Pinza senza glutine

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È arrivata la befana? Bene, offriamole questo delizioso dolce della tradizione veneta.
Questa torta, immancabile sulle tavole dei contadini nel giorno della marantega (befana), veniva cotta sotto i falò che si appiccavano nei campi o sull’aia nella notte tra il 5 e il 6 gennaio.
Si aspettava che il falò, con la sagoma della “vecia” all’interno, bruciasse bevendo il vin brulè, mangiando la pinza e cantando la filastrocca:

La befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
con le toppe alla sottana:
Viva, viva la befana!

Secondo la tradizione popolare la direzione del fumo e delle faville, trasportati dal vento, e il modo in cui cadrà il falò, indicheranno come sarà per la campagna l’ anno appena iniziato.
La tradizione non si è persa nel corso degli anni e ancora oggi in molti paesi, al calar della sera, si vede il cielo rischiarato dalla fiamme del rogo: uno spettacolo sempre di grande effetto a cui ho assistito diverse volte.
La pinza è un dolce che ripeto ogni anno, cambiando qualche ingrediente.
In sostanza si tratta di una polenta dolce: la farina di mais è il principale ingrediente, sempre presente nella alimentazione contadina.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

1 litro di latte
250 g di farina di mais (ho usato quella precotta: vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
60 g di olio extravergine di oliva
130 g di miele di arancio
50 g di FibrePast Farmo
1/2 bustina di lievito per dolci (vedere prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
Uvetta ammollata nella grappa
Mandorle
Pinoli
Fichi secchi (attenzione che non siano infarinati!)
Semi di finocchio
La buccia grattugiata di un limone e di una arancia
Dadini di una mela sbucciata
Un pizzico di sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Con il latte e la farina fare una polenta non troppo densa.

Aggiungere un pizzico di sale, l’olio, il miele, la frutta secca, i dadini di mela, la buccia del limone e della arancia grattugiati e i semi di finocchio.

Trasferire in una ciotola capiente, aggiungere la farina mescolata col lievito e amalgamare bene.

Ungere una tortiera di cm. 30 e trasferirvi tutto il composto.

Livellare con un cucchiaio bagnato e cuocere a 170 gradi per 50 minuti.

Raffreddare prima di sformare.

A noi la pinza piace leggermente tiepida: è un dolce povero ma di un profumo e di un sapore straordinari!

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