Il mio lunedì di Pasqua tra la natura: Parco Bertone, la residenza delle cicogne!

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La mia gita “fuori porta” del lunedì dell’Angelo: una immersione in una natura in risveglio, favorita da un sole stupendo e da un venticello tutt’altro che primaverile.
Niente pic nic all’aperto, solo contatto con la natura, nutrimento per cuore e spirito: queste visioni fanno bene, creano emozioni che danno energia!
…e per uscire dal grigiore dell’inverno è quello che ci vuole!
Vi porto con me al Parco Bertone, uno dei più suggestivi parchi botanici del nostro paese.
Questo bosco-giardino si trova nel comune di Goito in provincia di Mantova, nell’Alto Mantovano.
Occupa una superficie di 7 ettari.
Il nome deriva dalla famiglia De Bertoni di cui si hanno notizie nel Cinquecento come proprietaria della tenuta, contigua a quella dei Gonzaga.
Il bosco deriva da una porzione della tenuta di caccia dei Gonzaga, residuo della antica foresta che un tempo copriva questa zona della pianura padana e di cui una delle poche testimonianze è il vicino Bosco Fontana*.

Natura a Mantova: il Bosco della Fontana

L’ultimo passaggio della tenuta fu ai conti D’Arco che la destinarono a residenza estiva con l’aspetto che si vede ancora oggi.
La passione per la botanica del conte Luigi D’Arco, naturalista e appassionato botanico, è testimoniata ancora oggi dalla presenza di esemplari secolari di piante provenienti da tutto il mondo: in particolare, un noce nero americano di oltre 270 anni d’età, il maestoso esemplare di Ginkgo biloba, più che bicentenario, che con i suoi 40 m di altezza svetta al centro di una radura in riva al laghetto e in autunno si colora di giallo oro intenso, il boschetto di magnolie americane e diversi grandi esemplari di ippocastani.
Dopo la scomparsa dell’ultima erede mantovana della famiglia D’Arco, la marchesa Giovanna, avvenuta nel 1973, il parco e tutti i beni dalla famiglia divennero proprietà della Fondazione D’Arco che affidò la gestione del Bosco Bertone al Parco del Mincio che ne curò il ripristino aprendolo al pubblico.
La disposizione di alberi, sentieri e zone acquose non è naturale ma risponde a criteri architettonici e di suggestione.
Il parco comprende oltre ad una zona boscosa, anche un piccolo laghetto, vari corsi d’acqua e una rete di vialetti.
Si possono vedere anche tre edifici di epoca ottocentesca: una villa padronale, delle scuderie e un edificio un tempo adibito a foresteria.
Attraverso le grandi vetrate è in mostra la prima delle tre carrozze originali della famiglia D’Arco, finalmente restaurata.
Al centro del boschetto si trova anche una ghiacciaia interrata dove un tempo veniva stivato il ghiaccio portato per fiume dalle zone montane.
Il bosco contava un migliaio di alberi ma nel 1994 durante un fortunale moltissimi furono rasi al suolo.
Il Bosco Bertone ospita inoltre dal 1994 il Centro reintroduzione della cicogna bianca.
Si tratta di un nucleo stabile di cicogne nidificanti ospitate in voliere e liberate dopo alcuni anni.
Alcuni esemplari si stabiliscono permanentemente nel parco, come è possibile vedere in grandi nidi sulle cime degli alberi e talvolta inducono esemplari selvatici a stabilirsi nella zona; altre migrano durante l’inverno per poi fare ritorno: il territorio è particolarmente idoneo per le esigenze della specie.

E’ stato creato anche un itinerario didattico denominato Bosco bambino sulla via di Lataste, che consente ai bambini di percorrere circa 200 metri di bosco, seguendo la rana di Lataste, da poco reinserita in questo territorio.

Spero con le mie immagini di aver trasmesso la bellezza e la serenità di questo luogo.
Alcuni scorci sembrano usciti da una tela degli impressionisti: luci e colori mutevoli ad ogni ora, giochi di ombre e riflessi che cambiano ad ogni spostamento….veri quadri all’aria aperta.

Mantova sarà anche piccola, ma è uno scrigno colmo di tesori!