Questa ricetta l’ho avuta dalla Roby di Castelbelforte (per distinguerla dalla Roby di Mantova, mia cognata) ed ha avuto il plauso del capitano, anche se a lui la feta proprio non piace, dice che “lega”!
Questo formaggio greco, fatto in prevalenza con il latte di capra, a pasta semidura, molto saporito (viene fatto maturare in salamoia), in effetti se mangiato da solo può risultare non troppo gradevole e asciutto.
Tutt’altra cosa se accompagnato da anguria e da una fresca insalatina!
Oggi, giornata ferragostana, l’ho presentato come piatto unico: meglio stare leggeri anche se il caldo ci sta dando un po’ di tregua.
All’origine la ricetta prevedeva il lime, che ho sostituito con il profumatissimo limone della costa amalfitana e al posto delle foglie di prezzemolo ho usato una freschissima valeriana.
Direi che il risultato è più che soddisfacente se il capitano ha fatto il bis…
Grazie Roby!
DIFFICOLTÀ: facile
INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei
INGREDIENTI RICETTA:
Cipolla di Tropea
1 limone (la ricetta originale usa 2 lime)
Anguria
Feta
Olive nere
Valeriana (la ricetta originale usa foglie di prezzemolo intere)
Olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO RICETTA:
Tagliare sottilmente la cipolla e ricoprirla di acqua bollente.
Questo primo passaggio serve a togliere alla cipolla il suo gas e ad ammorbidirla, ed ha funzionato se il capitano non si è accorto della sua presenza…
Dopo qualche minuto scolare la cipolla, asciugarla e metterla a macerare nel succo di limone.
Tagliare a pezzetti l’anguria dopo aver tolto i semi, oppure fare delle palline con l’apposito scavino (a me piacciono di più).
Snocciolare le olive nere.
In una ciotola riunire: l’anguria, la feta, la cipolla con il succo di limone, le olive, la valeriana e condire con un filo di olio.
Salare (io non lo faccio, per me è abbastanza saporito così) e aggiungere ancora limone se occorre.
Mescolare delicatamente e servire.
Un gradevolissimo piatto unico per il pranzo del mezzogiorno, da provare!!