Facile con Gusto: Frittole di Carnevale, anche senza glutine


Dalla Rivista “Facile con Gusto” le Frittole (Fritoe Venexiane-Fritole Veneziane), simbolo gastronomico del Carnevale di Venezia.
Sono soffici, golose palline di pasta lievitata con uvetta e pinoli e rigirate nello zucchero semolato quando sono ancora calde.

Storia delle Fritole Veneziane:
“Considerate come il dolce nazionale della Repubblica Serenissima, risalgono all’epoca rinascimentale e nel 1700 circa furono elette dolce nazionale dello Stato Veneto. Venivano preparate in strada dai fritoleri in piccole baracche di legno e vendute calde.
Gli storici raccontano che i fritoleri fossero soliti impastare le frittelle con uova, farina, zucchero, uvetta e pinoli su tavoli di legno. Poi friggevano con olio, grasso di maiale o burro in enormi padelle, sostenute da tripodi. Una volta pronte, venivano cosparse di zucchero e sistemate su piatti decorati e, al loro fianco, su altri piatti, erano esposti in bella vista gli ingredienti, allo scopo di sottolineare la genuinità del prodotto”.

Le Frittole sono soffici, golose, invitanti anche senza glutine!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

500 g di Fioreglut Caputo
100 g di uvetta
50 g di pinoli
80 g di zucchero
2 uova
250 g di latte
Un bicchierino di grappa
15 g di lievito di birra
Un pizzico di sale
Zucchero semolato
Olio di girasole per friggere

PROCEDIMENTO RICETTA:

Sciogliere il lievito nel latte.

In un recipiente (o nella ciotola della planetaria) lavorare la farina con le uova, il latte con il lievito sciolto, la grappa, lo zucchero e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido.

Aggiungere l’uvetta precedentemente ammollata, i pinoli e mescolare finché si saranno incorporati bene.

Coprire l’impasto e far riposare fino al raddoppio del suo volume, per almeno due ore.

Mettere a scaldare l’olio in una casseruola, prelevare piccole quantità di impasto, rigirarle nel palmo delle mani fino a formare delle palline e tuffarle nell’olio caldo a 170 gradi.

Con l’aiuto di una schiumarola girarle fin che risultano tutte ben dorate.
Una volta pronte (bastano pochi minuti), scolarle su un foglio di carta assorbente.

Cospargere le Frittole senza glutine ancora calde di zucchero semolato e .. buon Carnevale!

Cavallucci di Siena senza glutine


Se dovessimo dare un profumo al Natale sarebbe senza dubbio speziato: cannella, pepe, anice stellato, vaniglia, chiodi di garofano, cardamomo, zenzero.
Sono le spezie del buonumore, del benessere, rilassanti e rasserenanti e molto spesso questo genere di profumo, soprattutto quello naturale, parte dalla cucina, proprio come succede in questi giorni nella mia: il profumo speziato dei cavallucci di Siena, appena sfornati, ha invaso la casa.
Sapevo di questi biscotti natalizi, tipici della città del Palio, dei quali fornisce ricetta anche Pellegrino Artusi e ho cercato notizie sul web.
Ho trovato moltissimo ma nessuno meglio di “Giulia”, in Ricette Toscane, descrive questi biscottoni così bene che ti par di sentirne il profumo speziato e gustarne il sapore.

“I biscotti del Natale a Siena e provincia sono i cavallucci. Non sono biscotti eleganti o scenografici, non hanno colori sgargianti, non sono glassati o ricoperti di zucchero, non hanno una forma che ricordi il Natale. I cavallucci sono biscottoni tondi e rustici, schiacciati in cima, spolverati di farina e un po’ bitorzoluti. L’apparenza è schiva, ma al primo morso senti il calore delle spezie e la ricchezza di noci e canditi che fanno velocemente dimenticare un aspetto non proprio festivo”.

Chi non sarebbe curioso di assaggiarli? Io non sono da meno: cosa posso fare se con l’età che avanza divento sempre più golosa? Per contro c’è, come spesso succede, che per togliermi la curiosità, non trovandoli sglutinati, devo per forza farmeli da me 😟!

È istruttivo leggere come si preparano i cavallucci proprio dall’Artusi:

“Le noci tritatele alla grossezza della veccia all’incirca.
L’arancio tagliatelo a dadettini.
Lo zucchero mettetelo al fuoco con un terzo del suo peso di acqua e quando è ridotto a cottura di filo gettate in esso tutti gli ingredienti, mescolate e versate il composto caldo nella spianatoia sopra la farina per intriderla; ma per far questo vedrete che vi occorrerà dell’altra farina, la quale serve a ridurre la pasta consistente.
Formate allora i cavallucci e siccome, a motivo dello zucchero, questa pasta appiccica, spolverizzateli di farina alla superficie.
Collocateli in una teglia e cuoceteli in bianco a moderato calore.
State molto attenti alla cottura dello zucchero, perché se cuoce troppo diventa scuro.
Quando, prendendone una goccia tra il pollice e l’indice, comincia a filare, basta per questo uso”.

Ho seguito il procedimento ma con le mie dosi e ingredienti senza glutine.
In corso d’opera (causa forse la farina senza glutine?) l’impasto risultava troppo asciutto, per questo ho corretto con il brandy 😉.
I canditi come lo zucchero a velo sono home made.
I cavallucci si conservano per diversi giorni ben chiusi in un contenitore ermetico o in una scatola di latta: io non ho potuto verificare, proverò con la prossima infornata ☺️!

Per i canditi home made:

https://stellasenzaglutine.com/2013/04/10/scorze-di-arancia-candite-home-made-senza-glutine-le-ultime-della-stagione/

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

325 g di Mix per Pasta Frolla Nutrifree
150 g di zucchero
100 g di noci sgusciate
90 g di acqua
50 g di canditi**
15 g di zucchero a velo**
7 g di ammoniaca per dolci**
10 g di mix di spezie (cannella, chiodi di garofano, zenzero, pimento, noce moscata, cardamomo)
15 g di brandy

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mescolare in una ciotola le noci spezzettate, i canditi a cubetti, lo zucchero a velo, le spezie, l’ammoniaca e la farina.

Sciogliere lo zucchero nell’acqua, a fuoco dolce, senza far caramellare.

Versare lo sciroppo ottenuto sugli ingredienti secchi e mescolare con un cucchiaio di legno.

Aggiungere il brandy, lavorare bene poi trasferire il composto su un piano di lavoro infarinato.

Fare un salsicciotto di circa 5 cm di diametro e tagliarlo a rondelle.

Formare delle palline, schiacciarle nel mezzo e metterle, distanziate, in una teglia rivestita di carta da forno.

Cuocere in forno caldo a 180 gradi per non più di 15 minuti.

Sfornare, lasciar raffreddare e gustare!!

Käsespätzle – spätzle al formaggio, senza glutine


Non conoscevo questo primo piatto della tradizione austriaca. Da poco ne ho sentito parlare, fotografie e ingredienti hanno stimolato il mio interesse (ma non solo!!) e, dopo una breve ricerca in rete, ho trovato anche la ricetta.
Difficile recarsi in loco per assaggiare i käsespätzle e ancora più difficile trovare i käsespätzle senza glutine perciò rimboccarsi le maniche e sglutinare è la strada più semplice.
Gli spätzle senza glutine non hanno più segreti per me, quindi… nessun problema 😌.

Ps: per chi non avesse lo spätzlehobel va bene anche uno schiacciapatate. Si fanno scendere gli gnocchetti schiacciando leggermente e per staccarli aiutarsi con un coltello a lama liscia, immerso di mano in mano nell’acqua di cottura.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per gli spätzle:
300 g di farina Nutrifree per pasta fresca
4 uova
280 g di acqua

Per il condimento:
Una grossa cipolla (da tagliare a dadini)
150 g di Emmenthaler
Due cipolle medie (da tagliare a rondelle)
Erba cipollina
Sale e pepe nero
Olio extravergine d’oliva
Olio di semi di girasole

PROCEDIMENTO RICETTA:

Riunire in una ciotola farina, uova, acqua e mescolare con una frusta per amalgamare bene tutti gli ingredienti, fino ad avere un composto che risulterà né troppo denso né troppo liquido.
Coprire e far riposare.

Nel frattempo tagliare la cipolla grande a dadini e farla dorare in un tegame capiente con un giro di olio extravergine d’oliva.

In altro tegame scaldare olio di semi di girasole sufficiente per friggere le due cipolle medie tagliate a rondelle.
Dopo averle fritte, metterle a scolare su un foglio di carta assorbente.

In una pentola portare a ebollizione abbondante acqua salata per cuocere gli spätzle.

Quando l’acqua raggiunge il bollore, appoggiare lo spätzlehobel sulla circonferenza della pentola, mettere un po’ di pastella nel contenitore scorrevole e farla scendere, spostandolo avanti e indietro, direttamente nell’acqua.
Si formano dei piccoli gnocchetti, pronti appena riaffiorano in superficie.

Scolare gli spätzle con una schiumarola, versarli direttamente nel condimento di olio e cipolla e farli andare, a fiamma abbastanza alta, fino a formare una leggera crosticina.

Aggiungere l’Emmenthaler grattugiato, mescolare e aspettare che si fonda e si amalgami per bene.

Completare con una macinata di pepe, un trito di erba cipollina e le rondelle di cipolle fritte: i käsespätzle senza glutine sono pronti!

Grattini senza glutine, pasta fresca fatta in casa


Grattini cotti in un delicato brodo di pollo: profumo di casa, questo sono per me i grattini!
I grattini sono una pasta fresca da cuocere nel brodo, semplici da fare, apprezzati soprattutto nella stagione invernale.
“Grattini” perché l’impasto, sodo e riposato, viene ridotto in briciole con una grattugia dai fori grandi.
Così si preparavano in casa mia, senza scomodare robot o quant’altro, bastava una grattugia e io, legata ai ricordi, continuo a prepararli nello stesso modo.
Questa versione è quella più ricca, dei giorni di festa, cotta in brodo di gallina o di cappone, preparata con farina, spezie e uova, ma c’è anche una versione più povera che non prevede l’uovo nell’impasto.
I miei grattini, con l’aggiunta di grana grattugiato nell’impasto, sono ancor più ricchi e saporiti.
I grattini si possono congelare ma solo dopo averli fatti essiccare per bene.
La quantità di brodo o di acqua aggiunta all’impasto dipende dal peso delle uova: se piuttosto grandi potrebbe anche non servire.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:

senza glutine, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

2 uova
25 g di brodo o di acqua
180 g di farina
20 g di grana grattugiato
Noce moscata
Pepe nero

PROCEDIMENTO RICETTA:

In una ciotola mescolare, con l’aiuto di una forchetta, le uova, la farina, il grana, una macinata di pepe nero, di noce moscata e per ultimo il brodo, più o meno la quantità riportata nella mia ricetta, in modo da ottenere un impasto asciutto ma compatto.

Lavorare e amalgamare bene tutti gli ingredienti, formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e riporlo in frigorifero per una mezz’ora.

Togliere l’impasto dal frigorifero e grattugiarlo con una grattugia dai fori grandi, su un foglio di carta da forno.

Non serve essiccarli, si possono cuocere direttamente nel brodo bollente per 2-3 minuti.

Una macinata di pepe nero e i grattini senza glutine sono pronti!

I miei frascarelli, versione povera e senza glutine


Alcuni giorni fa, nel programma televisivo “È sempre mezzogiorno” lo chef Davide Nanni ha proposto la ricetta “frascarelli al pomodoro, guanciale e pecorino” e mi sono ricordata che l’avevo già sglutinata con grande successo, dopo aver visto un reel su Facebook che aveva sollecitato non solo la mia curiosità ma anche le mie papille gustative.

“I frascarelli sono una delle ricette più antiche della cucina marchigiana, un piatto della tradizione contadina che ha resistito nel tempo, facile da preparare e ricco di sostanza e gusto.
Si tratta di un piatto a base di riso e farina e il suo nome molto probabilmente deriva dalla “frasca”, il bastoncino di legno con la punta tricuspide che si usava anticamente per amalgamare gli impasti.
I frascarelli, a differenza della polenta in cui la farina non deve presentare grumi, si caratterizzano proprio per la disomogeneità dell’impasto che, in questo caso, dona al piatto una consistenza e un gusto ancora migliori.
Solitamente si accompagnava a un sugo saporito, ad esempio fatto con la carne di maiale, proprio perché doveva essere un piatto che dava ai contadini l’energia per affrontare una pesante giornata di lavoro nei campi.
La versione più povera dei frascarelli è quella senza riso e si prepara esclusivamente utilizzando la farina di frumento”.

I miei frascarelli senza glutine li avevo preparati nella versione più povera, quella senza riso e, saggiamente, avevo documentato alcuni passaggi così li posso riproporre.
Consiglio di provare questo primo povero ma molto gustoso, anche senza glutine!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per i frascarelli:
150 g di farina Mix it Schär
Acqua quanto basta ad esaurire la farina (poco più di 100 g)

Per il condimento:
200 g di guanciale
Una cipolla
Una spolverata di peperoncino
Una scatola di pelati
Mezzo bicchiere di vino bianco secco

PROCEDIMENTO RICETTA:

Preparare il sugo soffriggendo in un tegame, con un giro di olio, la cipolla tritata e il guanciale tagliato a listarelle.
Sfumare con il vino bianco.
Aggiungere i pelati, una spolverata di peperoncino e il sale.
Coprire e cuocere a fuoco lento per 15-20 minuti.

Preparare i frascarelli:
Spargere sulla spianatoia di legno un po’ di farina e spruzzarla più volte con acqua, usando le dita (come si usava per inumidire i panni da stirare) o un pennello.

Con un movimento rotatorio della mano passare sulla farina inumidita: si formeranno dei grumi.

Passarli al setaccio per eliminare la farina in eccesso: le palline che rimangono sono i frascarelli.

Versare i frascarelli ricavati in acqua bollente salata e cuocere per 10-12 minuti.

In un piatto da portata mettere sul fondo una parte di condimento, versare i frascarelli ben scolati e ricoprire con altro condimento: i frascarelli senza glutine sono pronti per l’assaggio.

I miei gnocchi con le susine, senza glutine


Vincenza Gentile, a proposito di susine, in un articolo comparso sulla testata giornalistica on-line ProDiGus, ha ricordato la ricetta che si fa a Trieste con questo frutto: “i gnochi de susini”. Gli ingredienti: gnocchi di patate, prugne Stanley (o prugne agostane), pangrattato, del buon burro, zucchero e cannella.
Se avessi ripassato in padella gli gnocchi con il pangrattato brunito nel burro, avrei detto che la tradizione Triestina, ricordata da Vincenza, era stata rispettata, ma, ahimè, questo passaggio l’ho dimenticato e quindi i miei sono semplicemente gnocchi con una gustosissima sorpresa all’interno: una mezza prugna agostana condita con un cucchiaino di zucchero, profumata con cannella e ammorbidita per qualche minuto nel microonde.
Per condire i miei gnocchi ho scelto olio aromatizzato alla salvia, metodo dello chef Fabio Campoli: tegame stretto, olio extravergine, aromi, fuoco al minimo, coprire e, appena comincia a soffriggere, spegnere.
Per cuocere le patate ho usato un sacchetto che mantiene quello che promette: 5 minuti nel microonde alla massima potenza e le patate sono pronte.
Di minuti ne sono passati un paio in più, forse perché ho riempito troppo il sacchetto.
“I gnochi de susini”, nella versione personale o in quella originale triestina, sono un primo particolare e molto gustoso, da provare fin che questo tipo di prugne sono di stagione.
Se avanzano delle prugne usate per il ripieno, non è per niente una cattiva idea servirle con gli gnocchi dopo averle ripassate un attimo sul fuoco.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:
Per gli gnocchi:
1 kg di patate (da cuocere)
140 g di Farina Mix It Schär
Prugne Stanley (prugne agostane)
Cannella in polvere
Sale

Per il condimento
Olio extravergine d’oliva
Salvia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere le patate, passarle con lo schiacciapatate, aggiungere la farina, un pizzico di sale e lavorare fino ad avere un composto omogeneo.

Dividere e togliere il nocciolo alle prugne, metterle in una ciotola, condirle con un cucchiaino di zucchero, una spolverata generosa di cannella e passarle qualche minuto nel microonde: devono risultare abbastanza morbide ma non troppo!

Prendere un po’ di impasto di patate, fare una pallina, al centro di ognuna inserite una mezza prugna e chiudere con cura in modo che in cottura gli gnocchi non si aprano.

Portare a bollore una pentola d’acqua leggermente salata e cuocere gli gnocchi.

Quando vengono a galla scolarli, versarli in un tegame e insaporirli nell’olio aromatizzato alla salvia.

Facile con Gusto: Polpette di San Rocco anche senza glutine


Il 16 agosto si festeggia San Rocco e nella penisola Sorrentina, in modo particolare nell’antico borgo di Maiano, il santo viene ricordato con una caratteristica manifestazione, la Sagra della Polpetta, una festa alla quale Lucio Dalla era particolarmente legato.
Le polpette di San Rocco, ricche di ingredienti, hanno un gusto che spazia tra il dolce e il salato, interessante e molto particolare.
Queste polpette sono da tenere presente anche se la ricorrenza è passata.
Non avendo biscotti secchi senza glutine, li ho sostituiti con pari peso di amaretti.
Ricetta dalla Rivista “Facile con Gusto”.

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza latticini, senza crostacei

INGREDIENTI DELLA RICETTA:

500 g di carne macinata di manzo
50 g di polpa di pesca percocca
50 g di pera
Un cipollotto
40 g di amaretti senza glutine (oppure 15 g di amaretti-25 g di biscotti secchi)
1 uovo
4 cucchiai di formaggio grattugiato
25 g di uvetta
20 g di pinoli
Cannella in polvere
Noce moscata
Sale e pepe
Olio extravergine d’oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Mettere l’uvetta a reidratare in acqua tiepida.

Tritare la polpa di pesca e pera e aggiungere alla carne macinata, assieme a sale, pepe e spezie.

Tritare anche gli amaretti e aggiungerli alla carne con il formaggio grattugiato e il cipollotto finemente tritato.

Per completare l’impasto aggiungere l’uvetta strizzata, i pinoli ed infine l’uovo.

Lavorare l’impasto fino a renderlo omogeneo poi formare delle polpette.

Cuocere le polpette soffriggendole in padella in olio, rigirandole di tanto in tanto.

Le polpette di San Rocco vanno servite calde.

Asparagopita: pita nuda con asparagi, anche senza glutine


È tempo di asparagi!
In cerca di novità per la mia cucina, nel sito “mangiare greco” ho trovato una invitante ricetta con asparagi.
In questo sito, ricco di ricette da sglutinare per meglio conoscere la cucina greca anche senza uscire di casa, ho imparato diverse cose e per quanto riguarda la “pita” trascrivo fedelmente:
“Per pita (singolare)si intendono tutte quelle preparazioni che in Italia vengono genericamente indicate come “torte salate”. Per i greci invece possono essere sia dolci che salate e prendono il nome dall’ingrediente principale che le caratterizza”.
In questo caso, quindi: asparagopita 🙂!
Ho seguito la ricetta adattandola alle nostre esigenze, permettendomi anche di sostituire lo yogurt con il Kefir di latte (e devo dire, ci sta proprio bene 😉!).

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

250 g di asparagi verdi
3 uova
125 g di Kefir* (o di yogurt bianco)
50 ml di olio extravergine d’oliva
80 g di Mix-it Schär
1/2 cucchiaino di lievito per torte salate**
200 g di feta
Pepe nero

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

*Kefir e intolleranza:
Come sempre quando preparo ricette con il Kefir mi trovo il problema della intolleranza al lattosio.
Il Kefir è un latte fermentato e i batteri in esso contenuti metabolizzano il lattosio, trasformandolo in un prodotto praticamente delattosato.
Un articolo scientifico inglese pubblica che un prodotto lattiero-caseario fermentato con il Kefir migliora la digestione del lattosio.
Ritengo che, nonostante il Kefir sia il latticino più consigliato per chi ha problemi di mal digestione e intolleranza del lattosio, sia comunque sempre bene sincerarsene personalmente.

PROCEDIMENTO RICETTA:

Lavare gli asparagi, sbollentarli in acqua leggermente salata per pochi minuti.
Scolarli e metterli su una carta assorbente ad asciugare.

Tenere qualche punta per la decorazione ed il resto tritarlo grossolanamente con il coltello.

Rivestire con carta forno bagnata e ben strizzata una pirofila di circa cm 33 x 26.

In una ciotola sbattere con le fruste le uova fino a renderle spumose; aggiungere poi il Kefir, l’olio, lavorando sempre con le fruste.

Incorporare farina e lievito setacciati: il composto permette di usare ancora le fruste.

Aiutandosi con una spatola aggiungere poi gli asparagi tritati, una macinata di pepe nero e parte della feta sbriciolata con una forchetta.

Mescolare bene, versare nella teglia, livellare, distribuire sulla superficie la rimanente feta sbriciolata e le punte degli asparagi messe da parte.

Cuocere in forno caldo, statico, a 190 gradi per circa 40 minuti.

I miei gnocchi alla veneta, senza glutine


Ho rubato la ricetta di questi gustosissimi gnocchi ai cugini veneti e adattata alle nostre esigenze.
Il condimento, tipicamente rinascimentale, combina il dolce al salato, proprio come piace a noi mantovani, che in fatto di mescolanza di gusto e sapori siamo molto esperti.
I tortelli di zucca mantovani, ad esempio, vanto e 3 Stelle Michelin dei Santini, del Ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’ Oglio, sono il più famoso dei primi dal caratteristico gusto dolce-salato davvero unico!
Veloci da preparare, gli gnocchi alla veneta, secondo la mia ricetta, sono un primo piatto più leggero ma non per questo meno gustoso!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza latticini, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

Per gli gnocchi:
1 kg di patate
140 g di Farina Mix It Schär + poca di servizio

Per il condimento:
100 g (circa) di olio extravergine d’oliva
50 g di zucchero di canna integrale
Cannella in polvere
Qualche foglia di salvia
Olio extravergine d’oliva

PROCEDIMENTO RICETTA:

Cuocere le patate con la buccia in abbondante acqua salata.

Passarle nello schiacciapatate ancora calde, anche senza sbucciarle.

Si schiaccia una patata per volta e si toglie la buccia dallo schiacciapatate prima di passare alla successiva: si velocizza e non ci si scotta le dita 😉.

Alle patate schiacciate aggiungere la farina, impastare, formare dei filoncini e ritagliare gli gnocchi, senza rigarli e non troppo piccoli: si addicono meglio a questa ricetta.

Scaldare in un tegame l’olio, la salvia e la cannella in polvere.

Cuocere gli gnocchi in abbondante acqua salata e, appena vengono a galla, versarli nel tegame del condimento.

Cospargere di zucchero e altra cannella; mantecare e servire.

Facile con Gusto: Colomba al volo, anche senza glutine


Dalla Rivista “Facile con Gusto” il dolce tradizionale, simbolo della Pasqua, preparato all’ultimo minuto: Colomba “al volo”, qui in versione gluten free 😉☺️!

DIFFICOLTÀ: facile

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

3 uova intere
150 g di zucchero semolato
100 g di burro morbido
200 ml di latte
350 g di Farina Dolci Lievitati Molino Dallagiovanna
Una bustina di lievito per dolci**
Una arancia non trattata
80 g di uvetta
Un pizzico di sale

Per decorare:
100 g di mandorle con la buccia
Un albume
Granella di zucchero**
Zucchero a velo**

** Prodotti a rischio per il celiaco: verificare in etichetta se prodotto idoneo, quindi con il claim “senza glutine”, oppure consultare il prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia

PROCEDIMENTO RICETTA:

Separare le uova intere in albumi e tuorli: tenere i primi da parte, unire ai tuorli gli aromi (vaniglia e scorza di arancia grattugiata), poi lo zucchero semolato e montare tutto con le fruste fino al raddoppio del volume.

Ottenuta questa crema gonfia e soffice, incorporare il burro morbido a fiocchetti, continuando a montare il composto.

Proseguire con l’aggiunta del latte, infine spegnere e procedere incorporando a mano la farina e il lievito setacciati, aiutandosi con un ampio cucchiaio e con movimenti dal basso verso l’alto.
A questo punto aggiungere anche l’uvetta.

Per completare montare gli albumi a neve (ferma ma non troppo) con un pizzico di sale, quindi incorporarli allo stesso modo al composto finale.

Trasferire l’impasto in un apposito stampo per colomba da 500 g e cuocerlo in forno preriscaldato a 160 gradi, possibilmente con un po’ di vapore in camera, per 15-20 minuti.

Nel frattempo mettere in ammollo le mandorle nell’albume battuto.

Procedere poi con la seconda fase di cottura della colomba nel forno statico a 165 gradi, senza vapore, per altri 25 minuti circa.

A questo punto sfornare la colomba, cospargerla con le mandorle e spennellarla con un po’ di albume per far aderire la granella di zucchero.

Cospargere con abbondante zucchero a velo e infornare nuovamente, alzando la temperatura a 175 gradi e cuocendo per altri 10-15 minuti circa.

Una volta sfornata, lasciar raffreddare la colomba senza glutine “al volo” prima di servirla in tavola.