Galletto al miele con mele caramellate al Calvados, senza glutine

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Sulle orme degli insegnamenti dello chef Cristian Bertol*, ho preparato questo gustosissimo galletto con le mele.
Senape, mele e miele, tre ingredienti che caratterizzano questo chef, tra i più amati in Italia.
Il Calvados è un distillato di sidro di mele della Normandia.
Mi piace usarlo in cucina per il suo aroma fruttato e in questa ricetta fa la sua parte.
Un secondo piatto semplice ma di grande effetto, una ricetta da provare!

Per sapere di Cristian Bertol:
http://stellasenzaglutine.com/?s=Cristian+Bertol&submit=Cerca

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

1 galletto
Miele di acacia
Senape**
Due mele Golden
Il succo di un limone
Liquore Calvados
Olio extravergine di oliva

** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Togliere la pelle al galletto e “massaggiarlo” con la senape.

Mettere in un tegame un filo di olio e rosolare il galletto da entrambe le parti.

Sfumare con il calvados, far evaporare, coprire e proseguire la cottura.

Quando è quasi cotto, laccare il galletto con un cucchiaio di miele e, a fiamma vivace, rosolarlo da ambo le parti. Alla fine deve risultare ben caramellato, di un bel color nocciola.

Lavare le mele, tagliarle a spicchi e passarle nel succo di limone per impedire che anneriscano.

Dorare gli spicchi di mela in un tegame con qualche cucchiaio di olio, sfumare con il calvados, aggiungere a filo un cucchiaio di miele e rosolare a fiamma vivace.

Servire il galletto accompagnato dalle mele caramellate.

Mini delicatezze di mele e ricotta senza glutine di Sergio Barzetti

Questa ricetta mi è piaciuta subito.
Messa in nota tra le moltissime che vorrei provare, non ha fatto molta anticamera d’attesa….
Sergio Barzetti, maestro di cucina alla Prova del Cuoco, è tra i miei preferiti: fantasioso, dispensa consigli, spiega benissimo i passaggi delle sue ricette e tutte sono facili da ripetere.
Ho “sglutinato”, ridotto lo zucchero e ho preferito fare delle mono porzioni: mi piacciono di più e poi se devi farle assaggiare a qualcuno si presentano sicuramente meglio…(vero amici miei?….)

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

2 mele (golden o renette)+ 3 per la salsa di mele
2 uova
90 g di burro
180 g di ricotta di latte vaccino
100 g di zucchero (nella ricetta originale 135, ma andrebbero bene anche 80)
80 g di farina di mandorle (se non è home made come la mia, vedere Prontuario AIC Associazione Italiana Celiachia)
100 g di Mix di farine naturali senza glutine per impasti lievitati dolci*
50 g di amido di mais (vedere Prontuario AIC Associazione Italiana Celiachia)
1 limone
3 cucchiai da tavola di Calvados
sale
½ cucchiaino da caffè di bicarbonato
Poco zucchero di canna

*Mix di farine naturali senza glutine per impasti lievitati dolci:

I Mix di Farine Senza Glutine


(290 g di farina di riso finissima, 80 g di fecola di patate o amido di riso, 50 g di amido di tapioca
Da questo totale si toglie l’occorrente)

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sbucciare e affettare le mele.
Montare con un frullatore il burro con lo zucchero, unire i rossi d’uovo, la scorza grattugiata di limone e frullare di nuovo.
Unire al composto la ricotta, le farine, la maizena, il bicarbonato, qualche cucchiaio di succo di limone (questo lo aggiungo io: è la nota acida che permette al bicarbonato di agire perfettamente) e il Calvados.
Incorporare tutto molto bene.
Montare a neve gli albumi con un pizzico di sale e aggiungerli al composto.

Mettere dei pirottini in uno stampo da muffin, riempirli, inserire sulla superficie un paio di fettine di mela e spolverare con poco zucchero di canna.

Cuocere in forno statico a 170 gradi per 35/40 minuti.

Per la salsa di mele: in un tegame fare saltare le mele tagliate a dadini con pochissimo zucchero di canna e qualche cucchiaio di succo di limone.
Quando sono cotte passarle con il frullatore ad immersione.

Servire le “mini delicatezze” su un letto di salsa di mele…..
Fantastiche….

Risotto senza glutine con il violetto di Albenga

Sono passata dal siculo Antonio, il mio “verduriere” preferito e tra le altre cose ho acquistato degli asparagi viola, provenienti da Albenga.
Mi piacciono gli asparagi, cosa che avevo in comune col mio babbo, ma questi non li ho mai mangiati.
Bellissimi, enormi, invitanti ma…viola…!!?? e come li cucino?
Al solito modo? Lessati con sale e olio…ma questi meritano qualcosa di più..decido per un risotto!
Sono andata a vedere che si dice di questo asparago-imparare non fa mai male, ringrazio internet per questo-e riporto cosa ho appreso di questo caratteristico ortaggio.
“”L’ asparago violetto cresce nella piana di Albenga, unica per microclima e composizione sabbiosa del terreno, tanto che lo stesso asparago coltivato in altre zone ha dato esiti deludenti.
Oltre a essere dotato di turioni grossi color violetto intenso, il suo maggior pregio è la scarsa fibrosità e la consistenza burrosa.
Inoltre, rispetto al gusto erbaceo tipico degli asparagi, quello di Albenga ha un sapore che tende al dolce.
La maturazione di questo prodotto è di tipo scalare e determina due tipi di coltivazione possibile: la prima, più precoce, con un breve periodo di raccolta in primavera, e l’altra tardiva e con una raccolta che si può protrarre anche per alcuni giorni.””
Detto questo e assaggiato crudo per rendermi conto del sapore (ottimo anche così, in una vita precedente devo essere stata sicuramente una capra!) procediamo con il risotto.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uovo, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Riso vialone nano (da buona mantovana..)
Asparagi di Albenga
Cipolla
Grana padano
Calvados
Sale
Olio evo

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lessare le punte degli asparagi per pochi minuti (5/6) in acqua leggermente salata.
Scolarli e metterli da parte.

Far rosolare brevemente nell’olio la cipolla tritata con i gambi degli asparagi, lavati e puliti della parte legnosa, tenendo solo la parte tenera-tagliati a rondelle.

Aggiungere il riso, tostarlo fino a diventare quasi trasparente e sfumare con 1/2 bicchiere di Calvados.

Lasciare evaporare e poi aggiungere l’acqua di cottura degli asparagi, bollente.
Salare e proseguire la cottura aggiungendo di mano in mano acqua bollente fino ad ottenere un risotto “all’onda”.
Mescolare spesso per favorire la collosità del risotto.

Una volta pronto, dopo circa 13/14 minuti, mantecare con abbondante grana e servire con le punte di asparago tenute da parte.

Io ho fatto un paio di cialdine con il grana: una sotto per ospitare il risotto mentre con l’altra ho avvolto le punte di asparago: anche l’occhio vuole la sua parte e la “mise en place” (liberamente tradotta da noi due, capitano e mozzo, la “messa in piazza”) fa parte del mio dna, mi sembra di apprezzare di più quello che preparo….
Inutile dire che ci è piaciuto e il Calvados conferisce un tocco in più: ci sta meravigliosamente bene!