La Sabbiosa, torta mantovana senza glutine e la crema di kefir al cappuccino


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La torta Sabbiosa è priva di glutine per l’uso esclusivo di fecola di patate: sembrerebbe una torta creata apposta per i celiaci e…… mantovana, senza glutine….ma che ci crediate o no, questa è la prima volta che la preparo!
Non è una torta light, ma ogni tanto ci si può permettere un dolce tuffo nel passato: il piacere è tutto un ricordo!
La torta Sabbiosa è un dolce della memoria, la torta delle nostre nonne, quella che si preparava in ogni occasione perché facile da realizzare, gradita a tutti e con gli ingredienti sempre a portata di mano.
La Sabbiosa, soffice specialità della tradizione mantovana, è un tipico dolce da credenza, che si mantiene bene e a lungo (se ne ha la possibilità!) a temperatura ambiente, nella credenza appunto, senza perdere la sua bontà e morbidezza.
La leggenda dice che per la perfetta riuscita della Sabbiosa, si devono rispettare un paio di regole: moltiplicare per tre tutti gli ingredienti e mescolare l’impasto sempre nello stesso verso.
Sfatiamo questa leggenda con un ingrediente che sfugge, seppur di poco, alla regola del tre: il burro.
Sono andata comunque sul sicuro perché la ricetta arriva da una amica che ha più volte preparato con successo questa torta.
Per quanto riguarda la seconda regola….non mi sono sentita di trasgredire e ho mescolato diligentemente l’impasto nello stesso “senso di marcia”.
Questa torta non prevede l’utilizzo di lievito: la lunga lavorazione degli ingredienti non lo rende necessario, ma se non si vuole rischiare…una dose minima di lievito tranquillizza.
Un risveglio mattutino con il sorriso? Una bella fetta di Sabbiosa e una tazza di crema di kefir al cappuccino: la giornata non potrebbe iniziare meglio!!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI:

300 g di fecola** + poca per infarinare lo stampo
300 g di zucchero
3 uova
250 g di burro + un poco per imburrare lo stampo
Un limone biologico
8 g di lievito per dolci**
Zucchero a velo**

Per la crema di kefir al cappuccino:

400 g di kefir (compreso il siero)
350 g di latte
50 g di amido di mais**
80 g di zucchero integrale di canna
2 cucchiaini di estratto di vaniglia in bacca
2 bustine di cappuccino preparato in polvere**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Con la planetaria lavorare il burro morbido (tenuto a temperatura ambiente) e lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.

Incorporare le uova, una alla volta e lavorare fino a raggiungere una massa ben montata.

Setacciare la fecola con il lievito e incorporare delicatamente, con una spatola, al composto spumoso, assieme alla buccia grattugiata del limone.

Versare uniformemente in uno stampo a cerniera di 24 cm, imburrato e infarinato con un mix di fecola e zucchero a velo.

Cuocere in forno caldo, statico a 170 gradi per 45-50 minuti.

Far raffreddare la torta prima di sformarla e cospargere di zucchero a velo.

Per la crema al kefir:

Stemperare l’amido di mais con un po’ di latte.

Versare tutti gli ingredienti in un tegame e mettere sul fuoco.

Mescolare con una frusta e far addensare.

Togliere la crema dal fuoco, aggiungere due bustine di cappuccino e mescolare con cura.

Versare la crema in una ciotola, coprire con la pellicola a contatto con la superficie e far raffreddare.

Nastri Riso e Ortica senza glutine alla carbonara vegetale

Questo primo piatto ci proietta piacevolmente nella primavera appena iniziata con una tavolozza di colori decisi e vivaci.
Una gustosa carbonara in versione vegetariana preparata con verdure che avvolgono di profumi e sapori una pasta speciale, preparata esclusivamente con farina di riso integrale, farina di ortica e acqua: i Nastri Riso e Ortica dell’azienda B&O, Biologic and Organic Italian Food.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

350 g di Nastri bio Riso e Ortica B&O Italy, senza glutine
2 zucchine
1 cipolla
1 peperone rosso
1 peperone giallo
Foglie di cavolo riccio rosso
Foglie di cavolo nero
Foglie di cavolo cappuccio a cuore
Noce moscata
2 uova
Olio extravergine di oliva
Grana grattugiato

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mondare, lavare e asciugare le verdure.

Affettare la cipolla, le foglie dei cavoli e tagliare a pezzetti le zucchine e i peperoni.

Saltare le verdure in un tegame con qualche cucchiaio di olio, cominciando dalla cipolla e unendo via via peperoni, cavoli e zucchine.

Dopo aver salato le verdure, stufarle a fuoco moderato e tegame coperto per poco meno di 10 minuti: devono restare piuttosto croccanti.

Nel frattempo cuocere per due minuti i Nastri di Riso e Ortica in abbondante acqua leggermente salata, scolarli e versarli nel tegame con le verdure.

Aggiungere un filo di olio, le uova sbattute con una grattugiata di noce moscata, mescolare e insaporire il tutto brevemente.

Coprire e lasciar riposare per un minuto.

Portare in tavola servendo a parte il grana grattugiato.

Zeppole al forno ai tre cioccolati di Daniele Persegani, ma senza glutine e senza burro

La ricetta di queste zeppole è del simpatico, geniale e creativo chef Daniele Persegani.
Le ho sglutinate usando farine e amidi senza glutine e poiché non sono fritte ma cotte al forno, ho cercato di mantenere una certa…..leggerezza sostituendo nell’impasto il burro con un olio extravergine dal gusto delicato.
Un po’ meno zucchero nella crema pasticciera e la ricetta di Daniele Persegani, adattata ai miei gusti e idonea ai celiaci, è pronta!

Dalla rivista “Alice Cucina ”

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di acqua
70 g di olio extravergine delicato
140 g di farina Pane e Pizza Piaceri Mediterranei oppure Mix per Pane Nutrifree
4 uova

Per la crema pasticciera:
1 litro di latte
8 tuorli
180-200 g di zucchero di canna bianco
50 g di amido di riso**
70 g di amido di mais**
1 bacca di vaniglia

Inoltre:
130 g di cioccolato fondente**
130 g di cioccolato bianco**
130 g di cioccolato gianduia**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Portare a bollore acqua e olio in un pentolino.

Versare a pioggia la farina e mescolare energicamente finché il composto non inizierà a staccarsi dalle pareti del pentolino.

Versare in una ciotola e lasciar intiepidire.

Incorporare le uova, aggiungendone una alla volta.

Raccogliere il composto in un sac à poche munito di bocchetta a stella e formare delle ciambelline di 8 cm di diametro su una teglia foderata di carta forno.
Se la bocchetta è piccola, passare due, tre volte sulla circonferenza della ciambellina per darle un certo spessore.

Infornare a 190 gradi e cuocere per 25 minuti.

Preparare la crema:
Scaldare il latte con i semi della bacca di vaniglia.

Lavorare i tuorli con lo zucchero e quando sono ben gonfi aggiungere gli amidi.

Versare a filo il latte caldo, mettere sul fuoco e far cuocere fino ad addensamento.

Dividere la crema calda in 3 parti uguali e aggiungere a ciascuna un cioccolato diverso, spezzettato.

Mescolare e lasciar raffreddare.

Trascorso il tempo di cottura delle zeppole, sfornarle e farle raffreddare.

Tagliarle a metà e farcirle con 3 spuntoni di creme diverse.

Le frittelle della Lella, quelle del Luna Park, ma senza glutine

Sei di Mantova se…..per Sant’Anselmo, il 18 marzo (o nei giorni vicini), vai “sul Te”, fai qualche giro in giostra (ma anche no) e ti concedi una golosa, calda, zuccherosa trasgressione: la frittella, possibilmente quella che prepara la Lella.
Nel periodo che precede e segue il 18 marzo, Sant’Anselmo, patrono di Mantova, nel piazzale adiacente a Palazzo Te e allo Stadio approda il Luna Park con giostre per tutti, dai più grandi ai più piccini.
Numerose le bancarelle con specialità della tradizione gastronomica non solo locale e quelle dei dolciumi in cui si assiste alla preparazione di zucchero filato, di croccanti e anche di tiramolla, una “caramella” particolare spesso sconosciuta ai più giovani e della quale, fortunatamente, non si è persa la tradizione.
Si tratta di dolci pezzetti color marron scuro arrotolati, profumatissimi, con un vago sentore di liquirizia, a base di zucchero e miele.
Devono il loro nome al movimento che si fa per raffreddare e indurire l’impasto (tira e molla) e la loro ricetta, molto antica, rimane segreta, a conoscenza solo di poche famiglie e tramandata da madre a figlia.
Nell’aria del Luna Park si mescolano molti profumi, ma ce n’è uno inconfondibile: è il profumo delle frittelle.
Le migliori, quelle dove devi metterti in fila se non vuoi accontentare solo l’olfatto, sono state riconosciute all’unanimità le frittelle della Lella: il suo gradito ritorno è atteso ogni anno, per Sant’Anselmo. Un dolce annuncio di primavera.
Per trovare lo stand della Lella basta seguire il profumo e ….l’immancabile capannello di gente!
Allora, frittelle per tutti? Non proprio, almeno non ancora: i celiaci sono esclusi da questa piacevole trasgressione 🙁
…e quindi? A loro non resta che farsi guidare dallo stesso invitante profumo e passare da casa mia: qui le frittelle del Luna Park si fanno solo senza glutine.
Se l’accesso alla mia via dovesse risultare abbastanza complicato (ed in effetti è così), a chi è sprovvisto di navigatore suggerisco di provare la ricetta, è molto facile!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di preparato Pane e Pizza Grano Zero Molino Pasini
20 g di lievito di birra fresco
50 g di olio extravergine di oliva delicato
300 g di acqua tiepida
8 g di sale
3 cucchiaini di estratto di vaniglia in bacca
Olio di semi di arachide per friggere
Zucchero semolato

PROCEDIMENTO RICETTA:

Nella ciotola del robot mescolare l’acqua con il lievito sbriciolato e lasciar riposare per qualche minuto.

Aggiungere la farina setacciata, l’estratto di vaniglia, l’olio, mescolare per amalgamare gli ingredienti e per ultimo aggiungere il sale.

Impastare fino ad avere un composto liscio ed omogeneo, trasferirlo sul piano di lavoro e formare una palla.

Ungere una ciotola e mettervi l’impasto.
Passare un filo di olio sulla superficie dell’impasto e lasciar lievitare fino al raddoppio (circa 2 ore).

Versare l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e formare un filone.

Ricavare tanti pezzetti di pasta di circa 100 g e fare delle palline rotolando la pasta sulla spianatoia, senza pressare troppo.

Mettere le palline in un contenitore rivestito di carta forno, coprire e lasciar lievitare per un’oretta.

Allargare le palline lievitate fino ad un diametro di circa 15 cm, schiacciandole al centro, lasciando il bordo un po’ più spesso.

Friggere le frittelle in olio caldo (non troppo caldo per non bruciarle ma nemmeno troppo poco caldo per non impregnarle di olio) una alla volta, rigirandole spesso.

Scolarle direttamente sulla pentola poi passarle nello zucchero semolato preparato in un foglio di carta forno, avendo l’accortezza di usare poco zucchero alla volta: è facile che si impregni di olio, meglio cambiarlo spesso.

Come ogni fritto, anche le frittelle del Luna Park sono ottime mangiate calde.

Pane senza glutine allo zafferano e mon moule à pain Emile Henry

C’era un nuovo acquisto nella mia cucina che attendeva pazientemente il suo debutto: lo stampo per il pane in cassetta Emile Henry.
Realizzato con ceramica refrattaria, ha dei fori nel coperchio e alla base che regolano l’umidità nella cottura. Il risultato è una crosta croccante e una mollica morbida.
Per il battesimo del mio “mule à pain” ho scelto il pane allo zafferano riportato sul “Ricettario Zafferano 3 Cuochi”.
Nella mia ricetta, oltre ad aver usato farina senza glutine, l’olio extravergine di oliva delicato e il miele sostituiscono burro e zucchero.
L’impasto indiretto con poolish è ideale per un prodotto più digeribile, fragrante, croccante e a lunga conservazione (anche se obiettivamente il mio pane non è durato poi tanto da verificarne la veridicità!).

Ps: per sformare meglio il pane lo stampo andrebbe oliato (o imburrato) e infarinato.
Non ho avuto grosse difficoltà anche se sullo stampo ho passato solamente l’olio.
Non serve tostare le fette di pane in forno (o sulla bistecchiera) come suggerisce la ricetta, è più che gradevole così ma anche tostato non è niente male.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di latte + poco per spennellare il pane
50 g di acqua
15 g di lievito di birra fresco
2 cucchiai di miele di acacia + poco per spennellare il pane
500 g di farina per Pane e Pizza Piaceri Mediterranei + poca per spolverare la spianatoia
50 g di mandorle
50 g di olio extravergine di oliva delicato
100 g di uvetta
Un pizzico di sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Scaldare 125 g di latte, portarlo al limite della bollitura e sciogliervi lo zafferano.

Intiepidire il latte rimanente, l’acqua e sciogliervi il lievito di birra.

Unire un cucchiaio di miele e qualche cucchiaio di farina per avere una pastella non troppo densa.
Coprire e far riposare per 30 minuti.

In una ciotola capiente mettere il resto della farina, il poolish, il latte con lo zafferano, l’olio, un cucchiaio di miele, un pizzico di sale e mescolare.

Lavorare bene l’impasto poi aggiungere le mandorle spezzettate.

Trasferire l’impasto sulla spianatoia leggermente cosparsa di farina e aggiungere l’uvetta lavata, ammollata e asciugata.

Lavorare per distribuire bene l’uvetta nell’impasto e formare un cilindro.

Con l’aiuto di una carta assorbente e un po’ di olio ungere lo stampo e trasferirvi il cilindro.

Coprire con il coperchio e mettere a lievitare nel forno con la lucina accesa fino al raddoppio (circa 3 ore e 1/2).

Prima di infornare spennellare la superficie del pane con un po’ di latte mescolato ad un cucchiaino di miele.

Cuocere in forno caldo a 220 gradi per 40 minuti.

Togliere il coperchio e lasciar raffreddare fuori dal forno per 15-20 minuti.

Passare delicatamente una spatola di legno tutto intorno al pane per poterlo sformare meglio.

Capovolgere lo stampo e…voilà: il delizioso pane allo zafferano è pronto!

Auguri con Bonissima, golosa torta di Modena, anche senza glutine

Auguri a tutte le donne e auguri a StellaSenzaGlutine, indissolubili nella ricorrenza.
Per il mio blog quattro anni di sperimentazioni, successi e soddisfazioni da condividere.
Un po’ di esperienza in più, un po’ di fatica in meno nella realizzazione delle ricette, merito anche degli ingredienti delle farine che tengono sempre più in considerazione la salute del celiaco.
Festeggiamo insieme questo giorno con Bonissima, torta tradizionale modenese, fatta con miele, noci e cioccolato, tutti ingredienti che, se consumati sapientemente, senza esagerare, fanno bene alla salute.
Fonte della ricetta della mia “Bonissima” è “La Cucina Italiana dall’antipasto al dolce”.
A questa ricetta ho fatto qualche modifica:
La pasta frolla, che racchiude il goloso ripieno, l’ho preparata ovviamente con farina senza glutine e al posto del burro un olio extravergine di oliva dal gusto delicato.
La ricetta di questa frolla (debitamente sglutinata) la uso spesso per preparare crostate e biscotti ed è di Monica Bianchessi.
Generalmente uso lo zucchero di canna tale quale, sia scuro che chiaro o integrale.
In questo caso invece ho frullato lo zucchero di canna bianco per renderlo un po’ più fine.
La glassa di copertura è un mio adattamento come pure le noci caramellate (buonissime!) che decorano e accompagnano la torta.
Per preparare Bonissima senza glutine ho fatto ricorso ai miei soliti escamotage per sostituire ingredienti di cui preferisco limitare l’uso, ma tutto questo non ha influito sul risultato finale.

Auguri a tutte le donne e cento di questi giorni a StellaSenzaGlutine!
Ma dai ^_^……sembro quasi interessata 😉

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per la pasta frolla:
100 g di zucchero di canna fine
300 g di farina Speciale Pasta Frolla Molino Dallagiovanna
1 uovo intero + 1 tuorlo
100 ml di olio extravergine di oliva delicato
1 cucchiaino di lievito vanigliato**
La scorza grattugiata di mezzo limone
Un pizzico di sale
4-5 cucchiai di acqua

Per il ripieno:
250 g di miele di acacia
300 g di gherigli di noci
0,5 dl di Rum

Per la copertura:
5 cucchiai di Rum
8-10 cucchiai di acqua
200 g di cioccolato fondente 75%**
Un cucchiaio di olio extravergine d’oliva delicato

Per le noci caramellate:
Qualche cucchiaio di miele di acacia
Alcuni gherigli di noci

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Riunire tutti gli ingredienti per preparare la pasta frolla in una ciotola e impastare (a mano o con il robot) fino ad avere un composto liscio e omogeneo.
Mettere la frolla sulla spianatoia leggermente cosparsa di farina e lavorarla brevemente.
Avvolgerla in una pellicola e metterla a riposare in frigorifero.

Nel frattempo preparare il ripieno.
Mescolare le noci intere (o spezzettate) con il miele e il Rum e mettere da parte.

Togliere la pasta frolla dal frigorifero e dividerla in due parti, di cui una più grande dell’altra.
Preparare due dischi: uno di cm 24, come la base della tortiera e l’altro leggermente più grande.
(Per facilitare l’operazione tracciare con una matita la circonferenza della tortiera su carta forno e per stendere la pasta utilizzare il lato di sotto: il segno della matita si vede ugualmente e si evita di mangiare con la frolla anche la mina della matita ).

Foderare la tortiera fino ai bordi con il disco più grande e punzecchiare la base con una forchetta.

Versare il ripieno nella tortiera e distribuirlo il più uniformemente possibile.

Piegare verso l’interno il contorno della pasta, coprire con il disco più piccolo e sigillare bene i bordi.

Cuocere in forno a 180 gradi per 35 minuti.

Una volta cotta, togliere la torta dal forno e lasciarla raffreddare.

Preparare la copertura.
Tagliare a pezzi il cioccolato e farlo sciogliere a bagnomaria con il Rum, l’acqua e l’olio.

Mescolare per avere una glassa liscia poi con una spatola rivestire la superficie del dolce.
Lasciar asciugare la glassa prima di tagliare la torta.

Preparare le noci caramellate.
Scaldare qualche cucchiaio di miele in un padellino antiaderente.
Quando comincia a bollire aggiungere i gherigli di noce e rigirarli in modo che si coprano di miele in modo uniforme.
Lasciare un attimo sul fuoco poi trasferire i gherigli su un foglio di carta forno e lasciar raffreddare.

Tagliare la torta e accompagnarla con le noci caramellate al miele: Bonissima!