Io vado matta per la ceci! Mi ricorda quando, negli umidi pomeriggi nebbiosi, si usciva da scuola e ci si trovava tra amici dal “patonaro”, in una via laterale di Piazza Martiri o in Piazza delle Erbe.
C’era la “patona” (castagnaccio), i “papasin” (simili alla patona ma più sodi e asciutti) e la ceci, sottilissima e pepatissima!!
Che profumo e che caldo ristoratore in quella piccola bottega!!
Così, ogni anno, all’inizio della stagione autunnale, cerco di ritrovare quel profumo e faccio rifornimento di farina di ceci.
Più avanti, quando ci sarà la farina di castagne nuova, sarà la volta di quel dolce semplicissimo che è il castagnaccio, come lo faceva la mamma, molto, molto morbido, ma adesso mi dedico a questa panissa, che altro non è che una ceci un po’ più alta, trasformata in un gustosissimo “appetizer”.
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza latticini, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
250 g di farina di ceci (vedere prontuario AIC Associaz. Italiana Celiachia)
sale e pepe
1 litro di acqua
Una cipolla (ho usato una cipolla di Tropea sia per il colore rosso, che ben contrasta con il giallo della panissa, sia per la sua dolcezza)
Olio extravergine di oliva
PROCEDIMENTO RICETTA:
In una pentola fare intiepidire un litro d’acqua con poco sale e unirvi la farina setacciata.
Mescolare con una frusta per non fare grumi e lasciare riposare per una oretta.
Mettere sul fuoco e cuocere sino ad ottenere una specie di polenta densa, tenendo sempre mescolato. Ci vorranno circa 40/45 minuti.
Nel frattempo appassire la cipolla tagliata sottilmente in poco olio e aggiungerla alla panissa a metà cottura, con una generosa macinata di pepe nero.
Ungere una pirofila rettangolare e distribuirvi la panissa livellandola con una spatola bagnata. Cospargere con una macinata di pepe nero e lasciar raffreddare.
Capovolgere la panissa su un foglio di carta forno e tagliarla a cubetti.
Finger food molto, molto appetitoso!!
Buoni non dolci ma sfiziosi