di riso integrale**
(Per zia Cri 300 g di farina glutinosa)
50 g di fecola**
Una bustina di lievito**
Il succo di 1/2 arancia (necessario per le farine senza glutine)

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia ucco di 1/2 arancia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Pulire le mele, tagliarle a dadini e spadellare con l’olio di cocco, un cucchiaio di zucchero e il succo di una arancia.

Lasciar caramellare, spegnere e farle intiepidire.

Sgusciare le uova intere in una ciotola, aggiungere 70 g di zucchero e mescolare con le fruste elettriche fino ad avere un composto chiaro e spumoso.

Unire l’olio di cocco (80 g), mescolare ancora con le fruste ed infine aggiungere le farine, la fecola e il lievito per dolci, setacciati insieme.

Mescolare con una spatola fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Unire le mele caramellate assieme al loro sughetto.

Mescolare bene poi, con l’aiuto di due cucchiai, formare dei biscotti (risulteranno abbastanza morbidi) su una teglia foderata di carta forno.

Cuocere in forno caldo e statico a 170 gradi per 20 minuti.

Facile con Gusto: Corona di mele e pistacchi allo zafferano, anche senza glutine


Dalla Rivista Facile Con Gusto un dolce facile, gustoso e solare, un’alternativa alla colomba o in aggiunta alla colomba, perché no!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

350 g di Farmo Fibrepan-LP
210 g di acqua
15 g di lievito di birra
Una mela
80 g di pistacchi
2 bustine di zafferano
150 g di zucchero
80 g di burro
1 uovo
1 limone naturale
Latte
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sbucciare la mela e tagliarla a cubetti, unire la buccia del limone grattugiata e metà del suo succo, coprire con pellicola.

Sciogliere il lievito nell’acqua.

Mescolare farina e zafferano, unire l’acqua e lievito e lavorare fin che l’impasto risulterà incordato.

Aggiungere lo zucchero, l’uovo e, una volta incorporati, unire il burro a cubetti a temperatura ambiente, un pizzico di sale e impastare.

In ultimo unire le mele, 2/3 dei pistacchi in granella e lavorare fino ad ottenere un composto liscio.

Coprire e far lievitare fino al raddoppio (poco meno di 4 ore).

Formare un filoncino con l’impasto, chiuderlo a ciambella e metterlo su una teglia foderata di carta forno.

Fare dei tagli con le forbici tutt’attorno alla corona, spennellarla con il latte e distribuirvi sopra i pistacchi rimasti.

Far lievitare in un ambiente caldo per almeno altri 30 minuti.

Cuocere la corona in forno preriscaldato a 180 gradi per i primi 20 minuti, poi a 150 gradi per altri 10 minuti: ottima!!

La mia cucina flambé: Crêpes Suzette senza glutine per festeggiare le Donne e per il compleanno di StellaSenzaGlutine


Pur essendo uno dei miei piatti forti, non ho mai avuto occasione di pubblicare la ricetta delle Crêpes Suzette fino ad oggi, 8 marzo 2021: per festeggiare tutte le donne e il mio Blog, StellaSenzaGlutine che proprio l’8 marzo compie ben otto anni, quel giorno è arrivato.
Nel corso degli anni ho fatto questo delizioso dessert così tante volte che non ho più bisogno di rileggere la ricetta per rinfrescare la memoria.
Le mie Crêpes Suzette sglutinate hanno sempre riscosso grande approvazione sia per il gusto che per la scenografia: il flambé è sempre di grande effetto.
La mia ricetta non si discosta molto da quella originale di Monica Bianchessi e Stefano Fagioli, miei chef guida e anche con le mie modifiche il risultato è strepitoso!

“L’origine delle Crêpes Suzette, secondo alcune testimonianze, è dovuta ad un errore e da questo, come a volte succede in cucina, prende vita un piatto esclusivo che diventerà famoso.
Un cameriere quattordicenne di nome Henry Charpentier stava lavorando al Café de Paris, a Montecarlo e venne incaricato di cucinare delle crêpes per il principe di Galles, futuro re Edoardo VII. Emozionato, aggiunse troppo liquore alle crêpes facendo prendere fuoco al tegame. Le crêpes vennero servite ugualmente e il principe apprezzò la ricetta. Egli chiese al giovane come si chiamassero e questi gli rispose che erano le Crêpes Princesse. Il futuro sovrano, indicando una avvenente ospite al tavolo, dichiarò: “No, le chiameremo Crêpes Suzette!”
Altre fonti danno diverse versioni ma quello che conta comunque è il risultato arrivato fino a noi: crespelle imbevute in una salsa a base di succo e scorza di arancia e Grand Marnier, sottoposto a cottura flambé!

Un vulcaniano augurio di “Lunga vita e prosperità” a tutte le donne ❤️ e al mio Blog 🥰 con il profumo inebriante delle mie Crêpes Suzette!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di latte tiepido
100 g di Fioreglut Caputo
2 uova
5 g di zucchero (facoltativo)
2-3 arance e 1 limone non trattati
8 zollette di zucchero (di canna o bianco)
30 g di burro (anche meno)
Liquore Grand Marnier
Olio extravergine d’oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Setacciare la farina, metterla in una ciotola e stemperarla con il latte; aggiungere le uova leggermente sbattute e mescolare bene fino ad ottenere una pastella liscia, priva di grumi, omogenea.
Coprire e lasciar riposare per una mezz’ora.

Con un pennello ungere con olio un tegamino antiaderente (per velocizzare anche due di ugual dimensione) e metterlo sul fuoco a scaldare.

Versare 3-4 cucchiai (o un piccolo mestolino) di pastella e far roteare velocemente l’impasto fino a ricoprire tutto il fondo.

Cuocere per circa mezzo minuto (dipende dallo spessore della crêpe, meglio farle sottili) poi, con l’aiuto di una spatola di silicone, staccare i bordi e girare per cuocere anche l’altro lato.

Toglierla dal tegamino e farla scivolare su un piatto.
Proseguire fino ad esaurire la pastella, ungendo ogni tanto il tegamino con una pennellata di olio.

Strofinare per bene le zollette di zucchero sulla buccia delle arance e del limone in modo che si impregnino dell’aroma poi metterle in una ciotola aggiungendo la buccia grattugiata sia delle arance che del limone.

In un tegame mettere una piccola noce di burro, il succo degli agrumi, le zollette e le bucce grattugiate.

Mescolare, portare a bollore dolcemente e, dopo 3-4 minuti, versare poco alla volta mezzo bicchiere di Grand Marnier e far riprendere il bollore.

Immergere nel liquido una crêpe alla volta facendola insaporire, ripiegarla a ventaglio e trasferirla in una pirofila leggermente imburrata.

Proseguire fino all’esaurimento delle crêpes.

Il liquido che rimane versarlo nella pirofila, direttamente sulle crêpes.

Al momento di servire le Crêpes Suzette, mettere la pirofila in forno a scaldare a 180 gradi per 6-7 minuti.

Mettere sul fuoco un pentolino con mezzo bicchiere (di più per avere una bella fiammata) di Grand Marnier e, appena inizia a bollire, versare il liquore sulle crêpes.

Facendo molta attenzione, dare fuoco al liquore e godersi lo spettacolo.
Se si preparano la sera spegnere le luci.

È di grande effetto servire nei piatti le Crêpes Suzette ancora fiammeggianti.

ProDiGus: Risotto al Prosecco, mantecato con pere e formaggio, senza glutine


Per preparare il mio risotto al Prosecco ho preso spunto dalla ricetta del “Risotto delle 3P” di ProDiGus (Promotori di Gusto): “Risotto al Prosecco mantecato con pere e formaggio Piave, una ricetta in cui ingredienti dello stesso tono cromatico riescono a creare una sinfonia tra gusti dolci e decisi”.

A volte, soprattutto in questo periodo di “zone rosse”, è difficile avere a disposizione tutto quello che serve, specialmente in cucina. Spostamenti limitati, spese veloci, spesso prenotate in anticipo online, si finisce per dimenticare qualcosa e quindi, pur di realizzare la ricetta che ci ha stuzzicato, si fa con quello che si ha!
Per questo motivo ho usato gli ingredienti a disposizione:
Prosecco e miele: presenti; riso Carnaroli, pere Decana e Grana Padano invece hanno sostituto il Riso Superfino Arborio, le pere Williams e il formaggio Piave.
L’olio extravergine d’oliva al posto del burro è una mia scelta.
Solo rileggendo ho realizzato che, in fondo, anche il mio è un risotto delle 3P: Prosecco, Pere e Padano 😉 😊!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

280 g di Riso Superfino Arborio (per me Carnaroli)
Un cucchiaio di miele delicato
Prosecco
Brodo vegetale (circa 1,5 lt)
1 pera Williams (per me Decana)
Un ciuffetto di timo (per me timo essiccato)
50 g di burro (per me olio extravergine d’oliva)
100 g di Piave Stagionato (per me Grana Padano Stagionato)
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una casseruola scaldare il miele e un giro di olio.

Aggiungere il riso e lasciarlo tostare.
“In questo risotto è importante che il miele caramelli leggermente mentre il riso tosta, in questo modo le note dolci del miele si mescoleranno con quelle amarognole del leggermente caramellato”.

Bagnare con un bicchiere di vino e lasciar evaporare.

Continuare la cottura a fuoco dolce, bagnando di tanto in tanto con il brodo vegetale bollente, preparato con gambi di prezzemolo, cipolla e carota, senza sale, da tenere a disposizione sul fuoco.

Nel frattempo sbucciare e tagliare a cubetti la pera, metterla in una ciotola, condirla con il timo, coprire e tenere da parte.

Dopo 12 minuti aggiungere al riso le pere, mescolare, aggiustare di sale (metterne molto poco, il Grana insaporirà successivamente) e proseguire la cottura.

A cottura ultimata (dopo circa altri 3 minuti), spegnere il fuoco, aggiungere il Grana Padano e mantecare girando velocemente il cucchiaio di legno ora in un verso, ora nell’altro, per un paio di minuti.

Coprire la casseruola, lasciar riposare per qualche minuto poi servire il risotto all’onda in piatti ben caldi.

Il pane benaugurante all’uva di Fulvio Marino, anche senza glutine


Ho preso in parola il consiglio del “mugnaio-panettiere” Fulvio Marino: mangiare il pane con l’uva a capodanno è di buon auspicio!
Un acino, un mese e così mangiando i 12 acini distribuiti su ogni filoncino di pane, auspichiamo solo cose belle per il prossimo anno!!
Ho sglutinato la ricetta del suo pane di Capodanno come ho potuto (non ho il succo di uva e l’ho sostituito con quello di mela), ma il procedimento è come il suo e, modestamente 😏, pur senza glutine, anche il risultato!
Due filoncini non sono risultati abbastanza lunghi da ospitare 12 acini di uva.
Nessun problema: a mezzanotte siamo solo in due 😉☺️!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

350 g di Nutrifree Mix per Pane
230 g di Fibrepan-LP Farmo
480 g di succo di mela
5 g di lievito di birra fresco
8 g di sale
Un grappolo di uva fresca apirene italiana

PROCEDIMENTO RICETTA:

Impastare per circa 10 minuti tutti gli ingredienti, tranne il sale, da mettere per ultimo e ovviamente l’uva.

Mettere a lievitare l’impasto infarinato in una ciotola coperta per 3 ore a temperatura ambiente.

Passato questo tempo, versare l’impasto su un foglio di carta forno leggermente infarinato e, senza lavorarlo, dividerlo in 6 parti.

Allungare, pressando sui lati con le mani, ogni parte fino a formare un filone e incastonare sopra ogni uno, schiacciando per bene, 12 chicchi interi di uva.

Lasciar lievitare per circa 2 ore a temperatura ambiente.

Cuocere per 18 minuti a 250 gradi in forno statico.

Pesche grigliate, ripiene e senza glutine


Pesche grigliate, ripiene e senza glutine, un dessert leggero e sfizioso con le ultime pesche della stagione.
Marinate nel Grand Marnier, nel Marsala o in un buon Passito, il risultato è sempre una piacevole sorpresa!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

2 pesche (per me pesche noci)
1/2 bicchiere di Grand Marnier
250 g di ricotta mista
50 g di cioccolato fondente 72%**
1 cucchiaio di miele

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare le pesche, tagliarle in due parti, togliere il nocciolo e metterle in una teglia a marinare per almeno un’ora (meglio se di più) con la parte interna a contatto del liquore.

Sgocciolarle e grigliarle su una piastra calda per qualche minuto.
Coprire solo se hanno bisogno di essere un po’ ammorbidite.

Togliere dal fuoco e far raffreddare.

Mescolare miele, ricotta e cioccolato spezzettato e riempire con questo mix l’incavo delle pesche.

Conservare in frigorifero fino al momento di servire.

Si possono servire a temperatura ambiente o fredde a piacere.

Mini plumcake senza glutine al Fico Rosa Di Pisticci, con Feta e Kefir di latte


“Fico Rosa di Pisticci
Di ceppo antico ma sempre….. Fico”!

L’amore verso la pianta del fico ha portato un’azienda della Basilicata a ricercare vecchie “cultivar” del Sud Italia che rischiavano l’estinzione.
Fra le diverse varietà trovarono un fico settembrino che comincia a dare i suoi frutti in agosto e, condizioni meteo permettendo, termina in autunno inoltrato.
Si trattava di una varietà che ancora non era stata censita, a cui loro stessi diedero un nome, registrandolo: il Fico Rosa di Pisticci.
Questo fico ha la forma di una piccola pera allungata e il suo peso oscilla fra i 30 e i 50 grammi; ha una buccia dal colore verde che tende al rosa, coriacea, che lo preserva dal degrado. La polpa, a grana fine, di color cardinale, è dolce, con un leggero retrogusto acidulo, che rende il sapore di questo fico molto intrigante. La sua caratteristica è mantenere tonicità e sapore per diversi giorni.
Per la coltivazione di questo fico è stata scelta la zona di Matera per le sue condizioni climatiche adatte a questo tipo di pianta e per la sua ricchezza di acqua.

Quando sulla tua strada incontri questo straordinario frutto e hai letto la sua storia, non puoi esimerti dal dedicargli un po’ della tua “creatività culinaria” 😏, dopo averlo molto apprezzato in purezza, mettendo a rischio la quantità necessaria per la realizzazione della ricetta!

Dedico al Fico Rosa di Pisticci i miei modesti mini plumcake senza glutine, piacevole, stuzzicante  entrée per celiaci vegetariani e non.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

4 uova
80 g di olio di semi di girasole
150 g di Kefir di latte* (oppure yogurt naturale)
50 g di fecola**
250 g di Farina Grano Zero Molino Pasini
1 bustina di lievito per torte salate**
200 g di Feta
400 g circa di fichi Rosa di Pisticci

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

Kefir e intolleranza:
Come sempre quando preparo ricette con il Kefir mi trovo il problema della intolleranza al lattosio.
Il Kefir è un latte fermentato e i batteri in esso contenuti metabolizzano il lattosio, trasformandolo in un prodotto praticamente delattosato.
Un articolo scientifico inglese pubblica che un prodotto lattiero-caseario fermentato con il Kefir migliora la digestione del lattosio.
Ritengo che, nonostante il Kefir sia il latticino più consigliato per chi ha problemi di mal digestione e intolleranza del lattosio, sia comunque sempre bene sincerarsene personalmente.

PROCEDIMENTO RICETTA:

Rompere le uova in una ciotola, aggiungere l’olio, il Kefir e mescolare.

A questo composto aggiungere la feta spezzettata; farina, fecola e lievito mescolati e setacciati.

Aggiungere anche 250 g circa di fichi tagliati in quattro parti e mescolare bene l’impasto.

Distribuire il composto negli stampi e inserire al centro di ogni uno un fico intero.

Cuocere in forno caldo a 180 gradi per circa 25-28 minuti.