Alle Grazie di Curtatone, bellissimo borgo alle porte di Mantova, (qui ogni anno si esibiscono i Madonnari* in un concorso senza pari), si trova uno dei ristoranti più conosciuti del mantovano, riconosciuto dal Gambero Rosso quale Trattoria tra le 20 migliori d’Italia: La Locanda delle Grazie.
In cucina lo chef Fernando Aldighieri, in sala la moglie Daniela Bellintani che accoglie, consiglia e intrattiene, tra una portata e l’altra, con racconti e leggende della Corte dei Gonzaga, infiorati di piacevole campanilismo.
Essi offrono con semplicità ma con grande maestria una cucina che valorizza i prodotti della terra mantovana.
Il cavolo nero, tra gli ingredienti di questa zuppa, non propriamente un prodotto del territorio mantovano, si unisce in matrimonio con il cacciatorino, che invece a Mantova trova la sua più bella espressione.
Narra la leggenda che il cacciatorino, un vero salame in miniatura, sia nato per esigenze quali il poterlo riporre comodamente nella bisaccia e trasportare con facilità per il peso limitato.
Questa ricetta è stata proposta dallo chef Aldighieri intervistato da Fabrizio Nonis (El Bekér, il più famoso “macellaio-giornalista enogastronomico” d’Italia) poco tempo fa, durante una trasmissione televisiva che precede la Prova del Cuoco.
Da allora (e fin che il cavolo nero avrà la sua stagionalità), questa zuppa comparirà sulla mia tavola con una frequenza settimanale: vi lascio immaginare quanto è buona!
*I Madonnari:
https://stellasenzaglutine.com/?s=Madonnari&submit=Cerca
Ps: per velocizzare la ricetta si possono usare fagioli borlotti in scatola e un brodo vegetale (acqua, carota, sedano, cipolla, alloro)
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI:
Cavolo nero
Fagioli borlotti secchi
Scalogno
Cacciatorino**
Olio extravergine d’oliva
Pane senza glutine
Sale
** Prodotto a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia
PROCEDIMENTO RICETTA:
Cuocere i fagioli in abbondante acqua dopo averli ammollati nell’acqua per circa 12 ore, scolati e lavati.
A cottura ultimata (dopo circa 40-50 minuti), scolarli e metterli da parte. Tenere da parte anche il liquido di cottura.
(In alternativa usare fagioli borlotti in scatola e preparare un brodo vegetale con acqua, sedano, cipolla, carota e una foglia di alloro. Il brodo serve per terminare la cottura del cavolo nero)
In una casseruola rosolare brevemente in qualche cucchiaio di olio lo scalogno tagliato a rondelle, poi aggiungere patate e cacciatorino tagliati a cubetti.
Mescolare, coprire e portare a cottura.
Mettere in un tegame qualche cucchiaio di olio e appassire leggermente le foglie del cavolo nero lavate e tagliate a strisce.
Proseguire la cottura a fuoco dolce per circa un’ora, aggiungendo di tanto in tanto l’acqua di cottura dei fagioli.
Passato questo tempo unire al cavolo nero i fagioli borlotti tenuti da parte, i cubetti di patate e cacciatorino passati con lo scalogno.
Tagliare il pane senza glutine a cubetti, condirlo con qualche cucchiaio di olio e saltarlo in padella.
Servire la zuppa di cavolo nero con i crostini di pane senza glutine.
Oggi qui nevica e c’è un vento gelido. Questa meravigliosa zuppa sarebbe il piatto perfetto!
Qui non nevica ma è arrivato il freddo con tanto vento e la zuppa sta cuocendo: ti aspetto?
Magari prendi il primo drone che passa da lì ☺️.
Buona domenica Monica 😘
grazie a tutti Fernando e Daniela