Facile con Gusto: Focaccia della Befana (Fugassa d’la Befana), anche senza glutine


“L’Epifania è una delle feste che vanta, regione per regione, un’ampia gamma di dolci della tradizione. In Piemonte troviamo la Fugassa d’la Befana (Focaccia della Befana), dolce molto antico tipico della zona di Cuneo. Un dolce a lunga lievitazione, dalla forma rotonda che ricorda una margherita di colore dorato. Per tradizione, all’interno dell’impasto viene inserita una moneta porta fortuna o due fave, una bianca e una nera”.
All’interno della Focaccia della Befana sglutinata ho messo un anacardo.
I canditi di arancia home made*, anche se in minima quantità, danno alla focaccia, soffice e delicata, un profumo e un gusto straordinario!

(https://stellasenzaglutine.com/2013/04/10/scorze-di-arancia-candite-home-made-senza-glutine-le-ultime-della-stagione/)

Ricetta dalla Rivista Facile Con Gusto. Tra parentesi gli ingredienti della ricetta glutinosa.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

600 g di Fioreglut per pane, pizza e dolci (500 g farina 00 + 100 g farina 0)
300 g di latte (250 g)
100 g di zucchero
10 g di lievito di birra
100 g di burro
2 uova
Un cucchiaio di grappa
30 g di canditi di arancia**
Un anacardo
Granella di zucchero**
Un pizzico di sale

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere nella planetaria il latte, lo zucchero, il lievito e far sciogliere mescolando per un minuto.

Aggiungere la farina, mescolare e salare.

Impastare e per ultimo aggiungere le uova, il burro morbido, la grappa e i canditi.

Lavorare fin che è tutto incorporato.

Far riposare in un recipiente coperto per 30 minuti.

Trasferire l’impasto in frigorifero per 12 ore.

Togliere l’impasto dal frigo e metterlo a lievitare fino a quando avrà raddoppiato il suo volume.

Foderare uno stampo tondo (cm 26) con la carta forno e spianare l’impasto con le mani.

Con un coppa pasta (cm 7) disegnare un cerchio al centro e tagliare 16 fette regolari partendo dal bordo esterno del cerchio; inserire casualmente l’anacardo e attorcigliare ogni fetta su se stessa.

Mettere a lievitare in forno con la lucina accesa per ancora 30 minuti.

Spennellare con del latte la focaccia e cospargerla con granella di zucchero.

Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti circa.

Lasciar raffreddare prima di sformare.

Käsespätzle – spätzle al formaggio, senza glutine


Non conoscevo questo primo piatto della tradizione austriaca. Da poco ne ho sentito parlare, fotografie e ingredienti hanno stimolato il mio interesse (ma non solo!!) e, dopo una breve ricerca in rete, ho trovato anche la ricetta.
Difficile recarsi in loco per assaggiare i käsespätzle e ancora più difficile trovare i käsespätzle senza glutine perciò rimboccarsi le maniche e sglutinare è la strada più semplice.
Gli spätzle senza glutine non hanno più segreti per me, quindi… nessun problema 😌.

Ps: per chi non avesse lo spätzlehobel va bene anche uno schiacciapatate. Si fanno scendere gli gnocchetti schiacciando leggermente e per staccarli aiutarsi con un coltello a lama liscia, immerso di mano in mano nell’acqua di cottura.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per gli spätzle:
300 g di farina Nutrifree per pasta fresca
4 uova
280 g di acqua

Per il condimento:
Una grossa cipolla (da tagliare a dadini)
150 g di Emmenthaler
Due cipolle medie (da tagliare a rondelle)
Erba cipollina
Sale e pepe nero
Olio extravergine d’oliva
Olio di semi di girasole

PROCEDIMENTO RICETTA:

Riunire in una ciotola farina, uova, acqua e mescolare con una frusta per amalgamare bene tutti gli ingredienti, fino ad avere un composto che risulterà né troppo denso né troppo liquido.
Coprire e far riposare.

Nel frattempo tagliare la cipolla grande a dadini e farla dorare in un tegame capiente con un giro di olio extravergine d’oliva.

In altro tegame scaldare olio di semi di girasole sufficiente per friggere le due cipolle medie tagliate a rondelle.
Dopo averle fritte, metterle a scolare su un foglio di carta assorbente.

In una pentola portare a ebollizione abbondante acqua salata per cuocere gli spätzle.

Quando l’acqua raggiunge il bollore, appoggiare lo spätzlehobel sulla circonferenza della pentola, mettere un po’ di pastella nel contenitore scorrevole e farla scendere, spostandolo avanti e indietro, direttamente nell’acqua.
Si formano dei piccoli gnocchetti, pronti appena riaffiorano in superficie.

Scolare gli spätzle con una schiumarola, versarli direttamente nel condimento di olio e cipolla e farli andare, a fiamma abbastanza alta, fino a formare una leggera crosticina.

Aggiungere l’Emmenthaler grattugiato, mescolare e aspettare che si fonda e si amalgami per bene.

Completare con una macinata di pepe, un trito di erba cipollina e le rondelle di cipolle fritte: i käsespätzle senza glutine sono pronti!

Grattini senza glutine, pasta fresca fatta in casa


Grattini cotti in un delicato brodo di pollo: profumo di casa, questo sono per me i grattini!
I grattini sono una pasta fresca da cuocere nel brodo, semplici da fare, apprezzati soprattutto nella stagione invernale.
“Grattini” perché l’impasto, sodo e riposato, viene ridotto in briciole con una grattugia dai fori grandi.
Così si preparavano in casa mia, senza scomodare robot o quant’altro, bastava una grattugia e io, legata ai ricordi, continuo a prepararli nello stesso modo.
Questa versione è quella più ricca, dei giorni di festa, cotta in brodo di gallina o di cappone, preparata con farina, spezie e uova, ma c’è anche una versione più povera che non prevede l’uovo nell’impasto.
I miei grattini, con l’aggiunta di grana grattugiato nell’impasto, sono ancor più ricchi e saporiti.
I grattini si possono congelare ma solo dopo averli fatti essiccare per bene.
La quantità di brodo o di acqua aggiunta all’impasto dipende dal peso delle uova: se piuttosto grandi potrebbe anche non servire.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:

senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

2 uova
25 g di brodo o di acqua
180 g di farina
20 g di grana grattugiato
Noce moscata
Pepe nero

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola mescolare, con l’aiuto di una forchetta, le uova, la farina, il grana, una macinata di pepe nero, di noce moscata e per ultimo il brodo, più o meno la quantità riportata nella mia ricetta, in modo da ottenere un impasto asciutto ma compatto.

Lavorare e amalgamare bene tutti gli ingredienti, formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e riporlo in frigorifero per una mezz’ora.

Togliere l’impasto dal frigorifero e grattugiarlo con una grattugia dai fori grandi, su un foglio di carta da forno.

Non serve essiccarli, si possono cuocere direttamente nel brodo bollente per 2-3 minuti.

Una macinata di pepe nero e i grattini senza glutine sono pronti!

Facile con Gusto: Zuppa di lenticchie di Ponza, senza glutine


È arrivato l’autunno, il periodo ideale per zuppe e minestre che scaldano il cuore, ottimo comfort food per contrastare la malinconia delle giornate che si accorciano, il cambiamento di intensità della luce, per non abbandonarsi a quella sensazione di qualcosa di finito che accompagna la fine dell’estate.

Dalla rivista “Facile Con Gusto” la “Zuppa di lenticchie dell’isola di Ponza”, piacevolmente gustosa, corroborante come ogni zuppa deve essere, soprattutto questa, di famosa tradizione.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

300 g di lenticchie
200 g di patate
100 g di pomodorini
2 spicchi di aglio
Basilico, prezzemolo
Olio extravergine d’oliva
Sale

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare le lenticchie, metterle in un tegame e ricoprirle di acqua fredda.

Sbucciare le patate, lavarle, tagliarle a cubetti e aggiungerle alle lenticchie quindi cuocere, coperte, a fiamma bassa.

In un tegame versare un giro di olio, aggiungere l’aglio a pezzetti, i pomodorini tagliati in quattro, cuocere per 4-5 minuti poi regolare di sapore.

Quando le lenticchie saranno quasi cotte, aggiungere i pomodorini, salare e portare a cottura.

Unire anche il trito di basilico e prezzemolo, ancora un filo di olio e lasciar riposare per almeno 15 minuti prima di servire.

I miei frascarelli, versione povera e senza glutine


Alcuni giorni fa, nel programma televisivo “È sempre mezzogiorno” lo chef Davide Nanni ha proposto la ricetta “frascarelli al pomodoro, guanciale e pecorino” e mi sono ricordata che l’avevo già sglutinata con grande successo, dopo aver visto un reel su Facebook che aveva sollecitato non solo la mia curiosità ma anche le mie papille gustative.

“I frascarelli sono una delle ricette più antiche della cucina marchigiana, un piatto della tradizione contadina che ha resistito nel tempo, facile da preparare e ricco di sostanza e gusto.
Si tratta di un piatto a base di riso e farina e il suo nome molto probabilmente deriva dalla “frasca”, il bastoncino di legno con la punta tricuspide che si usava anticamente per amalgamare gli impasti.
I frascarelli, a differenza della polenta in cui la farina non deve presentare grumi, si caratterizzano proprio per la disomogeneità dell’impasto che, in questo caso, dona al piatto una consistenza e un gusto ancora migliori.
Solitamente si accompagnava a un sugo saporito, ad esempio fatto con la carne di maiale, proprio perché doveva essere un piatto che dava ai contadini l’energia per affrontare una pesante giornata di lavoro nei campi.
La versione più povera dei frascarelli è quella senza riso e si prepara esclusivamente utilizzando la farina di frumento”.

I miei frascarelli senza glutine li avevo preparati nella versione più povera, quella senza riso e, saggiamente, avevo documentato alcuni passaggi così li posso riproporre.
Consiglio di provare questo primo povero ma molto gustoso, anche senza glutine!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per i frascarelli:
150 g di farina Mix it Schär
Acqua quanto basta ad esaurire la farina (poco più di 100 g)

Per il condimento:
200 g di guanciale
Una cipolla
Una spolverata di peperoncino
Una scatola di pelati
Mezzo bicchiere di vino bianco secco

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare il sugo soffriggendo in un tegame, con un giro di olio, la cipolla tritata e il guanciale tagliato a listarelle.
Sfumare con il vino bianco.
Aggiungere i pelati, una spolverata di peperoncino e il sale.
Coprire e cuocere a fuoco lento per 15-20 minuti.

Preparare i frascarelli:
Spargere sulla spianatoia di legno un po’ di farina e spruzzarla più volte con acqua, usando le dita (come si usava per inumidire i panni da stirare) o un pennello.

Con un movimento rotatorio della mano passare sulla farina inumidita: si formeranno dei grumi.

Passarli al setaccio per eliminare la farina in eccesso: le palline che rimangono sono i frascarelli.

Versare i frascarelli ricavati in acqua bollente salata e cuocere per 10-12 minuti.

In un piatto da portata mettere sul fondo una parte di condimento, versare i frascarelli ben scolati e ricoprire con altro condimento: i frascarelli senza glutine sono pronti per l’assaggio.

I miei gnocchi con le susine, senza glutine


Vincenza Gentile, a proposito di susine, in un articolo comparso sulla testata giornalistica on-line ProDiGus, ha ricordato la ricetta che si fa a Trieste con questo frutto: “i gnochi de susini”. Gli ingredienti: gnocchi di patate, prugne Stanley (o prugne agostane), pangrattato, del buon burro, zucchero e cannella.
Se avessi ripassato in padella gli gnocchi con il pangrattato brunito nel burro, avrei detto che la tradizione Triestina, ricordata da Vincenza, era stata rispettata, ma, ahimè, questo passaggio l’ho dimenticato e quindi i miei sono semplicemente gnocchi con una gustosissima sorpresa all’interno: una mezza prugna agostana condita con un cucchiaino di zucchero, profumata con cannella e ammorbidita per qualche minuto nel microonde.
Per condire i miei gnocchi ho scelto olio aromatizzato alla salvia, metodo dello chef Fabio Campoli: tegame stretto, olio extravergine, aromi, fuoco al minimo, coprire e, appena comincia a soffriggere, spegnere.
Per cuocere le patate ho usato un sacchetto che mantiene quello che promette: 5 minuti nel microonde alla massima potenza e le patate sono pronte.
Di minuti ne sono passati un paio in più, forse perché ho riempito troppo il sacchetto.
“I gnochi de susini”, nella versione personale o in quella originale triestina, sono un primo particolare e molto gustoso, da provare fin che questo tipo di prugne sono di stagione.
Se avanzano delle prugne usate per il ripieno, non è per niente una cattiva idea servirle con gli gnocchi dopo averle ripassate un attimo sul fuoco.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:
Per gli gnocchi:
1 kg di patate (da cuocere)
140 g di Farina Mix It Schär
Prugne Stanley (prugne agostane)
Cannella in polvere
Sale

Per il condimento
Olio extravergine d’oliva
Salvia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere le patate, passarle con lo schiacciapatate, aggiungere la farina, un pizzico di sale e lavorare fino ad avere un composto omogeneo.

Dividere e togliere il nocciolo alle prugne, metterle in una ciotola, condirle con un cucchiaino di zucchero, una spolverata generosa di cannella e passarle qualche minuto nel microonde: devono risultare abbastanza morbide ma non troppo!

Prendere un po’ di impasto di patate, fare una pallina, al centro di ognuna inserite una mezza prugna e chiudere con cura in modo che in cottura gli gnocchi non si aprano.

Portare a bollore una pentola d’acqua leggermente salata e cuocere gli gnocchi.

Quando vengono a galla scolarli, versarli in un tegame e insaporirli nell’olio aromatizzato alla salvia.

Dolce Corallo senza glutine


Questo è il mio “Dolce Corallo” e deve il suo nome allo stampo in silicone che ho usato per la cottura, uno stampo in 3D molto carino.
Avevo timore che il dolce, che se cotto nello stampo classico avrei chiamato plumcake, non potesse uscire come assicurato, che qualche angolo rimanesse attaccato allo stampo, deludendo le mie aspettative.
Invece si è sformato esattamente come doveva, bello e integro!
Ho solo aspettato che il dolce si raffreddasse, come si fa solitamente per avere una forma perfetta.
Il mio “Dolce Corallo” è molto semplice, molto profumato, si presta con piacere per la colazione del mattino, per il the del pomeriggio o come dolce di fine pasto.
Altro pregio di questo stampo, oltre la forma singolare, è la facilità di avere fette tutte uguali: seguendo le impronte del dolce si ottengono fette dall’aspetto molto gentile e anche l’occhio è accontentato!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:
3 uova
80 g di zucchero
Una bacca di vaniglia
Un limone non trattato
80 g di fecola**
100 g di preparato per dolci lievitati Molino dalla Giovanna
Una bustina di lievito **
130 g di olio di semi di girasole

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola sbattere uova e zucchero fino ad avere un composto spumoso.
Aggiungere a filo l’olio e lavorare fino ad averlo incorporato.

A parte setacciare farina e lievito, aggiungere la buccia del limone grattugiata, i semi della bacca di vaniglia e, con l’aiuto di una spatola, aggiungere poco alla volta al composto precedente.

Versare il composto nello stampo (non serve imburrare o oliare) e cuocere in forno caldo, 160-170 gradi, statico per 35-40 minuti.

Togliere dal forno e aspettare che si raffreddi prima di sformare il dolce.

Facile con Gusto: Polpette di San Rocco anche senza glutine


Il 16 agosto si festeggia San Rocco e nella penisola Sorrentina, in modo particolare nell’antico borgo di Maiano, il santo viene ricordato con una caratteristica manifestazione, la Sagra della Polpetta, una festa alla quale Lucio Dalla era particolarmente legato.
Le polpette di San Rocco, ricche di ingredienti, hanno un gusto che spazia tra il dolce e il salato, interessante e molto particolare.
Queste polpette sono da tenere presente anche se la ricorrenza è passata.
Non avendo biscotti secchi senza glutine, li ho sostituiti con pari peso di amaretti.
Ricetta dalla Rivista “Facile con Gusto”.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI DELLA RICETTA:

500 g di carne macinata di manzo
50 g di polpa di pesca percocca
50 g di pera
Un cipollotto
40 g di amaretti senza glutine (oppure 15 g di amaretti-25 g di biscotti secchi)
1 uovo
4 cucchiai di formaggio grattugiato
25 g di uvetta
20 g di pinoli
Cannella in polvere
Noce moscata
Sale e pepe
Olio extravergine d’oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere l’uvetta a reidratare in acqua tiepida.

Tritare la polpa di pesca e pera e aggiungere alla carne macinata, assieme a sale, pepe e spezie.

Tritare anche gli amaretti e aggiungerli alla carne con il formaggio grattugiato e il cipollotto finemente tritato.

Per completare l’impasto aggiungere l’uvetta strizzata, i pinoli ed infine l’uovo.

Lavorare l’impasto fino a renderlo omogeneo poi formare delle polpette.

Cuocere le polpette soffriggendole in padella in olio, rigirandole di tanto in tanto.

Le polpette di San Rocco vanno servite calde.

I miei gustosi panini keto, proteici e senza glutine


Impazza sul web la dieta keto….
“Povero di carboidrati e ricco di fibre, il pane chetogenico, o pane keto, si prepara con farine alternative a quella di frumento, come la farina di mandorle, di cocco o anche di semi come quella di sesamo o di lino e così via.
Va da sé che con le dovute garanzie del caso (provenienza e contaminazione), il pane preparato con queste farine alternative è senza glutine”.
Vogliamo provare anche noi a sfornare dei panini chetogenici?
Tra le ricette trovate sul web e successivamente provate, questa è, a mio parere e per il momento, quella che soddisfa maggiormente i nostri gusti.
Questi panini, velocissimi da preparare, sono molto gradevoli, dal profumo intenso e accattivante: sollecitano un vero “sano” interesse!
Si possono congelare e, una volta tornati a temperatura, sono pronti al consumo ma con una veloce scaldatina, sembrano appena sfornati e sprigionano nuovamente un intenso, piacevolissimo profumo!
Nella ricetta tra gli ingredienti anche l’aceto di mele per contrastare il gusto dell’albume. Io non lo metto, personalmente non percepisco alcun sentore sgradevole, tutt’altro!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

150 g di farina di mandorle**
40 g di Psyllium
2 cucchiai di lievito per torte salate**
Un cucchiaino di sale
135 g di albumi
2 cucchiai di aceto di mele (facoltativo)
225 ml di acqua bollente

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola riunire farina, psillio, due cucchiaini di lievito, albume, un cucchiaino di sale, due cucchiai di aceto di mele e l’acqua bollente.

Mescolare ed amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Una volta ottenuto un composto omogeneo, con le mani appena bagnate formare otto palline di ugual peso.

Cuocere in forno caldo, statico,  a 160 gradi per circa 50 minuti.

Il pane all’aglio di Luca Pappagallo, anche senza glutine


Ho “incontrato” Luca Pappagallo nel Club che mi fornisce la maggior parte dei libri che ospito nella mia libreria. Luca Pappagallo non è uno scrittore di gialli, i mie preferiti, ma di ricette di cucina.
A tutt’oggi, prima ancora di ricevere il libro che lo riguarda e che ho pensato bene di acquistare, ho già sperimentato 3 ricette, semplici, molto interessanti ma soprattutto buone!
I video delle ricette di “Casa Pappagallo”, spiegate con simpatia, semplicità e precisione, si trovano su YouTube e su Facebook.
Al termine di ogni preparazione si assiste all’assaggio e al conseguente invito a provare la ricetta e tutto questo è ogni volta… beh, a dir poco coinvolgente!

“Luca Pappagallo, originario della provincia di Grosseto, dove vive, è una vera star del web ed è tra gli chef più seguiti sui social. Non ama essere definito tale, ma si dipinge come un “cuciniere curioso” che con le sue ricette ispira migliaia di persone ai fornelli!”

È così, ha ispirato anche me tanto è vero che appena ho visto il video della ricetta mi sono catapultata (letteralmente) in cucina a preparare questa sua versione del pane all’aglio.
Contavo di servirlo come antipasto serale con il salmone affumicato, come consigliato dall’estroverso cuciniere curioso.
Sglutinando la ricetta non ho incontrato difficoltà, unico passaggio che non ho rispettato è quello di spennellare i filoncini di pane con olio ulteriormente “agliato” come da ricetta, causa le dimensioni gigantesche dei 3 spicchi di aglio che avevo messo nell’impasto 😉!
Ho anche sostituito il burro con olio extravergine, dato che l’alternativa è contemplata.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

280 g di farina Fioreglut Caputo
160 ml di latte tiepido
10 g di lievito di birra
3 spicchi di aglio
15 g di burro (x me olio extravergine)
1 cucchiaino di zucchero
Origano secco
Un pizzico di sale

Condimento:
Burro (x me olio extravergine)
Uno spicchio di aglio (omesso)
Origano secco
Peperoncino in fiocchi (omesso)

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotolina sciogliere il lievito con un cucchiaino di zucchero.

In un contenitore capiente (o nella ciotola dell’impastatrice) unire la farina, il latte leggermente tiepido, l’olio, tre spicchi di aglio spremuti, l’origano secco, il sale e il lievito appena preparato.

Impastare il tutto prima nella ciotola poi sul piano di lavoro, leggermente infarinato, fino ad avere un impasto liscio ed omogeneo.

Ungere l’impasto con un po’ di olio e trasferirlo in un contenitore.

Coprire con la pellicola, praticare dei fori sulla pellicola e mettere a lievitare per almeno 2 ore o fino al raddoppio.

Trascorso questo tempo dividere l’impasto a metà, formare due filoncini e trasferirli su una placca rivestita di carta forno.

Spennellare i filoncini con olio, insaporirli con origano ed infine praticare delle incisioni sulla superficie.

Lasciar lievitare 30 minuti poi cuocere in forno a 200 gradi per circa 20 minuti.

Sfornare e lasciar raffreddare su una gratella prima di servire.