Il castagnaccio, “patóna”, per i mantovani, è un morbido, profumato dolce autunnale.
Nato nel 1500 dalle abili mani di un cuoco della provincia di Lucca, il castagnaccio uscì dai confini toscani dove era nato e arrivò in molte altre regioni d’Italia, dove viene preparato in diversi modi.
L’ingrediente principale rimane comunque la farina di castagne che viene stemperata in acqua o latte, arricchita da uvetta e da olio d’oliva extravergine.
Rosmarino sì, rosmarino no? A chi piace il suo profumo ma non ama trovare i suoi aghi, basta scaldare l’olio con qualche rametto di questa aromatica, lasciare in infusione per dieci minuti e utilizzare l’olio nell’impasto.
Il castagnaccio perfetto per me rimane quello di mia mamma: la farina di castagne “nuotava” nel latte ed era di una morbidezza straordinaria.
Ho mantenuto la sua ricetta: latte sempre il doppio (spesso anche un po’ di più) del peso della farina, poco zucchero (la farina di castagne è già abbastanza dolce), una bella manciata di uvetta e poi via di olio extravergine nell’impasto e anche prima di infornare, in una grande e bassa teglia di alluminio: il castagnaccio non deve essere alto più di un centimetro.
Semplice e facile!
Con lo stesso impasto del castagnaccio, tenuto solo più sodo in modo da poterlo modellare, si possono fare i “papasín”, piccoli cilindri che vengono cotti in forno e tolti appena la superficie si asciuga.
Una variante al classico castagnaccio: oltre a uvetta e pinoli, aggiungere mele e noci.
Presentati in monoporzione i mignon di castagnaccio sono molto pratici, ideali per un pomeriggio con le amiche o come inusuale finger-food autunnale.
Ps: l’olio nell’impasto molto spesso non lo metto, come pure il pizzico di sale; sulla superficie però, prima di mettere il castagnaccio nel forno, un giro di olio non deve mancare!
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
500 g di farina di castagne**
1,2 l di latte
4 cucchiai di olio extravergine di oliva + poco prima di cuocere
3 cucchiai di zucchero di canna integrale (circa 100 g)
Un pizzico di sale
Una mela
Pinoli
Uvetta sultanina
Noci
** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia
PROCEDIMENTO RICETTA:
Setacciare la farina di castagne in una ciotola e, con una frusta, stemperarla con il latte.
Mescolare fino ad ottenere un composto liscio, omogeneo e privo di grumi.
Aggiungere lo zucchero, l’olio, un pizzico di sale e mettere a riposare per una mezz’ora.
Versare il composto negli stampini e cospargere la superficie con l’uvetta ammollata, la mela tagliata a fettine sottili, le noci e i pinoli.
Finire con un filo di olio e cuocere in forno caldo a 170 gradi per circa 25-30 minuti, fino a quando sarà asciutto in superficie, con una crosticina screpolata, ma ancora morbido all’interno.
Lasciar raffreddare prima di sformare.
Si possono mangiare freddi, ma tiepidi sono decisamente più gustosi e aromatici.
Classico, con pinoli e uvetta, sempre ottimo!