Melaccio, torta di mele senza zucchero di Marco Bianchi, anche senza glutine e con la mela Kissabel


La mia dimora si avvolge oggi in una nuova essenza, intensa, piacevolissima e irresistibilmente invitante. Ho creato la versione senza glutine della torta Melaccio di Marco Bianchi, donandole un tocco speciale con le deliziose mele Kissabel, gentilmente fornitemi dal mio Personal Shopper online di frutta e verdua, Ellisio.
La torta Melaccio rappresenta un’eccellente interpretazione della classica torta di mele, ma con un profilo salutare, priva di zuccheri aggiunti e arricchita dal sapore straordinario delle mele, in questo caso, le affascinanti Kissabel.
La Kissabel, con il suo inconfondibile colore rosso rubino e una polpa che riprende la stessa tonalità, regala un’esperienza gustativa straordinaria, arricchita da note di frutti di bosco come fragoline e lamponi. Questi aromi perdurano piacevolmente sul palato, anche nella gustazione della torta Melaccio.
Oltre al loro irresistibile sapore, le mele Kissabel portano con sé numerosi benefici per la salute. Contribuiscono a contrastare stanchezza e nervosismo, favoriscono la digestione, proteggono le mucose della bocca e dell’intestino e rafforzano capelli e unghie. Inoltre, contribuiscono a regolare l’appetito, aumentando la sensazione di sazietà e sono ricche di antiossidanti, rappresentando una vera carica di benessere.
Sono molteplici le ragioni valide per utilizzare le mele Kissabel nella preparazione della torta Melaccio senza glutine, rendendola non solo un’esperienza culinaria deliziosa ma anche un gesto di cura per la propria salute.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza uova, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

800 g di mele Kissabel
Un limone non trattato
40 g di nocciole + 4 x decorazione
60 g di noci + 4 x decorazione
180 g di Mix Torte e Biscotti Schär
400 g di yogurt senza lattosio
80 g di uvetta
Un bicchiere di succo di mela senza zucchero
Una bustina di lievito**
6 cucchiai di olio di girasole
Un cucchiaio di cannella in polvere

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare accuratamente le mele e, senza sbucciarle (la buccia é ricca di fibra, di vitamine e di nutrimenti), privarle del torsolo, tagliarle a pezzetti piccoli e metterli in una ciotola.

Irrorare con il succo del limone e profumare con la sua buccia grattugiata.

Mescolare, aggiungere lo yogurt senza lattosio e l’uvetta, reidratata nel succo di mela, senza strizzarla, anzi, usando buona parte del succo: farà solo bene all’impasto, ammorbidendolo gustosamente.

Tritare grossolanamente noci e nocciole e metterle in una ciotola con farina, lievito e cannella.

Unire e amalgamare bene i due composti e, da ultimo, aggiungere l’olio.

Mescolare, versare in una tortiera (cm 30) oliata e cuocere in forno caldo ventilato a 180 gradi per 40 minuti.

Lasciare intiepidire prima di sformare e portare in tavola.

La brisée con i porri di Marco Bianchi ma senza glutine


Dal libro di Marco Bianchi “Cucinare è un atto d’amore” una appetitosa ricetta che vado a sglutinare preparando, con tanto amore, invitanti cocottine monoporzione!

“Questa brisée con i porri è ideale come aperitivo, tagliata a fette e servita in tavola su un tagliere, prima di una cena con amici. Si presta per essere preparata con anticipo, anzi, è ancora più buona!”

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la brisée:
300 g di farina Nutri Free Multiuso
Un pizzico di sale
Un pizzico di bicarbonato
80 g di olio extravergine d’oliva
120 g di acqua
2 cucchiai di aceto di mele

Per la farcia:
4 porri (300 g)
250 g di ricotta
Olio extravergine d’oliva
Sale e pepe

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare la pasta brisée: impastare gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo.

Formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e far riposare 1 ora in frigorifero.

Nel frattempo preparare il ripieno: affettare finemente i porri e stufarli in una padella antiaderente con qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e una macinata di pepe.

Una volta appassiti, aggiungere la ricotta e mescolare fino a che gli ingredienti saranno ben amalgamati tra loro.

Togliere dal fuoco e mettere da parte.

Togliere la brisée dal frigorifero e lavorarla brevemente prima di stenderla con un mattarello su un foglio di carta da forno cosparso di un velo di farina.

Ritagliare dalla sfoglia 4 cerchi di diametro leggermente superiore alle cocottine da usare, ungerle con un velo di olio e ricoprirle con i cerchi di pasta brisée.

Versare all’interno il ripieno di porri e ricotta e infornare a 180 gradi per circa 40-45 minuti.

Si possono presentare queste mini brisée nelle cocottine ma anche senza, dopo averle fatte raffreddare per pochi minuti.

Per il Dottor Massimo Busani un “cuor di cioccolato” firmato Marco Bianchi


“PER CURARE LE MIE PAZIENTI USO PRIMA LA PAROLA POI IL BISTURI”.

Rivolgo un pensiero con umiltà e rispetto al dottor Massimo Busani, un medico che sta dedicando la sua vita a combattere i tumori al seno, un medico che trasmette serenità là dove è difficile trovarla, un medico da “Virgilio d’Oro”!
Nello scorso mese di dicembre si è svolta, nella sede municipale di Mantova, la cerimonia di conferimento della civica onorificenza “Edicola di Virgilio d’Oro” a tre persone che hanno contribuito a dare lustro a Mantova. Una di queste è il dottor Massimo Busani.

Cos’è il premio “Edicola di Virgilio d’Oro”?
È un prestigioso riconoscimento istituito dal comune di Mantova e assegnato ogni anno alle personalità del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo, dell’imprenditoria, della scienza e di altri settori della società virgiliana che maggiormente si sono distinte nell’impegno sociale.
Nei giorni antecedenti la nomina dei vincitori di questa benemerenza civica, innumerevoli testimonianze sono apparse sui media e il commento unanime collocava già tra i finalisti un vincitore morale: il dottor Massimo Busani.
Non era mai successo che in questi anni di Virgilio d’oro, un candidato ricevesse tanti consensi e manifestazioni di stima espressi in ogni forma, a dimostrazione di un sentimento che va oltre la riconoscenza e ne traccia un alto profilo umano e professionale.

Ma chi è Massimo Busani?
È il direttore SSD di Chirurgia Senologica dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, un professionista che, da una breve indagine tra le corsie del Poma, è sempre reperibile (non a caso le sue pazienti ne conoscono il numero di cellulare); una persona sensibile, vera, che riesce a stabilire un autentico rapporto di empatia con le pazienti.
Di lui ho letto che quando viene a sapere della sua candidatura al Virgilio d’oro chiede ai vertici del Poma se può accettare e se la cosa non è in conflitto con la sua professione!
Ma non è solo un medico, è anche marito e padre presente e premuroso, con una grande passione: la bicicletta!
Ecco, tutto questo è il dottor Massimo Busani e io non posso che aggiungere il mio grazie, a nome di tutte le donne, grazie dottore, con tutto il cuore!

Se desiderate conoscerlo meglio, il mio invito è di visitare il suo Progetto di Impegno Sociale insieme a Siglacom
www.sigla.com/dottormassimobusani

Niente di meglio quindi, da parte mia, che rendere omaggio al dottor Massimo Busani dedicandogli un dolce al cioccolato che porta la firma di Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi.
Un dolce sano, goloso, con farina di riso integrale, senza uova né latticini, adatto a celiaci e vegani e che soddisfa i nostri sensi, soprattutto quello del gusto!

Ps: nei miei tortini anche i semi di Vaniglia Bourbon, per me il top dei profumi, ma se non siete d’accordo potete sostituire o omettere.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

200 g di cioccolato fondente 72%**
30 g di cacao amaro in polvere **
40 g di zucchero Mascobado
30 g di olio di mais bio
80 g di farina di riso integrale **
Un pizzico di sale (facoltativo)
2 cucchiaini di lievito per dolci **
250 ml di latte di soia**
Un baccello di vaniglia

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere sul fuoco un pentolino con il latte e il cioccolato e far sciogliere a fuoco basso.
Mescolare e mettere da parte.

In una ciotola mescolare la farina, il lievito, il cacao (setacciato) e lo zucchero.

Aggiungere l’olio, mescolare, poi incorporare il cioccolato fuso sbattendo energicamente con una frusta per amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Versare il composto negli stampini e cuocere in forno caldo, statico, a 180 gradi per 13-14 minuti circa (dipende dalla dimensione degli stampini, io probabilmente ne potevo riempire 6), poi sfornare.

Per un tortino con il cuore fondente, morbido e goloso, da mangiare con il cucchiaio portare subito in tavola senza toglierlo dallo stampo, altrimenti aspettare qualche minuto, sformare e servire tiepido.

Il goloso salame di cioccolato di Marco Bianchi anche senza glutine


Un salame di cioccolato aromatizzato al caffè (si può anche omettere se non è gradito) decisamente sano, senza uova, grassi né zuccheri aggiunti.
La ricetta è di Marco Bianchi, noto divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi, del quale ho parlato esaurientemente in diverse sue ricette che ho “sglutinato” con grande soddisfazione.
Poiché il composto di questo dolce si presenta abbastanza morbido è consigliabile farlo rapprendere in uno stampo rivestito di carta forno. Sarà semplice poi estrarlo ed affettarlo.
Non contenendo né uova né burro, si conserva a lungo nel freezer (se gli viene data la possibilità!) ed é sempre pronto, come appena preparato ed è molto gradevole sia freddo che a temperatura ambiente.
Marco Bianchi consiglia di tagliarlo a cubotti e offrirlo con il caffè: ottimo suggerimento, davvero!!
Per una versione ancora più “caffettosa” si può aggiungere al composto un cucchiaino di caffè macinato (provato anche così ed è veramente speciale: lo consiglio a chi apprezza molto il gusto del caffè).
Se vogliamo trasgredire un pochino, ma solo un pochino….una spruzzata di Grand Marnier sui biscotti sbriciolati…..beh, non ci sta per niente male e credo che in fondo, in fondo in fondo…..sia consentito!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

600 g di cioccolato fondente 75%**
300 g di latte di soia**(o di riso**)
Una tazzina di caffè
500 g di biscotti secchi senza glutine
2 cucchiai di olio di mais
100 g di nocciole
3 cucchiaini di caffè solubile**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare una tazzina di buon caffè e sciogliervi i 3 cucchiaini di caffè solubile.

In una ciotola riunire il cioccolato spezzettato, il latte, il caffè, l’olio e far sciogliere a bagnomaria o nel microonde.

Quando il cioccolato è fuso, mescolare bene il tutto e versare sui biscotti sbriciolati (eventualmente spruzzati di Grand Marnier) e alle nocciole intere.
Mescolare e amalgamare bene.

Rivestire di carta forno uno stampo da plumcake e versarvi il composto.
(Con queste dosi si ottengono 2 stampi di cm 25 x 10)

Distribuire bene, appiattire con un cucchiaio e richiudere la carta forno.

Mettere il salame di cioccolato in freezer per 4-5 ore prima di servire.

Riso all’orientale senza glutine, con ceci, curcuma e anacardi


Dal libro “Super Insalate, idee creative, facili e veloci” una ricetta con ingredienti semplici, appagante sia per gli occhi che per il palato, un primo piatto vegetariano che stupisce per il suo sapore davvero unico.
Riso integrale e ceci sono preziose proteine di origine vegetale, come ricorda Marco Bianchi che ne fa largo uso nelle sue ricette.
I ceci sono utili per la salute del cuore, alleati del fegato e combattono il colesterolo.
Anacardi (ricchi di magnesio e di acido oleico) e spezie, contribuiscono ad arricchire ulteriormente il piatto.

Ps: I ceci già cotti sono molto versatili e veloci da utilizzare in cucina; io uso ceci precotti dell’Azienda bio B&O Italy*.
Non serve salare l’acqua di cottura del riso: i ceci in scatola contengono sale e con le spezie insaporiscono sufficientemente questo piatto.

*Per sapere di più dell’Azienda bio B&O Italy:

Eliche bio e senza glutine, con pesto di sedano e noci di Marco Bianchi

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di riso integrale
300 g di ceci lessati bio B&O Italy
60 g di uvetta
150 g di anacardi
Un cucchiaino di curry**
Un cucchiaino di cannella macinata**
Un cucchiaino di semi di cumino
Un cucchiaino di curcuma**
Uno spicchio di aglio
Menta
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tostare gli anacardi per pochi minuti in un padellino antiaderente con un filo di olio.

Ammollare l’uvetta in acqua per circa 30 minuti.

Cuocere il riso per 30-35 minuti in abbondante acqua.

Spremere (o tritare) l’aglio e rosolarlo con un filo di olio; unire i ceci (scolati dalla loro liquido e passati sotto l’acqua corrente) e le spezie e cuocere per 5 minuti a fuoco medio.

Aggiungere gli anacardi spezzettati e qualche foglia di menta poi versare il riso, l’uvetta strizzata e saltare il tutto per amalgamare i sapori.

Completare con foglie di menta a piacere.

Eliche bio e senza glutine, con pesto di sedano e noci di Marco Bianchi


Quale condimento migliore del pesto di sedano e noci di Marco Bianchi, per provare questa pasta biologica, fatta semplicemente con farina di riso semintegrale e acqua?
Un gradevole ed appagante “piatto della salute”, a basso contenuto glicemico (la pasta) e ricco di fibre (il pesto).
Di Marco Bianchi, conosciutissimo divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi, ho già parlato esaurientemente in diverse sue ricette che ho “sglutinato” con grande soddisfazione; della azienda B&O parlo ora.
B&O Italy: Biologic and Organic Italian Food
Il loro motto è una citazione di Ippocrate :”lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”.
In questa epoca in cui i cibi bio dilagano, quelli di B&O si distinguono perché frutto di una filosofia di benessere abbinato al gusto, prodotti biologici buoni e salutari dove la qualità si combina con la salute.
Fondatori dell’azienda sono Rita e Michele, mantovani, una coppia di sposi che ama il proprio paese e il territorio di origine, che pensa al nostro futuro e a quello delle prossime generazioni, che vuole contribuire con il proprio lavoro ad un mondo migliore di quello attuale.
Un esempio, per restare nel tema della ricetta, è la pasta, dove si prediligono farine non raffinate, integrali o semintegrali, per mantenere il più possibile i nutrienti contenuti nei cereali.
Ed è tra queste paste che ho trovato quelle adatte ai celiaci, senza glutine, garantite dalla azienda.
Questa è la scritta che si trova nel loro shop online sui prodotti senza glutine:

“Il prodotto è esente da glutine. Tutti gli ingredienti utilizzati non derivano da cereali contenenti glutine (grano, segale, orzo, avena, farro, kamut o i loro ceppi ibridati) e prodotti diversi.”

I loro alimenti biologici, molti e vari, sono di alta qualità, interamente prodotti in Italia da fornitori selezionati, molto spesso aziende a conduzione famigliare, con cui hanno un rapporto diretto che genera fiducia sulla filiera delle materie prime.
Su tutto questo mi sono documentata prima di usare i prodotti B&O e pubblicare questa ricetta, provata e riprovata anche con altri formati di pasta senza glutine, come i loro Sedani di Mais, o sperimentare, con questi prodotti bio, altre ricette dolci o salate che hanno ottenuto un elevato consenso e che proporrò in seguito.

Ps: il pesto, se preparato in abbondanza, si conserva in vasetti di vetro, ricoperto di olio e conservato in frigorifero.
I pomodori secchi, lavati, asciugati e conservati sott’olio, sono una buona risorsa in cucina, sempre pronti a diversi usi.
Non solo pepe per insaporire, ma anche una macinata di peperoncino, per limitare la dose di sale.
La pasta cotta al dente (molto apprezzata dalla maggior parte degli italiani), oltre ad essere più digeribile, ha un indice glicemico più basso di quella scotta.
Marco Bianchi (ma non solo lui) suggerisce, una volta pronta, di passare la pasta brevemente sotto l’acqua corrente: si abbassa ulteriormente l’indice glicemico. C’e chi sostiene che non è così.
Io lo faccio spesso, anzi sempre, soprattutto quando la pasta viene saltata in padella e comunque, in ogni caso, lo shock termico ne ferma la cottura.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

320 g di Eliche bio B&O Italy, senza glutine
2-3 coste di sedano (comprese le foglie)
100 g di noci sgusciate
Olio extravergine di oliva
10 pomodorini secchi sott’olio
Pepe nero
Peperoncino in polvere
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Togliere dal sedano, con un pelapatate, i filamenti esterni, senza scartare le foglie.

Tagliare il sedano a pezzetti, metterlo in un mixer con le foglie, le noci, i pomodori secchi, qualche cucchiaio di olio e frullare.
(Io non riduco tutto in poltiglia, mi fermo un attimo prima per avere un pesto abbastanza consistente, che si senta sotto i denti e si attacchi meglio alla pasta).

Mettere il pesto in una ciotola, aggiustare di sale (poco!), pepe e peperoncino e mescolare.
Se risultasse troppo asciutto, aggiungere qualche cucchiaio di acqua.

Cuocere la pasta in abbondante acqua leggermente salata: il tempo indicato sulla confezione è perfetto.
Una volta cotta, passarla velocemente sotto l’acqua corrente e saltarla in padella con il pesto.

Un giro di olio a crudo e questo gratificante piatto della salute è pronto!

Remake delle barrette energetiche senza glutine di Marco Bianchi

Ecco la mia nuova versione senza glutine delle barrette energetiche di Marco Bianchi, alimento salutare per tutti.
New entry:
Le arachidi (prive di colesterolo, ottimo contenuto proteico, ricche di zinco, magnesio, potassio e vitamina E)
I datteri (ricchi di ferro, contribuiscono ad abbassare il colesterolo, antinfiammatori naturali, fonte di vitamine del gruppo B, fonte di energia immediata per gli zuccheri naturali contenuti)
I semi di chia (buon contenuto di calcio, di grassi essenziali omega 3 e omega 6)
I semi di canapa (adatti alla prevenzione di colesterolo, asma, artrosi; contribuiscono al rafforzamento del sistema immunitario; contengono tutti gli amminoacidi essenziali per la sintesi delle proteine)

Oltre ad arricchire le barrette di altri alimenti preziosi per la salute, ho riportato anche le dosi, per facilitare la preparazione.
Questo post lo dedico a Enzo e a tutti i papà premurosi.

Qui la versione precedente:

Barrette energetiche senza glutine di Marco Bianchi

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

50 g di nocciole
50 g di pistacchi
50 g di noci
50 g di mandorle
50 g di pinoli
50 g di arachidi non salate
50 g di uvetta
150 g di prugne secche
150 g di datteri freschi
100 g di riso soffiato** (possibilmente senza zuccheri aggiunti)
20 g di semi di chia**
20 g di semi di lino**
20 g di semi di zucca**
20 g di semi di girasole**
20 g di semi di canapa**
Semi di sesamo** a piacere
180 g di miele di arancio o altro tipo di miele
180 g di acqua

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Tritare nel mixer tutta la frutta secca, l’uvetta (lavata e tamponata con carta assorbente) e il riso soffiato.

Tritare i semi di chia, di lino, di zucca, di girasole e di canapa.

Mettere gli ingredienti tritati in una ciotola, aggiungere 180 g di miele, 180 g di acqua e mescolare.

Togliere il seme a prugne e datteri e fare a pezzetti la polpa con un coltello.
Aggiungere al composto precedente e amalgamare.

Rivestire una latta (cm 32 x 25) con carta da forno, spargere un po’ di semi di sesamo e su questi distribuire il composto.

Livellare l’impasto ricoprendo con altra carta da forno, pressando con un mattarello.

Distribuire infine su tutta la superficie altri semi di sesamo, a piacimento, pigiandoli per farli ben aderire al “mappazzone”, come scherzosamente lo definisce Marco Bianchi.

Passare in forno caldo a 180 gradi per circa 18-20 minuti.

Togliere dal forno e tagliare a bastoncino, più o meno grande, come si preferisce.
(Molto pratici quelli piccoli, si possono mangiare in un sol boccone!)

Anche queste barrette si conservano molto bene in una scatola di latta, per parecchi giorni.

Crocchette di ceci con salsa tonnata di Benedetta Parodi, ma senza glutine e senza uova

Le crocchette preparate con i legumi sono una buona alternativa alla carne.
Abbinate alla salsa tonnata, con maionese senza uova di Marco Bianchi (esperto di sana alimentazione e divulgatore scientifico della Fondazione Veronesi), fanno di questo piatto un secondo sano e gustoso.

Le mie variazioni: eliminato l’uovo non solo dalla maionese ma anche dall’impasto delle crocchette, sostituito con 3 cucchiai di acqua; il porro ha preso il posto del cipollotto (per esigenza di dispensa) e aggiunto il pepe nero che insaporisce e permette di usare meno sale.

Dal libro “Molto bene” di Benedetta Parodi

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per le crocchette:
250 g di ceci già cotti
50 g di farina semintegrale Brot Mix Schär
Farina di riso** per infarinare le crocchette
Un porro
Prezzemolo
3 cucchiai di acqua
Succo di 1/2 limone
Pangrattato senza glutine (se necessario)
Olio extravergine di oliva
Sale rosa e pepe nero

Per la maionese di soia (o “magnonese”, vocabolo coniato da Marco Bianchi)
100 ml di latte di soia non zuccherato**
200 ml di olio di semi di girasole
5 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di senape**

Per la salsa tonnata:
150 g di tonno sott’olio
70 g di maionese di soia
Un cucchiaio di capperi sotto sale

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere i ceci (dopo averli ammollati per almeno otto ore) in abbondante acqua con qualche foglia di lauro.

Scolarli e frullarne 250 g nel mixer, con il porro e il prezzemolo.
(Con quelli che rimangono e la loro acqua di cottura si può preparare una buona minestra di pasta e ceci, piatto completo di carboidrati e proteine).

Aggiungere il succo di limone, 3 cucchiai di acqua, un po’ di pangrattato (solo se il composto dovesse risultare troppo molle), una macinata di sale e di pepe e amalgamare.

Con questo impasto formare le crocchette, passarle nella farina di riso e farle dorare in padella con qualche cucchiaio di olio.

Preparare la maionese:
In un bicchiere alto riunire tutti gli ingredienti e sbattere con un frullatore ad immersione.
La maionese è pronta in meno di un minuto.

Preparare la salsa tonnata:
Dissalare i capperi lavandoli ripetutamente sotto l’acqua corrente, asciugarli e metterli in un mixer con il tonno e 70 g di maionese.
Frullare tutto insieme fino ad ottenere una salsa omogenea.

Servire le crocchette di ceci con salsa tonnata e fettine di cedro.

I fusilli con pesto di cavolo nero e noci di Marco Bianchi, ma senza glutine

Preparo questo pesto in abbondanza, lo copro con olio extravergine di oliva e lo uso non solo per condire la pasta ma anche su fette di pane tostato, a mo’ di bruschetta, con l’aggiunta di una macinata di peperoncino.
La ricetta, dalla rivista “Cucina Naturale”, è di Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi.
Qualche modifica: ho sostituito il pane grattugiato integrale con il tofu e aggiunto il pepe nero; gli ingredienti non li ho frullati ma tagliati a coltello.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Fusilli senza glutine
400 g di cavolo nero pulito
10 noci
6-7 pomodori secchi
Olio extravergine di oliva
100 g di tofu** (oppure pane integrale grattugiato)
Pepe nero

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Pulire le foglie del cavolo nero eliminando le coste, sbollentarle per 8-10 minuti e lasciarle intiepidire nell’acqua di cottura.

Far rinvenire i pomodori secchi in acqua tiepida.

Scolare e strizzare il cavolo raffreddato e tagliarlo con il coltello.
Mettere da parte l’acqua di cottura.

Tagliare anche le noci, i pomodori scolati dall’acqua e il tofu.

Riunire tutto in una ciotola, insaporire con una macinata di pepe nero e di sale, aggiungere olio in quantità sufficiente a legare gli ingredienti e mescolare.

Cuocere i fusilli aggiungendo altra acqua a quella dove è stato sbollentato il cavolo.
Salare leggermente prima del termine della cottura.

Scolare la pasta, metterla in un tegame, mescolarla al pesto e, se necessario, aggiungere poca acqua di cottura.

Amalgamare e saltare brevemente i fusilli prima di portare in tavola.

Una sbrisolona senza glutine, fuori dalle righe

Sacrilegio!!
Una sbrisolona senza strutto? Passi pure il burro ma addirittura l’olio!!!!
Con questa variazione alla torta simbolo della pasticceria mantovana, nobilitata alla corte dei Gonzaga, mi attiro sicuramente le ire dei puristi.
“Sacrilegio è una profanazione o un oltraggio recato a ciò che è sacro”.
(e una tradizione, seppur culinaria, sicuramente lo è).
“Si intendono con esso (sacrilegio) forme gravi di irriverenza nei confronti di persone, luoghi sacri o cose”.
(tra le “cose” si può contemplare anche il cibo? Penso di si).
“Quando la mancanza di rispetto è espressa solo verbalmente, si parla di blasfemia”.
Sono salva…oppure no? La mia mancanza di rispetto non è solo espressa verbalmente, ma è diffusa in rete……non ho scampo!!
A mia discolpa: vogliamo pensare anche agli intolleranti al lattosio oltre che alla nostra salute? E cosa c’è di più sano dell’olio extravergine di oliva?
Appello per i miei “giudici”: siete invitati all’assaggio prima di emettere una sentenza, per favore!!

Ps: lo zucchero bianco è stato diminuito e sostituito con quello di canna integrale, il Mascobado (anche per questo avrò l’approvazione di Marco Bianchi, esperto di sana alimentazione).

Per altre versioni della sbrisolona:

Sbrisolona senza glutine, ricetta mantovana

Sbrisolona mandorle e cioccolato senza glutine

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
Senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

200 g di farina di mais Fumetto La Veronese (senza glutine)
200 g di farina Granozero per dolci
100 g di zucchero integrale di canna Mascobado (si può fare anche meno, 80 g possono bastare)
250 g di mandorle con la buccia, tritate grossolanamente (tenerne alcune intere)
130 g di olio extravergine di oliva gusto delicato (oppure olio di semi di mais)
2 tuorli
Un limone naturale
Un cucchiaino di vaniglia in polvere Rapunzel
Un pizzico di sale
Zucchero a velo facoltativo**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola unire la farina bianca, la gialla, lo zucchero, il sale, le mandorle tritate grossolanamente, i tuorli, la buccia del limone grattugiata e qualche cucchiaio di succo.

Mescolare, aggiungere la vaniglia e l’olio e amalgamare bene.

Ungere una tortiera con un filo di olio (la mia Emile Henry è di cm 30) e versare il composto.

Aggiungere le mandorle tenute da parte e pressare, aiutandosi con una forchetta.

Cuocere in forno caldo a 160 gradi per 30 minuti, poi abbassare la temperatura del forno a 100 gradi e proseguire la cottura per altri 15 minuti.

Togliere dal forno e lasciar raffreddare.

Croccante e friabile come deve essere la sbrisolona, profumata e invitante col suo sapore di mandorle, limone e vaniglia.

Sbrisolona fatta e postata tutto in un sol giorno, volevo condividere il mio successo: oggi, un dolce molto buono da mangiare senza sensi di colpa!