Pizza fritta senza glutine da una idea di Gino Sorbillo

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Non mi piace friggere.
Se si esclude il periodo di carnevale, direi che la mia cucina non prevede questo tipo di cottura ma uno strappo alla regola si può fare per Gino Sorbillo e le sue invitanti pizze fritte, presentate alla trasmissione televisiva “la Prova del Cuoco”.
Nonostante la mia poca dimestichezza con questo genere di cottura direi che il risultato è stato più che soddisfacente.
Ero preoccupata per aver trascurato, causa la fretta, la forma e l’estetica delle mie pizze ma, in cottura, sono….fiorite e sono diventate bellissime.
Bellissime, buonissime e con un ripieno perfetto!
La pasta: un incanto di sofficità e di sapore, niente da invidiare alle pizze fritte “glutinose”.
Ho fatto un pensiero: se la prossima volta, almeno una pizza la farcisco con nutella o con marmellata e la presento come dolcetto finale?
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa Gino…..io, in ogni caso, tengo presente….
Ps: se non si volesse fare l’impasto indiretto, con il poolish, basta raddoppiare il lievito, impastare e attendere la lievitazione.

DIFFICOLTÀ: media

INTOLLERANZE:
senza glutine, senza uova, senza frutta secca, senza crostacei

INGREDIENTI RICETTA:

200 g di farina Molino Dallagiovanna speciale per pane e pizza
150 g di farina Agluten
330 g di acqua
5 g di lievito di birra fresco
20 g di olio
8 g di sale
Ricotta mista
Formaggio grana grattugiato
Speck (io uso Senfter, in prontuario AIC Assoc. Italiana Celiachia)
1 litro di olio di semi di arachide

PROCEDIMENTO RICETTA:

La sera precedente preparare il poolish con 200 g di farina Molino Dallagiovanna, 250 g di acqua e 5 g di lievito.

Il giorno successivo, nella ciotola del robot: 150 g di farina Agluten, 80 g di acqua, il poolish, 20 g di olio, fare qualche giro e, per ultimo, aggiungere il sale.
Amalgamare e fare andare il robot alla massima velocità per almeno 5 minuti.

Mettere l’impasto in una ciotola unta con olio e ricoprire con la pellicola.
(passare poco olio anche sulla pellicola, così l’impasto lievitando non si attacca)

Mettere a lievitare in forno con la sola lucina accesa.
Io ho messo l’impasto a lievitare all’interno della lavastoviglie appena svuotata e ancora calda: ho notato che il suo caldo-umido contribuisce ad una ottima lievitazione.

Nel frattempo preparare il ripieno: stemperare la ricotta, aggiungere qualche cucchiaio di grana grattugiato, lo speck tagliato a pezzetti e amalgamare.

Dopo un paio di ore l’impasto è raddoppiato.
Trasferire sulla spianatoia cosparsa di farina, lavorare brevemente aiutandosi con un tarocco e porzionare in tante palline.

Appiattire i panetti con le dita fino a formare un cerchio (o quasi, avevo fretta e non ho badato molto all’estetica) e all’interno mettere un po’ di ripieno.

Ricoprire con un altro cerchio, sigillare bene (ho usato una forchetta, come si fa con i tortelli), bucherellare con i rebbi di una forchetta e mettere a riposo fin che l’olio arriva a temperatura.

Friggere una ad una le pizze, prima da una parte poi dall’altra, tenendole anche qualche minuto sotto il livello dell’olio per favorire la cottura.

Scolare la pizza su un foglio di carta assorbente e servire con pomodoro fresco.

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